1 / 35

Il trasporto intermodale ed i valichi alpini: problemi e prospettive

Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia. Il trasporto intermodale ed i valichi alpini: problemi e prospettive. Marcucci Edoardo. VI Riunione Scientifica della Società Italiana degli Economisti dei Trasporti (SIET) Trasporti e politiche economiche.

cornelia
Download Presentation

Il trasporto intermodale ed i valichi alpini: problemi e prospettive

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Il trasporto intermodale ed i valichi alpini: problemi e prospettive Marcucci Edoardo VI Riunione Scientifica della Società Italiana degli Economisti dei Trasporti (SIET) Trasporti e politiche economiche Palermo, 13-14 Novembre 2003

  2. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Scopo della presentazione Dimostrare tramite l’analisi dei dati di traffico (storici e proiezioni) che esiste un problema di ripartizione modale nei valichi (impatto ambientale) Chiarire che, in assenza di interventi, la situazione diverrà presto insostenibile Evidenziare che per intervenire coerentemente sull’opzione intermodale bisogna studiare il trade-off costo/qualità del servizio Riflettere su quali strumenti utilizzare per valutare le effettive preferenze di coloro che effettuano la scelta modale Palermo, 13-14 Novembre 2003

  3. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Indice della presentazione Trasporto merci sull’arco alpino: i dati L’impatto ambientale del trasporto merci su strada nell’arco alpino I progetti di ricerca europei sul trasporto intermodale La qualità dell’intermodale e prospettive di ricerca Conclusioni Palermo, 13-14 Novembre 2003

  4. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Prima parte I dati del trasporto merci sull’arco alpino Palermo, 13-14 Novembre 2003

  5. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I dati sul trasporto merci nell’arco alpino Palermo, 13-14 Novembre 2003

  6. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I dati sul trasporto merci nell’arco alpino Trasporto merci nell’arco alpino per ferrovia e strada anni 1998 e 1999 nei passi alpini. Milioni di tonnellate. Palermo, 13-14 Novembre 2003

  7. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I dati sul trasporto merci nell’arco alpino Trasporto merci transalpino (Mon Cenisio/Fréjus – Brennero). Anni 1980/99 per modo di trasporto in Francia, Svizzera ed Austria. Milioni di tonnellate Palermo, 13-14 Novembre 2003

  8. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I dati sul trasporto merci nell’arco alpino Trasporto merci nell’arco alpino per ferrovia e strada anni 1998 e 1999 nei passi alpini. Milioni di tonnellate. Palermo, 13-14 Novembre 2003

  9. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I dati sul trasporto merci nell’arco alpino Palermo, 13-14 Novembre 2003

  10. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I dati sul trasporto merci nell’arco alpino Palermo, 13-14 Novembre 2003

  11. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Gli scenari e le previsioni di traffico Palermo, 13-14 Novembre 2003

  12. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Seconda parte L’impatto ambientale del trasporto merci su strada nell’arco alpino Palermo, 13-14 Novembre 2003

  13. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia L’impatto ambientale del trasporto merci Andamento del trasporto merci in Europa Palermo, 13-14 Novembre 2003

  14. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia L’impatto ambientale del trasporto merci Componenti volatili Palermo, 13-14 Novembre 2003

  15. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia L’impatto ambientale del trasporto merci Particolato Palermo, 13-14 Novembre 2003

  16. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia L’impatto ambientale del trasporto merci Co2 Palermo, 13-14 Novembre 2003

  17. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia L’impatto ambientale del trasporto merci NOx Palermo, 13-14 Novembre 2003

  18. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia L’impatto ambientale del trasporto merci CO Palermo, 13-14 Novembre 2003

  19. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Costi esterni e peculiarità del contesto alpino • Ecosistema particolarmente sensibile • Condizioni climatiche e fisiche rendono l’ecosistema più sensibile ed esposto • Concentrazioni di inquinanti paragonabili a quelle dei centri urbani • Forti implicazioni redistributive: danni locali e benefici esterni all’area Palermo, 13-14 Novembre 2003

