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UNITA’ 1.1 I MICRORGANISMI

MODULO. 1. UNITA’ 1.1 I MICRORGANISMI. I microrganismi. S ONO ORGANISMI VISIBILI AL MICROSCOPIO La prima classificazione dei viventi risale addirittura ad Aristotele. Appartengono ai seguenti regni : - Monere ( batteri )

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UNITA’ 1.1 I MICRORGANISMI

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Presentation Transcript


  1. MODULO 1 UNITA’ 1.1I MICRORGANISMI

  2. I microrganismi SONO ORGANISMI VISIBILI AL MICROSCOPIO La prima classificazione dei viventi risale addirittura ad Aristotele. Appartengonoaiseguentiregni: - Monere (batteri) Protisti: con caratteristiche nutrizionali simili a quelle delle piante (protisti autotrofi, come le alghe rosse e le alghe verdi), o a quelle di funghi e animali (protisti eterotrofi, tra cui sono annoverate le amebe,). La principale caratteristica che differenzia i protisti dalle monere è il fatto di essere organismi eucarioti. - Funghi

  3. I microrganismi PRINCIPALI MICRORGANISMI RILEVANTI IN CAMPO ALIMENTARE: VIRUS BATTERI MUFFE E LIEVITI (REGNO DEI FUNGHI)

  4. Classificazione dei microrganismi PATOGENI: RESPONSABILI DI MALATTIE DELL’UOMO, DEGLI ANIMALI DOMESTICI, DELLE PIANTE (VIRUS INFLUENZA, BATTERIO TUBERCOLOSI, DEL COLERA ECC.) INNOCUI: NON INFLUISCONO SULLE CONDIZIONI DI SALUTE DELL’INDIVIDUO (LA MAGGIOR PARTE DEI MICRORGANISMI) UTILI: PRODUCONO SOSTANZE UTILI ALL’UOMO (LIEVITI PER PRODURRE VINO, BIRRA E PANE, I BATTERI PRESENTI NELL’INTESTINO UMANO).

  5. I virus I VIRUS SONO PARASSITI OBBLIGATI: NON SONO IN GRADO DI RIPRODURSI AUTONOMAMENTE MA SOLO NELLA CELLULA OSPITE). I virus che infettano i batteri = BATTERIOFAGI STRUTTURA DI UN VIRUS 1. capside 2. DNA o RNA 3. asse tubulare 4. guaina 5. piastra o placca 6. spine o fibrille. UNITA’ DI MISURA: NANOMETRI 1 nm = 10-9 m

  6. Come si riproducono i virus?

  7. I batteri UNITA’ DI MISURA: MICRON 1 µm = 10-6 m Possiedono una cellula procariota: - il NUCLEO privo di membrana nucleare; - il CITOPLASMA delimitato dalla MEMBRANA CITOPLASMATICA - la PARETE CELLULARE dà forma e rigidità (quella più esterna) Citoplasma Ciglia e Flagelli DNA Membrana citoplasmatica Ribosomi

  8. I batteri Si riproducono per scissione binaria Setto di separazione Cellula madre 2 Cellule figlie identiche

  9. I batteri In condizioniambientalisfavorevolialcunibatteriproduconoforme di resistenzadetteSPORE I batteripossonoessere: Sporigeni: producono spore Asporigeni: non producono spore

  10. I batteri AlcunibatteriproduconosostanzetossichedetteTOSSINE: Esse si distinguono in: ENDOTOSSINE (di naturaglucidica) si liberanonell’ambientesoltantodopo la morte dei batteri; ESOTOSSINE (di naturaproteica) sono prodottedurante il ciclovitaledel batterioed eliminate nei tessuti dell’ospite (uomo)

  11. QUALI SONO I PIÙ PERICOLOSI PER L’UOMO DAL PUNTO DI VISTA IGIENICO-SANITARIO? Sono i batteri sporigeni perché, producendo spore, resistono alle normali temperature di cottura degli alimenti.

  12. I batteri Presentano forme diverse: a sfera (cocchi) a bastoncello (bacilli) a virgola (vibrioni) a spirale (spirilli) a clava (corinebatteri) cocchi bacilli vibrioni corinebatteri spirilli

  13. I batteri Si aggregano: a coppie (diplococchi) a catena (streptococchi) a grappoli (stafilococchi)

  14. I funghi microscopici: muffe e lieviti I funghi possiedono cellule di tipo eucariota (il nucleo è racchiuso da una membrana nucleare) Sono organismi eterotrofi perché privi di clorofilla

  15. Muffe IFE (strutturefilamentose) MICELIO (insieme di ife) PossonoessereSAPROFITI o PARASSITI Si nutrono di sostanzeorganiche in decomposizione Si nutrono di organismi viventi

  16. MUFFE Funghi pluricellulari Di interesse alimentare sono i generi Penicillium Penicillium roqueforti e P. Camemberti GORGONZOLA CAMEMBERT E BRIE In certe condizioni possono produrre micotossine (cancerogene)

  17. LIEVITI: Funghi unicellulari Saccaromiceti: responsabili della fermentazione alcolica (molto importanti) • Alcuni lieviti possono provocare alterazioni negli alimenti (Candida, Pichia: responsabili della FIORETTA che si manifesta con una patina nel vino e nelle salamoie).

