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Sociologia

Sociologia. Autunno 2006 I modelli teorici contemporanei e non. Auguste Comte (1798-1857). È il primo ad aver utilizzato il termine „sociologia“ La biologia studia uomo-natura, la sociologia studia uomo-cultura,storia

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  1. Sociologia Autunno 2006 I modelli teorici contemporanei e non

  2. Auguste Comte (1798-1857) • È il primo ad aver utilizzato il termine „sociologia“ • La biologia studia uomo-natura, la sociologia studia uomo-cultura,storia • Sociologia studia società come è ora (come ordine) e nel divenire (come progresso) • Nel progresso (progresso delle capacità intellettuali) • Legge dei 3 stadi della storia dell‘umanità • Teologico dove prevalgono i sacerdoti • Metafisico dove prevalgono i filosofi • Positivo dove prevalgono gli industriali e gli scienziati (importante il valore dell‘attività produttiva) • Legge che esamina il rapporto fra l‘insieme delle esigenze materiali e l‘azione per soddisfare le esigenze • Conquista • Difesa • Lavoro – quest‘ultima provoca la dimensione morale (instinto sociale)

  3. Auguste Comte (1798-1857) • Statica sociale (aspetti della società che sono costanti) • Le strutture costanti • Istituzioni politiche e religiose (attività: controllo) • Famiglia • Linguaggio • Come si mantiene l‘unità nella società? • Famiglia – valore sentimento (unità elementare) • Stato/città – valore attività produttiva/politica • Religione o morale • I poteri sociali • Quello materiale (ricchi e potenti) – fondato sulla forza • Quello intellettuale (scienziati, filosofi, poteri) – fondato sulla ragione • Quello morale (donne) – fondato sull‘affetto

  4. Herbert Spencer • L‘evoluzione viene vista come fatto biologico • Al centro della società non c‘è la famiglia benché l‘individuo che compone la società (individualismo) • L‘unità sociale (individuo) è condizionato da • Fattori esterni (es. Clima, territorio) • Fattori interni (fattori fisici, emotivi, intellettuali) • L‘organismo sociale è coordinato da • Linguaggio • Segni, sentimenti e pensieri • Lo stato, la burocrazia sono visti come nemico • L‘esito dell‘evoluzione è positivo (ciò viene anche visto da Comte)

  5. Emile Durkheim (1858-1917) • È il primo che ha definito la sociologia come scienza e la ha inserita nella disciplina accademica • Lui si colloca con le teorie olistiche (società come organismo – sui generis - sopra individui) • Metodo sociologico: per spiegare un fenomeno sociale bisogna trovarne la causa e la funzione (lo scopo) • La società forma l‘individuo in base a strutture e valori che lo fanno agire in un determinato modo in quell‘epoca e in quella società • La causa è da ricercare nel passato • La funzione è da ricercare nel rapporto con qualche finalità sociale • Il fatto sociale deve essere ricercato nella società e non nell‘individuo dato che l‘individuo va compreso grazie alla società e la spiegazione quindi va ricercata nella società. Le regole/norme che sono presenti nella società devono essere accolte dall‘individuo e guidano la vita collettiva • Modello funzionalista dove l‘individuo deve assimilare le regole per mantenere l‘ordine e per essere integrato nella società. In questo modo la società può sopravvivere • Se non ci fosse la società con l‘ordine, l‘individuo sarebbe in preda alle guerre per soddisfare i propri desideri illimitati • L‘individuo è in uno stato di indeterminatezza (negativo) e la società è in uno stato di determinatezza (positivo)

  6. Emile Durkheim (1858-1917) • Forme di solidarietà: • prima gli individui erano simili tra di loro e erano su un livello di stesse credenze e sentimenti comuni • ora la solidarietà è data da una suddivisione del lavoro (industrializzazione) e ci dovrebbero essere più regole e un esaltazione dell‘individualismo (ritira questa sua idea e dice che ci devono essere forme di istituzionali più adeguate) • Ricerca delle cause del suicidio • Egoistica: individuo non/scarsamente integrato nella società • Anomica: rapidi cambiamenti sociali e carenza di norme • Altruistica: dettata dalle norme sociali esempio kamikaze islamici • Causa: scarsa o molta integrazione dell‘individuo nella società • Il potere politico/dello stato viene visto solamente come motore della giustizia e mantenitore della ordine sociale • La funzione della religione può essere studiata grazie a gruppi più primitivi – rafforzamento del sentimento di appartenenza ad un gruppo

