1 / 25

Che cos’è l’INFN

Che cos’è l’INFN. L‘Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è l'ente dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia; svolge ricerca nel campo della fisica nucleare, subnucleare, ed astroparticellare ;

didina
Download Presentation

Che cos’è l’INFN

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Che cos’è l’INFN • L‘Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è l'ente dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia; • svolge ricerca nel campo della fisica nucleare, subnucleare, ed astroparticellare; • favorisce l’innovazione, promuovendo il trasferimento al mondo produttivo e alla società delle conoscenze e tecnologie acquisite; • opera nell’ambito di collaborazioni internazionali; • al tempo stesso, è fortemente presente sul territorio nazionale. Antonio Masierovice-Presidente INFN 20/6/2014

  2. La presenza dell’INFN sul territorio • L’INFN è presente presso le maggiori università italiane, con strutture dipartimentali proprie ( sezioni) • L’INFN ha realizzato quattro Laboratori Nazionali, a disposizione della comunità nazionale e internazionale. • Particolarmente forte la presenza in Veneto: • Laboratori Nazionali di Legnaro • Sezione di Padova • Consorzio RFX

  3. Il rapporto dell’INFN con le regioni • L’INFN ha formalizzato la propria collaborazione con varie regioni italiane ( Marche, Toscana, Sicilia, Abruzzo… • Di particolare successo il rapporto con l’Abruzzo, segnalato come una delle «best practice» delle regioni italiane in ambito europeo. • Il modello di collaborazione e’ basato su -protocollo d’intesa -realizzazione di progetti a regia

  4. Attività gà in corso con le regioni L’INFN desidera avviare iniziative anche con la Regione Veneto

  5. I Laboratori Nazionali di Legnaro Space and connectivity Highway LNL LNL Giovanni Fiorentini Direttore LNL 20/6/2014

  6. Carta d’identita’ dei LNL • Missione:Sviluppare conoscenza in fisica e astrofisica nucleare, assiemealle applicazioni delle tecnologie nucleari connesse • Punti di forza: sviluppo di acceleratori di nuclei, di rivelatori di radiazioni e del trattamento di superfici • Personale: Ogni giorno lavorano ai LNL 250 persone, di cui la meta’ dipendenti dell’INFN • Costo: 20 MEuro/anno (meta’ per funzionamento e ricerche, meta’ per spese di personale) • Bacino di utenza: circa 700 ricercatori di molte università, italiane e straniere • Acceleratori esistenti : AN2000 e CN, TANDEM-XTU e ALPI-PIAVE: mediamente 8000 ore di fascio /anno all’utenza

  7. Trattamenti di superficie per l’industria

  8. a b g d SPES*: il progetto principale del laboratorio • studio di nuclei atomici prodotti nelle fasi avanzate dell’evoluzione stellare - produzione di radioisotopi di interesse sanitario; * SPES= Selective Production of exoticspecies

  9. LARAMED LAboratorio per la produzione di RAdionuclidi di interesse per la MEDicina • progetto di INFN, CNR assieme un’azienda multinazionale • approvatodal MIUR con 7 Meur • Centro di ricerca e di produzione di radioisotopi di tipo innovativo

  10. Progetto a regiaTecn-Hosp • Obiettivo strategico e’ rendere possibile la produzione diretta di Tc-99m negli ospedali • Realizzare presso i LNL una facility di produzione di bersagli di Mo-100 per gli Ospedali, che poi possano utilizzarli per fabbricare direttamente Tc-99m coi loro ciclotroni. • Costruzione di un prototipo innovativo di sistema da sputtering di film spessi fino a 500 micron di Mo-100 da polveri. • Formazione di personale specifico su nuove tecnologie • Collaborazione con gli ospedali sul territorio nazionale

