1 / 20

Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s. 2012-’13

Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s. 2012-’13. Incontro di formazione: Bisogni Educativi Speciali 26 febbraio 2013. Riferimenti normativi.

blair-cain
Download Presentation

Istituto Comprensivo “A. Belli” Sabbio Chiese a.s. 2012-’13

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Istituto Comprensivo “A. Belli”Sabbio Chiesea.s. 2012-’13 Incontro di formazione: Bisogni Educativi Speciali 26 febbraio 2013

  2. Riferimenti normativi • Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (Emanata alle scuole con prot. MIUR AOODRLO R.U. 721 del 28 gennaio 2013)

  3. Premessa • Si tratta di un documento di particolare interesse che delinea e precisa la strategiainclusiva della scuola italiana e che si inserisce sul percorso di inclusione scolastica e di realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà

  4. Situazione: • Un sempre maggiore numero di alunni con continuità o per determinati periodi e per una pluralità di motivi ( fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali) presenta: • difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze • disturbi del comportamento

  5. Effetti: • Abbandoni • Ripetenze e pluri-ripetenze dispersione scolastica

  6. Necessità di ripensare alcuni aspetti dell’intero sistema sulla base: • delle criticità emerse negli anni • del contesto sociale mutato e più variegato • della maggior difficoltà a definire i confini tra alunni con disabilità/alunni senza disabilità

  7. Novità: • La Direttiva, basandosi sul concetto di BES (bisogni educativi speciali), rimarca una visione globaledella persona, con riferimento alla classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute fondata su: • profilo di funzionamento • analisi del contesto. (OMS, 2002)

  8. Bisogni Educativi Speciali: In questa definizione rientrano: • Disabilità • Disturbi evolutivi specifici • Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale

  9. Norme primarie di riferimento: • Legge 517 del 1977  avvio all’integrazione scolastica • Legge 104 del 1992disabilità • Legge 170 del 2010 alunni con DSA e successive integrazioni • Legge 53 del 2003  personalizzazione

  10. La nuova direttiva amplia l’area dei DSA a differenti problematiche: • i deficit del linguaggio • delle abilità non verbali • della coordinazione motoria • dell’attenzione • dell’iperattività e introduce il tema dello: • svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale

  11. La Direttiva: Sposta l’attenzione dalle procedure di certificazione (i disturbi sopra descritti non vengono certificati ai sensi della L. 104 e non prevedono misurecome l’insegnante di sostegno)  all’analisi dei bisogni di ciascuno ed estende a tutti gli studenti in difficoltà il DIRITTO (e quindi il DOVERE per i docenti) alla personalizzazionedell’apprendimento

  12. Come? • Presa in carico complessiva ed inclusiva da parte di TUTTI i docenti • Misure dispensative • Strumenti compensativi

  13. Attenzione! non si devono favorire improprie facilitazioni MA rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento

  14. non generare un livellamento degli apprendimenti MA rimodulare sulle potenzialità di ciascuno nell’ottica di una scuola più equa.

  15. Le problematiche: • Certificate dagli specialisti • Documentate dalla famiglia • Rilevate dalla scuola  devono trovare risposte adeguate ed articolate ed essere al centro dello sforzo congiunto di scuola e famiglia

  16. Procedure: • Osservazione e lettura attenta dei segni di disagio • Dialogo con la famiglia • Risposte idonee e personalizzate

  17. Strumento: • Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ciascun docente e tutti i docenti del consiglio di classe sono chiamati ad elaborare  DEFINISCE, MONITORA, DOCUMENTA le strategie di intervento più idonee

  18. L’approccio educativo e non “clinico” dei docenti, basato su strategie di intervento e metodologie specifiche PERCIO’ si ispira alle Leggi 53/2003 e 170/2000 ed è basato su interventi che devono essere documentati alle famiglie

  19. Chi sostiene i docenti? La Direttiva fa riferimento ai Centri Territoriali di Supporto che dovranno (?) realizzare una rete di sostegno: • al processo di integrazione • allo sviluppo professionale dei docenti • alla formazione dei docenti verso le migliori pratiche

  20. Riflettiamo… sorridendo! Non è forse vero che …

More Related