1 / 36

L’AMORE AL TEMPO DEL PRECARIATO

L’AMORE AL TEMPO DEL PRECARIATO. Un’indagine qualitativa su desideri e aspettative delle giovani coppie. M. Carrus G. D’Errico V. Piras T. Spiga. Boom economico in Italia e società di massa (anni '60). Cambiamento sociale e ideologico nel matrimonio

eavan
Download Presentation

L’AMORE AL TEMPO DEL PRECARIATO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L’AMORE AL TEMPO DEL PRECARIATO Un’indaginequalitativasudesideri e aspettativedellegiovanicoppie M. Carrus G. D’Errico V. Piras T. Spiga

  2. Boom economico in Italia e società di massa (anni '60) Cambiamento sociale e ideologico nel matrimonio La famiglia nucleare prende il posto della famiglia tradizionale patriarcale Bisogno di realizzazione personale fuori dal contesto familiare Declino della fecondità

  3. “SECONDA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA” (Laestaghe e Van De Kaa) Non dovuta a bassi tassi dinatalità. Trasformazionidel concetto di famiglia (indebolimento del matrimonio, maggiore realizzazione personale, aumento deidivorzi). Italia: ilmatrimonio è la modalità preferita per formare un nucleo familiare, ma avviene con ampio ritardo rispetto agli anni'60 (Barbagli, 2003).

  4. DIFFICOLTA’ GIOVANILE NELLA TRANSIZIONE ALLO STATO DI ADULTO Durata degli studi più estesa Conseguente posticipazione della nascita del primo figlio Maggiore difficoltà ad abbandonare la famiglia d'origine rispetto ai giovani europei

  5. PRECARIATO E FLESSIBILITA’ Negliultimi decenni il mercato del lavoro in Italia si è spinto verso un modello piùflessibile. Indebolimentodei vincoli normativi dei contrattia tempo indeterminato . Nuoveforme dicontratto ”atipico” senza tutelaconduconoilavoratori verso la precarietà.

  6. I concetti di precarietà e flessibilità NON sono sinonimi Lavoro flessibile: genere di occupazionecherichiedealla persona di programmarecontinuamente la sua esistenza in funzione delle esigenze delle aziende per cui lavora(Gallino) Precariato:situazione instabile legata a tutto il mondo del lavoro

  7. DUE TIPI DI PRECARIETA’ E' il più diffuso in Italia ( settore turistico, edile, agro-alimentare) Precarietà stabile: relativo ai periodi di durata medio-lunga con la stessa azienda e soggetti a periodico rinnovo. In questo caso ad essere precario è il rapporto di lavoro e non la posizione lavorativa Precarietà dei lavori: rapporti di lavoro più deboli, frequenti mutamenti d'azienda alternati da periodi di disoccupazione

  8. LAVORO FLESSIBILE La sua affermazione e il discostamento dal modello imprenditoriale fordista e taylorista è da ricondurre ai cambiamenti sociali, culturali, politici e alle nuove tecnologie (Reynieri) inizialmente concepito per la tutela dei lavoratori, si è rivelato solo una forma di controllo di essi

  9. “L'UOMO FLESSIBILE” (SENNETT) “I rami di un albero anche se possono essere piegati dalvento, dopoun po' tornano alla posizione di partenza. Flessibilità indica sia la capacità dell'albero di resistere, sia quella di tornare alla posizione di partenza”

  10. DISOCCUPAZIONE 2008: inizio della grande recessione in Italia 2013: la crisi dell'economia italiana causa un grave calo dell'occupazione DATI ISTAT (2013) calo del 2,1% rispetto al 2012 occupati dipendenti -1,9% occupati indipendenti -2,5% fasce più colpite: uomini, giovani, Mezzogiorno 2014: disoccupazione stabile (12,7%, con un punto percentuale in più rispetto alla media dei Paesi dell' UE)

  11. CONDIZIONE GIOVANILE ALLARMANTE DATI EUROSTAT IN ITALIA (2014): picco di disoccupazione giovanile pari al 42,9% (dato medio 42,7%) Le giovani coppie vedono poche prospettive per il futuro e per la creazione di una famiglia