  11. Progetto a regiaCOBRA Tecnologie Avanzate di Combustione di Rifiuti • Costruzione di un Prototipo innovativo di inceneritore al plasma • Sviluppare in Italia una tecnologia innovativa e strategica che attualmente è studiata prevalentemente in Cina, Giappone, Corea, Stati Uniti e Germania. • Formazione di personale specifico su nuove tecnologie • Collaborazione con la PMI del territorio

  12. Monitoraggio della radioattività naturale • 2008 – 2013: carte tematiche della radioattività naturale delle regioni Toscana (CIPE) e Veneto (Fondazione Cariparo) • 2013 – 2016: cartedelle regioni Sardegna, Marche e Umbria (MIUR – INFN) • Un patrimonio per le future generazioni in caso di contaminazioni • Uno strumento per la pianificazioni territoriale (Green building)

  13. Monitoraggio della radioattività artificiale • Proponiamo un progetto di monitoraggio del 137Cs, a 30 anni di distanza dal disastro di Chernobyl • Obiettivi • Realizzare una monitoraggio sistematico, in linea con gli altri paesi europei • Evitare “allarmi” estemporanei, fornendo dati rigorosi e scientifici • Collaborare con ARPAV e IZSVe • Valorizzare know-how e strumenti d’eccellenza Giugno 2013

  14. Tecnologie nucleari per l’agricoltura di precisione • Velivolo per misure elettromagnetiche multibanda (gamma, visibile, infrarosso,termico, visibile) • Prodotti cartografici • carta dell'uso del suolo • carta del vigore vegetativo • carta dello stato di salute delle piante • carta dello stress idrico • carta del contenuto idrico del suolo • carta della distribuzione delle piante infestanti e dell’efficacia dei fertilizzanti Monitoraggio della radioattività naturale Monitoraggio della radioattività naturale

  15. La Sezione di Padova dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Mauro Mezzetto Direttore 20/6/2014

  16. Uno deiquattrofondatoridell’INFN (Milano, Padova, Roma, Torino), 8 agosto 1951 • Tuttorafra le piu’ grandisezioni INFN in Italia • AssiemeaiLaboratoriNazionali di Legnaro forma ilpiùimportantecentrourbano INFN dopo Roma • In numeri: • 124 dipendenti • 184 associatiuniversitari (tecnici, laureandi, borsisti, assegnisti, ricercatori, professoriassociatiedordinari) • Circa 120 ospitiall’anno (piùdellametàstranieri) • Padova ha espresso un presidente INFN e 6 vicepresidenti • … e ha fondatoiLaboratori Nazionali di Legnaro Sezione INFN di Padova

  17. Sezione INFN e Dipartimento di Fisica • Le sezioni INFN vivononeiDipartimenti di Fisica, con sostanzialipeculiarità: • Mettono a disposizionefondi per la ricerca • Assumonotecnici e tecnologi (oltreairicercatori) • Mantengonoofficine e servizi • In particolare a Padova, chestoricamente ha unalungatradizione di costruzione di esperimenti, sono molto attivi: • Officinaelettronica(7 tecnologi, 12 tecnici) • Officinameccanica (14 tecnici, di cui 2 universitari) • Ufficiotecnico (6 ingegneri, 4 disegnatoriprogettisti) • Serviziocalcolo, reti e Grid, chemantieneassieme a Legnarounodeipiu’ efficienticentri di calcoloregionali di LHC/CERN (13 tecnologi, 7 tecnici)