  18. LIEVITI: Funghi unicellulari I LIEVITI SI RIPRODUCONO PER GEMMAZIONE (ESTROFLESSIONE)

  19. FATTORI DI CRESCITA DEI MICROORGANISMI

  20. °C 100 TEMPERATURA 70 Quali sono le specie patogene per l’uomo? 45 Mesofili 20 OPTIMUM T (37°C) CORPOREA 0 - 18

  21. Crescita dei microrganismi Tempo 20-30’ ogni generazione Umidità pH batteri  7 muffe e lieviti < 7 Ossigeno aerobi anaerobi aerobi/anaerobi facoltativi Luce i raggi UV sono letali (alcune tecniche di sterilizzazione)

  22. I microrganismi e la temperatura Differenza tra azione Batteriostatica e Battericida? La T < intervallo di crescita dei microorganismi L’azione Batteriostatica I microorganismi rallentano la crescita ma NON muoiono Mantenimento Alte T xTempo adeguato L’azione Battericida I microorganismi muoiono

  23. Le malattie a carico dell’apparatodigerente, causate dall’ingestione di cibi contaminati da microrganismi e/o dalle loro tossine. TOSSINFEZIONI ALIMENTARI:

  24. 1. INFEZIONI ALIMENTARI2. INTOSSICAZIONI ALIMENTARI3. TOSSINFEZIONI VERE E PROPRIE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI:

  25. INFEZIONI ALIMENTARI Microrganismi patogenisono presenti nell’alimento.

  26. 2. INTOSSICAZIONI ALIMENTARI causatedalletossineprodotte dai microrganismi che si sono sviluppati nei cibi.

  27. Ingestione di alimenti contenenti sia i microorganismi che le tossine. 3. TOSSINFEZIONI VERE E PROPRIE

  28. Come provocano le Tossinfezioni i microorganismi ? Consumo di un alimento contenente un certo n. di batteri e/o loro tossine penetrano nell’organismo superando le sue barriere difensive naturali. Malattia

  29. IMPORTANTE La quantità di microrganismi necessari per causare la malattia= DOSE INFETTANTE MINIMA (DIM) Da quali fattoridipende la DIM? 1. Virulenza del m. 2. dall’età e dallecondizioni di salute dell’individuo (bambini, anziani, malnutritisonopiùpredispostirispettoaisani).

  30. Se la Quantità dei microorganismi < DIM I sintomi della malattia non si manifestano INDIVIDUO PORTATORE SANO (può trasmettere e diffondere la malattia anche se è apparentemente sano)

  31. PERIODO DI INCUBAZIONE Periodo che intercorre tra l’ingestione del cibo contaminato e la manifestazione dei primi sintomi. La malattia si manifesta subito? NO Intercorre un periodo di tempo

  32. Trasmissione dei microrganismi I microrganismi patogeni possonotrasmettersi per: 1. Contaminazionediretta L’ uomo o animalemalato/portatoresano viene a contatto con l’ uomosano.

  33. Trasmissione dei microrganismi 2. contaminazioneindiretta VeicoliVettori mezzi animati mezzi inanimati aria acqua stoviglie fazzoletti mosche scarafaggi topi animali domestici

  34. 3. Contaminazionecrociata I m. sono trasferitida un alimentoall’altroattraverso le mani, utensili, ecc Causa:comportamentiscorrettida parte del personale Es.Sullostesso piano di lavoro o con lo stessocoltellomaniopolo la carne cruda e taglio il formaggio.

  35. PRINCIPALI BATTERI RESPONSABILI DELLE TOSSINFEZIONI

  36. SALMONELLE Bacilli asporigeni Aerobi o anaerobi facoltativi Intervallo crescita tra 7 e 45 °C; OPTMUM 37 °C Distruzione: 12 min a 66 °C

  37. SALMONELLE Tipi di salmonelle: responsabili di tifo e responsabili delle salmonellosi . Sintomi: diarrea, dolori addominali, febbre alta Alimenti a rischio: uova crude, pollame, creme, salse, ecc.

  38. STAFILOCOCCHI= Cocchi riuniti a grappolo Asporigeni, aerobi o anaerobifacoltativi Produconotossinetermostabili, resistentiaisucchigastrici.

  39. STAFILOCOCCHI= Cocchi riuniti a grappolo Sintomi:vomito, diarrea, doloriaddominali Alimenti a rischio: creme a base di uova, latticini, carnitritate, ecc.

  40. CLOSTRIDIUM BOTULINUM Bacilloanaerobio, Sporigeno Il botulismo è causatodallatossina che il batterio produce mentre si moltiplica nell’alimento. Neurotossinaemicrania, paralisi dei muscolirespiratori (morte)

  41. CLOSTRIDIUM BOTULINUM Sporeresistentiallealte temperature Tossinetermolabili (distruzionenormalimetodi di cottura). Alimenti a rischio: conserve sott’olio, insaccati, pesceaffumicato

  42. Bacilloanaerobio, sporigeno Sintomigastroenterici: doloriaddominali, diarrea, ecc. Clostridium perfringens

  43. Alimenti a rischio: carne cruda o poco cotta o lasciataraffreddare lentamente nelsugo, ecc. Per prevenirequestamalattia, raffreddarerapidamenteicibi (abbattitoretermico). Clostridium perfringens

  44. Listeriamonocytogenes • Bacilloaerobio, asporigeno • La LISTERIOSI (malattia) • si manifesta con febbre, vomito e diarrea.

  45. Listeriamonocytogenes • Alto rischio per donne in gravidanza e bambini: aborto, meningiti, setticemia (penetrazione e moltiplicazione dei microorg. patogeni nelsangue). • Alimenti a rischio: latte crudo e latticini non pastorizzati, ortaggicrudi, ecc.

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