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AGENZIA PER LE IMPRESE CONFARTIGIANATO SRL - APIC

AGENZIA PER LE IMPRESE CONFARTIGIANATO SRL - APIC. Angelo RISETTI Responsabile. Come nascono :.

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AGENZIA PER LE IMPRESE CONFARTIGIANATO SRL - APIC

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Presentation Transcript


  1. AGENZIA PER LE IMPRESE CONFARTIGIANATO SRL - APIC Angelo RISETTI Responsabile

  2. Come nascono: Legge n. 133 del 6 agosto 2008 art. 38 (Impresa in un giorno) prevede l’istituzione delle «Agenzie per le Imprese» con il compito di affiancare la P.A. nella gestione dei procedimenti amministrativi connessi la realizzazione, trasformazione e cessazione dell’attività di impresa. Il Dpr n. 159 del 9 luglio 2010 contiene il regolamento concernente la costituzione delle Agenzie per le Imprese e dei requisiti necessari.

  3. I requisiti di accreditamento • Il Ministero dello Sviluppo Economico verifica: • completezza documentale dell’istanza (controllo formale); • requisiti di carattere generale (forma giuridica, statuto, polizza assicurativa, ecc.); • normativa delle attività da accreditare; • terzietà ed indipendenza; • manuale qualità e procedure.

  4. I requisiti di accreditamento • Le Regioni verificano i requisiti strutturali previsti dalla normativa (punto 3 dell’Allegato del DPR n. 159/2010). (sedi, personale, ,consulenti, correttezza delle norme regionali). • Mancanza di banche dati consultabili. • Forte discrezionalità tra Regioni!

  5. I requisiti – discrezionalità Regioni • Personale: con qualifiche e competenze di natura giuridico-amministrativa e di tipo tecnico, generale e specifico. • Descrizione dell’organizzazione e delle procedure interne. • Manuale operativo con le modalità diaccertamento dei requisiti e le risorse strumentali.

  6. Mission: L’Agenzia per le Imprese Confartigianato ha il compito di semplificare concretamente il rapporto tra l’Impresa e la P. A. attraverso forme di intermediazione esperta ed efficace, asseverando la conformità della legge nei procedimenti amministrativi.

  7. Obiettivi strategici: • Semplificazione della vita alle imprese, • Rafforzare l’interlocuzione con la P.A., • Attrattività di nuove imprese, • Potenziamento del brand confederale, • Arricchimento portafoglio servizi.

  8. Dove eravamo rimasti… Dalla Convention Servizi 2011 di Acqui Terme era emerso un forte input alla costituzione di una Agenzia per le Imprese di Confartigianato. Nella successiva Convention Servizi 2012 di Riccione, venivano illustrati, nel corso del gruppo di lavoro, i motivi che avevano rallentato la fase di accreditamento.

  9. Cos’è successo… • Ripresa dei contatti diretti con il Mise e richiesta di emanazione di linee guida condivise. • Ridimensionamento del numero di attività da accreditare. • Revisione degli ambiti territoriali.

  10. Stato dell’arte: Costituzione di "Agenzia per le Imprese Confartigianato Srl « (APIC). Condivisione del modello organizzativo con Ministero dello Sviluppo Economico, Accredia e Conferenza delle Regioni. Individuazione delle attività, assoggettabili a SCIA, per le quali richiedere l’accreditamento e per quale ambito territoriale. .

  11. Stato dell’arte: Conversione delle classificazioni da codici Ateco nei settori EA (UNI EN ISO 9001). Ricognizione normativa di riferimento (nazionale e regionale). Incontri esplorativi con InfoCamere per l’utilizzo, ai fini della tracciatura degli adempimenti, del portale "Impresa in un giorno".

  12. Stato dell’arte: • Presentazione dell’istanza di accreditamento in data 19 marzo 2013. • n. 4 - Regioni presso cui è previsto l’accreditamento di un presidio operativo locale (Pol). • n. 4 - Numero presidi operativi locali per i quali è stato richiesto l’accredito.

  13. Stato dell’arte:

  14. Stato dell’arte: • di cui: n. 1 Regionale (Lombardia) n. 3Provinciali (Vicenza – Pesaro – Roma) , successivamente ed a seguito di accordi tra Associazioni Prov.li diventeranno P.O.L. di riferimento Regionale. Le Regioni, per le quali viene chiesto l’accreditamento, rappresentano circa il 40% delle imprese presenti a livello nazionale ed oltre 40% degli associati a Confartigianato.

