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Broadband IP Networks & Services

DIST 25 Maggio 2004. Broadband IP Networks & Services. Agenda. La scelta FastWeb La Rete Fastweb: uno sguardo alla struttura e alle peculiarità del Backbone La Rete Fastweb: MAN e rete di accesso I servizi a larga banda. L’approccio FastWeb. Obiettivo:

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Presentation Transcript


  1. DIST 25 Maggio 2004 Broadband IP Networks & Services

  2. Agenda • La scelta FastWeb • La Rete Fastweb: uno sguardo alla struttura e alle peculiarità del Backbone • La Rete Fastweb: MAN e rete di accesso • I servizi a larga banda

  3. L’approccio FastWeb • Obiettivo: • Fornire ai Clienti la possibilità di accedere a servizi di tipo multimediale, integrando su un’unica infrastruttura di trasporto IP a larga banda: • Accesso ad Internet • Dati • Fonia • Video • Garantire livelli qualitativi elevatissimi.

  4. La scelta FastWeb: I vantaggi • Assenza di “colli di bottiglia” • La rete in FIBRA OTTICA garantisce disponibilità di banda virtualmente illimitata assicurando velocità di navigazione, download di file, etc...con prestazioni elevatissime. • I servizi su RAME sono garantiti con performance superiori alla concorrenza grazie al collegamento diretto alle dorsali in fibra. • Semplicità e Convergenza • Unico accesso per tutte le esigenze di comunicazione Voce, Dati, Internet, Audio, Video. • Stabilizzazione e controllo dei costi (tariffazione “flat”) • Una struttura dei costi che privilegia non più costi variabili, bensì costi fissi. • Servizi innovativi e flessibili • Soluzioni di Telecomunicazioni innovative, modulari e scalabili in grado di aiutare le aziende a crescere nel proprio business. • Unico interlocutore per i servizi di Telecomunicazioni • Indipendenza completa da contratti con Telecom Italia o altri operatori.

  5. La rete FastWeb: generalità • FastWeb in Italia: • La rete FastWeb è presente nelle più • importanti città italiane ed è in costante • sviluppo. • Rete lunga distanza: • Sviluppata in tecnologia DWDM • (Dense Wavelenght Division Multiplexing)

  6. Lo scenario tecnologico evolutivo

  7. FIBRA OTTICA l l 1 1 l l 2 2 l l 3 3 l l 4 4 La tecnologia DWDM • I sistemi DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing) permettono la multiplazione di canali ottici di lunghezza d’onda differente sulla stessa fibra ottica. • La caratteristica di trasparenza dei canali ottici permette alle differenti lunghezze d’onda di trasportare servizi e segnali di formato diverso • Esempio di capacità: 80 canali a 10 Gbit/s in banda C (1530-1560 nm) upgradabili

  8. STM-1 155,520 Mbit/s STM-4 622,080 Mbit/s STM-16 2488,320 Mbit/s STM-64 9953,280 Mbit/s La tecnologia SDH/Sonet • La gerarchia SDH unificata a livello mondiale. In USA prende il nome di Sonet. • L'utilizzo di una multiplazione sincrona permette di inserire flussi a bassa velocità (ad esempio 2 Mb/s) in flussi ad elevata velocità (ad es. 2.4Gb/s) senza dover effettuare una demultiplazione e una multiplazione completa. • Possibile l'estrazione diretta di un flusso a bassa velocità da uno ad alta. Gli apparati in grado di effettuare queste operazioni sone detti add/drop multiplexer (ADM). • Possibilità di trasportare trame PDH all'interno di trame SDH. • - Facilità di gestione: SDH prevede un controllo continuo del tasso di errore e l'integrazione di vari canali ausiliari nelle trame; le procedure di gestione, amministrazione, manutenzione e configurazione, sono a loro volta standardizzate.

  9. SDH 1 DWDM fiber 1 2 2 3 3 4 4 SDH & DWDM 1 1 1 2 3 4 2 2 OA MUX MUX 3 3 4 4 SDH SDH SDH SDH Le reti di trasporto

  10. PSTN PSTN PSTN PSTN Interconnessione di MAN: la rete long distance MILANO TORINO PoP IP di Lunga Distanza Terminali DWDM Centrali Fonia 2@STM16 ROMA GENOVA

  11. DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM DWDM links Infrastruttura DWDM Alcatel/Marconi technologies SDH Backbone layer DWDM layer Siemens technologies

  12. IP Backbone • Principi architetturali: • Rete IP mappata su un’architettura IP Over Fibre (Packet over SONET, Gigabit Ethernet over fiber). • Ottimizzazione della topologia per il controllo dei Livelli di Servizio. • Introduzione di elementi di ridondanza nei punti più critici per garantire la massima continuità di servizio. • Impiego di MPLS per supporto di VPN. • Impiego di DiffServ per supporto di QoS.

