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LA PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATA (LIVELLO JUNIOR)

LA PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATA (LIVELLO JUNIOR) OBIETTIVO:Acquisire competenze professionali metodologiche certificabili per elaborare o valutare un progetto formativo Integrato CRITERI: Utilizzo organico di un sistema di progettazione predefinito LIVELLI DI ACCETTABILITA’:

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LA PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATA (LIVELLO JUNIOR)

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Presentation Transcript


  1. LA PROGETTAZIONE • FORMATIVA INTEGRATA • (LIVELLO JUNIOR) • OBIETTIVO:Acquisire competenze professionali metodologiche • certificabili per elaborare o valutare un progetto formativo • Integrato • CRITERI: Utilizzo organico di un sistema di progettazione predefinito • LIVELLI DI ACCETTABILITA’: • - progettazione: utilizzare tutte le fasi e macro procedure • dello schema logico proposto nel corso • valutazione: assumere come criterio di giudizio le fasi dello • schema logico.

  2. PRECISAZIONI TERMINOLOGICHE Per fasi si intende le quattro parti in cui si articola lo schema logico (analisi del fabbisogno, definizione delle strategie, pianificazione delle azioni, definizione delle condizioni di fattibilità) Per macroprocedure si intendono i percorsi metodologico-operativi che devono essere realizzati all’interno delle quattro parti

  3. Cos’è la PROGETTAZIONE? • È un processo, realizzato sulla base di procedure predefinite, • Con cui sono pianificati • Interventi • Risorse • Tempi • per creare un prodotto o predisporre un servizio • con cui tendenzialmente soddisfare un fabbisogno rilevato • nell’analisi critica di un contesto

  4. Che cosa è un PROGETTO ? E’ il prodotto formale della progettazione in cui sono specificati a) gli interventi (di realizzazione, di monitoraggio e di valutazione) b) le risorse (umane strumentali e finanziarie) c) i tempi (durata e articolazione sequenziale) necessari per creare un prodotto o predisporre un servizio finalizzati a soddisfare un fabbisogno

  5. Che cosa è un PROGETTO FORMATIVO INTEGRATO? Occorre preliminarmente specificare l’espressione “integrazione” L’integrazione può essere declinata su due livelli: • Integrazione tra “politiche diverse” • Integrazione tra “interventi diversi”

  6. INTEGRAZIONE TRA POLITICHE FSE finalizzato Politiche formative/ professionali Politiche del lavoro VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE Politiche dell’inclusione

  7. INTEGRAZIONE TRA POLITICHE Che cosa è la FORMAZIONE PROFESSIONALE? a) E’ un processo (formale, informale, non formale) di acquisizione di competenze professionali, b) per entrare e/o rimanere nel mercato del lavoro

  8. INTEGRAZIONE TRA POLITICHE Che cosa sono le POLITICHE DEL LAVORO? Sono misure pubbliche • per favorire (attive) • o per difendere (passive) l’occupazione

  9. INTEGRAZIONE TRA POLITICHE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO Sono misure pubbliche finalizzate a facilitare l’incontro domanda e offerta di lavoro, promuovendo l’occupazione dipendente (o forme equivalenti) e il lavoro autonomo e l’imprenditorialità

  10. INTEGRAZIONE TRA POLITICHE POLITICHE PASSIVE DEL LAVORO Sono misure pubbliche finalizzate a contenere le conseguenze socioeconomiche di situazioni occupazionali critiche.

  11. INTEGRAZIONE TRA POLITICHE Cosa sono le POLITICHE DELL’INCLUSIONE? Sono misure pubbliche che facilitano e promuovono la partecipazione alle risorse, ai diritti, ai beni e ai servizi del sistema sociale pubblico ai soggetti più vulnerabili. Questa definizione rinvia al più vasto ambito delle politiche sociali, all’interno delle quali è collocabile la politica del lavoro. Nel nostro contesto è questo il versante che ci interessa.

  12. INTEGRAZIONE TRA INTERVENTI Nell’ambito della f.p, siamo passati • a) da una visione MONO-PROCESSUALE (solo il processo “erogativo”: aula/laboratorio) • b) ad una visione PLURIPROCESSUALE (processo di orientamento-accoglienza, processo erogativo aula/laboratorio/stage, processo di accompagnamento alla vita attiva

  13. Per PROGETTO FORMATIVO INTEGRATO intendiamo Un progetto in cui sono specificati • gli interventi PLURIPROCESSUALI • le risorse c) i tempi necessari per…..

