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Imposte

Imposte. Università Roma Tre Facoltà di Economia Federico Caffè Prof. Massimo delli Paoli. Premessa. Aspetto pervasivo del bilancio per: imposte dirette (sul reddito, quale sostituto d’imposta, ecc.) Imposte indirette (IVA, registro, ecc.)

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Presentation Transcript


  1. Imposte • Università Roma Tre • FacoltàdiEconomia Federico Caffè • Prof. Massimo delli Paoli

  2. Premessa • Aspetto pervasivo del bilancio per: • imposte dirette (sul reddito, quale sostituto d’imposta, ecc.) • Imposte indirette (IVA, registro, ecc.) • Sanzioni e interessi, conseguenti ad inadempienze e ritardati pagamenti. • Voce complessa per • numero delle norme fiscali di riferimento • Continui cambiamenti nella normativa • le difficoltà d’interpretazione • Supporto specialistico

  3. Generalità (art. 2424 c.c.) • Stato patrimoniale • C.II. Crediti • 4 bis) Crediti tributari; • 4 ter) Imposte anticipate; • B) Fondi per rischi ed oneri; • 2) Per imposte, anche differite; • D) Debiti • 12) Debiti tributari. • Conto economico • E) Proventi ed oneri straordinari; • 21) Oneri: • imposte relative a esercizi precedenti; • 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite ed anticipate.

  4. Generalità (art. 2424 c.c.) • Distinzione tra debiti e passività potenziali che possono scaturire da accertamenti o contenziosi • i debiti tributari includono le passività per imposte certe e di ammontare determinato (es. imposte dirette (IRES) e IRAP dovute in base a dichiarazioni o ad accertamenti e contenziosi divenuti definitivi • I fondi per imposte accolgono gli accantonamenti per imposte probabili, aventi ammontare e/o data di sopravvenienza indeterminata • I debiti tributari devono essere iscritti al netto di acconti (legalmente compensabili), ritenute d’acconto e crediti d’imposta • Le richieste di rimborso, vanno esposte tra i crediti

  5. Generalità (Nota integrativa) • Le variazioni significative rispetto all’esercizio precedente • Crediti e debiti tributari di rilevante ammontare e con peculiari caratteristiche • La riconciliazione, con le relative spiegazioni, fra l’onere fiscale da bilancio e l’onere fiscale teorico qualora tali differenze siano significative • I criteri adottati per lo stanziamento ai fondi per imposte (e motivazioni a supporto di mancati stanziamenti in presenza di contenziosi/accertamenti)

  6. Generalità (Nota integrativa) • Imposte differite/anticipate: • descrizione delle principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate • l’indicazione di eventuali variazioni nell’aliquota fiscale applicata alle differenze temporanee • le differenze temporanee, raggruppate per natura omogenea • L’ammontare del risparmio fiscale relativo a perdite perdite riportabili a nuovo e indicazione di quanto contabilizzato

  7. Imposte anticipate e differite • Imposte dovute non coincidono con l’ammontare delle imposte di competenza dell’esercizio • valori attribuiti a certe voci di bilancio secondo criteri civilistici differiscono da quelli attribuiti ai fini fiscali. • Principio della competenza comporta che il trattamento contabile delle imposte sia il medesimo dei costi e ricavi cui tali imposte si riferiscono, indipendentemente dalla data di pagamento: • Imposte anticipate: imposte di competenza di esercizi futuri, esigibili con riferimento all’esercizio in corso • Imposte differite: imposte che, pur essendo di competenza dell’esercizio, si renderanno esigibili solo in esercizi futuri.

  8. Imposte anticipate e differite • Le differenze tra reddito civilistico ed imponibile fiscale si distinguono in: • differenze permanenti - differenze tra imponibile fiscale e risultato del bilancio d’esercizio prima delle imposte, che non si riverseranno in esercizi successivi (costi non inerenti, le spese non documentate, liberalità non deducibili, ecc.) • differenze temporanee - si riferiscono ad alcuni componenti di reddito incluse nella determinazione dell'imponibile di esercizi diversi da quelli ai quali questi competono sotto il profilo contabile e civilistico. Sono definite temporaneeperché producono effetti negli esercizi successivi come aumento o diminuzione del reddito imponibile.

  9. Imposte anticipate e differite • Le differenze temporanee si distinguono in: • differenze temporanee tassabili – voci tassabili in esercizi successivi a quello in cui sono imputati a conto economico, generando imposte differite (es. plusvalenze su beni strumentali, dividendi rilevati per competenza, etc.) • differenze temporanee deducibili - ammontari imponibili nell’esercizio in cui si rilevano, generando attività per imposte anticipate (es. alcuni accantonamenti a fondi del passivo, svalutazione crediti > limiti fiscali, le spese di manutenzione >5% cespiti cui si riferiscono, le spese di rappresentanza, etc.)

