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LA SITUAZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN INGHILTERRA

LA SITUAZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN INGHILTERRA. ENGELS. L ’ Autore. Nasce a Barmen nel 1820 da una famiglia benestante. Il padre è un PIETISTA e per questo non permette che il figlio termini il liceo, preferendo farlo lavorare nel suo ufficio.

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LA SITUAZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN INGHILTERRA

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Presentation Transcript


  1. LA SITUAZIONE DELLA CLASSE OPERAIA IN INGHILTERRA ENGELS

  2. L’Autore • Nasce a Barmen nel 1820 da una famiglia benestante. • Il padre è un PIETISTA e per questo non permette che il figlio termini il liceo, preferendo farlo lavorare nel suo ufficio. • Si trasferisce a Brema, città che gli permetterà di conoscere molte arti e avvicinarsi ad interessi che il padre gli aveva precedentemente vietato. • Fin da giovane si accinse alla scrittura di testi che raccontavano la situazione degli operai e delle classi più povere. • Pur studiando filosofi e studiosi che credevano in Dio, Engels sempre piùprenderà distanze dalla religione, soprattutto da quella paterna. • Conoscerà molti studiosi e filosofi importanti ( Marx ) che influenzeranno il suo pensiero. Sarà portavoce diretto del partito comunista. • Muore nel 1895 a Londra dopo aver combattuto per tutta la sua vita contro le ingiustizie riservate agli operai.

  3. I RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Con la denominazione di “prima rivoluzione industriale”si intende il processo di industrializzazione di cui fu protagonista l’Inghilterra indicativamente fra il 1770 e il 1850. La prima rivoluzione industriale si caratterizza per la nascita dell’industria, permessa dall’introduzione di una serie di innovazioni di fondamentale importanze, in primo luogo della macchina a vapore, e più in generale grazie all’invenzione e all’utilizzo delle macchine che, essendo rapide e precise e dunque estremamente produttive andarono gradualmente a sostituire l’abilità umana in diverse operazioni. L’utilizzo delle macchine e la necessità di trovare sempre nuove fonti di energia per azionarle provocò un concentramento delle nuove strutture industriali, inizialmente soprattutto per quanto riguarda gli opifici, nelle città, che si svilupparono in modo estremamente rapido. Se dunque prima il lavoro era generalmente svolto nelle case private e nelle botteghe, ora vede come luogo principale le fabbriche, moderni edifici piegati alla nuova produzione che sorsero in tutte le maggiori città industriali.

  4. SISTEMA CAPITALISTICO L’operaio vende al capitalista la sua forza-lavoro per una certa somma quotidiana. Dopo aver lavorato poche ore, egli ha già prodotto il valore di quella somma Ma il suo contratto di lavoro stabilisce che egli deve continuare a lavorare ancora diverse ore per completare la sua giornata lavorativa Il valore che l’operaio produce in queste ore supplementari di pluslavoro è plusvalore.

  5. FriederichEngels, fortemente colpito dal degrado dei centri urbani inglesi, sentì la necessità morale di denunciare le terribili condizioni in cui vivevano gli operai impiegati nelle fabbriche più produttive del mondo e dunque nel 1846 pubblicò La condizione della classe operaia in Inghilterra che documenta appunto le condizioni della classe operaia inglese fuori e dentro la fabbrica. “(…) E’ veramente rivoltante il modo in cui la grande massa dei poveri viene trattata nella società odierna. Li si attira nelle grandi città, dove respirano un’atmosfera peggiore che nelle loro terre di campagna. Vengono privati dei mezzi atti ad assicurare pulizia, vengono privati dell’acqua, poiché le condutture vengono collocate solo dietro pagamento, ed i fiumi sono così sporchi che non possono essere più utilizzati a scopi di pulizia; li si costringe a gettare sulla strada tutti i rifiuti e le immondizie, tutta l’acqua sporca, anzi, spesso tutto il sudiciume più ripugnante e lo sterco (…). Tutti i mali possibili vengono accumulati sul capo dei poveri. (…). Essi vengono ammucchiati in uno spazio particolarmente ristretto. (…) Li si rinserra a dozzine in un’unica stanza (…). Si tolgono loro tutti i piaceri, tranne quelli del sesso e dell’alcool, mentre ogni giorno li si fa lavorare fino all’estremo limite di tutte le forze fisiche e morali.”

