1 / 34

LA COGNIZIONE SOCIALE

LA COGNIZIONE SOCIALE. Le fonti della “rivoluzione cognitiva”:. l’intelligenza artificiale. le neuroscienze. La Cognizione Sociale.

dale
Download Presentation

LA COGNIZIONE SOCIALE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA COGNIZIONE SOCIALE

  2. Le fonti della “rivoluzione cognitiva”: • l’intelligenza artificiale • le neuroscienze

  3. La Cognizione Sociale si occupa dello studio scientifico dei processi attraverso cui le persone acquisiscono informazioni dall’ambiente, le interpretano, le immagazzinano in memoria e le recuperano da essa, al fine di comprendere sia il proprio mondo sociale, sia loro stesse ed organizzare di conseguenza i propri comportamenti

  4. MODELLO DI ESSERE UMANO: Ricercatore di coerenza (anni ’50 - ’60) Scienziato ingenuo (anni ’70) Economizzatore di risorse (anni ’80) Tattico motivato (anni ’90)

  5. Assunti dell’approccio cognitivo: • ATTIVITÀ MENTALE: fenomeno altamente strutturato, organizzato, gerarchizzato; - HUMAN PROCESSING: attenzione alla sequenza di fasi che caratterizza i processi cognitivi

  6. NASCITA DEL COGNITIVISMO STATI UNITI ’60 studia i PROCESSI COGNITIVI (pensiero, percezione, memoria, linguaggio, ecc.) Pone al centro dell’indagine ciò che il comportamentismo aveva tagliato fuori dai confini della psicologia definendola come la scatola nera: LA MENTE

  7. DEFINIZIONE DI COGNITIVO (NEISSER, 1967) IL TERMINE “COGNITIVO” SI RIFERISCE A TUTTI I PROCESSI DI MANIPOLAZIONE DELLE INFORMAZIONI: ELABORAZIONE, RIDUZIONE, IMMAGAZZINAMENTO, RECUPERO E COMBINAZIONE. Cognitivismo classico HIP (HUMAN INFORMATION PROCESSING) si caratterizza per l’intenzione di recuperare come oggetto di analisi della psicologia proprio la mente e i suoi processi

  8. COGNITIVISMO • L’INDIVIDUO COSTRUISCE ATTIVAMENTE LA PROPRIA CONOSCENZA • VI E’ UN’INTERAZIONE BIDIREZIONALE TRA • INDIVIDUO E AMBIENTE GRAZIE ALLA QUALE GIUNGONO A COORDINARSI • IL PENSIERO INFANTILE E’ QUALITATIVAMENTE • DIVERSO DAL PENSIERO ADULTO • LO SVILUPPO COGNITIVO PREVEDE UNA SERIE DI TRASFORMAZIONI, CIASCUNA DELLE QUALI RIFLETTE UN MIGLIORE EQUILIBRIO TRA INDIVDUO E AMBIENTE

  9. COGNITIVISMO LE TEORIE COGNITIVISTE TENTONO A CONSIDERARE L’INTELLIGENZA UMANA SIMILE A QUELLA DIUN COMPUTER, POICHE’ ELABORA INFORMAZIONI IN OGNI SITUAZIONE PER LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI = L’oggetto di studio della psicologia cognitiva è, quindi, la mente come sistema complesso di regole, indipendentemente dai fattori biologici, sociali, culturali, emozionali, etc.

  10. HUMAN INFORMATION PROCESSING LA MENTE E’ UN PROGRAMMA CHE ELABORA STIMOLI E’ POSSIBILE STUDIARE LA MENTE INDIPENDENTEMENTE DALLE CARATTERISTICHE FISICHE IN CUI E’ INCORPORATA SONO IMPORTANTI LE CARATTERICTICHE GENERALI DELLA MENTE COME SISTEMA

  11. L’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONE L’elaborazione dell’informazione può essere così schematizzata: movimento, discorso, decisione, ecc. INPUT OUTPUT ES. brano scritto, parola, musica, evento, ecc. Ogni livello evolutivo è caratterizzato da una particolare relazione tra imput ed output. I bambini di età diverse, o livelli cognitivi diversi mostrano differenze nel modo in cui prestano attenzione, si rappresentano,immagazzinano o combinano informazioni. SISTEMA DI ELABORAZIONE DI INFORMAZIONI

  12. CRISI DEL COGNITIVISMO CLASSICO IL COGNITIVISMO (CHE CRITICAVA IL COMPORTAMENTISMO PER LA SUA INCAPACITÀ DI SPIEGARE IL COMPORTAMENTO DELL'UOMO AL DI FUORI DELL'AMBIENTE ASETTICO DEL LABORATORIO), HA FINITO SPESSO PER ALLONTANARSI DALLA VITA REALE, SPEZZETTANDOSI NELLA COSTRUZIONE DI MODELLI SEMPRE PIÙ SOFISTICATI, MA SEMPRE PIÙ LONTANI DA CIÒ CHE L'UOMO È E FA NEL SUO AGIRE QUOTIDIANO. 

