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Presentation Transcript


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  2. presenta

  3. L’energia racchiusa nell’Arca dell’Alleanza

  4. Ptahhotep. È il nome composto di un Sacerdote che officiava in Atlantide. Lui e suo fratello si trasferirono in Egitto prima che l’ultima parte di Atlantide si inabissasse nel mare.La loro opera, come quella degli emigrati in meso-America, è stata quella di far rinascere nelle coscienze umane la conoscenza di una vita cosmica piuttosto che planetaria. Qui di seguito alcuni chiarimenti in merito all’Arca dell’Alleanza. Volume quattro di quattro Avanza con un clic

  5. (seguito del volume tre)

  6. «Comprendo, Padre della mia anima. Vedo anche chiaramente, ora, come Padre riuscì a ridar vita al ragazzo quasi morto; in uno stato d’intensa concentrazione Padre ha trasmesso al bambino le proprie forze amplificandole ancora, con un effetto quasi miracoloso: il bambino è stato irrorato da una tale energia vitale che il suo spossamento se n'è andato come per incanto. (Nota: chi commenta è la nipote del SacerdotePtahhotep e figlia del faraone. Si riferisce al faraone chiamandolo semplicemente: padre)

  7. Ma, Padre della mia anima, che accadrà quando i figli degli uomini prenderanno il potere? Distruggerete anche questa bacchetta magica? Come ha detto Padre, gli iniziati dovranno far scomparire tutti i loro strumenti! Peccato che gli umani non possano approfittare dei benefici di queste energie!» «Piccola mia — dice Ptahhotep — ognuno vive nelle condizioni adatte alla sua evoluzione! Se svelassimo il mistero del bastone ai figli degli uomini, lo utilizzerebbero immediatamente a fini distruttivi per gli altri e per loro stessi.

  8. I figli degli uomini non sono maturi per ricevere questa conoscenza, ne sono ben lungi: il basto-ne che oggi usiamo sarà salvato dall'ultimo iniziato che ne conoscerà il segreto; lo porterà fuori dall'Egitto. Non avrà la possibilità di costruire piramidi, ma progetterà una protezione il più possibile isol-ante. Caricherà quest'Arca d’energia molto me-no potente, e la farà portare, durante lunghe peregrinazioni, con manici di legno; quando vedrà venire l'ora della morte, l'iniziato distrug-gerà il bastone della vita e, ancora per un certo tempo, l'Arca emetterà l'energia di cui era stata caricata.

  9. I non-iniziati la porteranno ancora con sé in molti paesi, fino al momento in cui comprende-ranno che essa ha perduto tutto il suo potere, e allora ne distruggeranno le ultime vestigia. Solo la tradizione racconterà ancora all'umanità della "bacchetta magica" e dell'Arca dell'Alleanza". Ma gli uomini prenderanno tutto questo per una favola, pur ricordandosi comunque che, un tem-po, esistevano un'Arca dell'Alleanza abitata dal-la forza del Dio vivente e una "bacchetta magi-ca" (o, come la chiamiamo noi, un bastone della vita) con cui certi iniziati, certi "maghi" facevano miracoli.

  10. Queste tradizioni ancestrali permetteranno agli uomini di riconoscere o di avere il presentimen-to di ciò che questo "bastone" rappresenta, la potenza che domina tutte le forze della natura. Molto più tardi, quando vorranno simbolizzarla, terranno in mano un bastone, uno scettro, quale insegna di tale potenza: ma questo scettro, sarà solo più un simbolo vuoto: la forza e la potenza vere del bastone non saranno più note. Poi, migliaia d’anni dopo, un discendente della razza dei figli di Dio si reincarnerà, scoprirà queste verità per quelli del suo tempo, e ricostruirà un'autentica "bacchetta magica".

  11. Fino a quel momento ci saranno degli strani individui che saranno chiamati "maghi" e che sosterranno di eseguire dei giochi grazie alla loro "bacchetta magica", imitando dunque ciò che, un tempo, era stato vero. Terranno quindi una bacchetta in mano e, descrivendo certi mo-vimenti, faranno credere di trarne forze magi-che: faranno uso anche di "formule magiche" che imiteranno le nostre. Ma l'umanità non co-noscerà la straordinaria potenza della parola se non quando, tra molti secoli, i membri decaduti della razza divina che oggi vivono qui si reincar-neranno ricordandosi nel loro inconscio le verità che, da qui ad allora, saranno diventate solo vecchi racconti negli annali della storia.

  12. Potranno provare la veridicità dei loro ricordi: verrà il tempo in cui i figli degli uomini scopri-ranno ed avranno accesso al sapere supremo. Per la massa ignorante, la conoscenza resta un mistero incomprensibile, e diventa una maledi-zione se le verità cadono nelle mani dei non-iniziati; ma è precisamente la via degli umani, quella di auto-infliggersi sofferenze e dolori. A poco a poco comprenderanno che non si può giocare impunemente con le forze divine, ma che vanno usate con serietà, dignità e rispetto; perché, per la benedizione dell'umanità. Dio da tutto, anche Sé stesso.