  13. IP Backbone: MAN  Gerarchie Raccolta traffico IP e concentrazione verso servizi di switching core Livello di Core Livello di Core Core Layer Erogazione servizio di dorsale IP Concentration Layer Access Layer

  14. MAN IP 2@STM16 Long Distance Trunk Long Distance Trunk Long Distance Trunk IP Backbone : MANArchitettura dei Centri Nodali • Centro Nodale di Core

  15. IP Backbone: MAN  Architettura generale POP2 POP3 POP1 Nord POP4 POP6 POP7 Ovest NordEst POP5 POP8 SudOvest Sud Est POP9 Sud POP10 POP11 POP12

  16. Backbone Backbone POP Livello 1 Cisco120xx GE Cisco120xx Cisco120xx GE Cisco120xx GE POP Livello 2 IP Backbone: MAN  connettività tra livelli di PoP • Connettività tra POP di Livello 1 e Livello 2: • Connessioni in Dual-Homing verso il POP di Livello 1 di pertinenza • Connettività basata su tecnologia POS (Packet Over Sonet)

  17. IP Backbone: MAN Architettura generale dei PoP (I) • Architettura dei POP basata su uno schema a due livelli: • Livello di Backbone • Livello di Accesso • Finalità: • Ridurre la complessità delle operazioni di Change Management • Permettere l’evoluzione indipendente delle architetture di backbone e di accesso • Impiego di nodi ad elevata capacità per il Livello di Backbone (Cisco GSR 120xx) nei POP di Impiego di Router Cisco 7500/12012 e Switch Cisco Catalyst 6500 per il Livello di Accesso • Connettività all’interno del POP basata su Gigabit Ethernet e GigaEtherChannel

  18. Backbone Backbone Backbone Backbone Links Links Links Links Backbone Backbone Cisco Cisco GE GE Cisco Cisco 120 120 xx xx 120 120 xx xx GE GE GE GE GEC GEC Conn. POP Conn. POP Catalyst Catalyst Catalyst Catalyst 650 650 9 9 650 650 9 9 G G E E G G E E Accesso Accesso Cisco Cisco 75 75 13 13 Cisco Cisco 6509 6509 E1/E3/STM E1/E3/STM - - 1 1 100BaseFX 100BaseFX Catalyst Catalyst Business Customers Business Customers Business Customers Business Customers 650 9 650 9 GE GE To MiniPOP Residential Customers IP Backbone: MAN Architettura generale dei PoP (II)

  19. MAN: architettura SDH Collector Rings (STM-1/4) Collector layer Access Rings (STM-4/16) Secondary PoP Access layer Backbone Rings (STM-16) Primary PoP Backbone layer

  20. Secondary Ring Secondary Ring Secondary Ring Backbone Ring Secondary Ring Secondary Ring MAN : La rete SDH come substrato della rete IP

  21. PoP STM16 STM16 Backbone Layer Access Layer E3, STM1 SDH Ring MiniPoP 1 Gbps Ethernet 100 Mbps Ethernet Residential Concentration Layer 1 36 1 Gbps Ethernet 10 Residential Access Layer 1 Customer Site A Customer Site B Top/Medium Business Customers Residential/Small Business Customers MAN : Connettività clienti Ogni MiniPoP36 anelli residenziali L2 Gigabit Ethernet. Circa 10 Catalyst per anello (uno per building). Una VLAN per building

  22. Servizi FastWeb • Offerta integrata di servizi di comunicazione: • Dati • Voce • Video • Autonomous System allocato: AS12874 • Addressing delle risorse di rete: • Impiego di indirizzi pubblici per il Numbering dei Clienti che sottoscrivono il servizio Internet • Impiego di un piano di indirizzamento privato per le risorse interne al Backbone • Impiego del protocollo MPLS (Multi Protocol Label Switching) per la realizzazione di Reti Private Virtuali (VPN) Definizioni: • Internet: rete pubblica, che permette connettività Any-to-Any tra organizzazioni diverse • Intranet: rete corporate, orientata a supportare connessioni tra sedi appartenenti ad una stessa organizzazione • Extranet: rete privata che supporta connessioni tra sedi appartenenti ad organizzazioni diverse

