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i DEM Interactive DEMocracy

i DEM Interactive DEMocracy. Dott.ssa Miranda Brugi Direttrice Sistema Informativo e Reti tecnologiche Via Casato di Sotto, 23 53100 SIENA Tel. 0577/292441 Fax. 0577/292467 E-mail miranda.brugi@comune.siena.it.

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Presentation Transcript


  1. iDEM Interactive DEMocracy Dott.ssa Miranda Brugi Direttrice Sistema Informativo e Reti tecnologiche Via Casato di Sotto, 23 53100 SIENA Tel. 0577/292441 Fax. 0577/292467 E-mail miranda.brugi@comune.siena.it

  2. “ Essere cittadini nella società dell'informazione non significa solo poter accedere ai servizi di una PAL più efficiente,capace di disegnare i propri servizi sui bisogni degli utilizzatori (e-government) ... … ma anche poter partecipare in modo nuovo alla vita delle istituzioni politiche (e-democracy), tenendo conto della trasformazione in atto nelle relazioni fra attori pubblici e privati (governance)” E-government e e-democracy Da “Linee guida per la promozione della cittadinanza digitale”

  3. E-government e e-democracy E-gov: Utilizzo delle nuove tecnologie telematiche nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini e tra gli organi della P.A. al loro interno Rete nazionale Firma digitale Protocollo informatico EDBMS E-procurement Carta d’identità elettronica E-democracy Portali d’informazione Servizi on line per persone ed aziende Catasto e anagrafe Certificazione elettronica

  4. Comune di AREZZO Comune di GROSSETO Provincia di SIENA Provincia di GROSSETO Provincia di AREZZO Il progetto iDEM iDEM – Interactive DEMocracy è la risposta concreta dell’area vasta di Arezzo, Grosseto e Siena alla necessità di favorire l’intervento attivo da parte dei cittadini nelle politiche locali attraverso la promozione della cittadinanza digitale Comune di SIENA Ad iDEMpartecipano associazioni, gruppi di volontariato, soggetti pubblici e privati portatori di interessi collettivi iDEMè stato presentato sul recentebando di e-democracy promosso dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie

  5. Avviare un dialogo comune volto ad individuare le politiche locali atte a favorire processi di cittadinanza digitale • Emersione e definizione dei problemi specifici locali e relativi all’intera area • Definizione dei processi e delle regole di partecipazione attraverso le opportunità offerte dalle ICT • E-democracy tema “relativamente” nuovo • Problemi condivisi, ma differenti priorità • Superamento delle difficoltà di una azione comune e contemporanea sulle tre Province Gli obiettivi di iDEM ANALISI DELLE DIVERSITA’ E DELLE POLITICHE DI RIFERIMENTO ! ? ANALISI DELLE DIVERSITA’

  6. Progettazione e realizzazione di strumenti ed ambienti ICT a supporto delle politiche di e-democracy • Progettazione e realizzazione dei sistemi di gestione dell’informazione di un intero ciclo di vita di una politica e delle sue regole di partecipazione • Definizione di una linea tecnologica condivisa nel rispetto dell’opensource • Integrazione dei sistemi con gli strumenti pre-esistenti presso gli enti • Formazione Gli obiettivi di iDEM REALIZZAZIONE DI UNA SUITE DI STRUMENTI INFORMATICI ! ? REALIZZAZIONE STRUMENTI ANALISI DELLE DIVERSITA’

  7. Analisi e definizione dei canali di comunicazione idonei e delle tecnologie di consultazione • Fornire una ampia gamma di possibile interazione all’ente ed al cittadino • Progettazione e realizzazione dei tools di integrazione e multicanalità • Definizione di una linea tecnologica di azione condivisa • Confronto con le potenzialità e le problematiche locali: canali esistenti e loro diffusione Gli obiettivi di iDEM COMUNICAZIONE E MULTICANALITA’ ! ? MULTICANALITA’ REALIZZAZIONE STRUMENTI ANALISI DELLE DIVERSITA’

