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WWW.WEB.IT Tutto quello che avreste voluto sapere sul web ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere

WWW.WEB.IT Tutto quello che avreste voluto sapere sul web ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere . Dott.ssa Sara Borriello Dott. Raffaele Nappi . Un po’ di storia …. 1993, l’anno fatale, in rete per avere più visibilità 

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WWW.WEB.IT Tutto quello che avreste voluto sapere sul web ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere

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Presentation Transcript


  1. WWW.WEB.ITTutto quello che avreste voluto sapere sul web ma non avete mai avuto il coraggio di chiedere Dott.ssa Sara Borriello Dott. Raffaele Nappi

  2. Un po’ di storia … • 1993, l’anno fatale, in rete per avere più visibilità  • Lo scoop dell’online: l’attentato in Oklahoma, confessione di Timothy McVeight (Dallas Morning) • 1998 Il Sexgate : il giornale online detta i tempi • 11 settembre, tutti su internet • In Italia? La pioniera dell’online fu l’Unione Sarda (1994), poi L’Unità e Il Sole24Ore. Repubblica.it solo nel 1996

  3. Copia e incolla? HotWired: • Eyewitness: giornalismo partecipativo • Piazza: Facebook • Questionario Soluzione? Differenziare internet dal cartaceo!

  4. Prima e dopo • Web 1.0: staticità, nessun feedback, copia e incolla • Web 2.0: dinamicità, interazione con l’utente, feedback, multimedialità, convergenza • Web 3.0: Data Web, Web Semantico, Intelligenza artificiale, Web potenziato, 3D

  5. Pagina statica • www.filastrocche.org/girotondo.php

  6. Pagina dinamica

  7. Dati e diffusione • Notizia pilastro del web, con posta elettronica, e-commerce e social, Internet, ha allargato enormemente il mercato • Il 60 % delle famiglie in Italia ha un computer • 87% della popolazione tra 14 e 29 anni usa il web! • In Italia ci sono 32 milioni di smartphone, 3 milioni di tablet • Entro il 2015 si prevedono in Italia 50 milioni di smartphone! Cambia la comunicazione • Quasi il 65% degli italiani è online (tv 99%, radio 84%) • Solita questione meridionale, “Medioevo digitale italiano” #ijf12 (International Journalism Forum 2012): circa la metà degli italiani non riescono ad inviare, ricevere e comprendere le modalità di un messaggio nel processo digitale –manipolazione? • E all’estero? Negli USA già dal 2008 più lettori online. Il 50% degli under 30 usa Internet come principale fonte d’informazione

  8. GreatestHits

  9. Carta vs Online • Situazione iniziale: competizione fra i giornalisti di carta e di online • Prima fase: i giornali online ricalcano in tutto e per tutto quelli di carta senza variazioni • Seconda fase: i giornali selezionano le notizie da dare sull’online (lunghezza e link) • Terza fase: si formano delle redazioni esclusivamente per l’online • Quarta fase: unica redazione cartaceo-online

  10. Il giornale online: le caratteristiche • Struttura e spazio • Aggiornamento costante • Parole chiave • Paragrafazione • Flash news e Continuous News • Interazione con l’utente • Diffusione attraverso il web • Multimedialità

  11. Il giornalista online • Velocità • Spazio a disposizione illimitato • Fonti • In strada? Solo se necessario • Ipermedia

  12. Il giornalista? Un manager • Giornalista, blogger, cittadino non professionista, manipolatore, trolls • Curare reputazione on line • Interazione con gli utenti • Rubriche • Editore-imprenditore, giornalista-manager https://www.youtube.com/watch?v=Letb89tvI40

  13. SEO • Google Keyword Tool • Usare I tag HTML il più possibile attinenti alla struttura dei contenuti presentati (semantico) • Inserire le parole chiave nel titolo della pagina • PageRank • Link esterni • SEO a pagamento

  14. Nuovo giornalismo on line Non stanno morendo i giornali, sta cambiando solo il modo di fare giornalismo

  15. Si chiama ancora giornale? • Dal copia e incolla al Principio del “Digital first” • Internet ha mercificato il mondo dei giornali. Un giornale cartaceo è in competizione con altri giornali, ma il sito web di un giornale è in competizione con tutti gli altri siti. • Stessa notizia ha migliaia di risultati differenti (11.264) • Si va verso un prodotto che è molto più di un semplice quotidiano

  16. Gratis o a pagamento? • Luglio 2010: Times di Londra, una sterlina al giorno. Risultati? Solo 47mila, -97%!!! • Questi sistemi non aumentano i guadagni che arrivano dai lettori, ma riducono il numero dei lettori a quelli che sono disposti a pagare! • Paywall, freemium, un solo abbonamento che include anche smartphone e tablet (Boston Globe), Ongo, 7 dollari al mese (Associated Press, Washington Post, USA Today, NYT e Financial Times) • Svantaggi più dei vantaggi • Bild, sito web proibito per iPad • Daily Mail: grandi e gratis o piccoli e di nicchia?