  23. INTERNET Servizi Internet FASTWEB IP NETWORK FASTWEB POP FTTH CPE DMZ LAN HOST

  24. Servizi Internet: NAT (Network Address Translation) (I) LOCAL NETWORK INTERNET 171.69.68.10 IP Packet NAT SA 10.6.1.20 SA 171.69.68.10 10.6.1.20 DA 10.6.1.20 DA  171.69.68.10 • TERMINOLOGIA NAT/PAT • Inside Local : Indirizzo IP assegnato ad un host nella rete privata. • Inside Global : Indirizzo IP di un host locale così come appare alla rete esterna (Indirizzo “traslato”). • Outside Local : Indirizzo IP assegnato ad un host esterno così come appare alla rete privata. • Outside Global : Indirizzo IP assegnato ad un host nella rete esterna.

  25. Servizi Internet: PAT (Port Address Translation) LAN 10.6.1.0/24 204.71.200.69 171.69.68.10 IP Packet .2 SA 10.6.1.2:2031 SA 171.69.68.10:2031 PAT INTERNET/ INTRANET .6 SA 10.6.1.6:1506 SA  171.69.68.10 :1506 PAT utilizza numeri di porta uniqui per distinguere le traslazioni. Il numero di porta ha una codifica a 16 bit (65.536 combinazioni). PAT tenterà di preservare la porta sorgente. Qualora non fosse possibile PAT cercherà la prima disponibile partendo dall’inizio del port group appropriato 0-511, 512-1023, o 1024-65535.

  26. INTERNET Dynamic PAT : Esempio Interface FastEthernet0/0 ip address <PoP Internet IP Address> <Netmask> ip nat outside speed 100 full-duplex ! Interface FastEthernet0/1 description "Collegamento verso LAN interna" ip address 10.10.10.1 255.255.255.0 ip nat inside speed auto duplex auto ! … ! ip nat translation timeout <Seconds> ip nat inside source list 1 interface FastEthernet0/0 overload ip route 0.0.0.0 0.0.0.0 <PoP Internet IP Address> ! … ! access-list 1 permit 10.10.10.0 0.0.0.255 FASTWEB IP NETWORK FASTWEB POP FTTH CPE .1 10.10.10.0/24 LAN HOST

  27. VPN: modelli di riferimento Il modello Overlay La rete CDN Rete basata su circuiti punto-punto con velocità compresa tra 64 kbps e 2 Mbps. Le reti ATM e Frame Relay Reti punto-punto basate su circuiti virtuali. Condivisione del media fisico. Le reti IP VPN Connessioni IP punto-punto (Tunnel) sul backbone del service provider. • Il modello Peer MPLS-VPN Connessione IP verso il service provider che garantisce la connessione e il routing magliato su tutte le sedi.

  28. VPN – Il modello Overlay e il modello Peer VPN A VPN B VPN C VPN C Housing VPN B intranet VPN A VPN A extranet VPN B VPN C VPN C VPN B VPN A Overlay VPN VPN Topology MPLS-based VPNs VPN Topology

  29. Il protocollo MPLS (Multi-Protocol Label Switching) (I) • Standard per il trasporto di VPN che permette di separare il traffico d’utente a livello 3 (IP), gestendo tabelle di routing distinte per ogni cliente. • Garantisce lo stesso livello di sicurezza di ATM e Frame Relay: ogni VPN può vedere solamente le proprie network. • L’instradamento del traffico del cliente sul backbone avviene in modalità switching tramite l’uso di “label”. Questo meccanismo è attivo solo all’interno del backbone (i Router dei PoP). • I router periferici del backbone (PE router) iniziano e terminano le VPN; solamente le interfacce che collegano il cliente al PE router “vedono” il traffico della VPN. • L’architettura MPLS-VPN e’ fully meshed, ogni sede del cliente vede direttamente tutte le altre, a differenza delle classiche implementazioni con CDN (Hub & Spoke)! • Non c’e’ bisogno di tunnel o crittografia per garantire la riservatezza del dato. • Non ci sono limiti sulla mappatura di VPN nella backbone. • Ogni cliente puo’ usare il proprio indirizzamento IP , anche se privato (es. classe 10). • MPLS-VPN distingue le differenti Classi di Servizio assegnate al traffico VPN, questo accomunato ai servizi QoS di IOS garantisce la gestione delle priorita’ di traffico.