  13. COS’E L’APPRENDIMENTO? • QUALCOSA CHE RESTA: PROCESSO CHE SI HA QUANDO QUALCOSA CHE SI E’ ASCOLTATO, LETTO, FATTO, DETTO SCRITTO, RESTA NELLA MEMORIA PER POTER ESSERE RECUPERATO IN UN MOMENTO SUCCESSIVO. • QUALCOSA CHE SI AUTOMATIZZA: COME SCRIVERE AL PC, GUIDARE L’AUTOMOBILE, ESERCITARE ATTIVITA’ DI TIPO FISICO-MOTORIO (NUOTARE, SCIARE)

  14. COS’E L’APPRENDIMENTO? • QUALCOSA CHE SI COSTRUISCE: ATTRAVERSO PROCESSI DI COMPRENSIONE • QUALCOSA CHE SI INTERIORIZZA: A PARTIRE DALL’INTERAZIONE SOCIALE CON QUALCUNO PIU’ COMPETENTE.

  15. LA MEMORIA PER L’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI MEMORIA A BREVE TERMINE MEMORIA A LUNGO TERMINE

  16. MEMORIA A BREVE TERMINE HA UNA CAPIENZA LIMITATA SVOLGE UN DUPLICE RUOLO: 1) SERVE DA TRANSITO (LE INFORMAZIONI PROVENIENTI DALL’AMBIENTE, PRIMA DI APPRODARE NELLA MEMORIA A LUNGO TERMINE SOSTANO IN QESTA; 2) SERVE DA MEMORIA DI SERVIZIO CONTIENE LE INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLA MEMORIA A LUNGO TERMINE CHE INTERAGISCONO CON LE INFORMAZIONI PROVENIENTI DALL’AMBIENTE

  17. MEMORIA A LUNGO TERMINE ARCHIVIO DALLA CAPACITA’ POTENZIALMENTE ILLIMITATA DOVE VENGONO DEPOSITATE LE CONOSCENZE CHE ACQUISIAMO

  18. SINTESI Sviluppo della tecnologia Sviluppo delle scienze Apprendimento= Processo Attivo – elaborazione di informazioni COGNITIVISMO Studi su Memeoria Attenzione Problemsolving Intelligenza MENTE = COMPUTER

  19. L’accumulazione della conoscenza sulla realtà sociale deriva da due fonti di informazione: • la realtà oggettivamente data, che sta fuori di noi • Il nostro modo di percepirla, ciò che la mente attivamente costruisce e organizza (Rosenhan, 1973 ricerca sulla diagnosi psichiatrica )

  20. Le conoscenze sociali in memoria sono organizzate in diversi tipi di strutture: • Categorie • Prototipi • Schemi

  21. Categoria Struttura elementare di conoscenze, classificazione di cose o persone basata: • sul riconoscimento della somiglianza tra gli elementi che la compongono • sulla diversità degli elementi esclusi

  22. Prototipo Un prototipo è l’esempio più rappresentativo e il punto di riferimento per definire la categoria: • massimo di attributi in comune con gli altri membri della stessa categoria; • minimo di attributi in comune con membri di altre categorie

  23. Schema Gli schemi sono conoscenze immagazzinate in memoria grazie all’esperienza; sono strutture cognitive inerenti a oggetti, persone, situazioni, inclusi i loro attributi.

  24. Gli schemi -semplificano la comprensione della realtà; -guidano la costruzione di nuove conoscenze

  25. Gli schemi sono strutture piramidali: informazioni astratte e generiche esempi o casi specifici

  26. I concetti di categoria e schema presentano delle sovrapposizioni; tuttavia: -categoria: momento iniziale di organizzazione degli stimoli sociali; -schema: modo in cui si utilizza la conoscenza accumulata nella comprensione delle nuove informazioni

  27. Gli schemi di persona Sono strutture di conoscenza che contengono le informazioni che ci aiutano a descrivere le persone in base ai loro tratti di personalità e i loro scopi.

  28. Gli schemi di sé Il soggetto, pensando a se stesso, costruisce schemi grazie ai quali struttura la propria autocoscienza.

  29. Gli schemi di ruoli I ruoli sociali definiscono i comportamenti previsti in relazione alle posizioni che le persone occupano in una data realtà sociale. Esistono ruoli acquisiti e ruoli ascritti

  30. Gli schemi di eventi Conoscenze relative al modo in cui ci si comporta nelle diverse situazioni sociali, comprese le aspettative che abbiamo sul modo in cui si comporteranno gli altri (scripts o copione).

  31. IL PERCORSO COGNITIVO: Memoria, conoscenza organizzata Evento stimolo Ulteriori inferenze, decisioni/giudizi Percezione Codifica iniziale Categorizzazione Risposta comportamentale

  32. Le persone utilizzano due tipi di processi di conoscenza, a seconda degli scopi che perseguono: Processi top-down (o schema-driven): si basano sull’esistenza di concetti, conoscenze e teorie presenti in memoria, che permettono di trattare stimoli nuovi facendo riferimento a informazioni già possedute. Accorciano il lavoro cognitivo, ma possono indurre in errori e distorsioni

  33. Processibottom-up (o data-driven): si basano sui dati della situazione in atto raccolti tramite la percezione. Sono più accurati, ma dispendiosi sul piano temporale in quanto si centrano su ogni singolo elemento di informazione

  34. La scelta di utilizzare processi schema-drivenodata-drivendipende: • motivazione dell’elaborazione • capacità di elaborazione

More Related