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LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI COLLETTIVI

LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI COLLETTIVI.

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LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI COLLETTIVI

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Presentation Transcript


  1. LA DESCRIZIONE DEI FENOMENI COLLETTIVI In questa presentazione non ci proponiamo di fornire un utile strumento d’approfondimento e studio, ma semplicemente di riassumere i tratti fondamentali di questo capitolo, così da infondere in maniera rapida e generale i concetti esplicati nel capitolo del libro da cui traiamo le informazioni. Argomenti trattati:

  2. Fasi dell’indagine Ogni indagine statistica si svolge seguendo i passi sotto indicati per fornire un chiaro e professionale metodo con cui affrontare un lavoro tanto delicato. Pianificazione: focalizzazione degli obiettivi dell’indagine, dell’oggetto della rilevazione ed il metodo (modo) in cui portare avanti la raccolta dati. Raccolta: raccolta materiale dei dati raccolti nei metodi indicati nella fase di pianificazione. Spoglio: Organizzazione dei dati raccolti secondo le modalità più opportune nei riguardi di un più semplice raggiungimento dell’obiettivo. Rappresentazione: Rappresentazione visuale dei dati raccolti tramite tabelle e grafici che possano evidenziare i caratteri più rilevanti. Elaborazione: Applicazione di procedimenti matematici atti ad identificare ed isolare efficacemente i caratteri richiesti dagli obiettivi. Interpretazione: A seguito di un attento studio dei risultati ottenuti si può dare una interpretazione dei dati raccolti al fine di poter determinare se gli obiettivi sono stati raggiunti e per rendere chiaro il significato dei dati raccolti.

  3. Limiti dell’indagine Ogni indagine deve seguire dei precisi vincoli per evitare inutili sprechi di risorse e per raggiungere efficacemente l’obiettivo prefisso nella fase di pianificazione. Oggetto dell’indagine: il fenomeno che viene preso in esame nel corso dell’indagine statistica. Di tempo: vincolo temporale imposto nel corso di una indagine statistica, che può essere presente per studiare ad esempio comportamenti in un dato orario, giorno, mese o anno, oppure per privare l’indagine dell’arco di tempo indicato. Di spazio: limiti materiali imposti su di una rilevazione statistica, si riferiscono ad ogni tipo di vincolo geografico

  4. Modalità di rilevazione Come possono essere raccolti i dati statistici che interessano? Automatica: i dati vengono raccolti poiché il campione stesso fornisce spontaneamente i dati richiesti, spesso in virtù di leggi esistenti. Riflessa: rilevazione fatta direttamente da organi preposti a tale scopo, privati o pubblici che siano.

  5. Durata della rilevazione Ecco gli intervalli di tempo in cui si può svolgere una rilevazione statistica. Continua: rilevazioni continue, che non subiscono interruzioni. Periodica: rilevazioni attuate in precisi intervalli di tempo prestabiliti nella fase di pianificazione di un’indagine. Occasionale: rilevazioni effettuate saltuariamente, spesso esclusivamente quando ve ne è effettivo bisogno.

  6. Organi della rilevazione Quali sono gli enti preposti allo svolgimento delle indagini statistiche? Brevemente… Privati: ente privato di rilevazioni dati (Doxa, Abacus, Eurisko,...) Pubblici: L’ISTAT (Istituto Centrale di Statistica) è l’unico ente pubblico, al diretto servizio del consiglio dei ministri, che opera su tutto il territorio nazionale e si occupa delle più vaste ed impegnative rilevazioni statistiche.

  7. Mezzi di raccolta dei dati Credevate che i dati venissero segnati su Post-It da svogliati impiegati? Anche io, ed invece guardate un po’ cosa non si inventano… Registri: registri in cui i dati vengono archiviati secondo ordine cronologico od alfabetico. Questionari: Moduli prestampati da compilare spesso in maniera semplice ed immediata, utilizzati nelle rilevazioni riflesse. Schede: Moduli che contengono tutte le informazioni relative ad una singola unità statistica.

  8. Estensione della rilevazione Perché quelle domande le stanno facendo proprio a voi? Totale: Estesa a tutti gli elementi di una popolazione statistica. Per campione: Effettuata esclusivamente su alcuni elementi della popolazione selezionati secondo precisi criteri. Censimento: consente di rilevare contemporaneamente su tutto il territorio nazionale la consistenza numerica della popolazione, la sua distribuzione per sesso, età, stato civile, titolo di studio, professione e così via

  9. Spoglio dei dati Lo spoglio dei dati avviene secondo le seguenti modalità, ordinate in senso cronologico: Enumerazione: schede, moduli o questionari vengono contati e controllati, così da poter fornire un primo dato sull’estensione della rilevazione. Classificazione: In questa fase i dati vengono raggruppati secondo i criteri indicati. Spoglio materiale: si effettua riportando i dati in prospetti chiamati tabelle di spoglio: -Manuale: effettuato a mano in tabelle apposite (modalità, frequenze) -Automatico: le tabelle vengono generate da un elaboratore elettronico.

  10. Tabelle statistiche Ecco ora una rapida panoramica sulle tipologie di tabelle con cui organizzare i propri dati raccolti: A semplice entrata: costituita da due colonne, la prima riporta le modalità del carattere qualitativo, o le intensità del carattere quantitativo, la seconda riporta le frequenze o i valori rilevati. Serie: successione di dati di carattere qualitativo. Seriazione: successione di dati di carattere quantitativo.