  14. eliminare e/o ridimensionare situazioni che rendono critico l’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro a soggetti vulnerabili • acquisire le competenze professionali - proprie di una figura o di un compito – spendibili sul m.d.l. attraverso un percorso formalmente definito e articolato in una pluralità di azioni - facilitare attraverso l’adozione di apposite misure pubbliche appositamente previste l’entrata nella vita attiva

  15. FUNZIONI E CONNOTAZIONI DEL PROGETTO FORMATIVO • l progetto nella evoluzione della formazione professionale • ha avuto una funzione diversa • Fino agli anni ’70 funzione burocratica • Dagli anni 70 al ’94 funzione amministrativa • Dal ’94 funzione tecnica

  16. LA STRUTTURA DEL PROGETTO INTEGRATO • Il modello progettuale che assumiamo ha un percorso logico sequenziale • articolato in 4 parti • Analisi del fabbisogno • Definizione delle Strategie • Pianificazione dell’intervento • Definizione delle condizioni di fattibilità

  17. 1.- PARTE PRIMA: Analisi del fabbisogno non esiste un modello unico di analisi del fabbisogno formativo l'analisi del fabbisogno assume una diversa struttura a seconda della fase del "processo produttivo della formazione professionale" in cui viene utilizzata

  18. 1.1- Analisi del fabbisogno Processo della f.p. Il processo produttivo della f.p. si articola in 3 macrofasi Pianificazione Realizzazione Valutazione

  19. 1.2- Analisi del fabbisogno Processo della f.p La prima fase si struttura in…. Pianificazione STRATEGICA ATTUATIVA

  20. 1.3 - Analisi del fabbisogno Processo della f.p Pianificazione ATTUATIVA STRATEGICA Analisi del fabbisogno MICRO MACRO

  21. 1.4 - Analisi del fabbisogno Tipologie di analisi Nel primo caso l'analisi del fabbisogno, che denominiamo "macro“ è finalizzata a supportare la programmazione delle attività del sistema formativo ed è di competenza del soggetto cui istituzionalmente compete il governo del sistema formativo: la Regione/la Provincia.

  22. 1.5 - Analisi del fabbisogno Tipologie di analisi Nel secondo caso l'analisi del fabbisogno, che denominiamo "micro" è finalizzata a supportare la progettazione formativa ed è realizzata dal soggetto cui compete proporre ed attuare interventi di formazione: l'Agenzia formativa

  23. 1.6 - Analisi del fabbisogno Analisi macro ANALISI MACRO DA PARTE DELLA REGIONE/PROVINCIA La prima fase è finalizzata a definire le politiche formative, cioè le grandi scelte in termini • di settori ed aree professionali, • di tipologie di interventi • e di categorie di destinatari da privilegiare. Il livello di priorità è determinato, soprattutto, dal volume di risorse finanziarie che vengono destinate a tali variabili.

  24. 1.7 - Analisi del fabbisogno Analisi macro Dato il peso crescente del cofinanziamento comunitario nella formazione professionale regionale, questa fase in larga misura si esprime nei seguenti documenti: Eventuali altri momenti di pianificazione a carattere strategico, pluriennale o annuale, trovano la loro genesi e quindi il loro necessario fondamento in questi documenti. QCS POR CDP

  25. 1.8 - Analisi del fabbisogno Analisi macro Se la definizione delle politiche significa in ultima analisi effettuare delle scelte di allocazione di risorse è evidente che tale operazione risulterà maggiormente "fondata" e "corretta" quanto più sarà stata accurata l'indagine relativa alla situazione per la quale devono essere effettuate le scelte. Se le politiche in questione sono quelle relative alla formazione professionale, e quindi la necessità di adottare "offerte formative" adeguate sotto il profilo quantitativo e tipologico occorrerà supportare tali scelte con l'analisi della "domanda" o "fabbisogno" di formazione di un determinato territorio.

  26. 1.9 - Analisi del fabbisogno Analisi macro L'individuazione dei fabbisogni formativi di un territorio avviene mediante l'analisi e la valutazione congiunta ed integrata di tre aree il sistema economico (le vocazioni produttive dei singoli territori e delle condizioni per il loro sviluppo) il sistema produttivo-occupazionale, (la strutturazione del sistema produttivo e del mercato del lavoro e le direttrici della sua possibile espansione) il sistema di valori e di attese nei confronti del lavoro e della formazione al lavoro della popolazione. mediante l’analisi e la valutazione di tre aree

  27. 1.10 - Analisi del fabbisogno Analisi micro A fondamento di ogni progetto formativo c'è l'analisi del fabbisogno, come a fondamento della definizione delle politiche formative. • Lo spettro dell'analisi è più circoscritto che nella fase della programmazione strategica. • Non riguarda l’analisi sulla struttura e sulla dinamica sociale ed economica del territorio quanto piuttosto sondare le necessità di occupazione aggiuntiva o di nuovi compiti da parte del sistema produttivo locale; necessità attuali, o secondo ragionevoli parametri di sviluppo o evoluzione, a breve medio periodo. .

