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CUORE E CERVELLO. Francesco Le Pira Clinica Neurologica Dipartimento “ G.F. Ingrassia ” Università di Catania. “ Le cœur a ses raisons que la raison ne connaît point ”. Blaise Pascal 1623 –1662. Sintesi. Rapporti cuore-cervello Malattie cerebrali vascolari Sincopi Arresto cardiaco
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CUORE E CERVELLO Francesco Le Pira Clinica Neurologica Dipartimento “G.F. Ingrassia” Università di Catania
“Le cœur a ses raisons que la raison ne connaît point”. Blaise Pascal 1623 –1662
Sintesi Rapporti cuore-cervello Malattie cerebrali vascolari Sincopi Arresto cardiaco Forame ovale Malattie neurodegenerative
Malattie vascolari cerebrali Ictus e cardiopatia ischemica condividono diversi fattori di rischio Il rapporto è bidirezionale Le complicanze cardiache più gravi avvengono precocemente dopo l’evento acuto cerebrale
Cuore e ictus cerebrale Disregolazione autonomica associata a stress fisiologico provocato Aumento delle concentrazioni degli enzimi cardiaci dopo evento acuto cerebrale. Danno miocardico indotto con meccanismi neurali (miocitolisi). Associazione con infarti dell’insula a destra.
Sintesi 6–3 a I fattori di rischio modificabili ben documentati sono: • ipertensione arteriosa; • alcune cardiopatie (in particolare, fibrillazione atriale); • diabete mellito; • iperomocisteinemia; • ipertrofia ventricolare sinistra; • stenosi carotidea; • fumo di sigaretta; • eccessivo consumo di alcool; • ridotta attività fisica; • dieta.
Sintesi 6–4 a altri fattori indipendenti di rischio non completamente documentati: • dislipidemia; • obesità; • sindrome metabolica; • alcune cardiopatie (forame ovale pervio, aneurisma settale); • placche dell’arco aortico; • uso di contraccettivi orali; • terapia ormonale sostitutiva; • emicrania; • anticorpi antifosfolipidi; • fattori dell’emostasi; • infezioni; • uso di droghe; • inquinamento atmosferico.
Decisioni terapeutiche Infarto miocardico e trombolisi Anticoagulanti e ictus emorragico Gestione della pressione arteriosa in fase acuta
Perdita di coscienza Sincope cardiaca (aritmia o malattia cardiaca) Sincope neuromediata Sincope ortostatica crisi epilettiche psicogena
Encefalopatia ipossico-ischemica Grave riduzione del flusso cerebrale o ipossia senza alterazioni del flusso Cause: arresto cardiopolmonare, ipotensione severa o ipertensione, traumi e trombosi venosa
Il grado di severità del danno cerebrale è in relazione alla gravità dello stress iniziale e all’intervallo di tempo intercorso sino all’inizio delle terapie. Intervallo di 4-5 minuti di arresto completo del circolo cerebrale
Distribuzione topografica delle lesioni Danno bilaterale Necrosi selettiva neuronale Necrosi laminare corticale Vulnerabilità filogenetica Gradiente di coinvolgimento neuronale
Forame ovale Emicrania Lesioni della sostanza bianca in emicranici Fattore di rischio per l’ictus
Da evitare un incondizionato ricorso alla chiusura transcatetere. • Anche in presenza di ictus/TIA recidivanti occorre attentamente riconsiderare la presenza di eziologie alternative. • Totale mancanza di dati in letteratura che favoriscano terapia anticoagulante o chiusura transcatetere. • La chiusura transcatetere potrebbe risultare preferibile per evitare una prolungata terapia con anticoagulanti orali.
John Dryden Alwinkle, 1631 – Londra, 1700 L’amore è la forma più nobile di demenza