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Gli strumenti

Gli strumenti. Lavoro svolto da Sestili Matteo Galloppa Daniele Federico Mariotti. Gli strumenti. Strumenti a fiato. Strumenti a corda . Strumenti a tastiera. Strumenti a percussione. Flauto traverso Ottavino Flauto diritto Clarinetto Clarinetto basso Sassofono Oboe. Corno inglese

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Presentation Transcript


  1. Gli strumenti Lavoro svolto da Sestili Matteo Galloppa Daniele Federico Mariotti

  2. Gli strumenti Strumenti a fiato Strumenti a corda Strumenti a tastiera Strumenti a percussione

  3. Flauto traverso Ottavino Flauto diritto Clarinetto Clarinetto basso Sassofono Oboe Corno inglese Fagotto Controfagotto Tromba Corno francese Trombone Basso tuba Strumenti a fiato

  4. F Flauto traverso Fino al settecento era costruito in legno e si suonava tenendolo verticalmente cioè diritto da cui prende il nome flauto diritto. Nell’ottocento venne perfezionato e divenne l’attuale flauto traverso: un tubo cilindrico di metallo che si suona tenendolo orizzontalmente e soffiando nell’apposito foro, chiamato bocca. Degli appositi congegni detti chiavi, aprono e chiudono altri 14 fori presenti nel tubo, producendo diversi suoni. Il timbro del flauto è chiaro, dolce ed espressivo.

  5. F Ottavino È simile al flauto ma più piccolo. La sua estensione è un ottava più alta di quella del flauto ed è lo strumento più acuto dell’ orchestra.

  6. F Flauto dolce o diritto Il flauto dolce è uno strumento molto antico che ha avuto una notevole diffusione nel periodo rinascimentale e in quello barocco. Oggi è assai usato nelle scuole come strumento didattico.

  7. F Clarinetto Il clarinetto è formato da un tubo cilindrico svasato all’estremità inferiore e munito di fori in parte liberi in parte serviti da chiavi. Strumento a fiato usato fin dal secolo XII, il clarinetto fu introdotto nell’orchestra a partire dal settecento e fu largamente usato per le sue capacità nell’amalgamarsi con gli altri legni. Nell’ottocento acquistò anche una dimensione solistica e non pochi autori scelsero il suo timbro caldo e plasmatico come protagonista nelle pagine solistiche e concertali.

  8. F Clarinetto basso Detto anche clarone è simile al clarinetto ma di dimensioni pi grandi, e la forma ricorda una grossa pipa. I suoni che produce sono molto gravi e il timbro è decisamente scuro e profondo. Viene usato generalmente per evocare atmosfere offuscate, te4nebrose e drammatiche.

  9. F Sassofoni • Sassofoni o sax soprano • Sax contralto • Sax tenore I sassofoni sono classificati come legni (anziché come ottoni) perché hanno l’imboccatura ad ancia semplice come i clarinetti. Esistono 12 tipi di sassofoni ognuno con un estensione diversa, ma i più usati sono: Il sassofono nacque come strumento bandistico in soluzione di viole e violoncelli ma attualmente la sua maggior diffusione è nelle orchestre jazz.

  10. Oboe F Strumento ad ancia doppia l’oboe risale alla meta dell’XVII secolo e venne diffuso dai musicisti Francesi della corte del Re Sole. Nel corso dei secoli ha subito modifiche e perfezionamenti, ma ha sempre mantenuto un indi8spensabile ruolo nell’orchestra. Il suo timbro è velato, nasale, ingenuo e malinconico adatto soprattutto a passi cantabili, più che a passi virtuosistici.

  11. Corno inglese F Il corno inglese può essere considerato il fratello maggiore dell’oboe. Il tubo conico da cui è formato, infatti è più grosso e più lungo e termina con una campana a forma di pera; i suoi prodotti sonori sono più gravi rispetto quelli dell’oboe. Il timbro malinconico e pastorale si adatta perfettamente a evocare scene campestri o atmosfere nostalgiche.