  7. Karl Marx (1818-1883) • La storia evolve in base a contraddizioni e conflitti costanti. Questa evoluzione è determinata dalle risorse materiali e dai rapporti di produzione. In più ci sono rappresentazioni culturali e sistemi normativi nella società. Tutto questo fa esplodere le contraddizioni e nascerà la società comunista e morirà il capitalismo. Il potere va allo stato e la classe operaia sarà cosciente del suo sfruttamento • Le classi sociali sono fatte di individui che appartengono a una classe in base alla nascita e alle scelte relative al lavoro • Classi in sé: individui appartengono alla classe ma non ne sono coscienti • Classi per sé: individui sono coscienti di appartenere alla classe X • Nella classe si sviluppa la coscienza di classe: rivoluzioni per promuovere un cambiamento (proletari contro capitalisti) • Perché il proletariato? Non è contaminato dalla proprietà privata

  8. Karl Marx (1818-1883) • Le ideologie (religione, filosofia, ecc.) sono dannose dato che sostengono chi è al potere (capitalismo). Alle ideologie viene contrapposta la teoria di Marx dato che è oggettiva e fondata su analisi empirica • L‘oggetto dell‘uomo è la produzione e lui deve vedere la sua produzione (il risultato) • Nella società capitalistica ciò non è possibile a causa • Della proprietà privata • Dell‘economia di scambio • Si forma una situazione di alienazione • L‘influenza di Marx: contro il funzionalismo e più attenzione ai conflitti sociali

  9. Max Weber (1864-1920) • Non condivide l‘idea olistica (società come agire congiunto degli individui), non è un positivista e analizza il rapporto tra società ed economia • La sociologia deve capire l‘agire sociale dell’individuo • L‘agire deve essere collegato ad un senso oggettivo che può essere composto da ogni significato • Non viene visto come senso l‘agire uniforme es. aprire un ombrello quando piove • Oppure un agire passivamente influenzato dall’agire di altri es. trasportato in una folla da altra gente • Non è solo soggettivo ma anche sociale • Il senso muta nel tempo (non resta sempre uguale) • L‘individuo deve essere relativamente autonomo, razionale e capace di decisione • L‘agire di altri individui è di riferimento per l‘individuo • Elemento della reciprocità: ci sono aspettative comuni a tutti in una società e se agisco ho da portare le conseguenze • I diversi tipi dell’agire sociale dell’individuo • Razionale rispetto allo scopo: modello mezzi-fini; l‘osservatore: bisogna riconoscere le finalità (per l‘osservatore variante più prevedibile di altre) • Razionale rispetto al valore: agire dettato da credenze dove non hanno un‘ importanza le conseguenze; l‘osservatore: bisogna conoscere la relazione con il valore (per l‘osservatore variante più prevedibile di altre)

  10. Max Weber (1864-1920) • Affettivo: agire dettato dai sentimenti; l‘osservatore: difficile da capire bisogna mettersi nei panni dell‘altro • tradizionale: agire dettato dalle abitudini acquisite es. buona educazione; l‘osservatore: deve conoscere l‘ambito culturale altrimenti non spiegabile I tipi non sono divisi in modo totale (nel reale ci sono solo tipi misti) ma un tipo a prevalenza nell‘agire. Nell‘agire non esiste mai una piena consapevolezza ma una semi- coscienza o incoscienza • Se desideriamo spiegare i processi sociali allora si devono considerare più fattori e non solo uno. Weber afferma la connessione fra religione protestante e capitalismo (religione dice di reinvestire per avere sempre guadagni più grandi). Quindi inizialmente lo scienziato deve • affermare la sua ipotesi (influenza dei valori dello scienziato) • verificare l‘ipotesi (metodo empirico di ricerca) • Tipi ideali di potere • Potere tradizionale: potere che è radicato grazie a tradizioni da sempre nella società • Potere carismatico: potere di una singola persona con carisma • Potere legale: potere legato alla credenza nelle leggi Ci può essere un consenso sociale ma anche un conflitto (agire contro) in modo pacifico o violento • La religione è lo strato sotto a quello della società • La burocrazia è vista come limitatore alla libertà dell‘individuo

