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SEMINARIO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

SEMINARIO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO. Il sistema di alternanza scuola - lavoro L’evoluzione normativa Caltanissetta - Palermo Settembre 2004 (R. Pignato). Assemblea di Confindustria 27 maggio 2004 Relazione di L. Cordero di Montezemolo.

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SEMINARIO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

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Presentation Transcript


  1. SEMINARIO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO Il sistema di alternanza scuola - lavoro L’evoluzione normativa Caltanissetta - Palermo Settembre 2004 (R. Pignato)

  2. Assemblea di Confindustria 27 maggio 2004 Relazione di L. Cordero di Montezemolo “Siamo agli ultimi posti nella graduatoria dei Paesi per investimento nella ricerca. Noi dobbiamo riuscire a spostare nella ricerca un punto di PIL.” “In ogni Paese, c’è lo Stato dietro il sistema della ricerca nazionale” “Noi non possiamo assistere alla mortificazione del nostro sistema di educazione. I Paesi in declino non sono quelli che perdono qualche grande impresa, ma sono quelli che non investono nell’educazione e nella ricerca”

  3. Tav. 1 - Situazione della scuola siciliana • Rapporto Eurispes - Regione siciliana • Marzo 2004

  4. Tav. 2 - Distribuzione di alunni per tipologie d’istituti nell’a.s. 2003/2004

  5. Tav. 3 - Numero d’Istituti per gradi d’istruzione nell’a.s. 2003/2004

  6. Tav. 4 - Numero delle Istituzioni scolastiche

  7. Tav. 5 - Numero delle Istituzioni scolastiche per provincia

  8. Tav. 6 - Tassi di abbandono in Italia Tav. 7 - Tassi di abbandoni in Sicilia, nel primo anno delle superiori

  9. Legge 28 marzo 2003 n. 53Scelte strategiche • accentuazione del profilo culturale tecnico e della diffusione delle nuove tecnologie • centralità dell’informatica e dell’inglese come lingua necessaria alla formazione e al lavoro globale • riconoscimento del valore strategico della formazione secondo le regole delle tre “l” • necessità di ripensare il rapporto tra apprendimento ed esperienza professionale

  10. La normativa di riferimento /1 • Art . 76 - 87 e 117 della Costituzione • Art. 21 della legge n. 59 del 15 marzo 1999 • Legge delega del 23 marzo 2004 • D.P.R. - 8 marzo 1999, n. 275 • Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche • Legge Regionale 24 Febbraio 2000, n. 6 • Provvedimenti per l’autonomia delle istituzioni scolastiche • D.M. 26 giugno 2000, n. 234 • Regolamento in materia dei curricoli delle istituzioni scolastiche • Circolare Reg. Siciliana- Direttive per il P.R.O.F. Giugno 2004

  11. Normativa di riferimento /2 • Conferenza unificata Stato Regioni del 19 giugno 2003 • Protocollo d’intesa tra Regione Siciliana, MIUR, MLPS • Legge 14 febbraio 2003 n. 30 Delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro • D. Lgs. 10 settembre 2003 n. 276 Attuazione della delega in materia di mercato del lavoro • Schema del D.Legs. (art. 4 Legge 53/03) del 21 maggio 2004 • Parere delle competenti Commissioni di Camera e Senato • Emanazione del DPCM

  12. Punti qualificanti dello Schema di Decreto (art. 4 della legge 53/03) • L’alternanza scuola lavoro è riconosciuta come modalità formativa del secondo ciclo per studenti compresi nella fascia d’età tra 15 e 18 anni • Possibilità per le scuole di stipulare apposite convenzioni con enti pubblici e privati • Organizzazione didattica volta a favorire l’alternanza tra periodi di studio in aula e periodi di apprendimento in situazione di lavoro • Istituzione del tutor formativo in aula e del tutor formativo esterno alla scuola • Crediti formativi riconosciuti allo studente che apprende in alternanza scuola - lavoro, tenuto conto delle indicazioni registrate dal tutor esterno • Realizzazione dei percorsi in alternanza nel sistema dei licei e nel sistema di istruzione e formazione professionale