  15. Stato dell’arte: • n. 20 numero delle attività per le quali viene richiesto l’accreditamento provvisorio. • n. 4 settori interessati sulla base della classificazione tabella EA. • n. 30 Unità operative coinvolte, componenti la struttura dei P.O.L. (dipendenti e consulenti esterni).

  16. .

  17. Cosa fa l'Agenzia: • Funzioni • Agenzia - Suap • Vigilanza

  18. Cosa fa: funzioni – SCIA • Quali verifiche effettua? • Quali i riflessi sui controlli della PA? • Qual è il vantaggio per l’impresa?

  19. Cosa fa: funzioni – SCIA • L’Agenzia deve garantire all’imprenditore un «quid» in più rispetto alla semplice SCIA: maggiore certezza circa la legittimità della propria attività. • La «dichiarazione di conformità» non deve essere un appesantimento burocratico.

  20. Cosa fa: funzioni – SCIA • L’Agenzia assicura che la SCIA: • sia regolare e completa (controllo formale). • sia verificata la sussistenza dei requisiti e dei presupporti sostanziali previsti dalla legge (controllo sostanziale).

  21. Cosa fa: Agenzia - Suap • La dichiarazione dell’Agenzia garantisce un controllo formale e sostanziale rispetto alla ricevuta del SUAP che presuppone solo un controllo formale… • … anche se l’impresa si è rivolta ad un intermediario!

  22. Cosa fa: Agenzia - Suap L’Agenzia non è tenuta ad un controllo sulla veridicità di quanto dichiarato nella SCIA, ma deve attestare che rispetti quanto previsto dalla normativa. Non effettua accertamenti diretti nei locali dell’azienda per verificare che quanto dichiarato nella SCIA sia conforme al vero.

  23. Cosa fa: strumenti Portale «

  24. I controlli successivi «Si può ragionevolmente ritenere che la PA non abbia la necessità di inibire la prosecuzione dell’attività» nei 60 giorni successivi alla presentazione della dichiarazione di conformità.

  25. I controlli successivi • L’Amministrazione può intervenire: • in caso di pericolo di un dannoper il patrimonio artistico e culturale, per l’ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o la difesa nazionale; • previo motivato accertamento dell’impossibilità di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell’attività dei privati.

  26. I controlli successivi • L’impresa potrà essere sempre oggetto di provvedimenti inibitori: • in caso di dichiarazione false e mendaci contenute nella SCIA; • nei casi previsti per la revoca e l’annullamento del provvedimento. • L’amministrazione interviene come extrema ratio per tutelare gli interessi pubblici.

  27. I controlli successivi • Revoca: • sopravvenuti motivi di pubblico interesse; • mutata situazione di fatto; • effettuata nuova valutazione dell'interesse pubblico. • L'Amministrazione deve indennizzare il danneggiato.

  28. I controlli successivi • Annullamento: • il provvedimento amministrativo deve essere illegittimo e devono sussistere ragioni di interesse pubblico che ne giustifichino l’annullamento; • deve avvenire entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari.

  29. I controlli successivi • La PA competente all’adozione del provvedimento finale “non dovrebbe ripetere gli adempimenti già condotti dall’Agenzia, ma acquisire le risultanze dell’istruttoria e procedere solo alle valutazioni di propria competenza”.

  30. Vigilanza sull’Agenzia • La P.A. potrà sempre effettuare controlli sulle dichiarazioni di conformità rilasciate dall’Agenzia, che risponde civilmente e penalmente per l’attività posta in essere. • E’ prevista l‘emanazione da parte della Conferenza Unificata di linee di indirizzo sull’attività di vigilanza.

  31. Vigilanza sull’Agenzia • Il MiSE controlla: • mantenimento dei requisiti di carattere generale; • indipendenza e la terzietà. • Le Regioni controllano: • a campione l’attività delle Agenzie per ciascuna tipologia di attività accreditata, sulla base del Manuale operativo interno.

  32. Vigilanza sull’Agenzia • La PA potrà sempre effettuare controlli sulle dichiarazioni di conformità dell’Agenzia che risponde civilmente e penalmente per l’attività posta in essere.

  33. E domani… • Raggiungimento Certificazione di qualità • Portale Agenzia - Implementazione IT; • Predisposizione campagna di comunicazione; • Strutturazione del sistema dei controlli interni; • Regolamento e convenzioni; • Definizione piano e modalità di formazione;

  34. E domani… • Implementazioni banche dati; • Gruppi di lavoro: • per individuare nuove attività da accreditare • stesura nuovi procedimenti • ricognizione normativa.

  35. Grazie per l’attenzione

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