  11. Georg Simmel (1858-1918) • È ritenuto quello più contemporaneo ed è contrario all‘idea olista e non è un positivista. Dice che l‘agire sociale (ogni individuo agisce e questo mette in relazione gli individui tra di loro) fa in modo che ci sia l‘unità sociale • La conoscenza non è lo specchio della realtà poiché l‘individuo ricostruisce la realtà. La forma di conoscenza che si afferma nella società è quella più vicina al reale • Esiste un rapporto tra idee e strutture sociali, le idee vengono condizionate e possono condizionare la situazione economica. Le idee sono creative e non sono solo un riflesso delle condizioni sociali (Simmel va contro Marx) • Simmel vuole spiegare come si formano le unità sociali (es. unità comunità XY). Divide le forme di relazione che si stabiliscono tra individui in • Contenuto quindi scopo, interesse, ecc. • Forma quindi in quale modo interagiscono gli individui tra di loro • La crisi della società moderna si può analizzare grazie a più fattori/cause, uno di questi è il denaro • L‘operaio non conosce più la destinazione ultima del suo prodotto e ciò è un problema

  12. Georg Simmel (1858-1918) • Il denaro da un valore (anche di scambio) al prodotto ma ilprezzo del prodotto non può delineare il rapporto tra valore (non in moneta) e desiderio. Si tende a apportare al valore (non monetario) il valore in denaro del prodotto. L‘individuo si sente insicuro • Il rapporto fra individuo e società è un rapporto che include i seguenti aspetti • Aspetto individuo nella società • Aspetto individuo che non si rinchiude nella società Proprio quest‘ultimo aspetto fa in modo che ci siano tensioni nel rapporto e che l‘individuo non è mai totalmente integrato nella società • La crisi della modernità è data dalla predominanza dello spirito oggettivo a quello soggettivo (ciò provoca la regressione della cultura). In quest‘epoca si mostra in modo intero la tensione del rapporto tra individuo e società

  13. Vilfredo Pareto (1848-1923) • Si colloca per il positivismo e ha una influenza notevole sulla teoria sistematica di Talcott Parsons. Si è dedicato per tanti anni all‘economia e poi si dedica alla sociologia • Perché l‘agire umano è dettato per maggior parte da impulsi non razionali (Pareto desidera cogliere la totalità dell’agire) • Pareto isola nelle sue opere il riferimento ad altri contemporanei • Non crede che la società possa riformarsi radicalmente. Ci saranno sempre pochi al potere e il governo (pochi élite saranno al potere) dovrà orientare le masse e mantenere l‘ordine • Cosa è la metodologia sociale • La sociologia deve analizzare ma non può giudicare (non ricerca verità assolute) • Le analisi vengono fatte in modo empirico (vere fino a prova contraria) • Problema delle fonti della ricerca sociale e condizionamento soggettivo p.es. passioni dell’autore • L‘azione umana è composta da elementi soggettivi e da quelli oggettivi • Azione logica: coincidenza tra fine soggettivo e fine oggettivo (rare nella realtà)

