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EQUILIBRIO CHIMICO

EQUILIBRIO CHIMICO. c C + d D. a A + b B. . .

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EQUILIBRIO CHIMICO

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Presentation Transcript


  1. EQUILIBRIO CHIMICO

  2. cC + dD aA + bB   Una reazione chimica può procedere sino all’esaurimento dei reagenti, oppure raggiungere una condizione di EQUILIBRIO in cui il numero di moli dei reagenti che si trasformano, secondo la reazione diretta, è uguale al numero di moli di reagenti che si formano secondo la reazione inversa. In queste condizioni la concentrazione di ciascun reagente e ciascun prodotto rimangono costanti nel tempo, a temperatura costante.

  3. REVERSIBILITA’ DELL’EQUILIBRIO CHIMICO LO STATO DI EQUILIBRIO DI UNA REAZIONE SI RAGGIUNGE SIA PARTENDO DAI REAGENTI SIA PARTENDO DAI PRODOTTI LE REAZIONI CHIMICHE SONO REVERSIBILI. RAGGIUNTO L’EQUILIBRIO, LA QUANTITA’ DI TUTTE LE SPECIE CHIMICHE PRESENTI NON CAMBIA NEL TEMPO

  4. biossido d’azoto tetrossido d’azoto 2NO2N2O4 NO2 N2O4 concentrazione concentrazione N2O4 NO2 Tempo Tempo N.B. indipendentemente dal fatto che si parta dal 100% di reagente (NO2) o dal 100% del prodotto N2O4 all’equilibrio avremo sempre lo stesso rapporto di concentrazioni.

  5. Situazione all’equilibrio N2O4 NO2 L’equilibrio chimico è una condizione dinamica Situazione iniziale NO2 Statisticamente avremo 2 molecole di NO2 e 4 di N2O4

  6. LEGGE DI AZIONE DI MASSA A temperatura e mezzo di reazionecostanti, il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni all’equilibrio delle sostanze prodotte nella reazione, elevate ai rispettivi coefficienti stechiometrici, e il prodotto delle concentrazioni all’equilibrio dei reagenti, elevate ai rispettivi coefficienti stechiometrici, è COSTANTE.

  7. cC + dD aA + bB   Consideriamo la generica equazione: Definiamo costante di equilibrioKc (in termini di concentrazioni): a temperatura costante! Tale relazione è nota come legge di azione di massa Le concentrazioni nell’espressione sopra sono riferite all’equilibrio.

  8. CO(g) + 3H2(g) CH4(g) + H2O(g) La legge di azione di massa stabilisce che i valori dell’espressione di Kc per una certa reazione ad una data temperatura sono costanti qualsiasi siano le condizioni iniziali della reazione. Ad esempio per

  9. N2(g) + 3H2(g) 2NH3(g) 2NH3(g) N2(g) + 3H2(g) Dall’espressione della costante di equilibrio è evidente che il suo valore numerico dipende da come è scritta l’equazione chimica (ad esempio dai coefficienti stechiometrici usati). È possibile determinare alcune relazioni fra le Kc di equazioni chimiche correlate. Esempi Per la reazione inversa

  10.  Costante di equilibrio Kp Per gli equilibri in fase gassosa è spesso utile scrivere la costante di equilibrio in termini delle pressioni parziali dei gas invece che delle concentrazioni. Ad esempio per la generica reazione: Tale costante è definita come: aA(g) + bB(g) cC(g) + dD(g)

  11. Supponendo che tutti i gas siano ideali è possibile ricavare la relazione tra KP e KC. Si ha infatti: Da cui KP=Kc (RT)n n=(c+d)-(a+b)

  12. Problema: Per la reazione PCl5(g) PCl3(g)+ Cl2(g) KC=3,2610-2 a 191°C. Quanto vale KP? KP=Kc (RT)n T=191+273=464 K n=1+1-1=1 KP= 3,2610-2(0,0821464)1=1,24

  13. E’ bene notare che le concentrazioni molari o le P parziali nelle espressioni delle Keq sono quelle all’equilibrio, e non quelle iniziali

