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Legge Regionale N. 6/2009 “Misure per la qualificazione del patrimonio edilizio abitativo”

Comune di Formigine Assessorato Urbanistica Area Servizi Territorio – Mobilità e Sviluppo Sostenibile. Legge Regionale N. 6/2009 “Misure per la qualificazione del patrimonio edilizio abitativo” Prime indicazioni Materiale di lavoro – Settembre 2009. Premessa.

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Legge Regionale N. 6/2009 “Misure per la qualificazione del patrimonio edilizio abitativo”

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Presentation Transcript


  1. Comune di FormigineAssessorato UrbanisticaArea Servizi Territorio – Mobilità e Sviluppo Sostenibile Legge Regionale N. 6/2009 “Misure per la qualificazione del patrimonio edilizio abitativo” Prime indicazioni Materiale di lavoro – Settembre 2009

  2. Premessa Con atto deliberativo n. 91/2009 la Regione Emilia Romagna ha approvato la Legge n. 6/2009 dal titolo “Governo e Riqualificazione Solidale del Territorio”, che modifica in numerose parti la L.R. 20/2000 ed altre leggi del settore, introducendo nel Titolo III le “Norme per la Qualificazione del Patrimonio Edilizio Abitativo” (recepimento del c. d. Piano Casa Nazionale)….

  3. Introduzione Al fine di dare attuazione al comma 3 dell’art.55 della L.R.6/2009, si forniscono alcuni elementi di valutazione tecnica sulla base dei quali l’Amministrazione potrà definire, per il proprio territorio comunale, indirizzi finalizzati all’applicabilità delle norme dettate agli art.li 53 e 54 emanate per rilanciare/riqualificare l’attività edilizia abitativa

  4. Modalità / Interventi • presentazione entro il 31 dicembre 2010 • può essere presentata una DIA (da attuarsi successivamente) • le tipologie di interventi previsti su edifici residenziali esistenti al 31 marzo 2009 sono: a) ampliamento b) demolizione e ricostruzione

  5. Ampliamento In edifici di max di 350 mq di superficie utile lorda: • se il piano vigente ammette per essi interventi di ripristino edilizio o ristrutturazione urbanistica o edilizia • del 20% per unità immobiliare, per un max complessivo di 70 mq (per intero edificio), se si realizza anche: - l’applicazione dei requisiti di prestazione energetica per l’ampliamento e per gli impianti dell’intero edificio - l’adeguamento sismico dell’intera costruzione

  6. Ampliamento - Del 35% per unità immobiliare, per un max complessivo di 130 mq (per intero edificio): • se si realizza anche l’applicazione dei requisiti di prestazione energetica per l’intero edificio (compreso l’ampliamento) • se si interviene in comuni classificati a media sismicità, per adeguare sismicamente edifici realizzati (legittimamente) in assenza di normativa tecnica antisismica

  7. Demolizione e ricostruzione In edifici di qualunque dimensione, se: • il piano vigente ne richiede la delocalizzazione • li definisce incongrui (ex LR 16/2002) • ammette per essi interventi di ristrutturazione urbanistica o edilizia

  8. Demolizione e ricostruzione • Del 35% della superficie utile lorda dell’intero edificio se si realizza anche: • l’applicazione dei requisiti energetici per l’intero edificio, raggiungendo livelli di prestazione energetica migliorati del 25% rispetto alla Del.GR n.156/2008 • progettazione del nuovo edificio nell’osservanza delle NTC/2008 (DM 14 gennaio 2008)

  9. Demolizione e ricostruzione • Del 50% della superficie utile lorda dell’intero edificio se oltre a realizzare le medesime prestazioni energetiche e di sicurezza sismica (previste per l’incentivo del 35%) si provvede alla delocalizzazione dell’edificio originario da aree ivi elencate: - di tutela ambientale - di tutela del PTPR (art.10,15,18, 259 - di rischio naturale o industriale - con vincolo di inedificabilità assoluta o espropriativo

  10. Facoltà dell’Amministrazione La legge ammette per i Comuni la possibilità,entro 60 gg = 21 settembre 2009, con deliberazione del Consiglio Comunale, di ampliare motivatamente le esclusioni dettate all’art.55 o porre ulteriori limiti e condizioni per la trasformazione di zone o edifici