  12. DESIDERI DI COPPIA E ASPIRAZIONI PERSONALI Italia: tassi di fecondità tra i più bassi d'Europa • Studio (Sabatini, Modena, Rondinelli): le donne precarie hanno il 60% di probabilità in meno di pianificare la gravidanza, con una conseguente posticipazione della maternità

  13. LAVORARE O AVEREUN FIGLIO ? 2013: andamentonegativo delle nascite più accentuato rispetto agli anni passati Perditadel 4,3% di nuove nascite rispetto al 2012. I bambini nati fuori dal matrimonio sono il 28% deltotale, dato quasi triplicato rispetto al 2009 (10,2 %)

  14. METODO • Due coppie conviventi, stesse condizioni socioeconomiche e livello di istruzione. • Interviste semi-strutturate qualitative • Oggetto di indagine:

  15. LE INTERVISTE

  16. DINO & LUISA

  17. Il lavoronero “…Per I primianni ho lavorato solo in nero, dai 21 annisinoai 28 anni e facevo di tutto….” (Dino) “In Italia sono 3 milioni le personeimpiegatenellavorosommerso, 2 solo nelSud , pari al 6,5 % del PIL.

  18. STAGE E TIROCINI “…E’ la prassiassumere un vero e propriolavoratore…” “…L’aziendapresso cui lavoravo mi ha proposto un tirocinioretribuitodallaregione, 6 ore al giorno da lunedi al venerdi per 400 euro per 6 mesi, in realtàillavoro lo sapevogià fare…” (Dino)

  19. “Il primo contratto , il primo foglio di carta che ho firmato è stata una liberazione ...avevo paura di rimanere precario, di rimanere nel lavoro nero, non poter fare progetti che ti danno sicurezza nella vita.” (Dino)

  20. Il secondo indeterminato “…Il secondo contratto a tempo indetermiantoèstataunaconfermaedècoinciso con ilmiobisogno di fare un altro step: avere un lavoro Full Time…” “…Un part time non bastaeconomicamenteneanche per l’affitto… non stavocercandolavorosicuro per andare via da casa deimieigenitoriperchèstessi male, ma volevo la possibilità di scegliere se andarmene o restare…” (Dino)

  21. LUISA: i primi lavori “Lavorare era una mia esigenza,avevo 21 anni e volevo pagarmi gli studi… volevo la mia indipendenza.” “Ho fatto la babysitter,poi la prima “stagione” , entrambi i lavori in nero”

  22. A TEMPO INDETERMINATO “ Quando mi hanno assunto a tempo indeterminato è stato strano, ci ho messo un po’ di tempo per abituarmi …(io e il mio compagno) ci siamo goduti il momento e fatti un viaggio … finalmente eravamo sereni e potevamo progettare, lo facevo già nella mia testa ma ora era reale!” (Luisa)

  23. LUISA E IL DESIDERIO DI MATERNITA’ • “…Io e il mio compagno abbiamo avuto sempre il progetto di formare una famiglia, ci siamo conosciuti che eravamo due persone adulte e ne abbiamo parlato da subito… e nell’ultimo periodo ne avevamo proprio voglia…” “Se avessi visto più continuità nei contratti a termine, nel corso degli anni, magari avrei già fatto un figlio, non avrei aspettato … ci sono tante famiglie che campano con un reddito..”

  24. DINO E LA PATERNITA’ “Il fatto di avere un contratto a tempo indeterminato mi dà sicurezza, non avrei fatto questa scelta, non avrei preso in considerazione l’idea di avere un figlio se mi fossi trovato in una condizione di precarietà” “ … lavoriamo entrambi a tempo indeterminato ma non siamo degli statali, per cui non abbiamo la sicurezza di portarci dietro questo lavoro per tutta la vita.”