  8. Attivazione di differenti e specifici processi di partecipazione incentrati sulle fasce deboli della popolazione • Gestione della cittadinanza digitale sui temi evidenziati fin dalla proposta progettuale: • Accessibilità ai servizi e digital divide • Politiche ed orientamento al lavoro femminile • Coinvolgimento delle famiglie sui problemi scuola - educazione • Attivazione del “servizio” • Monitoraggio e verifica dei risultati • Condivisione delle esperienze maturate Gli obiettivi di iDEM CONTESTUALIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI ICT E LORO IMPIEGO ! CONTESTUALIZZAZIONE ED USO ? MULTICANALITA’ REALIZZAZIONE STRUMENTI ANALISI DELLE DIVERSITA’

  9. Progettare e realizzare strumenti e forme di informazione e consultazione nell’ottica di garantire la più ampia partecipazione possibile • Rispetto dei requisiti strumentali e funzionali definiti dai consorzi WAI – W3C • Individuazione ed uso degli accessori hardware di ausilio a cittadini disabili nei processi attivati • Reperire gli strumenti idonei a superare le diverse barriere • Integrare strumenti e soluzioni su ogni forma di coinvolgimento della cittadinanza Gli obiettivi di iDEM ACCESSIBILITA’ ALLE FORME DI E-DEMOCRACY ! ACCESSIBILITA’ ? CONTESTUALIZZAZIONE ED USO MULTICANALITA’ REALIZZAZIONE STRUMENTI ANALISI DELLE DIVERSITA’

  10. Mettere a comune esperienze, strumenti, metodi e soluzioni già adottate con successo (best practices) • Realizzare un ambiente web pubblico per favorire lo scambio di informazioni fra gli enti • Facilitare il riuso degli strumenti anche ad enti non già partecipanti al progetto • Individuazione e finalizzazione degli strumenti su nuove tematiche di interesse collettivo • Promozione dei principi della cittadinanza digitale Gli obiettivi di iDEM CONDIVISIONE DELLE BEST PRACTICES E RIUSO ! CONDIVISIONE E RIUSO ACCESSIBILITA’ !!! CONTESTUALIZZAZIONE ED USO MULTICANALITA’ REALIZZAZIONE STRUMENTI ANALISI DELLE DIVERSITA’

  11. Come opera iDEM Due le fasce di attività previste: • ATTIVITA’ COMUNI Ovvero attività la cui attuazione interessa da subito tutti i partner di progetto e che saranno attuate da gruppi di lavoro congiunti ed unici per l’intero partenariato. Queste saranno costituite principalmente dalle azioni di progettazione e realizzazione degli strumenti ICT e di definizione di regole e linee di condotta valide per tutti (accessibilità, condivisione, riuso). • ATTIVITA’ SPECIFICHE Ovvero attività di “disegno” emessa in atto di specifici processi di partecipazione della cittadinanza alle politiche locali attraverso gli strumenti comuni ed azioni ad essi correlate. In tal caso l’esperienza maturata dovrà essere condivisa con gli altri membri del partenariato

  12. “Disegnare” un processo Il processo decisionale prevede fasi differenti nelle quali il cittadino, con la sua opinione, può inserirsi ed “influenzare” l’esito finale STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 FASE DEL PROCESSO DECISIONALE ESEMPIO DI COINVOLGIMENTO E STRUMENTI EMERSIONE E DEFINIZIONE DEI PROBLEMI E DELL’ARENA DEGLI ATTORI • Forum libero • Forum con rappresentanti PA • Forum ristretto con associazioni o • gruppi di cittadini qualificati • Iniziativa unidirezionale della PA • Pubblicazione materiale su web, DTV,…

  13. “Disegnare” un processo Il processo decisionale prevede fasi differenti nelle quali il cittadino, con la sua opinione, può inserirsi ed “influenzare” l’esito finale STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 FASE DEL PROCESSO DECISIONALE ESEMPIO DI COINVOLGIMENTO E STRUMENTI EMERSIONE E DEFINIZIONE DEI PROBLEMI E DELL’ARENA DEGLI ATTORI • Forum libero e con PA • Forum ristretto con associazioni o gruppi di cittadini qualificati • Ricezione di mail e SMS sull’argomento • Assemblee di cittadini ritrasmesse via web o TV (magari con interazione con chat, SMS) INDIVIDUAZIONE DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE

  14. “Disegnare” un processo Il processo decisionale prevede fasi differenti nelle quali il cittadino, con la sua opinione, può inserirsi ed “influenzare” l’esito finale STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 FASE DEL PROCESSO DECISIONALE ESEMPIO DI COINVOLGIMENTO E STRUMENTI EMERSIONE E DEFINIZIONE DEI PROBLEMI E DELL’ARENA DEGLI ATTORI INDIVIDUAZIONE DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE • Presentazione di contributi da parte di associazioni, esperti, … • Sistema di lavoro collaborativo su un documento o progetto DEFINIZIONE DELLE SOLUZIONI PRATICABILI

  15. “Disegnare” un processo Il processo decisionale prevede fasi differenti nelle quali il cittadino, con la sua opinione, può inserirsi ed “influenzare” l’esito finale STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 FASE DEL PROCESSO DECISIONALE ESEMPIO DI COINVOLGIMENTO E STRUMENTI EMERSIONE E DEFINIZIONE DEI PROBLEMI E DELL’ARENA DEGLI ATTORI • Consultazione elettronica • Consultazione per via multicanale • Trasmissione della seduta di consiglio • Altro … INDIVIDUAZIONE DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE DEFINIZIONE DELLE SOLUZIONI PRATICABILI SCELTA DELLA SOLUZIONE

  16. “Disegnare” un processo Il processo decisionale prevede fasi differenti nelle quali il cittadino, con la sua opinione, può inserirsi ed “influenzare” l’esito finale STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5 FASE DEL PROCESSO DECISIONALE ESEMPIO DI COINVOLGIMENTO E STRUMENTI EMERSIONE E DEFINIZIONE DEI PROBLEMI E DELL’ARENA DEGLI ATTORI INDIVIDUAZIONE DELLE SOLUZIONI ALTERNATIVE • Implementazione • pubblicazione dei contenuti • Gestione • aggiornamento contenuti • Monitoraggio DEFINIZIONE DELLE SOLUZIONI PRATICABILI SCELTA DELLA SOLUZIONE ATTUAZIONE DELLA SCELTA

  17. “Disegnare” un processo Esempio di come si può disegnare un processo di e-democracy La PALindividua un tema o una politica che desidera sottoporre all’opinione dei propri cittadini (politiche del lavoro, scuola ed educazione, piano regolatore, ambiente). Attraverso i canali disponibili (web, newsletter, canale civico, mass-media, telefonia) la PAL sottopone la propria proposta alla cittadinanza, definisce le regole ed i canali di espressione: ad esempio indica un periodo temporale entro il quale esprimersi ed offre più vie di espressione (email, spazio web, SMS, forum, chat, altro) STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5

  18. “Disegnare” il processo Esempio di come si può disegnare un processo di e-democracy Al termine del periodo, la PAL offre un compendio delle opinioni riscontrate, mostra come la proposta iniziale sia stata eventualmente modificata in virtù di tali pareri, delinea le fasi successive ed il ciclo completo della politica, fornendo la massima trasparenza sull’argomento. Se possibile la PAL indica nuovi periodi di consultazione sulla proposta o sottotemi sui quali il cittadino sarà chiamato, se lo desidera, ad esprimersi ulteriormente. Sono poi nuovamente indicate le modalità di impiego (regole) delle opinioni raccolte. Al termine la PAL tiene memoria dei passi effettuati (archiviazione) e ne rende possibile a tutti un successivo recupero delle informazioni. STEP 1 STEP 2 STEP 3 STEP 4 STEP 5

  19. SIENA AREZZO GROSSETO TV Interattiva W@P Stampa E-mail SMS Radio Internet Gestore dei componenti Gestore dei contenuti Gestore dei processi Motore dei processi (Workflow) FORUM – NEWS INFORMATION RENDERER CONSULTAZIONE ELETTRONICA Strato di integrazione Gestore dei concetti Registry dei componenti Knowledge Repository Best practices Repository SOAP XML-RPC UDDI JMS XTM RDF Web Components Architettura di riferimento RETE TERRITORIALE P.A. ed Enti CITTADINI Definisce e regola i processi di partecipazione PROXY MULTICANALE PROCESS DESIGNER Strato di Sicurezza Modulo di autovalutazione

