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GEORGIA COLLELUORI PRESENTS:

GEORGIA COLLELUORI PRESENTS:. NIELS BOHR. Adotta uno Scienziato Marzo 2010 I SANU. Niels Bohr tra i GIGANTI della scienza del XX secolo Breve Biografia Modello Quantistico Conclusioni La creatività e il rapporto con la scienza. SOMMARIO.

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Presentation Transcript


  1. GEORGIA COLLELUORI • PRESENTS: NIELS BOHR Adotta uno Scienziato Marzo 2010 I SANU

  2. NielsBohr tra i GIGANTI della scienza del XX secolo Breve Biografia Modello Quantistico Conclusioni La creatività e il rapporto con la scienza SOMMARIO

  3. L’uomo, in quanto tale, è per natura portato a ricercare significati, spiegazioni, porsi quesiti. Estremamente affascinato dalla realtà circostante, la osserva, studia ed elabora, non può perciò non interrogarsi sulla natura di essa. Nasce così la chimica. NielsBohr tra i GIGANTI della scienza del XX secolo L’uomo che diede un contributo fondamentale alla storia della chimica è NielsBhor, uno dei giganti della scienza del XX secolo. Infatti, una volta nota la natura fisica degli atomi, grazie a Rutherford, Bohr riuscì a spiegare la collocazione degli elettroni nell’atomo, fattore di fondamentale importanza in chimica, che determinerà proprietà e comportamento della materia.

  4. Nacque a Copenaghen, in Danimarca. Conseguì il dottorato in fisica a Copenaghen nel 1911 ed iniziò a lavorare prima con J.J. Thompson e poi con E. Rutherford in Inghilterra. Fu lì che cominciò a sviluppare la sua teoria della struttura atomica e la sua spiegazione degli spettri atomici (per questo lavoro vinse il premio Nobel in fisica nel 1922). Bohr ritornò a Copenaghen, dove alla fine divenne il direttore dell’Istituto di Fisica Teorica. Molti giovani fisici lavorarono con lui all’istituto, e ben sette di loro vinsero il premio Nobel in fisica o in chimica. Tra questi W. Heisemberg, W. Pauli e L. Pauling. L’elemento 107 è stato recentemente chiamato Bohrio in suo onore. NielsBhor (1885-1962), NielsBohr, Istituto di Fisica Teorica Copenaghen

  5. PREMESSA: 1920, l’atomo era considerato costituito da un nucleo carico positivamente nel quale si trovavano tutti i protoni, circondati da una nuvola di elettroni carichi negativamente, i quali ruotavano intorno al nucleo in maniera simile ai pianeti intorno al Sole, seguendo delle orbite definite secondo il Modello Planetario di Rutherford (1911) CONTRADDIZIONI: Tale teoria entrerebbe in contraddizione con le leggi della fisica classica: come può una piccola particella carica negativamente trovarsi in moto in un campo elettrico positivo senza collassare? Per fare ciò dovrebbe spendere in continuazione energia. Inoltre sappiamo che una particella in moto genera un campo elettromagnetico.

  6. Si parla perciò si MODELLO QUANTISTICO DI BOHR. IPOTESI DI BOHR: Bohr per ovviare a tale problema arrivò alla conclusione che gli elettroni percorressero orbite intorno al nucleo con energia quantizzata, su ben precisi livelli energetici o orbite in cui è più stabile, in cui non è richiesto alcun dispendio energetico, STATI STAZIONARI. Partì perciò dal presupposto che LA FISICA ATOMICA DIFFERISCA DALLA FISICA CHE REGOLA IL MONDO MACROSCOPICO. Questa teoria permise di interpretare gli spettri d’emissione a righe, da molto tempo oggetto di suoi studi, ipotizzando che le linee dello spettro corrispondessero a quantità discrete d’energia. Egli si dedicò principalmente allo studio dell’idrogeno, calcolandone il raggio atomico, pervenendo ad un’equazione empirica: r: 53 n*n (espresso in pm).

  7. Innumerevoli sono stati i contributi di NielsBohr alla storia della fisica e chimica. Tuttavia viene ricordato principalmente per il suo MODELLO QUANTISTICO. Egli ebbe il merito di aver introdotto un concetto innovativo quello dei ”pacchetti di energia”, i quanti, associati all’atomo, fattore che sconvolgerà il percorso della fisica e riuscirà finalmente a dare una svolta alla chimica. CONCLUSIONI

  8. Nessuno scienziato, inventore o artista può essere definito tale in mancanza di creatività: la capacità, facoltà di creare, originalità inventiva. Lo scienziato è creativo ogni qualvolta non si limita all’osservazione di fenomeni o alla semplice raccolta di dati, ma quando elabora questi ultimi, sfrutta le sue conoscenze dando vita a nuovi orizzonti del sapere, nuove tecniche, nuovi strumenti: l’INNOVAZIONE. LA CREATIVITA’ E IL RAPPORTO CON LA SCIENZA

  9. Ogni qualvolta lo scienziato ricerca spiegazioni e a tale proposito formula ipotesi, manifesta la propria creatività, che a differenza di quella artistico letteraria, presuppone delle basi, deve tener conto di quella “conoscenza di sfondo” in termini popperiani, che conferisce alla scienza un grado di continuità. La creatività in ambito artistico letterario ingloba una componente di tipo emotivo, l’arte deve saper emozionare, per questo richiede creatività.

  10. BIBLIOGRAFIA: • Kotz, J., Treichel, P., Townsend, J., Chimica, Napoli, Edises, 2010. • Immagini da: • www.calion.com/cultu/atomo/personag.htm • articoliamo.net/chimica/node/310 • www.dreamerscorner.net/bookclub/ • www.lastradaweb.it/article.php3?id_article=433 • www.cannizzaroct.it/modules.php?name=News... Georgia Colleluori

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