  14. Vilfredo Pareto (1848-1923) • Azione non logica: non esiste coincidenza tra fine soggettivo e fine oggettivo • Primo tipo: non esiste né un fine oggettivo né uno soggettivo es. azioni che un individuo compie automaticamente • Secondo tipo: non esiste un fine oggettivo ma esiste uno soggettivo es. la magia • Terzo tipo: esiste un fine oggettivo ma non esiste uno soggettivo es. azioni fisiologiche come quelle degli animali • Quarto tipo: esiste un fine oggettivo e uno soggettivo ma questi non coincidono tra di loro es. voglio di creare una società capitalistica e con le mie azioni ne creo una comunista • L‘individuo cerca sempre di razionalizzare le azioni non logiche (la razionalizzazione viene chiamata anche derivazioni) quindi • Ci sono nuclei non logici • Dai nuclei partono diversi rami di interpretazioni logiche • Queste interpretazioni si formano in base al uso nel tempo („agli abiti che gli uomini portano in quel tempo”) • Le azioni non logiche hanno un artificio logico per giustificarle • Una tendenza costante nelle azioni non logiche è il residuo. Residuo = modi di fare consolidati nella cultura. Ci sono 6 classi di residui • Porre in relazione fattori diversi – fa in modo che ci sia creatività • Conservare le relazioni già esistenti • Residui in relazione con la socialità – stanno sotto le derivazioni • Residui legati all’integrità dell’individuo - stanno sotto le derivazioni • Residui sessuali - stanno sotto le derivazioni C‘è una ambivalenza tra la necessità di agire diversamente e di tenere uguale l‘agire sociale • Nel sistema sociale la parte più importante sono i residui dato che determinano l‘agire sociale. Le derivazioni indicano che ci sono altre forze nella società

  15. Talcott Parsons (1902-1979) • Si riferisce alla funzione (vedi Durkheim) e sviluppa la teoria struttural-funzionalista con l‘aiuto dell’antropologia culturale (esame del mondo di rappresentare/comprendere la realtà all’interno di un gruppo sociale) focalizzandosi sulle società primitive che hanno un‘economia di sopravvivenza e il problema di coesione della società • Bronislaw Malinowski: la cultura aiuta a risolvere i problemi dell’individuo nel soddisfare i propri bisogni (anche quelli primari) tramite cooperazione e consumazione di beni (= funzione) • Alfred R. Radcliffe-Brown: la funzione per lui non è più collegata alla biologia ma è un attività parziale che contribuisce all’attività totale. Non vede solo causa – effetto ma una relazione di dipendenza tra fattori naturali e culturali. Un bisogno può essere soddisfatto da più funzioni e una funzione può essere soddisfatta da più bisogni. Anche Parsons va in questa direzione • Itinerario intellettuale di Parsons: distinzione in 3 periodi • 1o periodo: si ricollega alla tradizione sociologica di Weber, Durkheim e Pareto ma anche a Malinowski e a Radcliffe-Brown • 2o periodo: formula la sua teoria sull’azione e sul sistema sociale • 3o periodo: applica la sua teoria alla realtà sociale

  16. Talcott Parsons (1902-1979) • La teoria dell‘azione sociale • Influenze: • Parsons non crede che lo studio debba essere fatto in modo empirico – i concetti sono immutabili/universali • Influenza di Weber: l‘agire è dotato di senso (razionale) e tiene conto dell‘agire altrui • Influenza di Durkheim: l‘agire individuale è mosso da desideri egoistici. Importante sono le regole e l‘orientare l‘individuo verso i valori della società • Influenza da Pareto: alcuni individui stabiliscono delle relazioni, hanno fini comuni e grazie a questo nascono gruppi • L‘azione sociale è composta dai seguenti elementi • L‘attore sociale (individuo o gruppo) • La situazione nella quale si sviluppa l‘azione • L‘ordine simbolico ovvero le regole, i modelli culturali che orientano l‘agire • Il risultato dell‘azione Il sistema dell‘azione è composto da attore, situazione, ordine simbolico e altri attori • Il sistema d‘azione può essere analizzato dall‘interno/dal rapporto che ha con l‘esterno ma anche dagli scopi/mezzi a disposizione. Ci sono 4 prerequisiti funzionali che ogni sistema deve risolvere per sopravvivere (AGIL) • Adattamento da parte del sistema all‘esterno - Adaptation • Conseguimento degli scopi prescelti - Goal • Mantenimento delle strutture latenti grazie alla stabilità di valori, norme, modelli di comportamento. Latenti perchè la cultura influenza l‘agire come un istinto naturale - Latency • Integrazione equilibrando gli elementi del sistema –Integration All‘interno di questa divisione ce n‘è un altra che ha al suo interno la sociologia con nuovamente la sottodivisione in economico, politico, socializzazione e comunità (sono i 4 sottosistemi)