  14. Uso della costante di equilibrio Abbiamo visto che l’equilibrio chimico può essere caratterizzato mediante una costante di equilibrio. Vediamo adesso come questa possa essere utilizzata. Ci sono vari impieghi: • Interpretazione qualitativa della costante di equilibrio. • Previsione della direzione della reazione, per una reazione che non si trovi all’equilibrio e che lo debba raggiungere • Calcolo delle concentrazioni di equilibrio a partire da determinate concentrazioni iniziali

  15.  Uso qualitativo della costante di equilibrio Per una data reazione di equilibrio: KC cC + dD aA + bB si può affermare che • Se KC è grande (KC>>1) l’equilibrio è spostato verso i prodotti, cioè nella miscela di equilibrio le concentrazioni dei prodotti sono maggiori di quelle dei reagenti • Se KC è piccola (KC<<1) l’equilibrio è spostato verso i reagenti

  16. Previsione della direzione di una reazione Consideriamo la generica reazione aA + bB  cC + dD KC nota  E supponiamo di avere una data miscela iniziale di reagenti e prodotti con concentrazioni [A]0, [B]0, [C]0 e [D]0. In generale non siamo all’equilibrio, cioè: per cui la reazione procederà verso destra o verso sinistra fino a raggiungere una situazione di equilibrio in cui le nuove concentrazioni saranno [A]eq, [B]eq, [C]eq e [D]eq e soddisfano la relazione:

  17. Note le concentrazioni iniziali [A]0, [B]0, [C]0 e [D]0 si pone il problema di capire se la reazione per raggiungere l’equilibrio si sposta verso destra o sinistra. Per rispondere a tale domanda definiamo il quoziente di reazione QC adun dato istante i: in cui le concentrazioni non sono necessariamente quelle all’equilibrio (come in KC) ma relative ad un dato istante i qualsiasi.

  18. Per rispondere alla domanda precedente, cioè verso quale direzione procede la reazione per raggiungere l’equilibrio, si calcola QC con le concentrazioni iniziali [A]0, [B]0, [C]0 e [D]0 e si confronta il suo valore con quello di KC: Se QC > KC la reazione procede verso sinistra Se QC < KC la reazione procede verso destra Se QC = KC la reazione è all’equilibrio

  19. Esempio: Un recipiente di 50 L contiene 1,00 mole di N2, 3,00 moli di H2 e 0,50 moli di NH3. Sapendo che per questo equilibrio N2(g) + 3H2(g) 2NH3(g) KC=0,500 a 400°C, stabilire in che direzione si sposta la reazione Si calcolano prima le concentrazioni Si calcola QC Poiché QC=23,1 è maggiore di KC=0,500 la reazione si sposta verso sinistra

  20. Calcolo delle concentrazioni all’equilibrio Il caso più semplice è quello in cui è nota KC e tutte le concentrazioni meno una che è ricavata dalla equazione di definizione di KC. Esempio – Una miscela gassosa all’equilibrio contiene 0,30 moli di CO, 0,10 moli di H2 e 0,020 moli di H2O oltre ad una quantità incognita di CH4 per litro. Determinare la concentrazione di CH4 sapendo che la reazione di equilibrio è CO(g) + 3H2(g) CH4(g) + H2O(g) ed ha KC=3,92. L’equazione che descrive la costante di equilibrio è

  21. Sostituendo i valori delle concentrazione e di KC otteniamo

  22. Esempio – Tra N2(g), O2(g) e NO(g) si instaura il seguente equilibrio a 25°C: N2(g) + O2(g) 2NO(g) con KP=4,6·10-31. Se all’equilibrio le pressioni parziali di N2 e O2 sono pari a 1 atm, quale è la pressione parziale di NO? L’equazione che descrive la costante di equilibrio è P NO = (4.61.10-31)1/2 = 6.8.10-16

  23. Esempio – La reazione CO(g) + H2O(g) CO2(g) + H2(g) ha una KC di 0,58 a 1000°C. Se introduciamo inizialmente 1,00 moli di CO e 1,00 moli di H2O in un pallone di 50,0 litri quante moli di ciascuna sostanza sono presenti nel pallone ad equilibrio raggiunto? I problemi di equilibrio più frequenti sono però quelli in cui sono date le quantità iniziali di composti che si introducono in un recipiente di reazione, è nota la KC (o la KP) e si devono calcolare le quantità di reagenti e prodotti presenti all’equillibrio.