  17. Perché è difficile pagare? • Il mercato dei beni primari • Come sfuggire al nodo? Offrire qualcosa di diverso

  18. Fermate le rotative! • Guardian, 1995 live blogging e citizen journalism • 4 milioni di visitatori al giorno, un terzo americani! Vendite cartaceo: 178mila! • Battaglia Guardian-Time • Alan Rusbridger, Open Jorunalism: “E’ un giornalismo totalmente calato nella rete di informazioni di cui disponiamo oggi. E’ collegato alla rete, la setaccia e la filtra, e sfrutta capacità di chiunque sia in grado di proporre e condividere contenuti per offrire un quadro più completo della realtà”.

  19. Critici o criticati? 6 + 9 MichealBillington (critico letterario) National theatreof London

  20. Spigole e ciabatte • Editori tradizionali: Repubblica, Corriere, La Stampa, Il Sole24Ore • Professionisti solo online: Linkiesta, Lettera 43, Affari Italiani, Dagospia • Associazioni professionisti: ROARS, ONA (Online News Association) • Blog professionali: Grillo, Il Post, Giornalettismo • Cittadini occasionali • Drop-box

  21. Ma anche… • The Politico • Drugreport • ProPublica • Wikipedia • Tg1, Tg2, TgLa7… • Huffington Post, primo giornale online a vincere il Premio Pulitzer

  22. Social network • Il dialogo tra vecchio giornale di carta, i lettori e l’opinione pubblica si è spostato sui social (Facebook 1 miliardo di iscritti, Twitter 500 milioni) • Frictionlesssharing (condivisione senza attrito) • Pubblico giovane: l’utente non si limita a fruire passivamente i contenuti: ogni cosa diventa una conversazione, creando intorno alle notizie un dibattito che non ha paragoni sugli altri mezzi in termini di velocità e diffusione • Quasi un italiano su due è iscritto a Facebook

  23. Smartphone allo sbaraglio • Stiamo passando da un mondo legato al computer a uno basato su smatphone, tablet e tv connesse. Il vecchio web fa spazio alle applicazioni, i motori di ricerca sono sostituiti dai social • Nessuno è disposto a pagare per un articolo o un video sul web. Su smartphone e tablet sì

  24. Twitter è giornalismo? • Velocità • Twitter: la nuova agenzia mondiale • Degenerazione 2.0… “Si urla per essere ascoltati”

  25. Il popolo della Rete: blog Caratteristiche: • Gratuità • Procedura guidata • Flessibilità Template (personalizzazione) • Strumenti di monitoraggio traffico • Feedback con utente

  26. Top of the blogs • Beppe Grillo (il blog internazionale) http://www.beppegrillo.it/ • Il Post (la spigola) http://www.ilpost.it/ • Giornalettismo (la ciabatta) http://www.giornalettismo.com/ • Nazione indiana (blog/sito) http://www.nazioneindiana.com/ • Blog personale http://www.amedeoricucci.it/

  27. The flog: la storia di Amina

  28. Diritto on line • Legge anti-stalking, le minacce reali e quelle online sono equiparate. • Tutto quello che accade in rete è amplificato all’infinito • Logica neocinica che prende il sopravvento. Occhio, non sempre si può fare quel che si vuole. Esiste un diritto anche online, anche se abbastanza indietro rispetto ai tempi

  29. Di chi è la responsabilità? • “Non posso denunciarli tutti: è un’arma spuntata, la giustizia cammina lentamente al cospetto della Rete”. L.B. • Massimiliano T. 34 anni, condannato a 9 mesi di carcere! • Responsabilità dei blogger per i commenti postati da terzi?

  30. Liberi di… essere sotto controllo • Google è il motore di ricerca più usato al mondo, con più di 8 milioni di pagine indicizzate. • Google è anche un’azienda e come tale ha dei limiti e degli accordi nel mondo del mercato • Molti siti in tutto il mondo vengono oscurati, in modo da non figurare più nei risultati dei motori di ricerca.

  31. La web-censura • Nella maggior parte dei casi sono proprio gli organi statali a bloccare i siti che ritengono pericolosi. • Un esempio eclatante è la Cina, dove sono bloccati anche i principali social network (Facebook, Youtube, Twitter…) che vengono sostituiti con dei portali controllati dal governo (es. www.renren.com) • Anche in Italia c’è la censura, con 5.684 siti oscurati, secondo l’Osservatorio sulla Censura.

  32. Tutti giornalisti… • Il “problema” del citizen journalism online • La selezione delle notizie • La blogosfera “I blogger non sono giornalisti, non fanno inchiesta, non cercano notizie, che tra l’altro ci costringerebbero anche a un’azione di verifica, controllo e responsabilità; si narrano, scrivono delle cose e si confrontano”.

  33. La filosofia del web “Non siamo clienti di Google. Siamo il suo prodotto”. (SivaVaidhyanathan) • Gli algoritmi dei motori di ricerca • Lo specchio narcisistico (cookies) • La casualità sul web (il problema della ricerca) • Il grande Database (la memoria del web) • Come la rete ci ha cambiati (il tempo della riflessione)

  34. Domande • Il web è davvero democratico? • Vale ancora il ruolo del giornalista? • Il pubblico è capace di distinguere tra le fonti? • Internet favorisce una dittatura della mediocrità? • La carta ha ancora senso?

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