  11. Tabelle statistiche 2 A doppia entrata: Tabelle in cui i dati rilevati sono in relazione a due o più caratteri. Le tabelle a doppia entrata rappresentanti distribuzioni di frequenza possono essere: Contingenza: caratteri entrambi qualitativi (mutabile statistica doppia). Correlazione: caratteri entrambi quantitativi (variabile statistica doppia). Miste: un carattere quantitativo e l’altro qualitativo.

  12. Tabelle statistiche 3 Composte: Tabelle a più colonne che si riferiscono a varie caratteristiche di uno stesso fenomeno, anche senza legame fra esse. Consentono ad esempio di confrontare modalità diverse riferitesi però alla stessa popolazione statistica.

  13. Distribuzioni di frequenza Una distribuzione di frequenza è una distribuzione in cui a ogni modalità del carattere è associata una frequenza. Variabile Statistica: viene definita dall’insieme dei valori osservati di un carattere quantitativo e dalle frequenze a essi associate. Mutabile Statistica: definita dall’insieme delle modalità osservate di un carattere qualitativo e dalle frequenze a esse associate. Frequenze relative: frequenze assolute divise singolarmente per la loro somma. Frequenze relative cumulate: associano ad ogni valore della variabile discreta (o a ogni classe della variabile continua) la somma della rispettiva frequenza relativa con le frequenze dei valori precedenti. Distribuzione di frequenze relative cumulate: insieme delle modalità del carattere con le corrispondenti frequenze relative cumulate. Frequenze percentuali: frequenze relative moltiplicate per 100 risultano in una distribuzione di frequenze percentuali (o di frequenze cumulate percentuali).

  14. Dati statistici Iniziamo a capire di cosa si parla • Prima di definire i dati statistici definiamo l’unità statistica.L’unità statisticaè il più piccolo elemento sul quale si effettua un’osservazione.L’unità statistica si divide in semplice e composta. • Semplice se corrisponde a una singola persona o a un oggetto. • Composta se è formata da un insieme di elementi. • Il dato statistico è il risultato di una operazione compiuta sulle unità statistiche. • Popolazione statistica,secondo F. Ricci:un insieme finito di dati statistici tra loro omogenei per quanto riguarda una o più caratteristiche. • Universo,sempre secondo F.Ricci,è una popolazione statistica composta da un numero infinito di elementi,mentre un campione è un complesso di osservazioni effettive sugli elementi di una popolazione o universo.

  15. Fenomeni tipici, atipici e collettivi Se pensavate che i fenomeni fossero al Real… • In genere con fenomeno si intende tutto ciò che capita intorno a noi o che noi stessi provochiamo.Numerosi sono i fenomeni, dai naturali a quelli riprodotti in laboratorio ,e molti altri ancora.Alcuni sono caratterizzati da uniformità nel loro comportamento e altri che tramite poche osservazioni ci permettono di individuarne tutte le caratteristiche.Ognuno di noi sa che qualsiasi corpo abbandonato ad una certa altezza cade verso il basso a causa della forza di gravità terrestre.Perciò si giunge a conclusione che tutti i fenomeni che si presentano costantemente con le stesse caratteristiche sono chiamati fenomeni tipici. • Esistono anche fenomeni che si manifestano ogni volta con caratteristiche diverse e per i quali è difficile fare delle previsioni sul loro comportamento.Si può pensare ad esempio ai fenomeni meteorologici,che non sempre permettono di fare delle previsioni sicure sulle condizioni del tempo nei giorni successivi,quindi si possono definire fenomeni atipici.

  16. Metodo Statistico Ecco i due metodi con cui si effettuano le ricerche • I metodi per la ricerca delle leggi scientifiche sono essenzialmente due: • -metodo induttivo. • -metodo deduttivo. • Partendo dall’osservazione di fatti singoli e si risale ai principi o alle leggi di carattere generale relativi ai fatti studiati,si adopera il metodo induttivo. • Se invece attraverso il ragionamento,se ne ricavano le possibili conseguenze,si adopera il metodo deduttivo.

  17. Frequenza Intensità Le grandezze dei dati statistici • I dati statistici possono presentare due specie di grandezze diverse:una che assume la frequenza e una l’intensità. • Frequenza:se esprimono il numero delle volte in cui il fenomeno si è verificato in relazione ad un determinato periodo di tempo. • Intensità:se rappresentano una media,o una somma di misure effettuate sulle unità statistiche.

  18. Carattere e modalità Anche le unità statistiche hanno un loro carattere • Le unità statistiche vengono studiate secondo uno o più caratteri comuni che rappresentano gli aspetti che si vogliono mettere in evidenza e successivamente vengono divisi rispetto alle varie modalità con cui tale carattere si manifesta. • Le modalità qualitative sono espresse da numeri risultanti da misurazioni o da enumerazioni,e si possono essere continue o discrete: • Continue,se sono espresse da numeri reali e possono assumere tutti i valori di un intervallo.(altezze,pesi) • Discrete,nel caso contrario(numero dei vani delle abitazioni,numero degli addetti in un settore industriale).

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