  24. Problemi di questo tipo si risolvono in tre stadi: • Si costruisce una tabella con le concentrazioni iniziali, con le variazioni di concentrazione espresse tutte in termini di una sola variabile x e con le concentrazioni all’equilibrio. • Si sostituiscono le concentrazioni all’equilibrio, espresse in termini di x nell’equazione per KC ottenendo così un’equazione algebrica in genere di 1° o di 2° grado. • Si risolve l’equazioni algebrica rispetto all’incognita x e questa si sostituisce nell’espressione per i valori all’equilibrio

  25. Esempio – La reazione CO(g) + H2O(g) CO2(g) + H2(g) ha una KC di 0,58 a 1000°C. Se introduciamo inizialmente 1,00 moli di CO e 1,00 moli di H2O in un pallone di 50,0 litri quante moli di ciascuna sostanza sono presenti nel pallone ad equilibrio raggiunto? Cominciamo prima di tutto con il calcolo delle concentrazioni: Costruiamo ora la tabella descritta prima.

  26. CO(g) + H2O(g) CO2(g) +H2(g) Conc. iniziali0,0200 0,0200 0 0 Variazioni -x -x +x +x Concentrazioni0,0200-x 0,0200-x x +x all’equilibrio in cui x sono le moli per litro di CO2 che si formano e sono legate alle altre moli formate o scomparse dai coefficienti stechiometrici Si sostituiscono poi le concentrazioni all’equilibrio nell’espressione per KC

  27. CO(g) + H2O(g) CO2(g) + H2(g) Conc. iniziali0,0200 0,0200 0 0 Variazioni -x -x +x +x Concentrazioni0,0200-x 0,0200-x x x all’equilibrio Si risolve ora l’equazione precedente rispetto ad x. Eseguendo la radice quadrata di entrambi i membri si ha: Due equazioni di 1° grado da cui si ottengono due soluzioni: x1=0,0086 x2=-0,063 fisicamente impossibile!

  28. CO(g) + H2O(g) CO2(g) + H2(g) Conc. iniziali0,0200 0,0200 0 0 Variazioni -x -x +x +x Concentrazioni0,0200-x 0,0200-x x x all’equilibrio Troviamo ora le concentrazioni all’equilibrio sostituendo il valore di x all’interno dell’ultima riga della tabella: [CO]=0,0200-x=0,0114 mol/L [H2O]=0,0200-x=0,0114 mol/L [CO2]= x = 0,0086 mol/L [H2]= x = 0,0086 mol/L nCO=0,0114 mol/L·50,0L=0,57 mol nH2O=0,0114 mol/L·50,0L=0,57 mol nCO2=0,0086 mol/L·50,0L=0,43 mol nH2=0,0086 mol/L·50,0L=0,43 mol

  29. H2(g) + I2(g) 2HI(g) Problema: Data la seguente reazione: Quale è la composizione di equilibrio quando si fanno reagire 1,00 moli di H2 e 2,00 moli di I2 in un recipiente di 1,00 L ? H2(g) + I2(g) 2 HI(g) KC=49,7 Conc. iniziali1,00 2,00 0 Variazioni -x -x +2x Concentrazioni1,00-x 2,00-x +2x all’equilibrio

  30. H2(g) + I2(g) 2HI(g) 2,33 0,93 Conc. iniziali1,00 2,00 0 Variazioni -x -x +2x Concentrazioni1,00-x 2,00-x +2x all’equilibrio Impossibile!

  31. H2(g) + I2(g) 2HI(g) Conc. iniziali1,00 2,00 0 Variazioni -x -x +2x Concentrazioni1,00-x 2,00-x +2x all’equilibrio [H2]=1,00-x=1,00 – 0,93 = 0,07 mol/L [I2]=2,00-x=2,00-0,93 = 1,07 mol/L [HI]= 2x = 20,93 = 1,86 mol/L