  6. le grandi città sono abitate principalmente da operai • questi operai non posseggono nulla e vivono del salario che è quasi sempre sufficiente ai bisogni quotidiani • pericolo della disoccupazione • abitazioni mal costruite, tenute in cattivo stato, mal aerate, umide e malsane • vestiario degli operai è generalmente povero • i cibi in generale sono cattivi, spesso quasi immangiabili e in quantità insufficienti CLASSE OPERAIA “quartieri brutti” LONDRA MANCHESTER DUBLINO-EDIMBURGO-LIVERPOOL

  7. “Se un individuo arreca ad un altro un danno fisico di tale gravità che la vittima muore,chiamiamo questo atto omicidio: se l’autore sapeva in precedenza che il danno sarebbe stato mortale, la sua azione si chiama assassinio. Ma se la società pone centinaia di proletari in una situazione tale che essi non possano vivere, questo è assassinio, esattamente come l’azione di un singolo, ma un assassinio mascherato e perfido,contro il quale nessuno puòdifendersi, perché non si vede l’assassino…”

  8. Condizioni sanitarie • Aria viziata: poca circolazione di ossigeno • Case molto piccole e ammassate tra loro • Sporcizia generale • Condanna al lavoro estremo • INDEBOLIMENTO DELLO STATO FISICO E MORALE DEGLI OPERAI

  9. Malattie( diffuse soprattutto nel quartieri di Londra) • Malattie Polmonari • Tifo • Scrofola • Rachitismo (Deformazione delle articolazioni) Occhi infossati, visi pallidi e privi di energia, febbre alta. Mancanza di assistenza medica, nutrimento insufficiente, poco riposo e troppo lavoro, vestiario inadeguato, ignoranza.

  10. “L’operaio torna a casa stanco ed esaurito dal suo lavoro; trova un’abitazione priva di ogni comodità,umida, sgradevole e sudicia; ha un acuto bisogno di una distrazione, deve avere qualcosaper cui valga la pena di lavorare;il suo umore depresso chiede prepotentemente uno stimolo. Diventa una necessitàfisica e morale,per cui la grande parte degli operai deve soggiogare all’alcool”

  11. “L’ istruzione obbligatoria non esiste in nessun luogo” • Scuole serali : mal organizzate, con maestri non istruiti e troppo pesanti per essere frequentate da fanciulli che hanno già lavorato per 12/14 ore. • Scuole Domenicali : l’intervallo tra una domenica e l’altra è troppo lungo. Un bambino privo di istruzione alla seconda lezione non potrà mai ricordarsi quello che aveva imparato la lezione prima.

  12. E la borghesia? • Non ha nulla da perdere , molto invece da temere dall’istruzione e dal benessere della classe operaia. • “ non c’è quindi neppure da meravigliarsi se gli operai, trattati come bestie, o divengono veramente tali o riescono a conservare la coscienza e il sentimento della propria umanità soltanto mediante l’odiopiù ardente,mediante una perpetua rivolta interna contro la borghesia dominante. Essi sono uomini soltanto fino a che provano ira contro la classe dominante: diventano bestie non appena si adattano pazientemente al loro giogo,cercando soltanto di rendersi piacevole la vita sotto di questo,senza voler spezzare il giogo stesso.”

  13. IMM. TRATTE DA “I COMPAGNI”, MARIO MONICELLI Gli operai in fabbrica in senso stretto

  14. malattie Sviluppo incompleto Ambiente umido e caldo indebolimento Disturbi al torace Orario di 14-16 ore al giorno Eccitamento del sistema nervoso Insonnia

  15. MALFORMAZIONI:- ginocchia e ossa curvate • - legamenti allentati • - caviglie ingrossate • - vene varicose • - ulcerazioni • - molti storpi • -spalla destra sporgente • -infortuni- tetano I bambini vengono percossi e bastonati dai padroni

  16. Donne costrette a Lavorare fino al Momento del parto • LE DONNE: • - sviluppo precoce • - malformazione del bacino • - deperimento • (-testimonianza di una ragazza di 20 anni con tre figli)

  17. DESCRIZIONE DEI FANCIULLI FATTA DA UN BORGHESE: • “appaiono tutti sereni e svelti e si rallegrano dell'agile gioco dei loro muscoli e danno libero sfogo alla vivacità propria della loro età” • “il lavoro di questi veloci elfi assomigliava ad un gioco il cui esercizio conferiva loro una piacevole destrezza. Consci della propria abilità, essi si compiacevano di mostrarla ad ogni estraneo. Appena usciti dalla fabbrica eccoli ruzzare nel campo da gioco più vicino”

