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TFR: Cosa è cambiato dal 2007

Studio. Patella. Studio di Consulenza Lavoro, Fiscale, Tributario, Previdenziale Vertenze lavoro privato - pubblico impiego. TFR: Cosa è cambiato dal 2007. Evento E.C.M. San Giovanni Rotondo 23 novembre 2007 “Aggiornamento e Cultura Professionale del T.S.R.M.”.

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TFR: Cosa è cambiato dal 2007

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Presentation Transcript


  1. Studio Patella Studio di Consulenza Lavoro, Fiscale, Tributario, Previdenziale Vertenze lavoro privato - pubblico impiego TFR: Cosa è cambiato dal 2007 Evento E.C.M.San Giovanni Rotondo 23 novembre 2007“Aggiornamento e Cultura Professionaledel T.S.R.M.”

  2. Le pensioni pubbliche in Italia… • A partire dagli anni ’90 la previdenza pubblica è cambiata in modo radicale • 1992 Riforma Amato • 1994 Riforma Berlusconi • 1995 Riforma Dini • 1997 Riforma Prodi • 2004 Riforma Maroni • … • Perché?

  3. … si sono abbassate! • Sensibile diminuzione della copertura del I pilastro • Ieri • Domani • Quali possibili soluzioni? • Ritardare la pensione, se possibile • maggiore contribuzione e quindi un montante più elevato • conversione dello stesso montante in rendita secondo un coefficiente di trasformazione più favorevole • Dotarsi di una forma di secondo pilastro

  4. La previdenza complementare

  5. Le caratteristiche della previdenza complementare • L’adesione è volontaria • Complementarità alla pensione pubblica • Garanzie e controlli nella gestione del piano • Incentivi fiscali • Sistema a capitalizzazione

  6. Come si aderisce OGGI al Fondo PensioneDOPO la Riforma? • A partire dalla data di assunzione o dal 1° gennaio 2007 ogni lavoratore avrà sei mesi di tempo per scegliere tra diverse possibilità • Se non si esprime una scelta alla scadenza del periodo di sei mesi si versa tutto il Tfr al Fondo Pensione (silenzio-assenso) • Posso scegliere di non aderire (ma devo dichiararlo esplicitamente) • In base al tipo di lavoratore cambiano le possibili scelte

  7. DOPO la riforma:quali scelte e quali conseguenze? Al momento dell’inizio del periodo di sei mesi ho già aderito?

  8. Ultime novità: la Legge Finanziaria • Entrata in vigore della riforma sulla previdenza complementare dal 1° gennaio 2007 • Inizia il periodo di sei mesi per la scelta sulla destinazione del TFR • Il 1° luglio scatta l’effetto del conferimento tacito del TFR • Nascita del ”Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’articolo 2120 del codice civile”, il cd. fondo tesoreria • fondo gestito, per conto dello Stato, dall’Inps • introdotto per ragioni di finanza pubblica e ininfluente per la riforma sulla previdenza complementare • Si finanzia con il TFR dei lavoratori che decidono di NON ADERIRE a Previdenza Complementare

  9. Le forme previdenziali: Conoscere i Fondi

  10. FPc e FPa: le differenze Fondi Chiusi Soggetti costitutori parti contrattuali con accordi collettivi, CCNL e accordi aziendali Associazioni senza fini di lucro le risorse sono gestite unicamente nell’interesse degli aderenti Struttura di governo indipendente Minimizzazione dei costi Rappresentatività degli aderenti da parte degli organi decisionali Fondi Aperti e Polizze Soggetti costitutori Banche, SGR, SIM e Società di assicurazioni Intermediari finanziari con fini di lucro le risorse sono gestite unicamente nell’interesse degli aderenti, ma c’è rischio di conflitto con l’interesse del soggetto istitutore Struttura di governo è quella del soggetto costitutore Commissioni comprendono la remunerazione del soggetto costitutore Mancanza di rappresentatività

  11. In sintesi • I FPc possono pertanto garantire rispetto ai FPa e ai PIP: • maggiore tutela previdenziale • rappresentanza diretta degli interessi dei soci • maggiore trasparenza nel controllo • minori costi

  12. I costi dei fondi pensione

  13. Le caratteristiche di un fondo (esempio) • ADESIONE VOLONTARIA • il lavoratore sceglie di iscriversi volontariamente • CONTRIBUZIONE DEFINITA • determinate le aliquote di contribuzione al Fondo • CAPITALIZZAZIONE INDIVIDUALE • la posizione individuale è costituita dai contributi capitalizzati secondo i rendimenti realizzati dal comparto di appartenenza • ADESIONE CHIUSA • Il fondo è rivolto ai lavoratori delle imprese rientranti nella sfera di applicazione del CCNL della distribuzione cooperativa e a settori affini • PENSIONE COMPLEMENTARE • Obiettivo finale del fondo è garantire una pensione complementare a quella pubblica

  14. La contribuzione a un fondo (esempio) • La contribuzione a Previcooper è composta da tre elementi • Contributo del lavoratore, pari allo 0,55% minimo della retribuzione • TFR • Contributo del datore, pari all’1,55% della retribzione

