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313-2013: 1700 anni fa L’”Editto” di Milano

313-2013: 1700 anni fa L’”Editto” di Milano. 284-395 – Mappa del potere. 284 Diocleziano ( Galerio ) – Massimiano (Costanzo Cloro) 305 Galerio ( Massimino Daia ) -Costanzo Cloro (Severo) 306 Galerio ( Licinio ) – Costantino / Massenzio 312 Licinio – Costantino 324 Costantino

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313-2013: 1700 anni fa L’”Editto” di Milano

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Presentation Transcript


  1. 313-2013: 1700 anni faL’”Editto” di Milano

  2. 284-395 – Mappa del potere • 284 Diocleziano (Galerio) – Massimiano (Costanzo Cloro) • 305 Galerio (MassiminoDaia)-Costanzo Cloro (Severo) • 306 Galerio (Licinio) – Costantino / Massenzio • 312 Licinio – Costantino • 324 Costantino • 330 Costantino II (-340) Costante (-350) Costanzo II (-361) • 361 Giuliano l’Apostata • 363 Gioviano • 370 Graziano • 379 Teodosio (-395)

  3. Alcuni volti.. Diocleziano Massimiano Galerio Massenzio Costanzo Cloro Elena Costantino Licinio

  4. Mappe geografiche Bisanzio/Costantinopoli/Istanbul Nicomedia Nicea ASIA MINORE = attuale Turchia

  5. Roma e la religione.. • 284 – Diocleziano: dea Roma, divino Imperatore • 303 – Persecuzione dei cristiani • 311 – Editto di Galerio a Serdica (Sofia) • 313 – Accordo di Milano – Editto di Licinio a Nicomedia (Tolleranza delle religioni) • 325 – Concilio di Nicea • 380 – Teodosio: editto di Tessalonica (Cristanesimo religione di stato) • 395 – Editto di persecuzione dei pagani

  6. 30.4.311 – Editto di Galerio Tra tutte le disposizioni che abbiamo preso nell’interesse e per il bene dello Stato, in primo luogo abbiamo voluto restaurare ogni cosa secondo le antiche leggi e le istituzioni romane, e fare in modo che anche i cristiani, che avevano abbandonato la religione degli antenati, ritornassero a sani propositi. Ma, per varie ragioni, i cristiani erano stati colpiti da una tale ostinazione e da una tale follia che non vollero più seguire le tradizioni degli antichi, istituite forse dai loro stessi antenati. Essi adottarono a loro arbitrio, secondo il proprio intendimento, delle leggi che osservavano strettamente e riunirono folle di persone di ogni genere in vari luoghi. Perciò quando noi promulgammo un editto con il quale si ingiungeva loro di conformarsi agli usi degli antenati, molti sono stati perseguiti, molti sono stati anche messi a morte. Ciononostante, la maggior parte di loro persisteva nel proprio convincimento. Considerando la nostra benevolenza e la consuetudine per la quale siamo soliti accordare il perdono a tutti, abbiamo ritenuto di estendere la nostra clemenza anche al loro caso, e senza ritardo alcuno, affinché vi siano di nuovo dei cristiani e [affinché] si ricostruiscano gli edifici nei quali erano soliti riunirsi, a condizione che essi non si abbandonino ad azioni contrarie all’ordine costituito.

  7. Milano/Nicomedia (313) Noi, dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto, essendoci incontrati proficuamente a Milano e avendo discusso tutti gli argomenti relativi alla pubblica utilità e sicurezza, fra le disposizioni che vedevamo utili a molte persone o da mettere in atto fra le prime, abbiamo posto queste relative al culto della divinità affinché sia consentito ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità. (pubblicato a Nicomedia il 13 giugno 313) (da Lattanzio, di Mortibus Persecutorum 48 e Eusebio di Cesarea, Storia Ecclesiastica X,5)

  8. Significato dell’editto • Stile romano del “Pantheon”: Roma a a cuore la pax romana sotto il suo dominio, religioni e filosofie hanno tutte diritto di cittadinanza • C’è una divinità somma per ognuno: liberi di crederci e praticarne le leggi • Ognuno dà l’interpretazione che sente: Galerio (cedimento), Licinio (tolleranza per convenienza), Costantino (sostegno ancora confuso ma convinto) • Più che per Costantino, serviva per convincere Licinio a fare come Costantino e così egli lo appoggiava nella guerra contro il rivale MassiminoDaia (costretto anche lui allo stesso decreto). Pegno: il matrimonio tra Licinio e la sorellastra di Costantino, Costanza.

  9. La persona di Costantino da una parte… • Nato a Nish nel 272 da Costanzo Cloro ed Elena • Vissuto a Nicomedia e poi in Inghilterra con il padre • 306: a York proclamato imperatore dai soldati • 307-312: guerra con Massenzio figlio di Massimiano e unico Augusto (Ponte Milvio..) • 313: Milano • 314: concilio di Arles sui donatisti • 316-321: Domenica, schiavitù, privilegi chierici • 324: Vittoria su Licinio: unico Dio, unico Imperatore • 325: Nicea: la “monarchia” di Dio in tre persone • 330: Fondazione di Costantinopoli • 337: Battezzato dal vescovo Eusebio di Nicomedia, muore • Non rinnega del tutto il paganesimo (Pontifex Maximus), ma con la madre fa di tutto per l’unità, lo splendore e il “contare” della Chiesa…

  10. La vitalità della Chiesa dall’altra… • Una Chiesa motivata, organizzata, ma perseguitata.. • La Chiesa abbraccia la mentalità romana e i principi del diritto romano • Perché i confini della comunità siano i confini dello Stato e del mondo conosciuto • I popoli entrano a moltitudini nella Chiesa: alzarsi del numero, abbassarsi della qualità della vita e della fede • Dalla convivenza al passaggio del testimone: i vescovi sempre più guide spirituali e materiali delle città..