  10. Imposte anticipate e differite • Le imposte anticipate derivano anche dal riporto a nuovo di perdite fiscali e devono essere contabilizzate se vi sia la ragionevole certezza del loro futuro recupero • Le imposte differite devono essere indicate nel conto economico in un’apposita sottovoce della voce 22 – Imposte sul reddito dell’esercizio. Le imposte anticipate vanno iscritte nella stessa voce con segno negativo • I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite devono essere compensati se la compensazione è consentita giuridicamente

  11. Rischi di errate esposizioni • Numerosità e frequenza dei cambiamenti legislativi • Complessità della normativa fiscale applicabile al settore in cui opera l’impresa • Atteggiamento “aggressivo” della direzione sull’interpretazione di alcuni aspetti fiscali • Esistenza di contenziosi in materia fiscale con sentenze definitive sfavorevoli per la società • Presenza di verifiche, ispezioni fiscali, richieste di informazione da parte dell’amministrazione finanziaria e/o di accertamenti in corso • Effettuazione di operazioni straordinarie o di operazioni giuridiche particolarmente complesse

  12. Rischi di errate esposizioni • Esistenza di rilevanti transazioni con soggetti non residenti (dividendi, royalties, interessi e acquisti e vendite infragruppo) • Assenza di un ufficio fiscale all’interno della società con competenze adeguate e sua integrazione con gli altri uffici (in particolare con gli uffici amministrativo e legale) • Presenza di rilevanti operazioni intersocietarie

  13. Raccolta di informazioni • Periodi d’imposta ancora aperti (imposte dirette e indirette) • Copia delle dichiarazioni presentate per tali periodi d’imposta e dei relativi versamenti delle imposte • Documentazione circa l’eventuale contenzioso o richieste di informazioni, verbali di ispezione o accertamenti da parte dell’amministrazione finanziaria • Informazioni su eventuali operazioni straordinarie o particolarmente complesse • Operazioni con soggetti non residenti

  14. Raccolta di informazioni • Organizzazione interna dell’ufficio fiscale eventualmente presente presso la società • Elenco dei consulenti fiscali esterni alla società e copia dei pareri da questi eventualmente inviati • Altri aspetti che caratterizzano la situazione fiscale della società • agevolazioni o esenzioni fiscali • particolari normative del settore in cui opera.

  15. Misure di controllo interno • Processo sistematico: • di calcolo delle imposte sul reddito correnti e differite • di predisposizione e controllo della dichiarazione dei redditi e dei relativi pagamenti in acconto e a saldo • Sistema contabile che genera periodicamente il calcolo delle imposte indirette e delle relative dichiarazioni • Esame periodico del contenzioso fiscale e processo di stima delle passività potenziali • Flusso informativo ed archiviazione della documentazione fiscale, dichiarazioni, accertamenti, ricorsi, istanze, ecc.

  16. Misure di controllo interno • Calendario delle scadenze fiscali per presentazione di dichiarazioni o pagamento di imposte • Direttive per la tenuta dei libri fiscali obbligatori e di altri documenti, quali dichiarazioni dei redditi, ricevute di pagamento di imposte, ecc. • Controllo periodico delle risultanze contabili, dei libri fiscali e dei documenti, svolto da personale indipendente da quello che ne cura la tenuta • Competenza del personale interessato a svolgere gli adempimenti fiscali e la stima delle imposte sul reddito correnti e differite • Consulenti esterni affidabili e competenti in materia

  17. Procedure di revisione analitiche • Comparazione con l’esercizio precedente e con il budget • Analisi dei movimenti del periodo e verifica di coerenza tra tali voci patrimoniali e quelle del conto economico • Comparazione dell’aliquota d’imposta effettiva IRES ed IRAP con l’aliquota teorica ed analisi delle differenze • Per le imposte anticipate e differite, ottenimento di informazioni circa: • le politiche seguite per la loro contabilizzazione, • la natura delle principali differenze temporanee fra i valori contabili ed il valore fiscalmente riconosciuto, • eventuali incertezze sulla recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio.

  18. Procedure di validità • Verifica della documentazione di supporto dei pagamenti delle imposte dirette ed indirette • Verifica della correttezza degli adempimenti fiscali (ad esempio attraverso l’uso di checklists) e quantificazione di eventuali passività potenziali inclusive di sanzioni ed interessi • Invio di richieste di informazioni scritte ai consulenti fiscali esterni alla società con riferimento al contenzioso in essere o potenziale, esenzioni fiscali ed altre situazioni particolari

  19. Procedure di validità • Verifica delle aliquote d’imposta utilizzate, ivi inclusi eventuali meccanismi di agevolazionesu una determinata parte del reddito imponibile, e dei conteggi effettuati dalla Società, compreso l’eventuale calcolo ed utilizzo di eventuali perdite fiscali • Indagine sulla correttezza e completezza delle variazioni in aumento ed in diminuzione effettuate al fine di determinare il reddito imponibile, verificando la documentazione di supporto degli importi più rilevanti e collegando gli importi ai saldi del bilancio di verifica

  20. Procedure di validità • Analisi delle variazioni in aumento e diminuzione per individuare la presenza di imposte differite ed anticipate, e relativa quantificazione (utilizzo aliquota appropriata) • Accertare la ragionevole certezza del recupero delle imposte anticipate attraverso redditi imponibili futuri, risultanti da piani previsionali attendibili • Analisi delle valutazioni effettuate in merito al fondo rischi della relativa documentazione (accertamenti, decisioni giudiziarie, ricorsi, ecc.) E confronto con quelle dei consulenti

  21. Procedure di validità • Verifica dell’accuratezza e completezza di tutta l’informativa fornita nella nota integrativa con riferimento alle poste relative alle imposte sul reddito (correnti e differite) ed indirette • Verifica dell’accuratezza della riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva

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