  25. IL MATRIMONIO “…Tutti e due vogliamosposarci, e magaridopochenasceràilfiglio lo faremoperchèilmatrimonio secondo me garantiscepiùtutele al bambino…” (Luisa) “Io vorreisposarmi… in Chiesa lo farei solo per I mieiparenti,comunque mi piacerebbemetterenerosubiancoilnostrorapporto…” (Dino)

  26. CHI FA’ LA LAVATRICE? • LUISA DINO • “…Mi rendo conto che forse io sono esagerata, ma fosse per lui si farebbero proprio all’estremo quando non ci sono più bicchieri piatti mutande pulite…” • “Non lo fa apposta…capisco che se per 30 anni non l’ha mai fatto poi è difficile cambiare abitudini…” “…Io sono molto piùmenefreghista, fosse per me pulirei una volta a settimana ,ma a lei non va bene, è precisa…” "…Percentuali? Direi 80%lei, 20%io. Il fatto è che mi alzo presto, torno tardi e è faticoso…e poi lei ha molta più energia di me…a volte la mattina prima di andare al lavoro passa l’aspirapolvere perché ha piu grinta…”

  27. Augusto & Giuditta

  28. I PRIMI LAVORI “Volevo entrare subito nel mondo del lavoro ,per essere indipendente ... Ma in realtà non ricoprivo il ruolo che volevo e a quell’ età sentivo di poter scegliere...” (Augusto) “Iniziai a lavorare quasi per gioco,un po’ inconsapevole,l’idea di lavorare ed essere indipendente mi aveva sempre attirato..” (Giuditta)

  29. GLI ANNI DEL PRECARIATO “Avevo la sensazione di non sentirmi mai a casa, sempre in bilico, senza potermi adagiare mai perché devi sempre essere riconfermato… e l’insicurezza contrattuale non ti permette di fare scelte.” (Augusto) “…Inizialmente non vivevo la precarietà in modo negativo, più passava il tempo, più mi rendevo conto che l’essere precaria mi portava a vivere la vita come in un eterno presente…” (Giuditta)

  30. IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO “Una sensazione bellissima, da paura! mi sentivo tutelato come tutti gli altri colleghi fissi,mi ha sollevato dalla mia incertezza…” (Augusto) “L’ho vissuto male, primo perché era arrivato dopo una causa legale, secondo perché subito dopo aver firmato l’azienda ha aperto la procedura di crisi…” (Giuditta)

  31. L’INDETERMINATO MA...ARRIVA LA CASSA INTEGRAZIONE “Sono passata dall’essere precaria, disoccupata, riassunta e ora mi ritrovo ad essere un esubero…” (Giuditta) “E’ strano raggiungere il traguardo dell’indeterminato e vederselo sgretolare sotto i piedi … mi sento ancora una volta precario …” (Augusto)

  32. MATERNITA E PATERNITA “… viviamo in attesa di comprare una casa … Siamo realisti e razionali, se non hai la possibilità e la sicurezza economica non puoi buttarti nel vuoto, non puoi scegliere di comprare una casa o avere un figlio…” (Augusto) “… Tu non puoi scegliere, non possiamo dire mi compro una casa, mi faccio un figlio … è questo non poter scegliere che mi fa rabbia … non poter scegliere riguardo la maternità è devastante...” (Giuditta)

  33. CHI FA’ LA LAVATRICE? “ E’ super sbilanciato!!! Dal mio punto di vista i compiti non sono ripartiti in modo equo. Io sono molto preciso, esagerato nell’ordine e nella pulizia della casa” (Augusto) “E’ meraviglioso! Sono invidiata da tutte le mie amiche, divido la casa con Mastrolindo!” (Giuditta)

  34. CONCLUSIONI DIVISIONE DEL CARICO FAMIGLIARE Dino & Luisa • ModelloAsimettricoTradizionale • Uomoaiuta, ma ruolopassivo. Augusto & Giuditta • Suddivisioneequa • Uomoorganizza, ruoloattivo

  35. Ricercadellastabilitàlavorativa Dino & Luisa • Contratto a tempo indeterminato • Progettualità • Stabilità • Figlio Augusto & Giuditta • Contrattoindeterminato • Cassaintegrazione • Progettualitàassente • Precarietàdella vita

  36. “Ho semprevistoillavoro come qualcosa di interconnessoalla persona, illavoroè la base delladignitàdell’individuo, tipermette di esserepadronedellatua vita, del tuo tempo, delletuescelte… e senzascelta non c’èlibertà…” (Giuditta)

More Related