  13. Ma, a causa della loro ignoranza, gli uomini tra-sformano ogni cosa in maledizione! » «Padre della mia anima, hai detto che le pirami-di sono state costruite di spesse rocce per iso-lare gli apparecchi in grado di emettere frequ-enze che penetrano ogni cosa; allora, come ne escono le radiazioni?» «Nelle spesse pareti delle piramidi sono stati scavati canali, gallerie, attraverso i quali le for-ze dell'Arca dell'Alleanza e degli apparecchi complementari che emettono altre energie, sono convogliate verso l'esterno.

  14. Attraverso questi canali controlliamo anche il tempo: le energie positive e negative che scor-rono nei canali costruiti in direzioni diverse, danno luogo a formazioni di nuvole che gene-rano la pioggia richiesta; i lampi rappresentano il riequilibrarsi di queste tensioni, e sono accompagnati da grandi rumori: ecco perché si sente il tuono uscire dalla piramide. Altre piramidi sono state costruite per risponde-re a bisogni di strumentazioni diverse.»

  15. «E che ne sarà delle piramidi, quando i figli de-gli uomini regneranno su questo Paese e l'Arca dell'Alleanza, come tutti gli altri strumenti, sarà stata distrutta? Resteranno vuote? Che ne sarà del gran sacerdote, degli altri sacerdoti e degli iniziati?»

  16. «Le piramidi, eccezion fatta per la più grande che attualmente è sede dell'Arca dell'Alleanza e nella quale è data l'iniziazione, non resteranno vuote: quando tutti gli strumenti che emettono l'energia divina creatrice saranno stati portati via, gli ultimi Faraoni iniziati si faranno seppel-lire in una di esse poi, siccome l'energia non sarà più consumata, il loro corpo impregnato di questa forza divina creatrice emetterà la forza suprema proprio come aveva fatto l'Arca dell‘-Alleanza, ed agirà nel Paese come una fonte segreta e potente in grado di proteggerlo dalle cattive influenze.

  17. La radianza di questi corpi sacri e così ben conservati aiuterà il Paese a mantenere il potere per ancora migliaia d’anni. Ma, a poco a poco, le tombe saranno in gran parte depredate e distrutte dagli ignoranti.»

  18. «E che ne sarà della grande piramide?» Ptahhotep guarda lontano, come se potesse ve-dere qualcosa che ancora si cela, poi, volgendo su di me il suo sguardo celeste, mi dice: «Quando sarà venuto il tempo di distruggere tutti gli strumenti segreti, per i sacerdoti e gli iniziati che serviranno ancora nel Tempio sarà giunta l'ora di prendere il bastone del pellegri-no, ed il gran sacerdote, con il suo assistente, chiuderanno le porte di pietra della grande pira-mide dall'interno, in modo che nessun figlio de-gli uomini possa mai trovarne l'entrata.

  19. Poi, compiuti gli ultimi riti, disintegreranno i loro stessi corpi così come si smaterializzano le offerte sull'altare del Tempio, cosa che hai visto fare sovente. Un lampo, un po' di fumo bianco che sparisce rapidamente... e non resta neanche traccia di cenere. È così che la grande piramide resterà chiusa agli uomini per molte migliaia d’anni; tuttavia le ini-ziazioni non cesseranno: le anime mature conti-nueranno ad esservi iniziate, ma non più fisica-mente come oggi, bensì su un livello più elevato e spirituale. Costoro vivranno la loro iniziazione sotto forma di sogno, di visione.»

  20. Ptahhotep tace, e ci guardiamo ancora a lungo. Capisco tutto ciò che non vuol dire … ma mi resta ancora una domanda: «Padre della mia anima, perché le piramidi sono tutte costruite secondo la stessa forma?Perché questa forma, e non per esempio, un cubo, come tutti gli altri edifici?» Ptahhotep sorride: «Non hanno la forma di un cubo? Ma le piramidi sono costruite sulla forma di un cubo! Te lo spiegherò la prossima volta; per oggi, è più che abbastanza.»

  21. Capisco che l’insegnamento di Ptahhotep, per oggi, è finito; però indugio ancora un po’, per-ché vorrei che mi rivelasse come viene usato il bastone della vita e come viene usata l’Arca dell’Alleanza. Mi guarda sorridendo e dice: «Anche per te ver-rà il momento di sapere come si costruiscono l’Arca dell’Alleanza ed il bastone della vita, ma dopo l’iniziazione. L’uso, però, è riservato a co-loro che, con i loro sforzi personali, hanno rag-giunto il settimo grado dopo l’iniziazione. Questi segreti non devono cadere in mani peri-colose. Sii paziente. Il tempo esiste solo nel pensiero. Eppure ce ne vuole molto, affinché tutto maturi.» Mi benedice ed esco.

  22. Volumequattro di quattro In fraterna amicizia A cura di:

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