  12. Fagotto F Il fagotto è formato da un tubo sonoro di circa 2.5 metri che si ripiega su se stesso a forma di U. l’ancia è inserita su un cannello metallico ricurvo situato nel segmento iniziale del tubo. La sua estensione sonora è medio-grave. Perciò il fagotto è detto anche il “basso” dell’oboe. Il suo timbro ha un carattere burlesco, tanto da avergli provocato il soprannome di clown dell’orchestra.

  13. F Controfagotto È il più grosso strumento della famiglia dei legni e il tubo conico, a volte ripiegato su se stesso, raggiunge una lunghezza di oltre 5 metri. Le sue notevoli dimensioni fanno si che lo strumento sia poggiato a terra mentre si suona stando seduto. Produce suoni molto gravi tra i più bassi e cupi di tutta l’orchestra, per cui non è adatto per parti solistiche

  14. Tromba F La tromba ha origini antichissime: infatti era già usato presso l’età degli antichi Romani, che ne avevano di tre tipi: la tuba, formata da un lungo tubo dritto, la buccina, con il tubo in parte ricurvo e terminante con la campana in uso nell’esercito; il lituus uguale alla tuba ma con la campana all’estremità inferiore.

  15. F Corno francese Il corno d’ottone è detto anche corno francese, per distinguerlo da quello inglese che appartiene alla famiglia dei legni. La sua origine va ricercata nel corno naturale ricavato da zanne d’elefante o da corna di animali che gli antichi usavano per i richiami e nei più recenti corni da caccia. Nella seconda metà dell’ottocento furono applicati i pistoni anche al corno per aumentare la gamma dei suoni producibili. Il suo timbro è inconfondibile. Cupo ma dolce, intenso e malinconico.

  16. Trombone F • Il trombone è il fratello maggiore della tromba e può essere di due tipi: • A coulisse, cioè a tiro, munito di una coulisse o tubo addizionale mobile, che scorre nel tubo fisso variando la colonna d’aria in esso contenuta e di conseguenza l’altezza del suono. Esso non ha pistoni e l’esecutore deve sentire a orecchio la giusta intonazione delle note; • A pistoni, il cui funzionamento è simile a quello della tromba: viene usato prevalentemente nelle bande. Il suono ha un timbro scuro ma pastoso e domina con assoluta imponenza su tutto l’insieme orchestrale.

  17. F Tuba Con questo termine presso gli antichi Romani si indicava uno dei primi rudimentali tipi di tromba. La tuba attuale invece è lo strumento che ha la voce più grave tra tutti gli ottoni. Anche le sue dimensioni sono notevoli come del resto tutti gli altri strumenti che producono suoni molto gravi. Il tubo sonoro è ritorto su se stesso in forma ellittica con tre o quattro pistoni a seconda dell’estensione.

  18. Violino Viola Violoncello Contrabbasso Mandolino Chitarra Arpa Strumenti a corda

  19. C Violino Il violino è il più piccolo tra gli archi e, come la viola, deriva dalla viella e dalla ribecca strumenti ad arco in uso nel medioevo. Tra tutti gli archi il violino, è quello che arriva a produrre i suoni più acuti.

  20. C Viola La viola è di grandezza intermedia tra il violino e il violincello. Le sue origini sono più antiche di quelle del violino, dal momento che questo strumento deriva direttamente dalla viella medioevale. La viella si trasformò in viola antica ed ebbe larga diffusione nel rinascimento in due tipi diversi: viola da braccio che si poggia sulla spalla e viola da gamba tenuta tra la gambe e poggiata a terra.

  21. C Violoncello Il violoncello è grande oltre il doppio della viola e si suona tenendolo poggiato per terra tramite un puntale di legno o di metallo, di lunghezza regolabile. A partire dal ‘600 venne usato in sostituzione della viola da gamba e nell’ ‘800 furono ulteriormente perfezionate le possibilità tecniche. Mantiene un timbro caldo e una morbida cantabilità che ne fanno spesso l’interprete

  22. C Contrabbasso E’ il più grande tra gli strumenti ad arco.Il suo diretto antenato è il violone, grosso strumento in uso fino al Seicento.Nell’ Ottocento fu valorizzato per le sue possibilità espressive, che vanno dal tenebroso al grottesco, dal drammatico al comico, e si affermò decisamente come solido sostegno sonoro dell’intera orchestra La forma del contrabbasso è simile a quella del violincello e come questo poggia a terra ma le sue notevoli dimensioni, (circa due metri d’altezza) costringono il contrabbassista a restare in piedi. Nella musica jazz è quasi sempre pizzicato.

