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Ricerca industriale e innovazione: le priorità per Piacenza Paolo Rizzi

Ricerca industriale e innovazione: le priorità per Piacenza Paolo Rizzi. Il sostegno comunitario come fattore di competitività Provincia di Piacenza. Piacenza, 3 luglio 2007. 1.Il ritardo italiano in materia di ricerca e capitale umano. LE CRITICITA’ ITALIANE.

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Ricerca industriale e innovazione: le priorità per Piacenza Paolo Rizzi

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Presentation Transcript


  1. Ricerca industriale e innovazione: le priorità per Piacenza Paolo Rizzi Il sostegno comunitario come fattore di competitività Provincia di Piacenza Piacenza, 3 luglio 2007

  2. 1.Il ritardo italiano in materia di ricerca e capitale umano

  3. LE CRITICITA’ ITALIANE -Ripresa lenta della produzione (Pil) rispetto a Bric, Usa e paesi europei nordici e Spagna -Continua perdita di competitività internazionale (quota export mondiale sotto al 4%) -Spesa in Ricerca&Sviluppo al di sotto della media Ue soprattutto nella parte privata Italia Ue%R&S su Pil 1,1% 1,9% ER 1,3% %R&S pubblica 0,8% 1,0%%R&S privata 0,3% 0,9%anomalia italiana: spesa privata in ricerca

  4. EMILIA ROMAGNA

  5. EMILIA ROMAGNA

  6. EMILIA ROMAGNA

  7. -Quota popolazione in “tertiary education” inferiore a media UE-Distanza rispetto ai benchmark europei in termini di personale in R&S e ricercatori-Tasso di partecipazione di adulti ad attività di education o training (life long learning) inferiore a media UE (“effetto paese”) LE CRITICITA’ ITALIANE

  8. 2.Le specificità di Piacenza

  9. Piacenza appartiene al cluster delle province con piccole e medie imprese con Vercelli, Cuneo, Asti, Al, Tr, Ve, Be, Venezia, Gorizia, Bologna, Ferrara, Firenze,Pisa, Terni, Pordenone

  10. LA DINAMICA DELLO SVILUPPO DI LUNGO P. PIACENZA

  11. LA DINAMICA DELLO SVILUPPO DI MEDIO PERIODO PIACENZA

  12. Piacenza appartiene al cluster delle province con piccole e medie imprese • Forme innovative di pianificazione strategica (Piacenza 2020) • Importanti trasformazioni urbane in essere e in progettazione • Tenuta dell’industria e delle sue specializzazioni: -meccanica avanzata -agroalimentare -mezzi di trasporto -materiali per costruzioni

  13. Le specializzazioni produttive di Piacenza

  14. Presenza di un polo universitario piccolo ma eccellente • Buona propensione all’innovazione delle PMI industriali(innovazioni di prodotto ultimi 3 anni: 59% di imprese <50 addetti versus 28%Italia) • Ma innovazione incorporata in macchinari e software più che R&S interna

  15. Principali Investimenti delle imprese nell’ultimo triennio

  16. Problema: scarsa propensione alla R&S esterna • Problema: debole attività di brevettazione e tutela dell’innovazione industriale • Problema: deboli rapporti con Università e centri di ricerca

  17. Strumenti utilizzati per reperire informazioni relative all’Innovazione

  18. Fonti dell’Innovazione

  19. Cosa facciamo e cosa dovremo fare? • Nuove politiche regionali per la ricerca: -dai centri servizio ai centri di ricerca -esperienza Spinner-PRRIITT, Piano Telematico, Prai:grande sforzo innovativo e finanziario basato sull’inserimento di giovani ricercatori • Piacenza: Musp, Ecate-Leap, Citimap, Innovation Centre, ITL - coerenza con specializzazioni locali - buon mix pubblico-privato - esiti incerti in funzione delle capacità

  20. Cosa dovremo fare a Piacenza? 1.Rafforzamento del polo universitario: -promozione e attrazione di ricercatori e studenti -maggiore apertura internazionale della ricerca -inserimento a pieno titolo nella programmazione regionale 2.Rafforzamento Centri ricerca e Laboratori:- consolidamento rapporti con imprese locali e Pmi - allargamento dell’area di mercato - accesso ai fondi europei - maggiori interazioni con enti locali - pari dignità con centri connessi alle altre università della regione (caso Hi-mech) 3.Nuovi Poli Tecnici (formativi)…non solo logistica 4.Nuovi strumenti e nuove aree di ricerca da sostenere?

  21. Nuove aree di ricerca da sostenere? • Tessile-abbigliamento? Progetto per Piacenza 2020 ma debole tessuto produttivo • Sviluppo locale e PA? Specializzazione di ricerca applicata in UC, aree marginali, montane, turismo culturale… • Architettura per il recupero urbano? Grande opportunità Aree militari • Bio-energetico? Valorizzazione biomasse

  22. Biotecnologie? possibili aree: 1.la biologia molecolare dei batteri utilizzati per produrre alimenti fermentati (formaggi, salumi e vino) 2.la microbiologia degli alimenti e della flora intestinale degli animali da reddito • Biomedicale? possibili aree:1.le applicazioni per il farmaceutico 2.la logistica del farmaco e ospedaliera • Filiera delle costruzioni? possibili aree:1.materiali per edilizia 2.soluzioni per bioarchitettura E nuovi strumenti per la promozione della ricerca e dell’innovazione ?

  23. Guardiamoci intorno…….

  24. I POLI TECNOLOGICI EUROPEI

  25. I POLI TECNOLOGICI ITALIANI

  26. I PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI NEL MONDO ED IN ITALIA Nel mondo: + di 200 parchi iscritti allo IASP In Italia: 28 parchi riconosciuti dall’APSTI Principale obiettivo: incrementare la competitività del proprio territorio attraverso l’innovazione Principale funzione: gestione di sistemi di relazione tra impresa, ricerca, credito e amministrazione pubblica Nel mondo: nascita di PST 48% anni ’90; 18% dal 2000 -addetti < 300 42%, >3.000 21% (nessuno in Italia) -localizzazione spaziale: 44% in terre di proprietà dell’università; il 28% però entro 5 Km da un’università -attività condivise da PST ed università: 68% servizi; 66% ricercatori; 49% infrastrutture scientifiche

  27. GLI INCUBATORI IN EUROPA

  28. Alcune lezioni dalle best practices • industrializzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico • amplissima pluralità di soggetti e forme organizzative: specializzazione e forte divisione del lavoro (incubatori, PST, facilitatori, deposito brevetti….) • concorrenza cooperativa tra i diversi soggetti • tendenza alla sostenibilità economica delle strutture • attrazione di operatori di venture capital e business angels

  29. Prospettive per Emilia Romagna e Piacenza: • Utilizzo efficiente nuova programmazione UE 2007-2013 • Costruzione di un Polo tecnologico policentrico verso la learning region • Introduzione di nuovi strumenti di industrializzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico (PST, incubatori, business Park, business angel….)

  30. Grazie!!

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