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S CUOLA A LCOLOGICA T ERRITORIALE

S CUOLA A LCOLOGICA T ERRITORIALE. La scuola alcologica territoriale di terzo modulo è uno spazio di formazione offerto alle famiglie che vivono nella propria comunità e che intendono conoscere meglio i problemi legati al bere al fine di maturare una propria consapevolezza.

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S CUOLA A LCOLOGICA T ERRITORIALE

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Presentation Transcript


  1. SCUOLA ALCOLOGICA TERRITORIALE La scuola alcologica territoriale di terzo modulo è uno spazio di formazione offerto alle famiglie che vivono nella propria comunità e che intendono conoscere meglio i problemi legati al bere al fine di maturare una propria consapevolezza.

  2. Perché la Scuola Alcologica Territoriale Ogni PERSONA, FAMIGLIA, COMUNITA’ deve avere la possibilità di: 1. Discutere il proprio rapporto con le bevande alcoliche. 2. Discutere su quale sia il rischio legato all’uso di alcol. 3. Decidere se bere o non bere ed eventualmente quando e come. 4. Capire che la salute è il miglioramento della qualità generale della vita. 5. Essere in grado di partecipare attivamente ai programmi presenti nella propria comunità.

  3. L’impatto dell’alcol sulla nostra salute 300.000 morti negli ultimi dieci anni

  4. ALCOL socialmente più dannoso delle droghe Il grafico evidenzia come l’alcol crea un maggiore danno rispetto alle altre droghe. In particolare si rileva come il danno verso gli altri è di gran lunga maggiore rispetto alle droghe; infatti la somma dei danni individuali e verso terzi supera di ben 17 punti percentuali l’eroina (seconda nel grafico). [i valori sono stati normalizzati tra 1 e 100] Il colore BLUrappresenta il danno personale e il colore ROSSOrappresenta il danno verso terzi

  5. Consumatori a rischio (%)per sesso e classi di età. … Circa 9.000.000 di CONSUMATORI A RISCHIO (Circa 7 milioni maschi e 2 milioni femmine) E. SCAFATO, S. GHIRINI. Elaborazioni Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS e WHO CC Research on Alcohol su dati Istat Indagine Multiscopo sulle Famiglie-Aspetti della vita Quotidiana. Anno 2009

  6. La bassa percezione del maggiore impatto dell’alcol rispetto alle droghe illegali DANNI, LESIONI, INCIDENTI a terzi: incidenti stradali, violenza sessuale e violenza domestica, danni al feto, trasmissione di virus, danni al patrimonio. PROBLEMI FAMILIARI: divorzi, separazioni,perdita del patrimonio e del benessere familiare, maltrattamento dei minori e perdita del lavoro. COSTI PAGATI ALLA SOCIETA’: perdita della produttività, assenteismo,costi sanitari, contrasto agli atti della criminalità agiti sotto gli effetti dell’alcol, costi della sicurezza, delle forze dell’ordine, costi sostenuti dalle assicurazioni, dal sistema carcerario.

  7. In Italia cosa si fa? • Adotta la Carta Europea sull’Alcol 1995 • Favorisce l’informazione e l’educazione sui Pac (Problemi Alcol Correlati) • Si avvale del CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE TV E MINORI • . . .e del CODICE DELL'AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA ITALIANA • Adotta il nuovo codice della strada • Collabora con il Volontariato … … … …

  8. In Italia cosa si fa? Il Ministero della Sanità ha messo a punto: • Regolamentazione della pubblicità delle bevande alcoliche; • Informazione sul contenuto alcolico delle bevande; • Campagne di educazione sanitaria; • Campagne di prevenzione mirate alle donne in gravidanza e di sostegno ad iniziative per la disassuefazione all'alcol; • Regolamentazione e monitoraggio della distribuzione e della vendita degli alcolici; • Restrizione della dose massima consentita per le concentrazioni ematiche del guidatore; • Regolamentazione della vendita di alcolici durante le manifestazioni sportive; • Limitazione della vendita di bevande alcoliche ai minori. … … …

