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A. Ellis

A. Ellis. R.E.T. Rational -emotive therapy. Inizi. 1955 Ellis , di provenienza psicanalitica comincia ad usare la R.E.T. in alternativa alla psicanalisi. Solo successivamente ne elabora una teoria. Assunti e formulazioni di base.

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Presentation Transcript


  1. A. Ellis R.E.T. Rational-emotive therapy

  2. Inizi • 1955 • Ellis, di provenienza psicanalitica comincia ad usare la R.E.T. in alternativa alla psicanalisi. Solo successivamente ne elabora una teoria.

  3. Assunti e formulazioni di base • Edonismo a breve e lungo termine: gli esseri umani hanno scopi edonistici, cioè vogliono vivere ed essere felici. La RET aiuta ad individuare comportamenti che non ci rendano felici solo a breve termine. • Criteri di razionalità: la RET definisce razionale quel comportamento che aiuta la persona a fissare e scegliere certi fondamentali valori, scopi, obiettivi. E ad usare mezzi efficaci per realizzarli.

  4. • Anti-assolutismo e Anti-masturbazione • Ellis gioca sul termine inglese must-urbation che contiene il verbo dovere. In italiano si parla di doverizzazioni, assunzione di doveri in modo irrazionale. • La RET ipotizza che la maggior parte dei disturbi emotivi non derivi da conflittipulsionali, ma dal trasformare desiderie preferenze in esigenze, pretese, e bisogni masturbatori.

  5. • Fallibilità umana: tutti gli esseri umani sono fallibili, quindi è meglio non illudersi di poter diventare onniscienti o superiori, è meglio accettare la propria fallibilità.

  6. Come favorire il cambiamento…

  7. Predisposizioni biologiche • Tendiamo a auto-conservarci e auto-realizzarci. • Ma anche a comportamenti irrazionali e auto-lesionisti. • Tendiamo ad apprendere questi comportamenti: diventiamodisturbati, ma resistiamoprima di abbandonare comportamenti disfunzionali.

  8. Influenzabilità culturale • Skinner: innatamente rinforzabili. • Ma sono anche capaci di riflettere sul loro pensiero e sono terapeuticamente istruibili.

  9. Interazione di pensieri, emozioni e comportamenti • Le persone pensano, sentono e interagiscono in modo interattivoe transazionale: il loro modo di pensare influenza le loro emozioni e i loro comportamenti; le loro emozioni influenzano i pensieri e le azioni; i comportamenti influenzano pensieri ed emozioni.

  10. Importanza del livello cognitivo in terapia • Piuttosto che cambiare le emozioni affinché incidano sulla filosofia di vita, è più utile cambiare la filosofia di base perché essa stessa modifichi le emozioni in maniera più duratura.

  11. Modello ABC dei disturbi emotivi

  12. rBs: «desidero riuscire in questo compito e preferisco che gli altri mi approvino per questo, ma se non ci riesco, non ci riesco». iBs: «io devo riuscire ad essere approvato, come sarebbe terribile se non ci riuscissi! Non sopporto di fallire e di essere disapprovato!». Modello ABC

  13. Convinzioni irrazionali (tre doveri assolutistici) • io devo fare bene ed essere approvatodalle persone che giudico importanti per me. • gli altrimi devono trattare con considerazione e giustizia. • le condizionidevono essere come voglio io, altrimenti non sopporto di vivere in questo mondo orribile.

  14. Conseguenze

  15. Tre insight fondamentali 1. Gli eventi attivanti non causano direttamentele conseguenze emotive, è piuttosto il beliefsystem che causa o contribuisce in larga misura a creare i disturbi del punto C.

  16. 2 • Al di là di come la persona è diventata disturbata, oggiessa è disturbata perché si sta ancora ri-indottrinando con le stesse convinzioni irrazionali. • Non importa da chi le persone abbiano appreso quelle convinzioni, perché adessosono loro stessi che le stanno ripetendo a loro stessi. • È quindi il loro auto-condizionamentopiuttosto che il loro condizionamento infantile che attualmenteli disturba.

  17. 3 • Anche se c’è una consapevolezza sui punti 1 e 2, ciò non comporta automaticamenteun cambiamento nelle convinzioni irrazionali.

  18. Prospettiva umanistica

  19. Creiamo noi il nostro mondo • Sono le persone a creare in larga misura il loro mondo mediante la visione fenomenologica che adottano su quanto accade loro. • Auto-accettazione totale (Rogers parlava di unconditional positive regard). • Possiamo valutare i nostri comportamenti, non la nostra persona.

  20. Discussione delle convinzioni irrazionali • Detecting. Individuazione delle convinzioni irrazionali che creano problemi emotivi al paziente. • Discriminating. Distinguere le convinzioni irrazionali da quelle razionali. • Debating. Discutere con il paziente fin quando egli impara da solo a contestare e abbandonare le sue convinzioni irrazionali.

  21. Convinzioni irrazionali

  22. Doverizzazioni(deve essere così) • Awfulizing, rendere tutto terribile: «La giornata è iniziata storta e finirà peggio!». • I can't stand it-itis, rendere le cose insopportabili: «Solo il pensiero, mi fa venire l’ansia!». • Auto-svalutazione: «non ci riuscirò mai…»; «non ne sono capace…».

  23. Conclusione

  24. Riformulazione cognitiva • Dare un nuovo significato alle cose. • Dare un significato più obiettivo e che aiuta a proseguire. • Correggere i significati disfunzionali. • Accogliere i significati autentici (anche se dolorosi). • Distinguere un momento dal tutto.

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