  15. La Gestione Finanziaria (esempio) • Si occupano della gestione delle risorse finanziarie • Il CdA decide la politica di investimento di lungo periodo e affida a gestori specializzati la gestione delle risorse • Gestori finanziari prescelti: • SOCIETA' ASSICURAZIONE xy • Xy SGR SPA - Assicurazioni S.p.A • MANAGEMENT ITALIA xy SPA

  16. Le linee di investimento(esempio) Previcooper presenta tre linee di investimento per i propri iscritti • Sicuro • Bilanciato • Dinamico

  17. Come scegliere • L’età, ma anche: • La personale avversione al rischio • La situazione patrimoniale e familiare • La propria previsione dell’andamento dei mercati • Una decisione personale

  18. Gli organi di tutela e controllo esterni • La banca depositaria è autorizzata dalla Banca d’Italia • custodisce il patrimonio del fondo • controlla il rispetto dei limiti di investimento • controlla ed esegue le istruzioni di investimento impartite dai gestori finanziari • Banca depositaria prescelta: Banca alfa • La società di revisione contabile • Si occupa della verifica della correttezza dei principi contabili adottati • Sussiste l’obbligo di incarico in caso di gestione finanziaria operativa • Società di revisione contabile prescelta: Società Beta SPA. • Il service amministrativo • Acquisizione iscrizioni e tenuta dei libri contabili • Gestione dei conti individuali, compresa la rivalutazione delle quote • Verifica/controllo delle attività della banca e dei gestori finanziari • Service amministrativo prescelto: xvnet

  19. Le spese di un fondo (esempio) Le spese di Previcooper sono composte da: • quota di iscrizione una tantum, pari a € 15,50, di cui solo € 3,62 a carico dell’iscritto mentre il restante è a carico dell’impresa. • quota associativa pari allo 0,12% calcolata sulla retribuzione utile per il calcolo del TFR e detratta dai contributi versati. • commissioni di banca depositaria pari allo 0,018% de patrimonio • Commissione di gestione finanziaria pari a: • Sicuro 0,23% del patrimonio • Bilanciato 0,10% del patrimonio • Dinamico 0,12% del patrimonio

  20. Riepilogando… I vantaggi FONDO PENSIONE 4 3 Contributo dell’impresa Fiscali sulle prestazioni 1 5 Flessibilità delle prestazioni 2 Fiscali sui versamenti Rendimenti di mercato

  21. Le prestazioni del fondo

  22. Che cosa mi darà il fondo pensione? • Il fondo pensione, a fronte dei contributi versati permette al lavoratore • Di ottenere in tutto o in parte (e a certe condizioni) le risorse accumulate anche prima di andare in pensione • Anticipazione • Riscatto • Trasferimento • Di ottenere, al pensionamento, le risorse accumulate in forma di rendita (pensione integrativa) e/o in forma di capitale (una somma disponibile in unica soluzione)

  23. Anticipazione

  24. Riscatto • * In caso di adesione a un fondo pensione aperto è possibile riscattare in caso di perdita dei requisiti di partecipazione se: • l’adesione è effettuata attraverso un adesione collettiva • È prevista tale modalità nel regolamento o accordo.

  25. Riassumendo:che posso fare se cambio o perdo il lavoro? • L’obiettivo della previdenza complementare è quello di dare una pensione integrativa: quando possibile è meglio non riscattare l’intera posizione dal fondo • Tuttavia, se cambio lavoro ho diverse possibilità • Riscattare tutta la posizione. • È la soluzione più costosa in termini di tassazione. • Lasciare le risorse nel fondo o trasferirle a un altro fondo pensione. • È la soluzione meno costosa in quanto non viene tassata. • Se, invece, resto senza lavoro, posso • Riscattare subito l’intera posizione. • È la soluzione più costosa in termini di tassazione . • Aspettare 12 mesi (senza lavoro) e riscattare la metà. • Aspettare 48 mesi (senza lavoro) e riscattare tutta la posizione.

  26. E quando vado in pensione? • Se ho i requisiti per accedere alla pensione pubblica e sono iscritto a un fondo pensione da almeno cinque anni, posso ottenere tutte le risorse accumulate nel fondo pensione con contributi e rendimenti (il Montante) in due possibili forme: • Capitale una somma percepita interamente al momento del pensionamento • Rendita una somma percepita periodicamente che si aggiunge alla pensione pubblica • Quanto si può ottenere in capitale e quanto in rendita dipende da diverse condizioni

  27. Al pensionamento:Quanto posso ottenere sotto forma di capitale? • Fino alla metà del montante può essere richiesta da tutti • Solo quando le risorse accumulate non superano determinati limiti si può richiedere anche tutto il montante in unica soluzione • Il limite è parametrato al valore dell’assegno sociale in vigore al momento del pensionamento • se la rendita calcolata sul 70% del montante maturato è inferiore al 50% dell’assegno sociale l’iscritto può optare l’intera prestazione in capitale • Gran parte dei lavoratori che resteranno nel fondo per pochi anni potranno richiedere tutte le risorse accumulate al pensionamento • I “vecchi iscritti” possono richiedere il 100% del montante in capitale