  9. Per parlare di alcol ragioniamo su alcuni concetti… COS’E’ L’ALCOL? CHI BEVE?

  10. COS'E' L'ALCOL L’alcol etilico (etanolo) è un liquido che si forma per fermentazione di alcuni zuccheri o si concentra per distillazione di prodotti alcolici fermentati …

  11. TolleranzaoAssuefazione significa che l'organismo diventa meno sensibile agli effetti di una certa sostanza e, di conseguenza, per ottenere le stesse sensazioni, è necessario aumentare la dose. Tutte le droghe, compreso l’alcol, ma anche alcuni farmaci, e sostanze psicoattive quali caffè e nicotina, inducono tolleranza e dipendenza. Aumentare la dose significa aumentare proporzionalmente anche gli effetti tossici e, talora, anche gli effetti collaterali Dipendenza: nel 1978 l’OMS ha definito il concetto di DIPENDENZA come stato psichico e talvolta fisico risultante dall’interazione tra un organismo vivente e una sostanza; è caratterizzato da modificazioni del comportamento o reazioni che determinano la compulsione ad assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, per sperimentare i suoi effetti psichici e per evitare gli effetti di privazione noti come astinenza COS'E' L'ALCOL • Modifica il funzionamento del nostro cervello (euforia in piccola dose, sedazione in alte dosi) • E’ una sostanza psicoattiva (modifica la percezione della realtà) • E’ causa di rischi e danni individuali, familiari, sociali • Induce tolleranza • Provoca dipendenza OMS: Organizzazione Mondiale della Sanità istituita nel 1948, è l’Agenzia delle Nazioni Unite specializzata per le questioni sanitarie. Ha sede a Ginevra e vi aderiscono 193 Stati Membri di tutto il mondo. L’Italia ha aderito ufficialmente all’OMS in data 11 aprile 1947. Secondo la Costituzione dell’OMS, l’obiettivo dell’Organizzazione è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute" E' UNA DROGA O.M.S.

  12. L’ALCOL BEVUTO DOVE VA? … L’ASSORBIMENTO avviene nello stomaco e nella prima parte dell’intestino LA DIFFUSIONE in tutto il corpo attraverso il circolo sanguigno L’ELIMINAZIONE avviene con il sudore, l’urina, il respiro (solo il 10%)

  13. …METABOLISMO… … E’ NELLA CELLULA EPATICA CHE L’80-90% DELL’ALCOL INGERITO VIENE BRUCIATO AD OPERA DI ALCUNI ENZIMI PRODUCENDO ACQUA E ANIDRIDE CARBONICA

  14. ……..MA….. L’ATTIVITA’ DI QUESTI ENZIMI DIPENDE DA ALCUNI FATTORI ETA’ SESSO PESO CONDIZIONI DI SALUTE Peso corporeo:Assumendo le stesse quantità di alcol, le persone magre raggiungono un tasso alcolico maggiore delle persone corpulente a causa della minor quantità di liquidi presente nel loro corpo Età: Prima dei 15 anni infatti, l’apparato digerente non è in grado di metabolizzare l’alcol in quanto non possiede ancora un particolare enzima l’alcol deidrogenasi che consentirebbe di metabolizzarlo. Questo causerebbe alterazioni nello sviluppo del cervello, con delle conseguenze anche sullo sviluppo psicologico dell’adolescente Sesso: Gli uomini tollerano l’alcol meglio delle donne perché la donna ha, in media, una minore massa corporea e una minore capacità enzimatica di metabolizzare l’alcol rispetto all’uomo. Quindi ingerendo la stessa quantità di alcol la donna raggiunge un tasso alcolico più alto Condizioni di saluteI soggetti sofferenti di gastrite assorbono più rapidamente l’alcol a causa delle alterazioni infiammatorie che ne facilitano l’assorbimento. Inoltre alcuni farmaci possono alterare la motilità gastroenterica e/o il flusso del sangue alle mucose modificando così i tempi di assorbimento dell’alcol.

