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LE CHIESE DI SOVERE

LE CHIESE DI SOVERE. LE CHIESE DI SOVERE. S. Gregorio. S. Martino. Santuario Madonna della Torre. L’INTERNO.

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LE CHIESE DI SOVERE

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Presentation Transcript


  1. LE CHIESE DI SOVERE

  2. LE CHIESE DI SOVERE S. Gregorio S. Martino Santuario Madonna della Torre

  3. L’INTERNO L’interno a tre navate, sostenute e divise da quattro colonne, è un’autentica pinacoteca, ricca di bellissimi dipinti, alcuni dei quali di assoluto valore. L’altare maggiore, in marmo policromo, modellato e decorato a intarsio dal Fantoni, è sormontato al centro della piccola tribuna con l’affresco che ritrae una Madonna. Il pavimento, le balaustre, i due altari laterali sono di marmo con squisiti intarsi e tele pregiate. Questo Santuario si potrebbe chiamare una vera Pinacoteca d'arte che onora altamente la Madre Divina. Sotto il Santuario vi è poi una piccola Chiesa nella quale è venerata la deposizione di Gesù morto. C’è anche un magnifico organo dei Fantoni.

  4. INTRODUZIONE IlSantuario della Madonna della Torre sorge sulle pendici del monte Cornalunga e domina tutto l’abitato di Sovere. Questo Santuario Mariano fu costruito nell’ epoca della controriforma protestante che vietava il culto dei santi e della Vergine. Inoltre si è classificato come uno tra i più belli, oltre che tra i più antichi. La sua posizione è strategica perché dalla torre è molto facile controllare la valle sottostante. Non sappiamo quando il Santuario fu edificato, ma in uno scritto del 1169 il papa fa donazione al vescovo di Bergamo della chiesa di Santa Maria della Torre e dei beni in sua dotazione. E’ presumibile che la chiesa avesse una sua storia consolidata prima di quella data. Nel 1600 si provvede ad un restauro in stile barocco, aggiungendo dei magnifici Putti. E l’interno ne risultò un capolavoro architettonico.

  5. L’ organo Fantoni

  6. SANTA MARIA C’è un affresco che ritrae una Madonna dal volto dolcissimo, il capo è appena inclinato, nell’atto di dare consenso all’angelo, col quale accetta di diventare la madre del Redentore, e le braccia delicatamente incrociate, come a voler proteggere il Figlio che già porta in grembo.

  7. L’ALTARE MAGGIORE

  8. I due altari minori DESTRO SINISTRO

  9. INTRODUZIONE È una delle 3 parrocchie del COMUNE di SOVERE. La Parrocchia di S. Martino occupa la maggior parte del Comune e conta circa 4.200 abitanti. Le famiglie della parrocchia sono circa 1300. Questa chiesa, alla sua costruzione, è stata dedicata, e lo è tuttora, a S. Martino perché all’ epoca di Carlo Magno questa valle, era stata affidata al monastero di S. Martin di Tours (Francia). Della Chiesa di S. Martino si hanno notizie fin dal 959. Nel 1400 ci fu un primo ampliamento mentre nel 1597 venne eretta come Parrocchia e Chiesa Prepositurale (da essa dipendevano: Cerete Alto e Basso). La Chiesa di S. Martino di Sovere, situata presso la torre medioevale, è già ricordata in un documento del 959. In questa chiesa si può distinguere 2 aspetti differenti: l’interno e l’esterno. Sul retro della sagrestia si trova una cappella con un affresco raffigurante Gesù cristo risorto, ma adesso è usato come “ripostiglio” per le varie statue. Prima di arrivare alla chiesa di San. Martino si trova una piccola chiesetta chiamata:”Oratorio del suffragio”.

  10. AFFRESCO DI GESU’ RISORTO

  11. ORATORIO DEL SUFFRAGIO

  12. L’aspetto interno L’interno è a tre navate. Dal 1882 al 1886 ci fu un ampliamento della Chiesa precedente con la demolizione della metà verso la piazza. La ricostruzione aprì le due navate laterali e la nuova cupola, ottenendo una lunghezza della chiesa di m. 3,25 in più della precedente e una larghezza di m. 10 in più sotto la cupola. La chiesa fu consacrata il 24 marzo 1886, dal Vescovo di Bergamo Mgr. Guindani Camillo. -Le Via Crucis: sono dipinti ad olio su tela, autore ignoto del sec. XVIII-XIX -Pavimento. Nel 1886 fu fatto in cemento Porland.; rifatto nel 1905 dalla ditta Poleni e Begnis; Nel 1968 si passò all’attuale marmo grigio orobico.

  13. L’aspetto esterno Nella facciata della Chiesa, sul coronamento, si legge la data 1883 con al centro la scritta: “DOM, SANCTO MARTINO EPISCOPO, DICATUM”. La facciata è suddivisa da due coppie di lesene abbinate in tre settori delimitata agli estremi pure da altre due lesene .Due cornici orizzontali la suddividono a sua volta in tre ordini. Nel settore centrale c’ è un bel portale settecentesco con stipiti ed architrave, sagomato e completo di coronamento barocco ad arco spezzato. Il rilevante squilibrio architettonico dell’interno è in parte contenuto da una decorazione appropriata eseguita prima da Renato Bassetti nel 1934 e ripresa poi da Carlo Gritti nel 1957. Essa unifica gli spazi e mette in giusto risalto interessanti affreschi moderni, come gli episodi dell’Adultera e della Samaritana di Antonio Guadagnini. -Nel 1898 fu fatta la facciata su disegno del Prof. Tombola di Brescia. -Le lesene sono in stucco e i capitelli in stile “corinzio”, sono opera di Cremonini Tobia,1885. Le decorazioni, sono state eseguite nel 1934 da Renato Bassetti e ripristinate nell’anno 1957 da Carlo Gritti.

  14. lesene LESENE

  15. L’interno

  16. L’ESTERNO D.O.M Sancto Martino Episcopo Dicatum Ingresso secondario Ingresso secondario Ingresso principale

  17. introduzione La chiesa di S. Gregorio situata nella via omonima venne fabbricata dl 1474 in avanti. Essa aveva originariamente una facciata a capanna con oculo ma nel ‘700 venne sopraelevata. Nell’ interno sopra l’ altare di destra e a lato di esso rimangono due affreschi dell’ epoca quattrocentesca. Nei restauri dell’ estate del 1987 si scoprì la dimensione della facciata originaria, che possedeva un oculo sopra il portale ed era tutta affrescata, com’ era in uso in chiese dell’ epoca. Sulla destra emerse la figura di S. Cristoforo gigantesco col Bambino, e sulla sinistra varie figure di santi. Altri restauri all’ edificio vennero eseguiti nel 1998. USCIRE

  18. L’interno

  19. Creato da … Verzeroli Matteo ArcainiVanessa Bonetti Sofia

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