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La comunicazione

La comunicazione . 1) MITTENTE 2) DESTINTARIO 3) MESSAGGIO 4) CODICE 5) CANALE 6) CONTESTO. IL SEGNO. Il segno realizza il passaggio dalla realtà alla rappresentazione

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Presentation Transcript


  1. La comunicazione • 1) MITTENTE • 2) DESTINTARIO • 3) MESSAGGIO • 4) CODICE • 5) CANALE • 6) CONTESTO

  2. IL SEGNO • Il segno realizza il passaggio dalla realtà alla rappresentazione • Peirce (1839-1914) definì il segno come: “qualcosa (il segno) che per qualcuno (l’interprete) indica qualcos’altro (l’oggetto) sotto certi aspetti o possibilità”. • Comprendere il segno significa tradurlo in un altro segno, l’interpretante del segno, che riformula la realtà del segno in un’altra realtà

  3. IL SEGNO • Il segno è composto da: • il significante (rappresentazione del segno, l’immagine acustica o grafica) • il significato (il concetto a cui il segno vuole riferirsi) • Il legame è arbitrario (ogni lingua rappresenta lo stesso concetto con significanti diversi)

  4. Comunicazione visiva • I segni visivi (le immagini) sono connessi ai fenomeni percettivi e quindi sono strettamente relazionati ad un contesto • Nel caso della pubblicità l’informazione si articola su più codici: immagine e parola • La comunicazione visiva comprende : codici percettivi, i codici culturali, codici grafici • L’iconico non è solo il figurativo, ma è anche come la mente organizza le informazioni, il meccanismo del ricordo e della memorizzazione

  5. Immagine • Nella pubblicità, in particolare, si attua l’interazione fra il già dato, il déjà vu, ossia la situazione nota, il quadro stereotipato della realtà vissuta (frame), con una configurazione visiva (verbale e iconica) di forte impatto introdotta con la novità del messaggio

  6. Naming • Concatenazione di connessioni, intenzione, programma comunicativo: realtà del prodotto, nome comune del prodotto, nome industriale, referente del nome

  7. Campi semantici • Campi semantici del nome industriale • Panda: animale protetto, quindi prezioso, che ama la libertà, simbolo del WWF, emblema dell’ecologia, provoca tenerezza, è docile • Nome propiziatorio- Immagine positiva- Identità del prodotto- Identificazione del target

  8. Nome come segno • Il significante (forma grafica e acustica) canalizza il significato o valore • Nominare significa progettare un riferimento preciso per l’oggetto attraverso un circuito semiotico in cui il segno rinvia ad altri segni, non solo verbali ma anche iconici • Inoltre si deve progettare un nome che funzioni nella campagna di comunicazione

  9. Tipologie di progettazione del nome • A) brevità del nome e facilità nella memorizzazione, come una sigla (TOT, un tanto; DASH, spruzzo) • B) deformazione e trascrizione fonetica e/o grafica partendo da un termine che appartiene ad un ‘altra lingua ma che abbia parentela con il prodotto (BRIOSS, piemontese che interpreta il francese brioche)

  10. Tipologie di progettazione del nome • C) si può operare manipolando il marchio di fabbrica (GRAN PAVESI, DIORISSIMO, INVERNIZZINA, NESCAFE’) • D) può essere l’esito di una formula sintetica che allude alle funzioni del prodotto (PERLANA, CONDIRISO) • E) sempre con allusioni alle caratteristiche del prodotto, ma con suffisso diminutivo o fantasioso (OVOMALTINA, ORZORO)

  11. Tipologie di progettazione del nome • F) può essere di tipo metaforico e allusivo,o di associazione fantastica, con riferimenti esterni al prodotto (TAHITI,bagnoschiuma; MAREBLU, tonno) • G) accentuazione delle caratteristiche maschili e femminili (FLORA, LYCIA, PIPPO) • H) un numero associato al marchio (CHANEL N°..; Y10)

  12. Nome • Progettare un nome vuol dire progettare il destino del prodotto, dal mittente al destinatario, la ricezione nella cultura in cui circola, lo spazio simbolico e il mercato

  13. La comprensione del nome • I processi di comprensione sono soggettivamente incostanti • Comprensione come attività orientata • Limitazione dei processi di interpretazione • Fedeltà cognitiva • Univoca assegnazione di senso • Fissare un contesto al nome • Rafforzare l’identità del nome e del prodotto

  14. Restrizioni contestuali • 1) Graficamente: messa in scena del nome, per determinate associazioni • 2) Linguisticamente: head line

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