  15. FISICI E PSICHICI RELAZIONALI SOCIALI L'ALCOL COMBINA GUAI …

  16. ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf

  17. ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf

  18. ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf

  19. ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf

  20. ALCOL E SALUTE http://www.epicentro.iss.it/temi/alcol/linee/fascicolo2.pdf

  21. I numeri dell’alcol In italia il peso economico dei problemi alcolcorrelati è stimato in circa il 5/6% del Prodotto Nazionale Lordo. Il consumo di alcol è legato a più di un terzo degli incidenti stradali e delle morti per incidenti stradali L’Italia è nella cerchia dei 30 paesi maggiori consumatori di alcol a livello mondiale.

  22. ….E PER FINIRE Il 6% dei decessi di persone con età inferiore ai 75 anni sono alcolcorrelati 20% di ammissioni per patologie acute negli ospedali sono imputabili al consumo di alcol 20.000.000 di GIORNATE LAVORATIVE perse in un anno Il 5% delle PENSIONI DIINVALIDITÀ e INPS sono alcolcorrelate 30.000 morti all’anno sono alcolcorrelate

  23. CHI E' IL BEVITORE MODERATO ?????

  24. ASTEMI ASTINENTI “BEVITORI MODERATI” BEVITORI PROBLEMATICI ALCOLISTA (alcol dipendente) Colui che, “al dir suo”, afferma di bere modiche quantità di alcol senza apparenti ripercussioni al livello sociale e senza sviluppare sintomi fisici di tolleranza e astinenza. La maggior parte delle persone si definisce bevitore moderato, pur bevendo quantità diverse di bevande alcoliche. In realtà, nonostante la tolleranza sociale e culturale, non è possibile quantificare la moderazione in quanto la risposta alla tossicità dell’ alcol è estremamente diversa e soggettiva. Il concetto di bere moderato in campo scientifico sta lasciando il posto a quello di bere a rischio, la cui gravità è direttamente proporzionale alle quantità di alcol assunte. Per saperne di più Colui che non beve alcolici di nessun tipo Sono tutte quelle persone che in passato hanno bevuto bevande alcoliche e che oggi per motivi diversi hanno invece deciso di astenersi dal bere qualsiasi bevanda alcolica Colui che fa un uso continuo di alcol che è causa di problemi sociali, lavorativi, psichici o fisici Colui che ha perso la capacità di controllo nei confronti dell’alcol, che viene assunto nonostante il verificarsi di conseguenze negative. L’alcolista sviluppa pertanto una dipendenza dall’alcol che, nei casi più gravi, arriva ad essere una dipendenza fisica: in tal caso la persona può soffrire la sindrome di astinenza

  25. Persone e famiglie con tanti problemi alcolcorrelati (bevitori problematici e “alcolisti”) CONSUMATORI “MODERATI” ASTEMI - ASTINENTI

  26. La differenza tra uso e abuso fa presumere l’esistenza di una differenza dell’ azione tossica dell’ alcol tra chi usa e chi abusa, differenza che sul piano scientifico non è stata mai definita. E’ allora una distinzione fittizia che serve solo a giustificare il cosiddetto “bere moderato” socialmente accettato. OMS non parla di uso o di abuso, ma di consumo di alcol; maggiore è il consumo maggiore saranno i rischi • Negli ultimi 40 anni le cosiddette dosi “consentite – sicure” sono continuamente calate • Oggi l’OMS non parla più di USO e ABUSO ma di COMSUMO • Anche le piccole quantità possono produrre danni • E’ comunque facile aumentare progressivamente la dose (quasi) senza accorgersene OMS … Piano Europeo sull’Alcol … Carta Europea Alcol Parigi (1995)

  27. Tutte le persone che hanno problemi con l’alcol hanno cominciato a bere MODERATAMENTE

  28. I RISCHI LEGATI AL CONSUMO DI ALCOL SONO DIRETTAMENTI PROPORZIONALI ALLE QUANTITA’ ASSUNTE MENO BEVO MENO RISCHIO PIU’ BEVO PIU’ RISCHIO