  11. Aree escluse L’art.55 stabilisce già alcuni limiti e condizioni comuni all’applicazione delle norme sopraccitate per edifici situati in ambiti territoriali specifici di pregio territoriale, paesaggistico, culturale e ambientale, che trovano in molti casi rispondenza con le aree definite dal nuovo PTCP provinciale e riportate nel Documento Preliminare al PSC, per il quale è stato siglato con la Provincia l’Accordo territoriale. Le limitazioni stabiliscono l’esclusione di interventi straordinari in edifici ricadenti particolari aree e/o condizioni

  12. Aree escluse • nei centri storici (definiti ai sensi dell’art.A-7 della LR 20/2000) (ex Zona A) (Art.42 del PTCP – Tavola 1.1.4) • negli insediamenti o infrastrutture storiche del territorio rurale (definiti ai sensi dell’art.A-8 della LR 20/2000) (Art.42 del PTCP – Carte 1.1.4)

  13. Aree escluse • nelle zone di tutela naturalistica (Art.24 del PTCP – Carte 1.1.4) • nelle zone del sistema forestale e boschivo (Art.24 del PTCP – Carte 1.2) • negli invasi ed alvei di laghi bacini e corsi d’acqua (Art.10 del PTCP – Carte 1.2)

  14. Aree escluse • nelle zone di tutela della costa e dell’arenile • nelle aree dei Parchi e riserve naturali L.394/1991, ad esclusione delle zone D dei Parchi regionali ai sensi della LR 6/2005 (Art.31 del PTCP – Carte 1.2) • nel demanio statale, regionale, provinciale, comunale

  15. Aree escluse • nelle aree sottoposte dagli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica a vincolo di inedificabilità assoluta, in forza della legislazione vigente ovvero destinata ad opere e spazi pubblici ovvero destinata ad interventi di edilizia residenziale pubblica, di cui alla L.167/1962 • nelle zone a rischio idrogeologico molto elevato (Art.18A del PTCP – Carte 2)

  16. Aree escluse • negli abitati da trasferire e da consolidare (Art.17 del PTCP – Carte 2) • nelle Aree di danno degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante (Art.61 del PTCP – Allegato 1 QC)

  17. Condizioni • esclusione nelle unità immobiliari oggetto di interventi edilizi abusivi i cui procedimenti sanzionatori non erano conclusi il 31 marzo 2009, nonché in quelle totalmente o parzialmente abusive soggette a ordine di demolizione emanato entro la stessa data

  18. Condizioni • se sono state in precedenza applicate sanzioni pecuniarie per abusi è ammissibile l’ampliamento, ma ridotto della superficie abusiva • nei centri abitati l’intervento è subordinato all’esistenza delle infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti (nei limiti di cui al DM 1444/1968) e al reperimento dei parcheggi pertinenziali secondo le normative vigenti

  19. Condizioni • obbligo di rispetto delle disposizioni specifiche degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica riguardo alle caratteristiche formali, tipologiche e costruttive

  20. Condizioni • obbligo di rispetto dei limiti inderogabili di densità, distanza e altezza del DM 1444/1968 (non di quelli ulteriori fissati dal piano urbanistico generale, attuativo e dal regolamento edilizio), trovando tuttavia applicazione le deroghe alle distanze tra edifici e dai nastri stradali per i maggiori spessori delle murature esterne per soddisfare livelli di prestazioni energetiche e delle altezze

  21. Condizioni • rispetto di tutte le norme legislative inderogabili per l’edilizia • divieto di cumulo degli ampliamenti realizzabili con quelli eventualmente consentiti dagli strumenti urbanistici comunali

  22. Condizioni • osservanza delle norme civilistiche sul condominio degli edifici e sul rispetto dei diritti dei terzi • scomputo, ai fini del calcolo per l’ampliamento, dei volumi tecnici per gli impianti tecnologici e delle superfici per adeguamento sismico

  23. Condizioni • divieto di cambio d’uso • divieto dell’aumento delle unità immobiliari, salvo realizzazione di alloggi in locazione convenzionata ai sensi dell’art. 21 della LR 31/2002

  24. Indicazioni / Riflessioni Considerate le peculiarità territoriali che rendono unica ciascuna realtà locale e le specifiche ragioni di interesse pubblico, si propone di valutare l’inserimento di alcuni limiti e condizioni aggiuntivi a garanzia di un più ordinato e coordinato inserimento dell’intervento nel contesto esistente e quindi a tutela della qualità architettonica e paesaggistica

  25. Indicazioni / Riflessioni 1.Esclusione di intervento in edifici e complessi urbani e non urbani di valore storico-architettonico, culturale e testimoniale, assoggettati a decreto di tutela ai sensi del D.Lgs.42/2004 ed identificati nello Schema Strutturale del DP al PSC (ai sensi dell’art. A-9 della L.R. 20/2000) (Art.42 del PTCP).