  17. Talcott Parsons (1902-1979) • Il sistema della personalità: l‘agire dell‘individuo deve mantenere l‘equilibrio sociale e il sistema sociale a sua volta deve andare incontro ai bisogni dell‘individuo • Il sistema della cultura: per orientare le attività dell‘individuo si prendono dalla cultura i diversi modello di comportamento es. leggi • Il ruolo all‘interno della società (es. ruolo del padre) è un modello di comportamento e diventa un punto di incontro all‘interno del sistema sociale, del sistema della personalità con il sistema cultura • Le modalità fondamentali dell‘agire • Azione che comporta affetto anche in modo formale (es. rapporto medico-paziente) • L‘autore si orienta verso finalità di tipo personale o verso finalità di interesse collettivo • L‘autore sceglie criteri di carattere generale o criteri connessi a situazioni particolari (es. il giudice applica la legge uguale per tutti-il padre e il suo rapporto con il figlio) • L‘autore instaura rapporti con altri per le loro capacità oppure per avere rapporti con persone (es. chiamo un elettricista-parlo con un coetaneo) Combinando i modelli in modo diverso fra di loro si hanno diverse forme di azione • Si possono trovare delle stesse tendenze nell‘evoluzione della società e nell‘evoluzione biologica. Sulla base dei 4 sottosistemi la società cambia in base a: • Un crescente universalizzazione dei valori di base es. valore della democrazia • Ogni ambito si specializza nelle sue funzioni • I diversi sottosistemi hanno una relazione reciproca crescente Nella situazione attuale si intensifica l‘evoluzione e ciò aumenta la libertà individuale e l‘uguaglianza sociale

  18. Il neofunzionalismo • A partire dagli anni 80 si è tentato di riprendere la prospettiva teorica di Parsons correggendola • Luhmann ha sostituito la teoria struttural-funzionalista con funzional-strutturalista (primato alla funzione) • Alexander ripropone i concetti di azione e ordine sociale inserendo caratteri come il non-razionale. Lui afferma che ogni teoria deve avere al suo interno i due concetti sopra nominati. Critica: Parsons ha sottovalutato le fonti di conflitto della struttura nella società contemporanea

  19. Lo strutturalismo • Cosa è la struttura? Sono le norme che reggono il sistema sociale. Il senso di queste norme è dato solo se si trovano in quella posizione nella struttura. Senza struttura l‘unità sociale non può esistere • La visione strutturalista di Michel Foucault (1926-1984) ha come concetto essenziale l’„epistème“ (forme discorsive in un’ epoca determinata). Questo epistème nelle epoche passate era concentrato sul razionalismo, nell’epoca attuale si consuma la fine dell‘individuo. La storia è un susseguirsi di fratture epistemologiche (inizio di un altra epoca) che non possono essere previste • Non c‘è la razionalità assoluta e nelle diverse epoche ci sono razionalità diverse. La razionalità nel periodo del razionalismo classico viene vista come un operare conforme a un fine. Nasce la divisione tra ragione e follia, la seconda non viene apprezzata dato che non ha un efficienza produttiva (fine). Foucault critica la concezione che abbiamo della follia e quella che abbiamo sulla razionalità • Per avere nuove forme di razionalità dobbiamo aprirci alla pazzia. Foucault difende i pazzi come Max fece con il proletariato e anche lui critica il potere che per lui è una rete produttiva (induce al piacere, forma il sapere, produce discorsi). Quindi non basta più vedere nel potere l‘apparato dello stato, bisogna analizzare i vari meccanismi di controllo che sono nelle prigioni, nei manicomi, ecc. • Nessuno può contrastare il potere dato che anche esso è un prodotto del potere. Quello che deve essere distrutto è l‘ordine sociale