  29. Binomio altamente pericoloso e dalle conseguenze imprevedibili quello tra alcol e farmaci. Il vino e gli altri alcolici, infatti, intervengono sul metabolismo dei farmaci e, conseguentemente, sull’efficacia della cura • Donne in gravidanza e allattamento • Persone che assumono farmaci • Bambini e adolescenti • Persone con numerosi problemi alcolcorrelati • Persone che svolgono lavori che necessitano di particolare attenzione e concentrazione • Persone con particolari malattie Il consumo di alcol, occasionale o regolare, da parte di una donna incinta, può causare la Sindrome Alcolica Fetale, spesso all’origine di handicap irreversibili. L’allattamento al seno è la modalità di nutrizione ottimale del neonato; tuttavia, bere alcol durante questo periodo riduce e rallenta la produzione del fondamentale elemento nutritivo. Il latte rappresenta un veicolo di esposizione a virus o a sostanze tossiche come, tra gli altri, nicotina, medicinali, droghe e alcol Prima dei 15 anni infatti, l’apparato digerente non è in grado di “eliminare” l’alcol in quanto non possiede ancora un particolare enzima che consentirebbe di metabolizzarlo. Questo causerebbe alterazioni nello sviluppo del cervello, con delle conseguenze anche sullo sviluppo psicologico dell’adolescente Per saperne di più:La Carta di OttawaGiovani e AlcolCarta Europea Alcol ZERO ALCOL Il consumo di bevande alcoliche influenza il benessere sui luoghi di lavoro interferendo sul mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli infortuni attribuibili all’alcol in ambienti di lavoro si stimano tra il 10 e il 30%. Per i bevitori la probabilità di incorrere in un infortunio sul posto di lavoro è 4 volte più elevata …

  30. L’alcol è una droga • Non esiste più una quantità sicura • Il bere moderato ci sta lasciando... • Il bere è un comportamento a rischio • I problemi alcolcorrelati sono tutti quei problemi legati al consumo di alcol • I problemi alcolcorrelati sono proporzionali ai consumi QUINDI

  31. PERCHE' SI BEVE???? PERCHE’ COSI’ FAN TUTTI PERCHE’ NON BERE SIGNIFICA ESSERE DIVERSI PERCHE’ COSI’ SI E’ SEMPRE FATTO appartiene alla nostra cultura

  32. Alcol e guida dei veicoli Oltre… .80 … tempi di reazione molto più lunghi concentrazione ed attenzione ridotte, facilitati errori di guida .70 movimenti ad ostacoli percepiti con ritardo, riduzione della capacità visiva laterale .60 .50 LIMITE LEGALE X LA GUIDA percezione sensoriale ridotta elaborazione mentale più difficoltosa .40 movimenti e manovre vengono eseguiti più bruscamente .30 riflessi leggermente disturbati, si tende ad agire in modo più rischioso .20 Alcolemia:concentrazione dell’alcol nel sangue –…grammi per litro

  33. Approccio ai PAC : approccio di popolazione perchè? • “Ad una maggiore disponibilità di alcol sul mercato corrisponde un incremento generale dei consumi”. (postulato di Ledermann) • “Alcolisti e bevitori problematici si caratterizzano per una più alta densità di PAC, ma rappresentano una piccola parte di popolazione”. • “Il resto della popolazione presenta una bassa densità di disagi, ma è più consistente numericamente, per cui è causa di un maggior numero di problemi legati per lo più a cause accidentali ( incidenti stradali, infortuni sul lavoro, omicidi, suicidi, ecc.)”

  34. Come si caratterizzano i programmi per la promozione della salute per i PAC • Si avvalgono di un approccio sistemico. Non si rivolgono cioè esclusivamente al singolo, ma ai diversi sistemi presenti ed interattivi nella comunità (famiglia, scuola, agenzie diverse, associazioni, aziende, ecc.). • Non sono un servizio preconfezionato per la comunità. I programmi passano attraverso un coinvolgimento attivo di tutte le risorse disponibili ai vari livelli di responsabilità politica, professionale, umana, spirituale, morale. • Devono sempre contemplare al loro interno una corretta ricerca valutativa.

  35. FINE (torna all’indice)

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