  26. Indicazioni / Riflessioni 2. Esclusione di intervento negli edifici storicizzati posti in territorio rurale e/o urbano assoggettati dal PRG vigente a categoria specifica di intervento quali restauro scientifico, restauro e risanamento conservativo, ripristino tipologico o ristrutturazione, nonché quelli individuati dal DP al PSC.

  27. Indicazioni / Riflessioni 3.Per gli interventi proposti in edifici situati in territorio rurale sarà condotta, con l’ausilio della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio, una verifica in relazione al carattere tipologico degli stessi ed al loro inserimento contestuale ed integrazione delle dotazioni territoriali.

  28. Indicazioni / Riflessioni 4. Esclusione di intervento negli edifici ricadenti nelle sottozone B6 come individuate dal PRG vigente in quanto aree edificate di vecchio impianto con presenza di edifici e spazi di valore storico-ambientale soggetti dal PRG vigente a disciplina di recupero.

  29. Indicazioni / Riflessioni 5. Esclusione di intervento nelle sottozone omogenee residenziali edificate di tipo B3 (zone corrispondenti a insediamenti storicamente consolidati: prime espansioni urbane, nuclei e borgate ex rurali) e B5 (zone a bassa densità edilizia) come individuate dal PRG vigente, in quanto in detti contesti l’integrazione delle infrastrutture di urbanizzazione ed il ritrovamento di spazi idonei per i parcheggi pertinenziali potrebbe andare a discapito degli ampi spazi verdi a carattere pertinenziale che le connotano con conseguente perdita del valore ambientale ed urbano.

  30. Indicazioni / Riflessioni 6. Esclusione di intervento nelle sottozone omogenee residenziali edificate di tipo B4 come individuate dal PRG vigente, in quanto aree caratterizzate dalla presenza di edifici a prevalenza industriale per i quali, a causa dell’incompatibilità creatasi con l’ambiente circostante, è ipotizzata la delocalizzazione; l’applicazione dei disposti normativi regionali in detti casi potrebbe comportare limitazioni e condizionamenti dell’interesse pubblico nel perseguimento dell’obiettivo di sostituzione edilizia.

  31. Indicazioni / Riflessioni 7. Negli edifici ricadenti nelle zone prossime al Centro storico e delimitate in coincidenza delle zone assoggettate a “Progetto di Valorizzazione Commerciale”, in quanto aree caratterizzate da studi di settore da definire in sede di Pianificazione Urbanistica (PSC), in quanto potrebbero verificarsi in alcuni punti criticità inerenti il sistema delle reti tecnologiche, della viabilità e delle dotazioni territoriali in genere.

  32. Indicazioni / Riflessioni 8. Negli edifici realizzati in funzione di piani particolareggiati attuativi della Variante Generale al PRG, approvata con deliberazione della GP n.266 del 19.05.1998 e delle successive Varianti specifiche, in quanto in detti contesti l’integrazione delle infrastrutture di urbanizzazione ed il ritrovamento di spazi idonei per i parcheggi pertinenziali potrebbe essere difficoltosa per l’esiguità degli spazi privati comuni in dotazione.

  33. Indicazioni / Riflessioni 9. Negli interventi riguardanti edifici con tipologia a schiera, al fine di garantire una composizione prospettica e volumetrica omogenea e una definizione unitaria del progetto esecutivo che consideri le possibili interazioni derivanti dalla contiguità strutturale con le unità adiacenti ai fini della valutazione degli aspetti sismici ed ai sensi del comma 6 dell’art.56, si stabilisce che gli interventi di ampliamento potranno avvenire solo per sopraelevazione ed i progetti dovranno essere predisposti in maniera unitaria con assenso di tutti i proprietari delle singole unità immobiliari.

  34. Indicazioni / Riflessioni 10. (Ulteriori riflessioni della Commissione Consiliare……)

  35. Fine della presentazione. Grazie per l’attenzione.

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