  20. Le politiche di e-democracy Il progetto iDEM nell’arco del suo periodo di attività darà vita a specificipercorsi di cittadinanza digitale Le tematiche prescelte dai partner di iDEMfin dalla fase pre-progettuale si sono incentrate su problematiche legate alle fasce deboli della popolazione. In particolare: CITTA’ SENZA BARRIERE E PERCORSI PARTECIPATIVI ALLARGATI POLITICHE DEL LAVORO, PARI OPPORTUNITA’, FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO AL LAVORO FEMMINILE COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NELLE QUESTIONI SCUOLA ED EDUCAZIONE La ricerca e l’attivazione di nuovi percorsi di partecipazione cittadina su temi di interesse comune anche a livello interprovinciale sarà sempre una linea operativa aperta di iDEM

  21. Le politiche di e-democracy CITTA’ SENZA BARRIERE E PERCORSI PARTECIPATIVI ALLARGATI Coinvolgere la cittadinanza, ed in particolare le persone anziane o affette da disabilità, nella definizione di politiche e percorsi volti ad abbattere le barriere fisiche ed il digital divide. Case study del progetto sarà la città di Siena. Obiettivo primario quello di coinvolgere in maniera incisiva i soggetti diversamente abili, in forma singola ed associata, sia nella fase progettuale che in quella di verifica e controllo dei risultati, fornendo loro la possibilità di immaginare e realizzare una città fatta a propria misura L’obiettivo verrà perseguito mediante l’uso di strumenti condivisi, il coinvolgimento di associazioni ed esperti di settore nelle varie fasi del processo, la sperimentazione di hardware specifico (chioschi), l’uso del Canale Civico

  22. Le politiche di e-democracy POLITICHE DEL LAVORO, PARI OPPORTUNITA’, FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO AL LAVORO FEMMINILE Promuovere politiche attive del lavoro tese a incrementare il contributo pro attivo delle donne singole o associate, delle comunità professionali, delle associazioni, di gruppi informali e di tutto il terzo settore. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di accesso al mercato del lavoro delle donne, contrastando i meccanismi di segregazione verticali ed orizzontali e favorendone la permanenza e la carriera anche attraverso l’uso di canali telematici. Il progetto prevede anche iniziative volte all’orientamento al lavoro ed alla formazione Il processo in questione sarà incentrato sulla Provincia di Arezzo e ne potrà beneficiare in primo luogo l’intera popolazione femminile in età da lavoro e direttamente le donne iscritte presso i Centri per l’impiego.

  23. Le politiche di e-democracy COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NELLE QUESTIONI SCUOLA ED EDUCAZIONE Coinvolgere maggiormente le famiglie dei bambini che accedono ai servizi della scuola dell’infanzia, gestire punti informatici nei servizi educativi e scolastici. L’area di sperimentazione della attività sarà la città di Grosseto Obiettivo: consentire alle famiglie di ottenere informazioni sulle offerte del territorio provinciale a sostegno della genitorialità e partecipare attivamente al ciclo delle politica familiare: lo scopo finale è quello di promuovere lo sviluppo della nuova missione degli enti pubblici per un miglioramento del servizio alla persona ed alla comunità • L’azione prevede l’attivazione di processi di consultazione della cittadinanza mediante attraverso: • forum ristretti, • assistenza telefonica, • pubblicazione materiale su web, • posta elettronica, • questionari

  24. SCUOLA EDUCAZIONE ACCESSIBILITA’ POLITICHE DEL LAVORO TRASPORTI E VIABILITA’ BILANCIO PARTECIPATIVO SERVIZI AL CITTADINO PIANO STRUTTURALE Le politiche di e-democracy DATABASE iDEM

  25. Organigramma

  26. Gantt temporale Le linee operative di iDEM saranno portate a termine nell’arco temporale di 24 mesi

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