  30. Il protocollo MPLS (II) • Il traffico viaggia sulla backbone mascherato da label e prefissi denominati route distinguisher (RD) gestiti da MBGP (Multiprotocol BGP). • Questi parametri sono sconosciuti all’utente finale e impostati dal service provider. • Solo alcune porte sono assegnate alla VPN, e’ il SP che le configura. • Il BGP oltre a mascherare le tabelle di routing, le distribuisce solamente ai router che hanno un’interfaccia nella VPN (Provider Edge Router). • Il protocollo MPLS garantisce diversi vantaggi tecnologici: • Sicurezza: Il protocollo di routing LSP(Label Switching Protocol): • definisce dei percorsi specifici e protetti per la comunicazione tra ogni coppia di sedi configurate all’interno della VPN. • non è attaccabile con tecniche intrusive in quanto non direttamente accessibile dai dispositivi dei Clienti connessi alla Backbone IP. • Prestazioni: MPLS permette di implementare il massimo livello di sicurezza di rete senza rendere necessaria l’introduzione delle complessità e dei limiti prestazionali tipici di soluzioni VPN di tipo tradizionale (es. Tunnelling); • Trasparenza: MPLS permette di non alterare il piano di indirizzamento IP già adottato sulla rete del Cliente; l’interfacciamento delle sedi del Cliente al Backbone IP Fastweb non richiede in particolare l’implementazione di funzionalità per la mappatura degli indirizzi (es. NAT);

  31. Traffico Separato a Livello 3 (tabelle di routing separate) Corp A Sito 3 Corp B Sito 1 Corp A Sito 2 FastWeb MPLS Network Corp B Sito 2 MPLS VPN Cliente 2 MPLS VPN Cliente A Corp A Sito 1 Corp B Sito 3 VPNs definite da un prefisso univoco sulla rete. VPN MPLS-Servizio Intranet

  32. Collegamento “chiuso” tra 2 o piu’clienti Corp A Sito 3 Corp B Sito 1 MPLS VPN Extranet Links separati da eventuali altri servizi Links separati da eventuali altri servizi MPLS VPN Cliente 2 MPLS VPN Cliente A Corp A Sito 1 FastWeb MPLS Network Corp B Sito 3 VPN MPLS-Servizio Extranet

  33. VPN MPLS-Architettura di routing Customer Edge (CE) Provider Edge (PE) CE iBGP eBGP RIPv2 Static MPLS Backbone eBGP RIPv2 Static PE PE CE IGP (e.g., OSPF)/LDP

  34. Data Label 4. Edge LSR rimuove la lable e condsegna il pacchetto al CPE cliente 1a. Mediante l’uso di protocolli di routing (es. RIP, OSPF) viene stabilita la routing table della backbone 1b. Label Distribution Protocol (LDP) mappa la label con la rete di destinazione VPN A Site1 VPN A Site2 ATM Switch Router LSR Label Switch Router Service Class (QoS) Privacy (VPN) 2. L’Edge LSR router riceve I paccheti dal CPE cliente, trova la route di destinazione e aggiunge la label. 3. LSR fanno switching swappando le label ad ogni passaggio iBGP VPN MPLS: Packet Forwarding

  35. INTERNET Esempio di Corporate WAN Corporate Site 4 Lentezza generale nei collegamenti Tariffazione a consumo Elevata complessità gestionale Corporate Site 3 ADSL 640Kbps Corporate Site 5 Internet tunneling HDSL 2Mbps ADSL 640Kbps HDSL 2Mbps Frame Relay Corporate Site 2 HDSL 2Mbps Internet tunneling HDSL 2Mbps CDN 2Mbps Corporate Site 1 DMZ LAN Corporate Master Site Public server Private server

  36. INTERNET Corporate WAN: VPN-MPLS FastWeb C1751 C1751 Corporate Site 5 Corporate Site 4 HDSL CVP 2/1 Mbps C1751 HDSL CVP 2/1 Mbps FTTH 10 Mbps Corporate Site 3 C1751 VPN MPLS Corporate X FASTWEB NETWORK FTTH 10 Mbps Corporate Site 2 FW PoP A FW PoP B FTTH 10 Mbps FTTH 10 Mbps C1751 FTTH 20 Mbps FTTH 20 Mbps Corporate Site 1 C1751 Dual Homing Backup C2621XM C2621XM DMZ HSRP FTTH Fiber To The Home LAN HSRP Hot Standby Routing Protocol Public server Corporate Master Site Private server