  18. Federico Rampini, Repubblica 2007i Per confezionare un paio di Timberland, vendute in Europa a 150 euro, nella città di Zhongshan un ragazzo di 14 anni guadagna 45 centesimi di euro. Lavora 16 ore al giorno, dorme in fabbrica, non ha ferie né assicurazione malattia, rischia l'intossicazione e vive sotto l'oppressione di padroni-aguzzini. I lager cinesi che fabbricanoil sogno occidentale

  19. La maggior parte di questi bambini soffre di herpes per l'inquinamento dei coloranti. Con gli occhi costretti sempre a fissare il lavoro degli aghi, tutti hanno malattie della vista. Alla luce del sole non possono tenere aperti gli occhi infiammati. Lamentano mal di testa cronici.Il padrone dice che spende troppo in medicinali". Engels vs Rampini • La fabbricazione dei merletti è un lavoro assai dannoso per la vista; i threaders sono soggetti a un tipo di infiammazione agli occhi e, quando infilano gli aghi a dolori, lacrimazioni, offuscamenti della vista.Mentre il lavoro dei winders provoca infiammazioni della cornea e cateratte.

  20. LONDRA • case sono abitate dalle cantine fin sotto i tetti • si pagavano gli affitti: • - 3 scellini alla settimana per due alloggi nello scantinato • - 4 scellini alla settimana per una stanza al piano terreno • per le strade ci sono mucchi di immondizia • gli operai peggio pagati vivono insieme ai ladri, ai furfanti e alle vittime di prostituzione “(…) essa contiene 1400 case, che sono abitate da 2795 famiglie, ossia circa 12 mila persone. (…) Un uomo, sua moglie, quattro o cinque figli e talvolta anche il nonno e la nonna, abitano in una sola stanza di dieci o dodici piedi quadrati, nella quale lavorano, mangiano e dormono (…)”.

  21. “(…) la donna abitava con il marito e un figlio diciannovenne al numero 3 di White Lyon Court, Londra, in una stanzuccia dove non c’era né un letto, né qualcosa che vi somigliasse, né alcun altro mobile. Essa giaceva morta accanto al figlio sopra un mucchio di piume, che erano sparse anche sopra al corpo seminudo, poiché non esistevano coperte né lenzuola. (…) Il cadavere lo trovarono semischeletrico e tutto pieno di morsicature di insetti. In una parte del pavimento i mattoni erano stati divelti e il buco veniva usato dalla famiglia come latrina (…)” G. Doré, London: a pilgrimage (1872) Quartiere operaio nel centro di Londra • senzatetto vivono nelle “case d’alloggio” “(…) In ogni letto vengono messe quattro, cinque, sei persone, malati e sani, vecchi e giovani, uomini e donne, ubriachi e sobri (…)

  22. DUBLINO “(…) si trovano una quantità di vicoli e cortili puzzolenti, molte cantine ricevono luce soltanto dalla porta e in parecchie case di esse gli abitanti dormono sulla nuda terra (…)” EDIMBURGO “(…) per ogni famiglia vi era un mucchio di paglia sporca in un angolo, e per di più la cantina, che era così scura da non permettere di riconoscere la gente neppure di giorno, ospitava anche un asino (…)”. LIVERPOOL “(…) le abitazioni sono usualmente così sudice, umide e cadenti che nessuno vorrebbe tenervi neanche il suo cavallo. (…) In questo quartiere la maggior parte delle abitazioni è stata dichiarata pericolante e inabitabile; ma proprio queste sono le più affollate, poiché, per legge, per esse non si può esigere affitto (…)”.

  23. MANCHESTER • Quartieri operai sono nettamente separati dai quartieri destinati alla classe media • All’epoca del colera la classe media, preoccupata, fece ripulire alcuni quartieri ma dopo qualche mese tutto tornò come prima • Il vestiario era povero e inadatto al clima: gli uomini in genere indossavano pantaloni di fustagno e le giacche fatte con pesanti stoffe di cotone • L’alimentazione era composta dagli scarti della classe media ed era un po‘ differente in base al salario di ogni operaio: - operai pagati meglio  carne ogni giorno e alla sera lardo e formaggio - operai medi  carne soltanto la domenica, ma maggiore quantità di patate e pane - operai più poveri  la carne si riduce a un po’ di lardo affettato in mezzo alle patate - irlandesi  solo patate

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