  20. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Le categorie di intervento possibili • Infrastrutturali – TENs • Regolatorie • - comando e controllo: (divieti (ton Svizzera), limiti (ecopunti (Austria) • -di prezzo: tassa ton/Km (Germania, Svizzera) • Liberalizzazione (pachetto ferrovie) • Tecnologiche (segnalamento, interoperabilità) • Amministrative (standardizzazione documentazione) • Organizzative (orari di apertura e chiusura interoporti, dogane, uffici veterinari, ecc.) Palermo, 13-14 Novembre 2003

  21. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Piano d’azione del Brennero (2002) • Interventi concertati a favore del combinato tra Germania, Italia, Austria e Grecia • Tre categorie di interventi • Alta priorità – breve periodo – consolidamento qualità –azioni mirate al combinato non accompagnato: cooperazione tra imprese feroviarie, ottimizzazione scambio informazioni, adozione sistema comune di gestione qualità, eliminazione delle principali criticità • Breve termine –miglioramento competitività combinato: interoperabilità er la trazione, incremento della qulità nel rispetto delle aspettative del mercato, incremento dell’offerta • Medio periodo – base per la crecita di lungo periodo del combinato: incremento della quantità di tracce orarie, trazione ed operazioni nei terminal; armonizzazione modernizzazione e potenziamento dell’infrastruttura; miglioramento collegamenti ed operazioni nei terminal Palermo, 13-14 Novembre 2003

  22. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Terza parte I progetti di ricerca europei sul trasporto combinato Palermo, 13-14 Novembre 2003

  23. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia I progetti di ricerca europei sull’intermodale • IQ • RECORDIT • LOGIQ • PROMOTIQ Palermo, 13-14 Novembre 2003

  24. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia IQ • Durata quadriennale, scala europea, qualità del trasporto intermodale e segmentazione del mercato, sistemi di gestione delle ferrovie e catene logistiche • Domanda – diversi segmenti con diversi rapporti prezzo/qualità • Offerta – forte rapporto tra qualità e sistema operativo dei treni ( navetta, blocco, ecc.) • Rapporto tra operazioni ferroviarie e strutturazione della rete (gateway, hub & Spoke) • Corridoi isolati remunerativi ma costituiscono un ostacolo alla creazione di un sistema intermodale diffuso Palermo, 13-14 Novembre 2003

  25. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia RECORDIT • Obiettivo: analisi dei costi totali del trasporto merci intermodale e loro confronto con il tutto strada • Risultati: individuazione delle principali voci di costo con riferimento a tre specifici corridoi e individuazione delle priorità di intervento • Suggerimenti: a) riduzione dei costi di transhipment nei terminali (produttività lavoro +15%, costo del capitale -33%); b) incremento fattori di carico dal 60% al 90% con un risparmio di costi di circa il 2-4%; c) miglioramento del tratto ferroviario: risparmio energetico del 50% locomotori più efficienti, numero vagoni e fermate Palermo, 13-14 Novembre 2003

  26. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia LOGIQ • Obiettivo: individuazione degli attori lungo la catena intermodale, valutazione e miglioramento del processo decisionale • Risultati: definizione dei prerequisiti legali, organizzativi ed operativi per facilitare l’accesso alle informazioni da parte degli operatori. Realizzazione di un Sistema di Supporto alle Decisioni per valutare le interconnessioni tra segmenti di mercato ed attori coinvolti. Stima del trade off tra costo e qualità del servizio per categorie segmentate di utilizzatori • Il COSTO è il criterio più rilevante nella scelta. La qualità viene vista come: affidabilità, frequenza e meno importante, flessibilità. Palermo, 13-14 Novembre 2003

