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Il disagio delle donne e la sostenibilità psicologica

Il disagio delle donne e la sostenibilità psicologica. Seminario IFE Italia Laicità,sussidiarietà, sistemi pubblici di servizi alla persona. Le nostre analisi, idee, proposte Lodi 18-02-2012 Rita Fiorani. CONVERGENZE

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Il disagio delle donne e la sostenibilità psicologica

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Presentation Transcript


  1. Il disagio delle donnee la sostenibilità psicologica Seminario IFE Italia Laicità,sussidiarietà, sistemi pubblici di servizi alla persona. Le nostre analisi, idee, proposte Lodi 18-02-2012 Rita Fiorani

  2. CONVERGENZE • a) assumo l’analisi politica che riconduce alla crisi del capitalismo, che viene scaricata sul proletariato e in particolare sulle donne e condivido l’impostazione di Nicoletta sul tema del lavoro, produttivo e riproduttivo, da concepire come bene comune; • b) mantengo uno stile di pensiero e di prassi femminista del “partire da sé”, da una soggettività che va oltre l’individuale per affermare principi e valori universali connotati da dinamiche di contro-potere; • c) nella mia quotidianità utilizzo anche una strumentazione psicodinamica approcciandomi professionalmente, oltre che “umanamente” e laicamente, al disagio e alla sofferenza, nello sforzo di integrare con l’esperienza i differenti sguardi e contribuire a produrre “trasformazioni” durevoli. • d) Mi limito qui a qualche riflessione e a presentare alcuni dati sul tema (nell’altro gruppo di slide un lavoro sul “corpo”nell’ottica della prevenzione). Quale sguardo?

  3. Nella situazione di crisi attuale ritengo che tra i compiti prioritari dell’intervento psico-sociale vi sia: impedire che la crisi attuale comporti, oltre a conseguenze pratiche, una riduzione dell’autostima o perdita di senso della propria vita. • Tematizzare il ruolo del pubblico come sistema di “protezione” psico-sociale tenendo conto dal dato che “14.000 lavoratori-lavoratrici lodigiani hanno perso il posto di lavoro” (S.Cesani, 18-02-2012). Intervento psico-sociale

  4. Mancanza di lavoro per le donne: forzato ritorno al ruolo riproduttivo che rischia di diventare totalizzante. • Soggettività femminile sedimentata nelle coscienze, soggettive e collettive, da un lato e oggettività del “ritorno a casa” dall’altro. Ad aggravare tale condizione si aggiunge la caduta del welfare. • le conseguenze psicologiche si manifestano, oltre che in vissuti di tristezza, frustrazione, perdita di autostima, solitudine e isolamento, in nuovi sintomi: depressione, attacchi di panico, disturbi del comportamento alimentare, ecc. (Due testi che indagano i nessi tra sistema sociale e malessere:“Epoca delle passioni tristi” Benasayag, Feltrinelli - “Lo psicoanalista e la città, l’inconscio e il discorso del capitalista” Recalcati, Manifestolibri). Aspetti di rilevanza psicologica

  5. Dati recenti Censis: • Il consumo di antidepressivi è raddoppiato in dieci anni (+114,2%)e in maggioranza da parte delle donne: le dosi giornaliere sono dal 2001 al 2009 passate da 16,2 a 34,7 per 1.000 abitanti. • In Italia, circa il 20-25% della popolazione adulta presenta ogni anno una criticità psicologica tale da dover richiedere un aiuto specialistico; • solo il 10% di essa, generalmente i casi più gravi, approda ai servizi psicologici e psicoterapeutici offerti dal SSN. DATI SUL DISAGIO PSICOLOGICO

  6. I servizi territoriali, costretti a dare priorità a situazioni di gravità psichiatrica non riescono a concedere lo spazio necessario ad altre forme di disagio e di sofferenza psicologica e relazionale. • La gestione di problematiche psicologiche considerate meno gravi rimane scoperta. SERVIZI TERRITORIALI

  7. Salvo rare eccezioni, nei servizi del SSN in Lombardia è possibile usufruire solo di percorsi psicologici brevi. • Ciò comporta che chi necessita di una psicoterapia e non ha la possibilità economica di rivolgersi ad un professionista privato, non ha di fatto nessun servizio a disposizione. • Soggetti o famiglie vanno così incontro al rischio di una cronicizzazione del disturbo, con il rischio, talvolta, di esiti anche drammatici o comunque invalidanti per la persona. Mancanza di risposte dall’area “clinica” del servizio pubblico

  8. In una grande città come Milano, le liste d’attesa per i servizi di tipo psicologico e psicoterapeutico pubblici variano da 30 giorni a 6 mesi a seconda delle strutture (ASL, servizi ospedalieri). • DUE ESPERIENZE MILANESI: -censimento e valutazione delle realtà operanti sul territorio che mettono in atto misure per consentire l'accesso alle fasce più deboli; - La CGIL confederale, OFFRE un servizio di supporto psicologico gratuito a lavoratrici e lavoratori che hanno perso il lavoro. Come OFFRIRE servizi psicologici a fasce più deboli della popolazione?

  9. Possibile sbocco operativo iniziale nel lodigiano: censire le realtà operanti sul territorio che offrono servizi di psicologia sostenibile per consentire l’accesso alle fasce più deboli della popolazione garantendo loro servizi di qualità. • Convergenze (“nuovo senso comune” N.Pirotta; “pensare in modo differente” F.O.Manoukian; “costruire una nuova visione di Welfare con un riposizionamento - soggettivo e gruppale- smussando angoli e arroccamenti- S.Cesani”). • Produrre conoscenza (che procede per continue sintesi e scioglimenti, oscillazione tra frammentazione e integrazione). “Il processo di conoscenza vera spezza la ripetizione per reperire fatti ordinatori nuovi” (C.Salardi). Saperi precostituiti, quando utilizzati per fornire certezze assolute servono a rassicurare l’individuo ma non a produrre processi veri di trasformazione che passa solo attraverso l’apertura nuova, spazio mentale che si crea tra il Sé e l’Altro e nella dimensione relazionale del gruppo aperto. • Continuare a dotare di significato la nostra esperienza (“seminando”) per lasciare tracce durevoli anche negli ambiti dell’operatività quotidiana di ognuna di noi. Conclusione provvisioria

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