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La Riabilitazione della dislessia

jacob
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Presentation Transcript


    1. La Riabilitazione della dislessia S. Carlomagno

    3. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia profonda (de Partz, 1986) -ricostruzione delle procedure di conversione grafema-fonema tramite le conoscenze lessicali (parzialmente) preservate del paziente -facilitazione dell’associazione tra una lettera ed il suono corrispondente (associazione del gruppo grafemico ad una parola codice /ritrovamento della forma fonologica corrispondente)

    4. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia profonda (de Partz, 1986) -passaggio ad una dislessia “superficiale” (lettura segmentale) -significativa riduzione degli errori di lettura di parole (errori semantici, effetti di classe grammaticale e concretezza) e di non parole e lettere singole -miglioramento analogo nella scrittura di parole

    5. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia profonda /Limiti del trattamento -deficit di memoria a breve termine fonologica -controllo dei parametri di sonoritŕ dei fonemi da produrre -generalizzazione del trattamento a diversi tipi di pz -risultato=strategia di lettura laboriosa che non consente un accesso diretto al sistema semantico -lessicale

    6. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia profonda /Limiti del trattamento N.B. unitŕ ortografico-fonologica che il pz utilizza nella procedura di conversione: -trattamento lettera/suono (20 corrispondenze) + regole contestuali -alcune centinaia di corrispondenze grafema/fonema a livello sillabico (tutte le combinazioni VC, CV, CCV, ecc… possibili in italiano)

    7. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia superficiale (Coltheart e Byng, 1989) -rinforzo dell’associazione tra la forma ortografica di una parola con il suo significato illustrato su una figura (cfr. omofoni non omografi) Miglioramento delle parole trattate/lieve generalizzazione dell’apprendimento a parole non trattate.

    8. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia superficiale -comprensione del linguaggio scritto sulla base dell’output fonologico ottenuto con una laboriosa procedura di conversione Stimolazione all’uso di strategie lessicali per migliorare la comprensione degli item oltre che la velocitŕ e l’accuratezza di lettura

    9. I metodi di riabilitazione dei disturbi di lettura Dislessia lettera per lettera -l’esercizio continuo aumenta la velocitŕ di identificazione delle singole lettere e di lettura, ma poco funzionale -l’inibizione della strategia di lettura lettera per lettera forza la lettura per via lessicale -importante correggere l’alterazione dei movimenti di fissazione oculare dello stimolo (es.: seguire le lettere con il dito)

    10. La Riabilitazione della disgrafia S. Carlomagno

    11. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Disgrafia profonda (difficoltŕ di scrittura di funtori grammaticali) -(Hatfield, 1982) terapia “mirata” scrittura di sostantivi omofoni o pseudo-omofoni al funtore (es. “IN-INN”) Disgrafia superficiale (confusione omofoni) -(Behrmann, 1987) esercizi terapeutici con coppie di parole omofone in compiti di accoppiamento parola/immagine

    12. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici HP: Apprendimento della forma globale dello stimolo (prevalentemente item specifico) -modesta generalizzazione degli effetti a parole irregolari e agli omofoni non omografi di controllo -esiguitŕ di parole ad ortografia irregolare nella lingua italiana MA idoneo nei pz con scarsa risposta a strategie terapeutiche di conversione segmentale

    13. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Altri metodi: -strategia di visualizzazione mentale come aiuto mnemonico per facilitare l’apprendimento della forma globale della parola (es. “FIAMMA”: associazione della lettera M alla forma delle fiamme di un fuoco) Facilitazione visuo-lessicale nell’organizzazione del trattamento

    14. Confronto tra diversi programmi di trattamento Rieducazione della Stimolazione Conversione della via di grafema/fonema scrittura lessicale A C Training segmentale Denominaz. Scritta con facilitazioni di natura visuo-lessicale (copia, copia differita, scrittura spontanea) sequenza ABCB (P.A.C.E. di controllo)

    15. Confronto tra diversi programmi di trattamento Rieducazione della Stimolazione Conversione della via di grafema/fonema scrittura lessicale HP. Pattern di miglioramento Miglioramenti nel Miglioramenti nella dettato di parole denominazione scritta e non parole e scrittura di parole

    16. Confronto tra diversi programmi di trattamento Rieducazione della Stimolazione Conversione della via di grafema/fonema scrittura lessicale Nessun miglioramento in seguito alla terapia P.A.C.E. di controllo Stabilitŕ nel tempo Pattern di miglioramento congruenti con le strategie di scrittura stimolate da ciascun trattamento

    17. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Stimolazione di procedure di conversione segmentale fonologica-ortografica (Carlomagno e Parlato, 1989): -segmentazione in unitŕ sillabiche e subsillabiche -conversione fonologica/ ortografica -successivo assemblaggio delle unitŕ fonologiche cosě ottenute

    18. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Stimolazione di procedure di conversione segmentale fonologica-ortografica (Luzzatti, 1997) -compiti di segmentazione ed analisi fonologica dello stimolo (parole e non- parole) -dettato di foni singoli -dettato di stimoli (non-parole e parole) di lunghezza crescente

    19. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Stimolazione di procedure di conversione segmentale fonologica-ortografica (Luzzatti, 1997) N.B. Variabili cruciali dell’elaborazione acustico-fonologica Natura fonetico-acustica dei singoli foni presenti nello stimolo (prolungabilitŕ articolatoria) Struttura sillabica dello stimolo stesso (presenza di cluster consonantici)

    20. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Stimolazione di procedure di conversione segmentale fonologica-ortografica (Luzzatti, 1997) Programma: -utilizzo iniziale di stimoli contenenti solo foni prolungabili (fricative, liquide, nasali) -foni occlusivi non prolungabili -stimoli a struttura CV -stimoli contenenti cluster consonantici o doppie consonanti

    21. I metodi di riabilitazione dei deficit disgrafici Stimolazione di procedure di conversione segmentale fonologica-ortografica (Luzzatti, 1997) cfr. casi R.O., D.R. Vantaggi e limiti: Rigido schema di progressione Miglioramenti anche in lettura Durata eccessiva (ma anche grave sintomatologia!) Necessitŕ di capacitŕ di analisi acustico-fonologica e segmentazione fonemica dello stimolo + MBT fonologica Possibili difficoltŕ di apprendimento delle corrispondenze suono/lettera

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