  27. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia PROMOTIQ • Obiettivo: identificazione di opportunità e barriere che gli operatori possono incontrare nella realizzazione di servizi di trasporto intermodale/combinato di tipo porta a porta • Risultati: Identificazione di 6 questioni fondamentali: 1) trazione e ruolo delle ferrovie, 2) Intermodale di breve distanza (<300Km), 3) intermodale piccole spedizioni, 4) nuovi segmenti ad alta qualità, 5) integrazione del trasporto aereo nell’intermodale, 6) nuovi trend nel trasporto di breve raggio • Proposte di intervento e studio dell’introduzione di nuovi servizi innovativi: 1) approccio integrato nella produzione e catena logistica distributiva, 2) approccio europeo per stimolare la vendita di slot a basso costo, 3) accordi di cooperazione tra gli operatori intermodali, 4) coinvolgimento diretto delle grandi compagnie di navigazione, 5) network specializzati dedicati all’intermodale su corridoi ad elevato traffico. Palermo, 13-14 Novembre 2003

  28. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Quarta parte La qualità del combinato e prospettive di ricerca Palermo, 13-14 Novembre 2003

  29. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Costo e qualità del trasporto intermodale 1/3 • Tutti i documenti analizzati (Studi europei, Documenti di programmazione UE, Programma d’Azione del Brennero, ecc) sottolineano l’importanza della qualità e del costo del trasporto intermodale • E’ necessaria la massima attenzione alle preferenze di chi effettivamente determina la scelta modale • Per comprendere le valutazioni espresse da chi acquista il servizio si deve disporre di uno schema concettuale che sia da guida nel processo di interpretazione delle valutazioni espresse (difficile da individuare in presenza di forti interazioni) • Le tecniche di indagine solitamente utilizzate per desumere il livello di preferenze riguardo agli attributi del trasporto sono: 1) la valutazione qualitativa diretta, 2) le preferenze rivelate e 3) le preferenze dichiarate Palermo, 13-14 Novembre 2003

  30. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Costo e qualità del trasporto intermodale 2/3 • Le preferenze dichiarate nascono si sviluppano e si consolidano per studiare le caratteristiche specifiche (attributi) di beni e servizi che, in ultima analisi, ne determinano la qualità. • Date le risorse coinvolte è opportuno stimare preventivamente il valore che gli operatori assegnano ai vari attributi del servizio. • SP sino a poco fa Agenti isolati, ora Agenti interdipendenti (Mc Fadden). Interazione fondamentale all’interno di catene logistiche chiuse. • Il contributo di Hensher: IACE (Interactive Agency Choice Experiment), interrelazione e preferenze endogene al processo decisionale. Palermo, 13-14 Novembre 2003

  31. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Costo e qualità del trasporto intermodale 3/3 • IACE • cerca di formalizzare un sistema di modellizzazione in grado di catturare gli elementi di interazione tra gli agenti; • valuta le scelte che conducono all’equilibrio come frutto sia di processi basati sulla cooperazione sia sulla non- cooperazione; • consente di rivelare l’insieme di vincoli che impediscono il realizzarsi di processi cooperativi. Palermo, 13-14 Novembre 2003

  32. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Quinta parte Conclusioni Palermo, 13-14 Novembre 2003

  33. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Conclusioni 1/2 • I dati confermano che il problema del trasporto merci sull’arco alpino esiste, è rilevante e, in assenza di interventi, tenderà a peggiorare rapidamente • Il Brennero è il valico con i flussi più importanti e con prospettive di crescita maggiori • Esistono seri problemi sia sulla disponibilità dei dati sia sulle proiezioni di traffico • Il trasporto intermodale è la soluzione ecocompatibile a cui puntare da subito Palermo, 13-14 Novembre 2003

  34. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Conclusioni 2/2 • La qualità del trasporto intermodale ed il suo costo appaiono gli elementi cruciali nella scelta modale • Stimare il valore degli attributi che caratterizzano la qualità del servizio tramite SP • Attenzione particolare alle preferenze di coloro che determinano la scelta modale • Intermodale, catene logistiche ed interazione: IACE la risposta Palermo, 13-14 Novembre 2003

  35. Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” Facoltà di Economia Grazie per la vostra attenzione Palermo, 13-14 Novembre 2003

More Related