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Bari, 19 aprile 2012

Congresso annuale 2012 dell’Associazione Italiana di Valutazione Tavola rotonda: Valutazione delle politiche di sviluppo locale Flavia Pesce , fpesce@irsonline.it Erica Melloni emelloni@irsonline.it. Bari, 19 aprile 2012. Di cosa si parla quando si parla di sviluppo locale/1.

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Presentation Transcript


  1. Congresso annuale 2012 dell’Associazione Italiana di ValutazioneTavola rotonda: Valutazione delle politiche di sviluppo locale Flavia Pesce, fpesce@irsonline.itErica Melloniemelloni@irsonline.it Bari, 19 aprile 2012

  2. Di cosa si parla quando si parla di sviluppo locale/1 • Valutare lo sviluppo locale significa sapere cos’è “sviluppo locale” (e cosa non lo è)… • In realtà, modelli, strumenti ed approcci sono molto diversi da un contesto ad un altro (tra le regioni europee, e all’interno delle singole regioni) • Nonostante le differenze, un approccio di sviluppo locale è, almeno, un intervento: • Intenzionale, rivolto alla crescita economica, allo sviluppo sociale ed al miglioramento della qualità della vita • Caratterizzato da un focus territoriale, più o meno ampio • Mirante ad integrare differenti politiche settoriali • Che mobilita una pluralità di attori diversi, per tipo e livello.

  3. Di cosa si parla quando si parla di sviluppo locale/2 Due esempi “polari” • SL “puro”: Interventi di SL il cui fine principale è attivare gli attori locali e costruire reti, fiducia e capacità  es. contro la marginalizzazione, lo spopolamento ecc. • SL “strumentale”: Interventi di SL in cui le reti locali sono uno strumento per l’attuazione di politiche regionali  es. sviluppo agroindustriale, distretti ecc. • Cambiano gli obiettivi generali delle strategie, e quindi anche i risultati intermedi per raggiungerli: come ne tiene conto la valutazione?

  4. Quali risorse per lo sviluppo locale • Tempo: • Per la costruzione di reti di fiducia, per imparare a lavorare insieme • Per condividere la visione del territorio e le scelte • Capacità e professionalità: • Per guidare e supportare la creazione ed il consolidamento delle reti • Per coordinare i partner nel processo di selezione delle scelte e per supportare l’implementazione delle iniziative • Regole: • Per la gestione delle partnership, la ripartizione delle responsabilità e dei guadagni • Meccanismi di trasmissione della conoscenza in una prospettiva “multilivello”

  5. Quali problemi Tempo: • Ne serve molto per creare la fiducia, costruire e condividere la visione comune del territorio al futuro (scegliere la direttrice di sviluppo) ed i suoi progetti • Lunghi tempi di programmazione comprimono l’implementazione spesso in modo drastico • Difficile compatibilità con i tempi della programmazione comunitaria, attuazione per ritardi e rincorse  difficile dare continuità ai progetti, dopo la loro conclusione (overlapping dei programmi) Capacità di gestione delle partnership e dei progetti • Difficoltà nel creare ma soprattutto mantenere e valorizzare i nuclei di competenze per lo SL • Gli obiettivi politici possono essere un fattore trainante ma spesso entrano in conflitto con il bisogno di continuità dello SL • Diverse condizioni di partenza e velocità di attuazione possono avere un “effetto valanga”: i più lenti bloccano anche gli altri • Ma la competizione sulle capacità non sempre è valorizzata

  6. Quali problemi • Regoleper la gestione delle relazioni multilivello (locale-regione-europa) • Troppa libertà genera stalli e difficoltà di gestione, vs. troppe regole e conseguente “attuazione procedurale”, • A fronte di difficoltà si tende a cambiare i modelli, non a migliorare quelli esistenti, • I rapporti multilivello sono cruciali (es. per l’integrazione delle politiche) ma gli strumenti per la comunicazione e la conoscenza “integrate” tra questi livelli sono deboli. • Più in generale, non esistono strategie ottimali, ma molte buone idee e esperienze concrete dai singoli casi

  7. Quale ruolo per la valutazione? • A chi serve la valutazione? Ai pianificatori, agli attuatori, ai partner dei progetti di sviluppo? • La valutazione è in grado di supportare una “interazione informata” tra i vari attori ed i vari livelli - dello sviluppo locale? • Quali meccanismi incentivano l’assunzione di ruolo nel processo valutativo? • La valutazione “di conformità”, con informazioni che transitano solo “dal basso verso l’alto”, è l’unica soluzione possibile?

  8. Quali evidenze per la valutazione dello sviluppo locale? • Data l’eterogeneità degli strumenti di intervento, come e dove si raccolgono le evidenze per la valutazione? • Quali tipi di evidenze servono? Quali criteri, quali indicatori, quali fenomeni? • Come valutare il funzionamento delle partnership, la capacità di gestione dei progetto e l’efficacia dell’integrazione tra politiche? • Quali metodi/approcci (es. quantitativi/qualitativi) più utili?

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