  23. C Arpa Il telaio a forma triangolare è di legno d’ acero mentre le corde, quarantasette in tutto,sono tese parallelamente tra loro e vanno dalla cassa armonica, lato inferiore vicino all’ esecutore,alla mensola, lato superiore a forma di S rovesciata. Le corde si pizzicano con entrambe le mani. L’estensione dell’ arpa è molto ampia e corrisponde all’ incirca a quella di un pianoforte. L’arpa è sempre presente nelle orchestre sinfoniche.

  24. C Mandolino Il mandolino è uno strumento che si suona pizzicando le corde con il plettro, una piccola lamina di plastica. Le corde sono 4, ma raddoppiate: sono cioè due per ognuna delle 4 note di impianto MI, LA, RE , SOL. Le origini del mandolino risalgono al Cinquecento e famosi compositori, come Antonio Vivaldi, gli affidarono ruoli importanti nella loro musica. Oggi invece è uno strumento prevalentemente legato alla musica popolare, in special modo a quella napoletana.

  25. C Chitarra classica La chitarra è forse lo strumento preferito dai ragazzi, poiché si presta facilmente ad accompagnare le canzoni più amate.Le sue sei corde possono essere pizzicate sia con le dita sia con il plettro e producono un suono delicato e suggestivo.

  26. Strumenti a tastiera • Pianoforte (corde battute) • Clavicembalo (corde pizzicate) • Organo a canne (aria) • Celesta

  27. Pianoforte Fu realizzato per la prima volta nel 1711 da Bartolomeo Cristofori da Padova e venne chiamato inizialmente clavicembalo col piano e col forte o fortepiano, proprio perché la sua principale T novità consisteva nel produrre suoni di varia intensità. Il pianoforte può essere di forme e dimensioni diverse.il pianoforte a coda, la cui cassa a forma di arpa è coricata orizzontalmente e poggia su tre piedi, ha il suono più potente e risponde meglio a tutte le esigenze di una buona esecuzione. Il pianoforte verticale occupa meno spazio grazie alla cassa disposta verticalmente, ma ha una potenza sonora minore. Non a caso, il pianoforte è stato lo strumento principale dell’ottocento romantico, utilizzato ampiamente dai grandi virtuosi del tempo e in particolare dal compositore polacco Fryderyk Chopin, il “poeta della tastiera”.

  28. T Clavicembalo Fu ideato intorno al ‘500, e il suo aspetto è simile a quello del pianoforte a coda. Premendo i tasti si azionano i salterelli, asticciole di legno con delle “ penne” ( punte o plettri), che pizzicano le corde tese orizzontalmente sopra la cassa. Il timbro delicato del clavicembalo era molto adatto ai salotti eleganti del ‘600 e del ‘700. Il clavicembalo può avere anche due tastiere.

  29. T Organo a canne L’organo è uno strumento a una o più tastiere, ha origini antichissime ed è detto il “Re”, poiché tra tutti gli strumenti è il più grandioso per le dimensioni, per l’estensione, l’intensità e la varietà dei suoni. L’organo è fornito da numerose (da 200 a 10000, come nella chiesa di San Michele ad Amburgo), diverse per altezza e diametro, e il suono è prodotto dall’aria spinta in esse abbassando i tasti (con la tastiera) o i pedali (con la pedaliera). Le canne possono produrre suoni di diversa altezza, a seconda delle dimensioni, ma anche suoni di diverso timbro , azionando una serie di meccanismi detti registri. Le tastiere e i registri formano un insieme la consolle. In basso si trova la pedaliera, che si suona con i piedi: i pedali producono suoni molto gravi.