  20. La teoria critica • Si sviluppa a partire dal 1920. Momento storico: rivoluzione classi operaie, fascismo, IIa guerra mondiale. Nella critica all‘Illuminismo gli autori cercano di trasformare la società grazie alla sociologia e non di limitarsi a una registrazione neutrale dei fenomeni • Max Horkheimer: la ricerca sociale deve collegare i fenomeni tra di loro e non analizzarli uno ad uno • L‘economia inflenza la vita psichica dell‘individuo • L‘individuo agisce per essere riconosciuto dalla società e per ricevere sicurezza all‘interno della società • La teoria di Hurkheimer e di Adorno si sviluppa come analisi del processo di razionalizzazione nella società di oggi – origine storica va ricercata nell‘Illuminismo • Cose positive dell‘Illuminismo: libertà è indispensabile • Cose negative dell‘Illuminismo: libertà dalla magia e dalle superstizioni per la ragione sulla natura e sulle cose. Ciò porta ad un importanza primaria della necessità produttiva che pilota tutti gli altri bisogni dell‘individuo e altri vengono oscurati come bontà, solidarietà, felicità • Adorno: lui va contro la razionalità legata al dominio con la dialettica negativa. La dialettica non va pensata chiusa in un‘identità ma va pensata come la possibilità di qualcosa che non può essere chiuso nel pensiero. Per Adorno la conoscenza ha il compito di stabilire prospettive dove il mondo possa rilevare le proprie fratture come apparirà un giorno agli occhi del messia.

  21. La teoria critica • Marcuse: lui propone una sostituzione del modello di razionalità strumentale con la concezione estetica della vita. I principi di piacere e di realtà devono lasciare spazio alla espansione dei bisogni umani • Nasce una nuova società dove ci sarà l‘unione erotica dell‘uomo con la natura e le potenzialità dell‘uomo e della natura potranno evolversi in libertà. Ciò può avvenire grazie allo sviluppo industriale che c‘è stato (soddisfazione dei bisogni primari dell‘uomo è già avvenuto). Come è la nuova società? • Prospettiva utopica (come in Foucault) • Forze sociali sono quelle emarginate che hanno conservato estraneità nei confronti del potere • La distruttività per Freud è nell‘istinto dell‘uomo e per Marcuse è nella repressione eccessiva causata dall‘ordine culturale. La cultura può conciliarsi con il principio del piacere es. liberazione della sessualità.

  22. L‘internazionismo simbolico • La teoria di George Herber Mead (1863-1931) verrà poi definita l‘internazionalismo simbolico si avvicina al funzionalismo e allo strutturalismo ed è una continuità della teoria di Weber (agire sociale). Si focalizza sulla costruzione della soggettività e sui significati simbolici • Al centro c‘è il problema della costruzione dei soggetti sociali (self), emerge la dimensione del pensiero (mind) e si forma l‘organizzazione sociale (society). Queste 3 dimensioni sono considerate un tutt’unico • Un atto sociale ha parti esterne e interne alla società. Come si comporta l‘individuo va capito analizzando anche la società • Gesto: comunicazione di significati comuni a diversi individui di uno stesso gruppo (gesto interiorizzato). Si scatena come reazione ad uno stimolo, ha un carattere automatico e non intenzionale • Se il gesto si trasforma in volontà allora nasce il linguaggio • Senza gesto ne linguaggio non ci sarebbe neanche il pensiero. Quindi c‘è una relazione tra interno ed esterno • Un gesto generalizzato è quando l‘individuo può oggettivare il significato del gesto e non deve attendere la reazione dell‘altro individuo • Quando l‘individuo sceglie il significato e controlla la comunicazione abbiamo l‘inserzione della mente

  23. L‘internazionismo simbolico • Sé per Mead significa che l‘individuo si considera per quello che viene considerato dagli altri • Costruzione del Sé: quando il bambino è piccolo tende ad assumere ruoli diversi imitando gli adulti. Poi impara a giocare in base alle regole convenzionali e così percepisce se stesso come unità e si vede in base a come lo vedono gli altri. Quindi l‘atteggiamento della comunità è importante per il rapporto che l‘individuo ha con se stesso. • La coscienza si riferisce al campo di esperienza e l‘autocoscienza si riferisce agli altri individui • Il sé viene diviso in • Io è percepibile solo come un personaggio storico dall‘individuo (non attuale) • Me sono gli atteggiamenti degli altri che l‘individuo assume Il punto d‘incontro tra l‘individuo e la società avviene nel ruolo (insieme di modelli di comportamento). L‘ideale è che un individuo appartenga a più gruppi sociali