  37. Raccolta traffico CVP Sede Dealer Centrale Telecom Italia DSLAM Telecom Italia Rete ATM Telecom Italia Modem HDSL Telecom Italia Doppino Telecom Italia Borchia TI CPE Fastweb Router Cisco 1751 Nodo ATM Telecom Italia Sede A Centrale Telecom Italia ADM Fastweb Sede B ADM Fastweb Backbone Fastweb MPLS Nodo ATM Fastweb Broad Band Router PoP Fastweb Fibra ottica Fastweb

  38. VPN Layer 2 Switching • Protocollo Ethernet su switch. • Copertura: erogabile all’interno delle aree metropolitane appartenenti alle città Fastweb, per VPN limitate alle singole città. • Velocità: 10 e 100 Mbps con l’utilizzo di mediaconverter, 1 Gbps mediante l’utilizzo degli uplink gigaethernet degli switch (schede GBIC LX/SX). • Plus rispetto a soluzioni layer 3: • Trasparente rispetto ai protocolli di ordine superiore. • I CPE (Customer Premises Equipment) IP possono essere gestiti dal Cliente (oppure possono non esistere, nel caso di estensione di LAN L2). • Indipendenza dai processi di routing del backbone IP Fastweb. • Non sono necessari router di terminazione. • Elevata scalabilità (fino a 1 Gbps).

  39. VPN Layer 2 Switching: Architettura di riferimento NMC PoP L2 Switch Cisco 2950 o similare VLAN di management Mediaconverter o uplink gigaethernet NMC Network Management Center

  40. VPN Layer 2 SDH- 2 Modalità • Connessioni SDH punto – punto: realizzazione di circuiti SDH protetti tra le sedi clienti. La gestione del livello 2 è lasciata al cliente. • Connessioni SDH punto – punto verso uno switch installato in un PoP FW che gestisce la VPN L2 tra le sedi: realizzazione di circuiti SDH protetti tra le sedi periferiche cliente e un PoP Fastweb che agisce da Centro Stella. • Plus rispetto a soluzioni layer 3: • Trasparente rispetto ai protocolli di ordine superiore • I CPE IP possono essere gestiti dal Cliente (oppure possono non esistere, nel caso di estensione di LAN L2) • Indipendenza dai processi di routing del backbone IP Fastweb • Non sono necessari router/switch di terminazione • Intrisecamente protetta (valgono le logiche di protezione dell’SDH). Livelli di affidabilità propri della rete SDH. • Circuito completamente dedicato in qualsiasi sezione della rete • Possibile sia in ambito urbano che in ambito nazionale

  41. VPN Layer 2 SDH Link Punto/Punto: Architettura Backbone Fastweb SDH Doppio anello in fibra ottica SDH 155Mbps Doppio anello in fibra ottica SDH 155Mbps Interfaccia FastEthernet 10/100 Mbps Interfaccia FastEthernet 10/100 Mbps Sede A Sede B

  42. VPN Layer 2 SDH : VPN Multisede Interfaccia FastEthernet 10/100 Mbps Interfaccia FastEthernet 10/100 Mbps Sede C Sede D Backbone Fastweb SDH NMC Sede A Sede B Interfaccia FastEthernet 10/100 Mbps Interfaccia FastEthernet 10/100 Mbps Link FE

  43. Soluzioni di Backup su Fibra Ottica FW POP A FW POP B Backbone Links Giunto ottico Drop Backbone Ring Backbone Ring CPE Primary CPE Backup CPE Backup CPE Primary Single Homing SLA (Service Level Agreement)99,93% su base annuale Dual Homing SLA (Service Level Agreement)99,95% su base annuale CPE Customer Premises Equipment

