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Meccanica strumentale Secondo Rolfo Direttore Ceris-Cnr

Meccanica strumentale Secondo Rolfo Direttore Ceris-Cnr. l’industria XXXIV Convegno di Economia e Politica industriale L’Italia fuori dalla crisi, il posizionamento competitivo dell’industria italiana Perugia, 24-25 settembre 2010. Macchine e Apparecchi Meccanici.

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Meccanica strumentale Secondo Rolfo Direttore Ceris-Cnr

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Presentation Transcript


  1. Meccanica strumentaleSecondo RolfoDirettore Ceris-Cnr l’industria XXXIV Convegno di Economia e Politica industriale L’Italia fuori dalla crisi, il posizionamento competitivo dell’industria italiana Perugia, 24-25 settembre 2010

  2. Macchine e Apparecchi Meccanici Fonte: elaborazioni ICE su dati Istat (a) Dati provvisori

  3. Quote di mercato dei principali esportatori mondiali di macchine e apparecchi meccaniciPrincipali paesi esportatori ordinati secondo il 2009 Fonte: elaborazioni ICE su dati Eurostat e Istituti Nazionali di Statistica

  4. Il peso dell’Italia in Europa Fonte: elaborazioni Federmacchine su dati Eurostat

  5. Interscambio commerciale per raggruppamenti principali di industrie con i paesi Ue, extra Ue e in complesso Anni 2008-2009(valori in milioni di euro e variazioni percentuali) Fonte: ISTAT

  6. I saldi commerciali settoriali italiani nel 2009 Fonte: elaborazioni Federmacchine su dati ICE

  7. Il settore machinery and equipment in Europa nel 2007 Fonte: elaborazioni Federmacchine su dati Eurostat

  8. Un settore di difficile individuazione e quantificazione • La categoria Istat 28 (Ateco 2007) “Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature n.c.a.” appare come un contenitore in cui racchiudere tutti gli apparecchi (e loro parti) fissi, mobili o portatili indipendentemente dal loro uso (industriale, agricolo, domestico, ecc.). • In letteratura invece si tende a delimitare la meccanica strumentale escludendo componenti, utensili, apparecchiature di uso domestico o promiscuo, talvolta anche ciò che è mobile (trattori, carrelli elevatori) fino a includere solo i macchinari per la trasformazione industriale.

  9. Un settore di difficile individuazione e quantificazione • Non corrispondenza tra la classificazione Istat e le diverse tipologie di macchine cui corrispondono diverse associazioni imprenditoriali • Tendenza di queste a rappresentare la filiera e non solo i costruttori di macchinari • Presenza di due federazioni • Nei comparti minori piccole associazioni non federate, spesso con pochi associati; talvolta associazioni concorrenti

  10. La concentrazione(% su fatturato di comparto) Fonte: Elaborazioni Ceris

  11. Dimensioni d’Impresa(milioni di euro) Fonte: Elaborazioni Ceris

  12. Il processo di internazionalizzazione • 1. Internazionalizzazione attiva • Quasi tutti i leader hanno controllate estere: • Acquisizioni in Europa e USA (es. Comau, Riello, SCM, Cefla, Itema, CNH, Same-Deutz-Fahr) • Impianti green field nei paesi meno sviluppati

  13. Il processo di internazionalizzazione • 2. Internazionalizzazione passiva • In quasi tutti i comparti presenza di imprese a controllo estero (es. Gildemeister, Emco, Cannon, Glaston, Bobst, Voith) • Presenza straniera rilevante nelle macchine per imballaggio (Tetra Laval, Gea, Krones), per la carta (Koerber e Nugo) e per cava e cantiere (Cina) • Dominio estero nel comparto delle macchine per sollevamento e movimentazione (Terex, Kion, Manitowoc, Toyota)

  14. Modelli di impresa • 1. Gruppi focalizzati • In tutti i comparti è forte la focalizzazione delle imprese su una famiglia di macchine (per motivi tecnologici e di mercato). • Talvolta il leader italiano è anche leader europeo o mondiale (es. Pieralisi negli impianti oleari). • Spesso però la leadership italiana è costituita da due-tre imprese che a livello internazionale risultano quasi sempre di dimensioni limitate rispetto ai competitors tedeschi, svizzeri, americani, cinesi .

  15. Modelli di impresa • 2. Leader di settore • In alcuni comparti i processi di crescita hanno fatto emergere imprese e gruppi di dimensione rilevante e comparabile con i grandi competitors internazionali: • Comau nelle m.u. • SCM nelle macchine per il legno • Itema nelle macchine tessili • CNH nelle macchine agricole e movimento terra Danieli negli impianti metallurgici.

  16. Modelli di impresa • 3. Gruppi esterni alla meccanica strumentale • In Italia, come in Germania, sono presenti in diversi comparti con posizioni di forza gruppi di origine diversa come Fiat (m.u., macchine agricole e movimento terra), Camozzi (m.u. e macchine tessili), Cefla (macchine per legno e vetro)

  17. Modelli di impresa • 4. Le imprese trasversali • La presenza di complementarietà tecnologiche e commerciali ha indotto molte imprese ad allargarsi in diversi comparti della meccanica strumentale (ad es. m. per legno-vetro-marmo, m. per plastica e imballaggio, m. per stampa e imballaggio, m. per agricoltura-cava-sollevamento). • La forma organizzativa varia tra quella divisionale classica (es. Biesse, CMS) alle holding che controllano imprese specializzate (es. SCM, Cefla, Sacmi, Faresin).

  18. Modelli di impresa • 5. Le nuove aggregazioni • A fronte della difficoltà a crescere per linee esterne, si registrano alcuni casi interessanti di aggregazione fra imprese: • Yama Group, macchine agricole (Emak, Tecomec, Comet + altre 9 imprese) • IMT, macchine rettificatrici (Tacchella-Morara-Decima) • Main Group Technologies, macchine per calzature (Lorenzin-Ottogalli-Union anni ’80) (ora Puma e Atom)

  19. Quale futuro per la meccanica strumentale italiana ? • Consolidamento di un modello bipolare in cui convivono agli estremi imprese “grandi”, leader di settore, e micro-imprese • Per i leader strategie da multinazionale anche se “tascabile” • Per le piccole imprese mercato locale e ruoli di sub-fornitura • Possibile aumento capitale estero • Tendenziale riduzione rapporto con sistema distrettuale • Probabile riduzione del numero di imprese e occupati

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