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La doppia elica del DNA

La doppia elica del DNA. 25 aprile 1953: Francis Crick e James Watson pubblicano l’articolo che propone la struttura a doppia elica del DNA. La proposta prende in considerazione i dati sperimentali raccolti da numerosi scienziati, tra i quali: Rosalind Franklin Maurice Wilkins

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Presentation Transcript


  1. La doppia elica del DNA 25 aprile 1953: Francis Crick e James Watson pubblicano l’articolo che propone la struttura a doppia elica del DNA La proposta prende in considerazione i dati sperimentali raccolti da numerosi scienziati, tra i quali: Rosalind Franklin Maurice Wilkins Erwin Chargaff

  2. La doppia elica del DNA Il DNA è un polimero di nucleotidi

  3. La doppia elica del DNA Una molecola di DNA è formata da duepolinucleotidi antiparalleli tenuti insieme da appaiamenti complementari delle basi azotate

  4. La doppia elica del DNA Le due catene si avvolgono una sull’altra in una struttura a doppia elica. Le basi azotate si trovano all’interno su piani perpendicolari all’asse della doppia elica.

  5. La duplicazione del DNA La duplicazione del DNA è semiconservativa: ciascuno dei due filamenti fa da stampo per costruire una nuova elica.

  6. La duplicazione del DNA L’inizio della replicazione avviene in corrispondenza delle origini di duplicazione. Nei punti in cui i due filamenti complementari sono separati si forma una bolla di duplicazione.

  7. La duplicazione del DNA Le forcelle di duplicazione estendono il processo duplicativo in entrambe le direzioni. Un filamento viene duplicato in modo continuo (leading strand), l’altro in mdo discontinuo (lagging strand).

  8. La duplicazione del DNA I nucleotidi utilizzati nella polimerizzazione dall’enzima DNA polimerasi sono deossinucleotidi trifosfati.

  9. Il codice genetico Trascrizione Viene prodotta una molecola di RNA messaggero (mRNA) complementare a quella del gene. Traduzione L’informazione trascritta sull’mRNA viene utilizzata per costruire una proteina.

  10. Il codice genetico L’informazione per ogni amminoacido è contenuta in una tripletta di tre basi consecutive chiamata codone. Il codice genetico è la corrispondenza tra codoni e amminoacidi.

  11. Il codice genetico • Il codice genetico è: • ridondante (o degenerato), a un amminoacido corrisponde più di un codone • arbitrario, non è determinato da particolari leggi chimiche • universale, ogni codone ha lo stesso significato in organismi viventi diversi

  12. L’RNA • L’RNA differisce dal DNA : • è solitamente a singolo filamento • contiene lo zucchero ribosio al posto del desossiribosio • contiene l’uracile (U) al posto della timina

  13. L’RNA • Gli RNA svolgono diversi compiti nella lettura e traduzione del DNA; vi sono: • RNA messaggeri (mRNA) • RNA di trasporto (tRNA) • RNA ribosomiali (rRNA) • piccoli RNA

  14. L’RNA Gli RNA di trasporto trasportano nel posto giusto gli amminoacidi legandoli in modo specifico e «leggendo» i codoni sull’RNA messaggero con l’anticodone

  15. La trascrizione

  16. La traduzione L’appaiamento codone-anticodone dipende dalla formazione di legami idrogeno tra basi azotate complementari

  17. La traduzione Tra tre possibili moduli di lettura, i ribosomi trovano quello giusto, scorrendo sull’mRNA finché non trovano una tripletta di inizio: il codone AUG.

  18. La traduzione

  19. La traduzione

  20. Le mutazioni • Mutazione • Una qualunque variazione del materiale genetico. • Mutazioni puntiformi • Il cambiamento coinvolge uno o pochi nucleotidi. • Mutazioni cromosomiche • La variazione riguarda la struttura o il numero dei cromosomi. • Mutazioni genomiche • L’intero corredo genetico di un individuo (cioè il genoma) può essere dimezzato o moltiplicato.

  21. Le mutazioni • Le mutazioni puntiformi possono essere determinate da: • sostituzione di base • inserzione • delezione

  22. Le mutazioni • Una sostituzione di base può produrre: • un codone sinonimo • una tripletta che codifica un amminoacido diverso • un codone di stop • Delezioni e inserzioni producono mutazioni frameshift

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