  44. Soluzioni di Fonia su SDH Gold access (ISDN PRI su SDH) (4 fibre + ADM ridondato): Fastweb mette a disposizione interfacce EURO ISDN PRI (Primary Rate Interface) per la connessione del PABX del cliente con la centrale pubblica di commutazione. Le linee possono essere configurate in modalità entrante, uscente, bidirezionale, selezione passante, ed è possibile associare alle stesse gruppi di numerazione ridotta (GNR). La voce viene trasportata su rete SDH in modalità trasparente senza alcuna compressione (canale a 64 Kbps). VoIP Network PSTN FASTWEB SDH NETWORK Doppio Anello in Fibra Ottica SDH di collegamento al POP (155Mbps) Flussi ISDN PRI 2Mbps PABX ADM :Add Drop Multiplexer

  45. Servizi VoIP (I) • Implementazione dei servizi telefonici realizzata attraverso la sovrapposizione al Backbone di trasporto di un’infrastruttura dedicata basata sullo standard ITU-T H.323v2 • Infrastruttura H.323 comprendente • Gateway • Router Cisco (1751, 2621, 3640, 5300) • Home Access Gateways • Gatekeeper • Cisco 3640, 7204 • Softswitch • Netcentrex CCS

  46. Servizi VoIP (II) • Gateway: elemento di interfaccia tra i terminali telefonici convenzionali (terminali POTS, PABX) e la rete di trasporto IP. Svolgono funzioni di: • Codifica e decodifica del segnale vocale • Gestione delle funzioni di incapsulamento ed estrazione del segnale vocale codificato dal flusso di traffico IP • Gestione della segnalazione utilizzata per l’instaurazione ed il controllo delle connessioni foniche sulla rete IP • Gatekeeper: implementano le funzioni di controllo e di instradamento del traffico telefonico sulla rete IP: • Controllo sull’accesso dei Gateway ai servizi della rete VoIP. Ogni Gatekeeper controlla una specifica area di competenza (Zona) • Risoluzione della mappatura tra indicativi telefonici ed indirizzi IP corrispondenti ai Gateway destinazione • Controllo sull’instaurazione e sull’abbattimento delle connessioni foniche sulla rete IP • Scelta dell’instradamento ottimale per l’apertura delle connessioni VoIP sulla rete IP

  47. V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V V Servizi VoIP (III) Gateway Centrale UT100 Backbone IP Fastweb PSTN (Telecom Italia) Gatekeeper

  48. Servizi VoIP (IV): Netcentrex La piattaforma Netcentrex CCS (Call Control Server) è un sistema costituito da un insieme di server la cui funzione principale è quella di gestire la segnalazione e l’instradamento del traffico telefonico, arricchendone il contenuto con elementi di servizio a valore aggiunto. La piattaforma CCS svolge tale compito grazie al supporto offerto dai diversi database implementati sulla piattaforma (gestione dinamica del profilo di servizio sottoscritto dai Clienti). In sintesi, la piattaforma CCS è un apparato Softswitch, funzionalmente assimilabile ad unacentrale PSTN, che raccoglie tutte le chiamate telefoniche e ne fornisce l’instradamento ed iltrattamento in base a criteri definiti dall’operatore o selezionati dal Cliente stesso. Il Softswitch è dimensionato opportunamente per gestire tutto il traffico della rete VoIP con un livello di ridondanza adeguato alla criticità della funzione svolta. Softswitch H323 STACK SIP STACK

  49. Servizi VoIP (V):Servizi Netcentrex • Softswitch CCS: alcuni servizi offerti • Call Forwarding (Deviazione incondizionata, deviazione su occupato, deviazione alla scadenza di un time out in assenza di risposta) . • Call Barring (creazione di black list). • Clip/Clir (Calling Line Identification Presentation/ Restriction) • CLIP è il servizio che consente di presentare il numero telefonico dal quale si è originata la chiamata all’utente destinatario, se il chiamante autorizza la presentazione. • CLIR è il servizio che consente di mascherare il numero telefonico dal quale si è originata la chiamata all’utente destinatario. • Call Waiting/Call Hold/Call Hold Retrieving Questi servizi consentono di porre in attesa una comunicazione, avviarne una seconda oppure riprendere quella iniziale. • Additional Call Offering: L’utente in conversazione può avviare una seconda chiamata verso altro utente. • Intercettazioni telefoniche

  50. La piattaforma SoftSwitch Applicazioni Application sharing Class 5 Services IP-PBX SIP Videocomunicazione Instant Messaging Gaming Presence Segnalazione e Controllo della Chiamata Softswitch H323 STACK SIP STACK Infrastruttura di rete Rete Fastweb POTS Users SIP Users H323 Users

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