  28. Al pensionamento:che tipi di rendita posso richiedere? • Il Fondo attiverà diversi tipi di rendita, ma certamente si potrà scegliere almeno tra una rendita vitalizia e una reversibile • Rendita Vitalizia • Una rata periodica che si percepisce finché si è in vita • Il valore della rata sarà tanto più alto, quanto più anziano si sarà al pensionamento e quante più risorse convertirò in rendita • Le donne, vivendo più degli uomini, avranno una rata più bassa • Rendita Reversibile • Una rata periodica che si percepirà finché si è in vita • Al pensionamento il lavoratore indicherà uno o più soggetti (detti reversionari) che continueranno a percepire la rata dopo il suo decesso finché a loro volta saranno in vita • Il valore della rata sarà più basso di una analoga rendita vitalizia • A parità di altre condizioni il valore della rata sarà più basso se • Il reversionario è molto più giovane del lavoratore • Il reversionario è donna • Ci sono più reversionari

  29. La tassazione dopo la riforma in sintesi

  30. Domande Ricorrenti 1 E’ obbligatorio aderire ad una forma pensionistica complementare? No. L’adesione alle forme pensionistiche complementari, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 252/05, è libera e volontaria; di conseguenza i potenziali destinatari possono liberamente decidere di non aderire. Il principio della libertà di adesione opera anche nel caso del conferimento tacito del TFR: in questo caso il silenzio del lavoratore dipendente, si considera come una implicita manifestazione di volontà di adesione alla forma pensionistica complementare collettiva di riferimento. 

  31. Domande Ricorrenti 2 E' possibile, dopo l’adesione ad una forma pensionistica complementare, recedere rinunciando completamente alla realizzazione delle finalità previdenziali?  No. L’adesione ad una forma pensionistica complementare comporta, tendenzialmente, la permanenza all’interno del sistema fino al momento del pensionamento ovvero fino al verificarsi di un evento (inoccupazione, invalidità, mobilità, cassa integrazioni guadagni) che consente (alle condizioni e nei limiti stabiliti dalla legge) il riscatto della posizione prima della quiescenza. Ciò significa che se è possibile, dopo almeno due anni di permanenza all’interno del Fondo Pensione, cambiare il mezzo (cioè la forma pensionistica complementare alla quale si aderisce) utilizzato per la realizzazione del fine (la costruzione della pensione complementare) non è possibile rinunciare al fine medesimo. In caso di adesione a una forma pensionistica collettiva (Fondo Pensione negoziale o Fondo Pensione aperto ad adesione collettiva) è possibile riscattare, in caso di perdita dei requisiti di partecipazione e purché lo statuto o il regolamento del Fondo prevedano tale facoltà, la propria posizione individuale maturata. In questo caso, però, il riscatto è penalizzato fiscalmente.     

  32. Domande Ricorrenti 3 E' possibile iscriversi ad un Fondo Pensione contrattuale collettivo anche se non si appartiene alla categoria dei destinatari prevista nella sua fonte istitutiva?No. Quanto all'ambito dei destinatari, l'accesso alle forme contrattuali è limitato a quelli individuati nella fonte istitutiva.

  33. Domande Ricorrenti 4 La scelta di conferire il TFR ad una forma pensionistica complementare è revocabile? No, salvo che non si eserciti il diritto di riscatto.   La scelta di non conferire il TFR ad una forma pensionistica complementare è revocabile?Sì in un qualsiasi momento successivo.

  34. Domande Ricorrenti 5 Cosa succede al TFR già maturato in azienda alla data del 31.12.06? Il TFR già accantonato in azienda non viene assolutamente toccato e continua ad essere gestito dal datore di lavoro secondo le attuali regole (cfr. 2120 cod. civ.). La scelta riguarda solo il TFR maturando, cioè il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007.

  35. Domande Ricorrenti 6 Che differenza c'è tra il Fondo Tesoreria e FondInps? Il Fondo Tesoreria è un Fondo dello Stato che non ha nulla a che vedere con la previdenza complementare ma anzi raccoglie le risorse di coloro che non aderiscono ai Fondi Pensione. È infatti un fondo creato per motivi di finanza pubblica. FondInps è invece un Fondo Pensione di previdenza complementare istituito dall'Inps ove verrà convogliato il TFR di coloro che al termine dei 6 mesi di scelta saranno silenti e che non avranno alcun fondo di riferimento. 

  36. Domande Ricorrenti 7 Può un lavoratore aderire esplicitamente a FondInps? No. In tale forma confluiranno i versamenti di coloro che aderiranno tacitamente e per i quali o non è attiva alcuna forma pensionistica collettiva di riferimento, o tra più forme collettive di riferimento non è individuabile quella di destinazione.

  37. Credits GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Realizzato da www.studiopatella.it Torremaggiore (FG) – Corso G. Matteotti 69 Tel. e fax 0882-393300 Email info@studiopatella.it

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