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Il ruolo dell’ASL a supporto dello Sportello Unico Attività Produttive

Il ruolo dell’ASL a supporto dello Sportello Unico Attività Produttive. Edoardo Moia Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASL Novara Novara, 5 settembre 2013. CITTADINO. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. PROGETTISTA. CITTADINO. SPORTELLO UNICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE. PROGETTISTA. PROVINCIA.

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Il ruolo dell’ASL a supporto dello Sportello Unico Attività Produttive

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Presentation Transcript


  1. Il ruolo dell’ASL a supporto dello Sportello Unico Attività Produttive Edoardo Moia Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASL Novara Novara, 5 settembre 2013

  2. CITTADINO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PROGETTISTA

  3. CITTADINO SPORTELLO UNICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE PROGETTISTA

  4. PROVINCIA CITTADINO URBANISTICA SPORTELLO UNICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE PROGETTISTA VIGILI DEL FUOCO BELLE ARTI ASL

  5. PROVINCIA ASL VIGILI DEL FUOCO URBANISTICA BELLE ARTI SPORTELLO UNICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE PROGETTISTA CITTADINO

  6. COSA DEVE FARE L’ASL?

  7. COSA PUO’ FARE L’ASL?

  8. COSA DEVE FARE L’ASL?

  9. Semplificazione = Autocertificazione … e’ proprio così?

  10. Secondo questo principio l’ASL potrebbe….

  11. Oppure….

  12. Ma in realtà anche oggi…

  13. COSA FA L’ASL?

  14. Mantenere queste attività?

  15. Ma non era tutto autocertificabile?Sì, ma… (art. 20 DPR 380/2001) “La domanda per il rilascio del permesso di costruire… va presentata… corredata da…un’autocertificazione circa la conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie nel caso in cui il progetto riguardi interventi di edilizia residenziale ovvero quando la verifica in ordine a tale conformità non comporti valutazioni tecnico-discrezionali”

  16. Il che, in un Paese con 18.000 leggi….

  17. …nelle situazioni più complesse non sempre il quadro normativo è abbastanza chiaro da consentire un’autocertificazione senza incorrere in valutazioni tecnico-discrezionali

  18. … occorre trovare uno strumento che consenta di incrementare la possibilità per i tecnici di assumersi l’onere dell’autocertificazione

  19. REGOLAMENTO LOCALE DI IGIENE …18.001^ LEGGE?

  20. Oppure strumento per facilitare l’autocertificazione?

  21. Ma non finisce qui…

  22. Definizione flusso operativo

  23. Chiarezza nella definizione dell’interlocutore

  24. Univocità del parere

  25. Guida alla gestione dei procedimenti Chi fa cosa?

  26. Guida alla gestione dei procedimenti

  27. Guida alla gestione dei procedimenti

  28. Guida alla gestione dei procedimenti

  29. Guida alla gestione dei procedimenti - Esempi

  30. Guida alla gestione dei procedimenti - Esempi

  31. Guida alla gestione dei procedimenti - Esempi

  32. Il parere sul procedimento semplificato

  33. Industrie insalubri Art. 48 Legge Regionale 56/77: “Le domande di concessione relative ad insediamenti industriali e attività produttive comprese negli elenchi formati a norma dell’art. 216 T.U.LL.SS. … debbono essere preventivamente sottoposte all’ASL competente per territorio, perché provveda alla verifica di compatibilità… Il parere sostituisce il nulla osta di cui all’art 220 del T.U.LL.SS. … è altresì obbligatorio nei casi di trasformazione di attività esistente in una di quelle comprese negli elenchi …”

  34. Industrie insalubri L’ art. 48 Legge Regionale 56/77 è stato modificato dall’art. 61 della Legge Regionale 25 marzo 2013, n. 3 Il parere preventivo per la verifica della compatibilità non è più obbligatorio

  35. Industrie insalubri Resta invece in vigore l’ art. 216 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie: “Le manifatture o fabbriche che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti sono indicate in un elenco diviso in due classi. Una industria o manifattura la quale sia inscritta nella prima classe, può essere permessa nell'abitato, quante volte l'industriale che l'esercita provi che, per l'introduzione di nuovi metodi o speciali cautele, il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato. Chiunque intende attivare una fabbrica o manifattura compresa nel sopra indicato elenco, deve quindici giorni prima darne avviso per iscritto al sindaco, il quale, quando lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, può vietarne l'attivazione o subordinarla a determinate cautele.”

  36. Industrie insalubri In termini di rischio per la salute, l’impatto di un’industria insalubre di prima classe sul territorio può certamente essere rilevante; MA allo stato attuale della normativa, una valutazione può essere effettuata solo: nell’ambito dei procedimenti in vigore in materia ambientale (VIA, VAS, AIA, ecc.), che si intendono sostitutivi di altri procedimenti a valenza locale; nell’ambito del procedimento ordinario SUAP, qualora si riscontrino elementi discrezionali che lo rendano non autocertificabile

  37. Industrie insalubri Quindi…..

  38. Grazie!!

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