  18. Attivitàdella Sezione • La strettacollaborazione con ilDipartimento di Fisica (ilmigliore in Italia secondo CENSIS 2012 e ANVUR 2013, e classificatofrai 51-75 miglioridipartimenti di fisica del mondo secondo Euricse 2013) porta ad un ampiospettro di attività: • CERN: laSezione si e’ focalizzata in un grossosforzonell’esperimento CMS, unodei due esperimentichehannoriportato la scoperta del bosone di Higgs. • Èanchepresentenegliesperimenti LHC-B ed Alice • LaboratoriNazionali del Gran Sasso: con unaimportantepartecipazioneall’esperimento Icarus (l’esperimento di Carlo Rubbia) edinoltre Opera, Cuore, Gerda, Luna. • LaboratoriNazionali di Legnaro:storicamente la Sezione ha unafortissimacollaborazione con iLaboratori, partecipando a numerosiesperimenti di fisicanucleare, ma proponendoancheesperimenti di fisicafondamentale, qualiAuriga, PVLAS, Casimir, Virgo etc. • Importanticollaborazionineimaggiorilaboratoriinternazionali, qualiFermilab e SLACnegliStatiUniti, KEK in Giappone, Ganil in Francia, GSI in Germania, l’osservatorio Magic alleisoleCanarie, recentementel’esperimento Juno in Cina. • Il gruppoteoricodella Sezione di Padova vantaunatradizione e un livello di assolutaeccellenzainternazionale. • 15 progettieuropei FP7 approvati con partecipazionedella Sezione

  19. Le camere di CMS, costruite a Legnaro

  20. ICARUS al Gran Sasso

  21. Ordini del CERN a ditteItaliane

  22. TrasferimentoTecnologico e Formazione • La combinazionericercascientifica di alto livello, capacitàprogettuale e costruttiva di strumentiinnovativi per la ricercascientifica, competenze in atto e infrastruttureesistenticostituisce la premessaidealeper: • Contribuireallaformazioneprofessionalizzantesia in ambito di ricercache in ambitotecnologico, intendiamoproporreallaRegione un progetto per la formazione simile a quelliattivatinellaregioneAbruzzo con iLaboratori del Gran Sasso • Capacità di trasferimentotecnologico ad alto livello in diversiambiti: elettronica, elettrotecnica, informatica, meccanica • Proporreiniziativesull’orientamentodelle discipline scientificheuniversitarie, prioritàespressaancheneldocumento di programmazione per il POR 2014-2020 • “nel 2010 ilaureativeneti in materiescientifico-tecnologiche per mille abitantisono 10,8 (contro 12,4 in Italia)” • “ilnumero di laureati in queste discipline è sceso di 1350 unità (passando da 6.770 a 4.220) dal 2006 al 2010”

  23. INFN e Cloud computing • l’INFN, che ha costruito nel corso dell’ultimo decennio una notevole competenza nel campo del calcolo distribuito e ora sta collaborando a due progetti che hanno come tema il Cloudcomputing per la P.A., vincitori del bando Smart Cities a livello nazionale (Prisma ed OCP) ed in particolare la sez. di Padova svolge in essi un ruolo di primo piano • ai progetti partecipano varie aziende leader a livello nazionale ed è attiva la collaborazione con varie amministrazioni regionali e comunali • ha inoltre implementato per la Regione Marche un’infrastruttura pilota di Cloudcomputingpresso il centro informatico regionale, validato attraverso una prima applicazione per l’accesso alla refertazione diagnostica sanitaria.

  24. Un cluster cloud pilota per la Regione Recentemente, a seguito di interazioni con colleghi Universitari e responsabili di sistema informativi della Regione e del Comune di Padova si è sviluppata l’idea progettuale di: • un data center a livello regionale in Veneto in grado di fornire servizi in modalità Cloud a P.A. locali, enti di ricerca ed Università ed imprese, consolidando potenzialmente in un’unica infrastruttura la moltitudine di installazione informatiche oggi esistenti e mettendo a frutto quanto sviluppato nei progetti Smart Cities • un centro di competenze sul calcolo avanzato rivolto alla specializzazione nello sviluppo del software per i moderni processori a basso consumo e ad elevato grado di parallelismo che, spinti dall’enorme diffusione dei dispositivi mobili troveranno presto applicazioni in tutti gli ambiti fino a quello delle applicazioni più impegnative in campo scientifico e tecnico. Abbiamo in programma di discutere a breve l’idea porgettuale con il vice-presidente della Regione Marino Zorzato

More Related