  28. 1.10 - Analisi del fabbisogno Analisi micro In questa fase l'analisi del fabbisogno formativo si può definire un'indagine con cui si individua la necessità di competenze professionali acquisibili mediante una specifica e strutturata azione di formazione professionale un'indagine con cui si individua la necessità di competenze professionali acquisibili mediante una specifica e strutturata azione di formazione professionale

  29. 1.11 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Per competenze professionali intendiamo La competenza è una potenzialità la cui attivazione costituisce la performance. la capacità richiesta per svolgere un compito, una parte di esso, o parti di compiti diversi.

  30. 1.12 - Analisi del fabbisogno Analisi micro fasi ANALISI MICRO DA PARTE DELLA AGENZIA FORMATIVA L'analisi del fabbisogno realizzata da un'Agenzia formativa per supportare un progetto di formazione deve, in sequenza logico-cronologica, rilevare un fabbisogno di nuova occupazione o nuovi compiti rilevare un fabbisogno di formazione "strutturata" determinare la necessità di un intervento formativo specifico

  31. 1.13 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Fase 1 • Occorre, cioè, rilevare la mancanza di • professioni (figure/ruoli/qualifiche professionali) • singoli compiti. Nel primo caso si rileva la necessità di un'occupazione aggiuntiva di figure/ruoli professionali; Nel secondo la necessità di un ampliamento delle competenze degli attuali occupati rilevare un fabbisogno di nuova occupazione o nuovi compiti

  32. 1.14 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Fase 2 • Questa operazione comporta l'accertamento della "natura formativa" del fabbisogno precedentemente rilevato. • In altri termini occorre stabilire se il fabbisogno professionale precedentemente individuato può essere soddisfatto esclusivamente con un intervento formativo strutturato e non ad esempio con un'azione di natura organizzativa o con un'azione formativa on the job rilevare un fabbisogno di formazione "strutturata"

  33. 1.15 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Fase 3 In considerazione che non sono stati rilevati nel territorio di riferimento offerte formative adeguate, sotto il profilo • qualitativo (coerenza della formazione erogata rispetto alle competenze della figura/compiti da necessari) • quantitativo (l'offerta formativa non copre il numero di figure richieste ) • organizzativo(incompatibilità a livello di tempistica e di logistica…) determinare la necessità di un intervento formativo specifico

  34. 1.16 - Analisi del fabbisogno Analisi micro approcci L’analisi micro utilizza tre tipologie di approccio la rilevazione: è la raccolta/sistematizzazione di esigenze espresse in modo esplicito dal sistema produttivo; l'analisi: oltre a rilevare i bisogni espressi, individua, interpreta e sistematizza anche quelli esistenti allo stato latente, ma non ancora espressi; l'anticipazione è un approccio che tende a prefigurare bisogni che oggi non esistono ma che domani potrebbero esistere se si verificassero certe condizioni.

  35. 1.17 - Analisi del fabbisogno Analisi micro macrotipologie • Sono ipotizzabili tre macrotipologie, che hanno rispettivamente come centro d'indagine: 1 Una figura/ruolo professionale 2 Un settore/area professionale 3 Un’azienda

  36. 1.18 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Macrotipologia 1 verificare il fabbisogno di una figura/ruolo professionale predefinita, in uno, più o tutti i settori professionali di un determinato territorio. 1 Una figura/ruolo professionale

  37. 1.19 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Macrotipologia 2 • Si tratta di indagare, a 360 gradi i fabbisogni di un settore economico o area professionale di un determinato territorio 2 Un settore/area professionale

  38. 1.20 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Macrotipologia 3 Rilevare le necessità di un'azienda, in relazione a sue evoluzioni o prospettive di evoluzione di carattere produttivo, tecnologico, commerciale, organizzativo.., di ulteriore personale per figure professionali già esistenti di occupazione aggiuntiva per figure professionali nuove di assegnare nuovi compiti al personale presente. 3 Un’azienda

  39. 1.21 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Strumenti di indagine L’analisi del fabbisogno è un’attività scientifica che si avvale dei mezzi di indagine propri della ricerca sociale Indagine biblio-emerografica Indagine di campo

  40. 1.22 - Analisi del fabbisogno Analisi micro Strumenti di indagine Sommini strazione questionari Intervista Testimoni privilegiati Indagine di campo

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