  24. Le teorie dell‘azione sociale • Jurgen Habermas è stato influenzato da Weber, da Mead e dalla teoria funzionalista e neofunzionalista • Agire di tipo strumentale: legato alla logica del dominio e alla manipolazione tecnica • Agire di tipo comunicativo: individui razionali discutono liberamente relativamente a scelte legate al mondo della loro vita • Non sempre è volta alla comunicazione tra due individui come scambio consensuale, ma anche alla manipolazione delle coscienze • Il mondo della vita: in esso si sviluppano le comunicazioni e i processi dell‘agire volti alla comprensione • Grazie all‘interazione tra il mondo della vita e la comunicazione da un lato e l‘agire di tipo strumentale e il sistema sociale dall‘altro si tende ad inserire sistemi nel mondo della vita e nella comunicazione. Ciò provoca i mali nella società del tardo capitalismo (società moderna)

  25. Le teorie dei sistemi sociali • Il concetto di sistema ha subito grandi trasformazioni grazie alla teoria generale dei sistemi • Concetto di relazione è centrale (vedi anche nello strutturalismo la dipendenza tra gli oggetti relativamente alla posizione e alle relazioni) • Niklas Luhmann critica Parsons • Il concetto della riduzione della complessità: rapporto sistema-ambiente-mondo. Il mondo è una complessità indeterminabile, l‘ambiente è le possibilità determinabili presenti in una situazione, il sistema è la selezione di alcune possibilità e la negazione delle altre • Il senso è ogni forma per definire il reale e fa in modo di ridurre il mondo e l‘ambiente • Rapporto sistema-ambiente: l‘ambiente ha una più grande complessità e il sistema ha un ordine più grande • Il rapporto tra individuo e società viene interpretato nel rapporto tra i sistemi psichici e i sistemi sociali. Il sistema psichico mette a disposizione la propria complessità per fare nascere un altro sistema - questa relazione è reciproca e si chiama interpenetrazione • La comunicazione non avviene solo tramite il linguaggio ma anche tramite mezzi di comunicazione come p. es. amore, verità, denaro • I sistemi di interazione sono caratterizzati dalla percezione quindi si tratta della presenza fisica di qualcosa. I sistemi societari sono caratterizzati dalla comunicazione. L‘uno non può esistere senza l‘altro

  26. Alfred Schutz (1899-1959) • Influenza da parte di Weber (teoria dell‘azione sociale) • Schutz desidera sviluppare l‘analisi dei processi e delle strutture del mondo-della-vita grazie alla comunicazione, ai segni simbolici e alle istituzioni sociali • Lui critica Weber dato che • Non ha distinto tra significato dell‘osservatore, significato dell‘agente e significato dell‘interlocutore • L‘agire comprende la consapevolezza e la volontarietà. Inoltre bisogna distinguere tra motivi causali e quelli finali • Si deve distinguere tra senso soggettivo e quello oggettivo • Si deve distinguere tra mondo ambiente (relazione io-tu-egli) e mondo dei contemporanei (noi-voi-loro). Nel mondo contemporaneo è anche presente la nostra conoscenza del mondo contemporaneo. Questa conoscenza avviene tramite la nostra esperienza e l’apprendimento da altri e si chiama tipizzazione

  27. Erving Goffmann (1922-1982) • Influenza di Mead e Parsons • Ciò che mantiene il Sé è il sistema nel quale viene costruito il personaggio che rappresenta un ruolo • I rituali sono molto importanti per la costruzione degli individui e dei gruppi • L‘individuo non si identifica totalmente con il suo ruolo ma mantiene una distanza che gli da un certo potere/imprevedibilità • Goffmann studia quelle situazioni in cui a causa di un evento/comportamento le regole vengono rimesse in discussione. Ciò non è voluto dal soggetto/individuo ma è provocato dalla situazione

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