  13. Mercato del lavoro e occupazione/1 L’evoluzione normativa che ha reso possibile l’alternanza, tiene conto della legge n. 30/03 e del D. Lgs. n. 276 del 10 settembre 03 • Il D. Lgs. n. 276 istituisce: il lavoro intermittente ed a chiamata il lavoro ripartito o a coppia il lavoro a tempo parziale il lavoro a progetto il lavoro occasionale il lavoro in affitto

  14. Mercato del lavoro e occupazione/1 Interessa l’azione formativa della scuola perché: • Regola l’APPRENDISTATO (artt. 47 - 51) che contribuisce all’espletamento del diritto - dovere di istruzione e formazione La qualifica conseguita attraverso il contratto di apprendistato costituisce credito formativo per il proseguimento nei percorsi di istruzione e formazione professionale. • Regola i TIROCINI ESTIVI di orientamento (art. 60), non superiori alla durata di tre mesi. Sono promossi durante le vacanze estive a favore di studenti anche universitari: Le bose lavoro erogate sono pari a 600 euro

  15. Modelli di Alternanza • Modello di ispirazione tedesca e scandinava, di tipo rigidamente duale: le imprese gestiscono parte della formazione nell’ambito di e la scuola non ha un ruolo centrale • Modello di ispirazione mediterranea (Francia, Spagna, Italia, Portogallo), di tipo integrato e flessibile: rimane alla scuola o al CFP la centralità formativa

  16. Educativo - didattico Orientativo Professionalizzante Rimotiva allo studio Avvicina lo studente al mondo del lavoro Fornisce competenze da utilizzarenel lavoro Obiettivi formativi dell’alternanza

  17. L’Alternanza è un fattore che spinge al successo se: • Rappresenta una risposta coerente ai bisogni delle imprese • Riveste una funzione orientativa per le famiglie e gli studenti • Pone in comunicazione la scuola, la formazione professionale, il mondo delle imprese • Forma tutor interni ed esterni capaci di sostenere l’impianto educativo e didattico richiesti dalla norma • Prevede convenzioni precise e vincolanti per le parti (Polaris) • Progettazione didattica personalizzata

  18. La figura del tutor La figura del tutor è decisiva nel sistema dell’alternanza • Formazione del tutor • Aspetti psicopedagogici sottesi alla metodologia dell’alternanza • Cultura del lavoro • Strumenti di verifica • Valutazione aggiuntiva e strumenti integrativi • Modelli di crediti formativi • Formazione del tutor esterno • Cultura del lavoro • Cultura d’impresa • Comunicazione

  19. Ipotesi di protocollo alla luce dello Schema di Decreto /1 • Costituzione del CTS composto dal Dirigente scolastico, il tutor interno, i tutor esterni delle aziende che partecipano all’azione, il referente di progetto dell’Istituto. Il Comitato ha funzione di regia di tutte le operazioni connesse all’alternanza. • La convenzione tra scuola e azienda “regola i rapporti e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nei percorsi in alternanza ivi compresi gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza” (art. 3.2 Schema di decreto)

  20. Ipotesi di protocollo alla luce dello Schema di Decreto /2 • Gli interventi saranno realizzati nell’ambito del monte ore curriculare di ciascuna scuola, “ma possono essere svolti anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni” (art. 4. 4 Schema di decreto) • L’esperienza deve essere tradotta in un mansionario che regoli gli obiettivi ed i compiti individuali assegnati ad ogni studente che vi partecipa. La stesura del mansionario spetta al CTS • I tutor sono individuati dal CTS, formalmente designati all’interno del progetto formativo unitamente al mansionario e agli obiettivi. Il referente di progetto dell’Istituto coordinerà l’intervento

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