  32. Problema: In un reattore è introdotto HI gas alla P=8.2atm. Si stabilisce l’equilibrio di decomposizione 2 HI(g) H2(g) + I2 (g) Sapendo che Kp=2.04x10-2, ricavare le P parziali di tutte le specie all’equilibrio. SI SEGUE IL PROCESSO CON LA VARIAZIONE DI P Dipendentemente dai dati, i processi chimici possono essere seguiti come variazioni di: 1) n° moli 2) Concentrazioni 3) P parziali 4) Volumi

  33. 2 HI (g) H2(g) + I2 (g) Press. iniziali8.2 - - Variazioni -2x +x +x Pressioni 8.2-2x x x all’equilibrio x = 0.91 PHI=8.2-2x= 6.4 atm PH2=PI2=x=0.91 atm

  34. Esempio CH4(g) + 2H2S(g) CS2(g) + 4H2(g) 1,00 mole di CH4 e 1,00 mole di H2S vengono introdotte in un reattore in cui si stabilisce l’equilibrio. In queste condizioni Ptot=1 atm e PH2=0.160 atm. Determinare la Kp CH4(g) + 2H2S(g) CS2(g) + 4H2(g) Moli. iniziali 1 1 0 0 Variazioni -x -2x +x +4x Moli di 1-x 1-2x x 4x all’equilibrio Moli totali = 1-x+1-2x+x+4x = 2+2x

  35. Moli totali = 1-x+1-2x+x+4x = 2+2x PH2 = Ptot XH2 X=0.087; moli totali=2.174 Ricavo le frazioni molari PCS2 = Ptot XCS2=0.04 atm PH2S= Ptot XH2S=0.38 atm PCH4 = Ptot XCH4=0.42 atm Kp=4.32 x 10-4

  36. Principio di Le Chatelier o Principio dell’Equilibrio mobile Quando un sistema all’equilibrio chimico viene perturbato mediante una variazione delle condizioni di reazione esso modifica la propria composizione all’equilibrio in modo da opporsi a tale variazione.

  37. Noi considereremo tre modi di perturbare il sistema chimico all’equilibrio: • Variazione delle concentrazioni, ovvero l’allontanamento o l’aggiunta di un reagente o di un prodotto • 2. Variazione della pressione, in genere cambiando il volume del recipiente • 3. Variazione della temperatura

  38. 1. VARIAZIONE DI CONCENTRAZIONE Consideriamo la reazione H2(g) + I2(g) 2 HI(g) In una miscela all’equilibrio le concentrazioni sono tali che: Se aggiungiamo HI, il numeratore aumenterà: il sistema si sposterà verso sinistra (i reagenti) per ripristinare la Kc Se sottraiamo HI, il numeratore diminuirà: il sistema si sposterà verso destra (prodotto) per ripristinare la Kc Se aggiungiamo uno o entrambi i reagenti, il denominatore aumenterà: il sistema si sposterà verso destra (prodotto) per ripristinare la Kc

  39. 2. VARIAZIONE DI PRESSIONE Una variazione di pressione può essere ottenuta mediante una variazione del volume del recipiente di reazione. Infatti per un gas ideale PV=costante e ad esempio dimezzando il volume si raddoppia la pressione e viceversa. Bisogna considerare 2 casi: a) che ci sia variazione nel numero di molecole passando dai reagenti ai prodotti b) che non ci sia variazione nel numero di molecole passando dai reagenti ai prodotti

  40. a) Equilibrio con variazione nel numero di molecole passando dai reagenti ai prodotti PCl5 (g) PCl3(g) + Cl2(g) Se Ptot aumenta l’equilibrio si sposta verso sinistra Se Ptot diminuisce l’equilibrio si sposta verso destra

  41. b) Equilibrio senza variazione nel numero di molecole passando dai reagenti ai prodotti H2(g) + I2(g) 2 HI(g) Una variazione di Pressione NON ha influenza sull’Equilibrio

  42. A + cal B A B + cal 3. VARIAZIONE DI TEMPERATURA Il Calore puo’ essere immaginato come reagente o prodotto Se una reazione è esotermica (produce calore) un aumento della temperatura sposta a sinistra (verso i reagenti) l’equilibrio + cal Reazione esotermica A B + cal Se una reazione è endotermica (assorbe calore) un aumento della temperatura sposta a destra (verso i prodotti) l’equilibrio + cal Reazione endotermica A + cal B

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