  11. Per la gloria di Dio e il bene del popolo… • Costantino e uomini di Chiesa perseguono gli stessi fini in ambiti diversi: • Monarca assoluto, “Episkopos ton ektòs” (vescovo di “quelli di fuori”), dominio politico, pax per tutti, e la Chiesa uno strumento importante.. • Chiesa verso l’egemonia, contenta di servire per avere predominio e privilegi, re concepito come voluto e guidato dalla Provvidenza..

  12. Costantino a Nicea: una icona! 20 maggio 325 – palazzo imperiale di Nicea Costantino ai vescovi: Rendo pubbliche grazie al re dell’universo il qual dopo tutti gli alri benefici mi concede anche questo, assai più grande, di vedervi tutti adunati in un solo desiderio di concordia.. Quanto a me, io considero temibile come una guerra, come una battaglie e più difficile a vincersi ogni sedizione interna della Chiesa di Dio e la pavento più che le guerre esterne

  13. Disposizioni di Costantino per la vita religiosa • 313: Restituzione dei beni confiscati ai Cristiani – Esonero chierici dai munerapublica (servizio militare, tasse..) – potere di giudizio civile ai vescovi (legge ecclesiastica, legge dello Stato)… • Privilegi sempre più accentuati per la “corporazione” dei vescovi e quindi del clero in generale.. • 316: Cura dei poveri, ospedali, ospizi, orfanatrofi affidati alla Chiesa, comunità cristiane soggetti giuridici, possibilità di lasciti alla Chiesa • 321: la domenica giorno di riposo – Natale: Gesù è il vero Sole Vincitore (Sol Invictus) • 321: Abolizione della tortura, leggi per sostenere le famiglie…

  14. Ma non sono tutte rose e fiori.. • Quando ci sono personalità potenti da una parte e dall’altra tutto si accomoda.. • Quando l’egemonia diventa prepotenza, si è al contrasto • Ma è diventato pericoloso il fatto che prima si poteva dissentire (obiezione di coscienza), ora che il potere viene da Dio non si può più dissentire..

  15. Il grido di Ilario di Poitiers Contro l’imperatore Costanzo II (361): “Prima andavamo contenti al martirio, ora invece noi combattiamo contro un persecutore ingannevole, un nemico che lusinga, Costanzo l’anticristo: egli non percuote il dorso ma accarezza il ventre, non ci confisca i beni per la vita ma ci arricchisce per la morte, non ci sospinge col carcere verso la libertà ma ci riempie di incarichi nella sua reggia per la servitù, non spossa i nostri fianchi ma si impadronisce del cuore, non taglia la testa con la spada ma ci uccide l’anima con l’oro, non combatte per essere vinto ma lusinga per dominare, confessa Cristo per rinnegarlo, favorisce l’unità per impedire la pace… (Contro l’imperatore Costanzo, 5)

  16. E Il Vangelo? Dal 324 Costantino mette il “Chrismòn” (le prime due lettere della parola greca “Christòs”) sulle bandiere del suo esercito (i labari) E Cristo in tutta questa operazione e in tutta la vita di Costantino e in tutta la vita della Chiesa dov’è? E’ la Chiesa organizzata del Grande Vecchio della Leggenda del Grande Inquisitore o il Cristo di “Amate i vostri nemici” E “Non resistete a chi vi fa del male” e “Date tutto in elemosina” e “Perdonate e vi sarà perdonato”? Costantino e il diritto romano della Chiesa: un male necessario?

  17. Il ruolo di una grande donna: Elena • 248-329 (sant’Elena, 18 agosto) • Sposa/compagna di Costanzo Cloro • La persona più amata da Costantino • 324: elevata al rango di “Augusta” • Con lei (e spesso per lei) Costantino ha realizzato: • A Roma: san Pietro, il Laterano, Santa Croce in Gerusalemme.. • A Gerusalemme: Basiliche sul Golgotha (rinvenimento della vera croce di Gesù) e l’Anastasis • A Betlemme: basilica della Natività • A Costantinopoli: Santa Sofia, Basilica degli Apostoli

  18. Editto di Teodosio a Tessalonica nel 380: Cristianesimo, religione di Stato Vogliamo che tutte le nazioni che sono sotto nostro dominio, grazie alla nostra carità, rimangano fedeli a questa religione, che è stata trasmessa da Dio a Pietro apostolo, e che egli ha trasmesso personalmente ai Romani, e che ovviamente (questa religione) è mantenuta dal Papa Damaso e da Pietro, vescovo di Alessandria, persona con la santità apostolica; cioè dobbiamo credere conformemente con l'insegnamento apostolico e del Vangelo nell’unità della natura divina di Padre, Figlio e Spirito Santo, che sono uguali nella maestà e nella Santa Trinità. Ordiniamo che il nome di Cristiani Cattolici avranno coloro i quali non violino le affermazioni di questa legge. Gli altri li consideriamo come persone senza intelletto e ordiniamo di condannarli alla pena dell’infamia come eretici, e alle loro riunioni non attribuiremo il nome di chiesa; costoro devono essere condannati dalla vendetta divina prima, e poi dalle nostre pene, alle quali siamo stati autorizzati dal Giudice Celeste.

  19. Costantino ed Elena Costantino a Santa Sofia San Costantino per la chiesa ortodossa

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