  30. T Celesta La forma esteriore della celesta ricorda quello di un piccolo pianoforte verticale, ma al suo interno, al posto delle corde, sono presenti lamine di acciaio, messe in vibrazione da martelletti azionati dai tasti ( come nel pianoforte).I suoni della celesta dolci, penetranti e purissimi, vennero usati per la prima volta dal musicista russo P.I.Cajkovskij nella danza della fata dei confetti, un brano del balletto Schiaccianoci.

  31. P Strumenti a percussione • Timpani • Xilofono • Vibrafono • Xilomarimba • Glockenspiel • Campane tubolari • Tamburi da orchestra • Temple block

  32. P Timpani I timpani, gli strumenti a percussione più importanti dell’orchestra, vengono suonati a gruppi di due o più elementi. Sono costituiti da catini di rame o di ottone , su cui è estesa una membrana di pelle

  33. P Xilofono Lo xilofono (da xilo, “legno”, e fono, “suono”) è formato da una serie di tavolette di legno molto sonore che, percosse da battenti, producono un suono distinti e secchi. Le tavolette sono di grandezza decrescente a partire da i suoni gravi: a questi corrispondono tavolette più lunghe, ai suoni acuti tavolette più corte. Lo xilofono deriva direttamente dallo strumento etnico africano detto marimba, nel quale la funzione amplificatrice dei tubi di risonanti è svolta da zucche vuote, ed è entrato a far parte dell’orchestra solo nel 1874, quando Camille Saint-Saens lo utilizzò nella sua Danza macabra.

  34. P Vibrafono Il vibrafono è simile allo xilofono, ma le piastre intonate, anziché di legno, sono in metallo leggero e si percuotono con bacchette a testa morbida. Anche qui, sotto le piastre ci sono dei tubi risonanti di diversa lunghezza, ma in ciascuno di essi è situata una piccola elica che, azionata elettricamente apre e chiude il tubo e permette di ottenere il caratteristico suono vibrato.

  35. Xilomarimba E’ una specie di marimba, o xilofono africano, molto usata nel jazz e talvolta anche nelle orchestre sinfoniche. Il meccanismo di risonanza permette di ottenere ora le caratteristiche dello xilofono, ora quelle della marimba vera e propria. Usando battenti diversi si può ottenere una gran varietà di suoni P

  36. Glockenspiel P È formato da una serie di piccole lamine d’acciaio, dette campanelli, disposte in scala diatonica o cromatica. Il suono è metallico e cristallino: per ottenerlo si usano bacchette di legno duro.

  37. Campane tubolari P Questo strumento, inventato nell’ottocento, viene talvolta usato in orchestra per sostituire il suono delle campane vere e proprie. È formato da tubi metallici, variamente intonati che vengono percossi con martelli azionabili anche mediante tastiera. Questi tubi, di ottone o di acciaio, sono sospesi a un telaio e hanno lunghezze e diametri diversi. Il loro suono è molto vibrato e suggestivo.

  38. Tamburi da orchestra P I tamburi sono strumenti a membrana dal suono indeterminato e ne esisto no di tantissime forme e dimensioni diverse. Quasi tutti presentano una circonferenza in legno o in metallo, detta fascia, con le due aperture coperte da una pelle animale o sintetica, chiamata membrana, che si fissa alla fascia mediante corde o viti. Nell’orchestra i tamburi sempre presenti sono la cassa chiara, la grancassa. La cassa chiara, detta anche rullante o tamburo militare, ha un diametro compreso tra i 35 e i 38 cm.La pelle superiore, che viene percossa direttamente, si chiama battitoia, mentre quella inferiore, che vibra per simpatia, si dice bordoniera. Alla pelle inferiore vengono applicate alcune corde di budello o di metallo (cordiera), che l’attraversano diametralmente e la cui tensione può essere variata. Se le corde sono molto tese e non toccano la pelle, il timbro sarà più secco; se le corde sono allentate, e quindi toccano la pelle, il timbro sarà più chiaro e vibrante

  39. Temple block (o block cinese) I temple block sono blocchi di legno caro e vengono usati per scoppiettanti impulsi ritmici. Gli esemplari qui raffigurati provengono dalla Cina e si chiamano muyù, nome che significa “pesce di legno”.Si suonano sia tenendoli in mano che poggiati su della stoffa. P

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