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Ecografia della caviglia

Ecografia della caviglia. Simone. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA. PATOLOGIA TENDINEA –Tendini di scorrimento Tenosinivite Tenosinovite con tendinosi Tendinosi Rotture. Degenerazione ialina Degenerazione grassa Degenerazione fibrinoide. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA.

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Ecografia della caviglia

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Presentation Transcript


  1. Ecografia della caviglia Simone

  2. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA • PATOLOGIA TENDINEA –Tendini di scorrimento • Tenosinivite • Tenosinovite con tendinosi • Tendinosi • Rotture • Degenerazione ialina • Degenerazione grassa • Degenerazione fibrinoide

  3. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA • PATOLOGIA TENDINEA –Tendine d’Achille • Peritendiniti • Peritendiniti con tendinosi • Tendinosi • Tendinopatie inserzionali • Calcificazioni • Rotture parziali • Rotture complete • Malattia di Haglund • Borsite retrocalcaneare e sottocutanea • Degenerazione ialina • Degenerazione grassa • Degenerazione fibrinoide

  4. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA • PATOLOGIA LEGAMENTOSA - distorsioni • Applicazione di una forza che eccede i limiti di resistenza tensile delle strutture capsulo-legamentose, ma che è inferiore alla resistenza delle ossa che compongono l’articolazione tibiotarsica • seconda patologia muscolo-scheletrica più comune dopo la lombalgia • Al primo posto delle lesioni traumatiche sportive

  5. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA • PATOLOGIA LEGAMENTOSA – distorsioni (2) • 85% dei casi avviene in inversione (flessione plantare e intra-rotazione)  lesione del legamento peroneo-astragalico anteriore. • 5% dei casi avviene in eversione (flessione dorsale e extra-rotazione)  lesione dei legamenti mediali • Il restante 10% interessa la sindesmosi tibio-peroneale

  6. PATOLOGIE STUDIATE CON ECOGRAFIA PATOLOGIA LEGAMENTOSA – distorsioni (3) sequenza cinematica PAA PAA+PC PAA+PC+L.CERVICALE PAA+PC+L.CERVICALE+ PAP

  7. ESAME CLINICO DELLE DISTORSIONI • Anamnesi • qual è stato il meccanismo traumatico? • ha percepito un rumore di lacerazione o schiocco (tipico delle lesioni gravi)? • questo è il primo episodio del genere o solo l’ultimo di una serie? (in quest’ultimo caso, ci si orienterà verso un’instabilità articolare cronica) • Ispezione • Gonfiore ed ecchimosi • Palpazione dei punti dolorosi Con un solo dito vanno palpate in modo sistematico le strutture più frequentemente coinvolte: • i legamenti PAA, PC e deltoideo • il malleolo laterale e mediale (soprattutto il bordo posteriore) • la sindesmosi tibio-peroneale distale • accertarsi dello stato delle strutture limitrofe la cui lesione può simulare una comune distorsione • base del V metatarso • calcagno • tendini achilleo, tibiale posteriore e peronieri

  8. ESAME CLINICO DELLE DISTORSIONI • Ricerca eventuali deficit sensitivi e/o motori • Se il quadro clinico depone per un trauma distorsivo grave, è necessario escludere lesioni dei nervi tibiale e peroneale • Valutazione funzionale • chiedere al paziente di provare a mantenere la stazione eretta. (Il superamento di questa prova unito al reperto palpatorio di dolore assente o modesto, esclude la presenza di fratture e di gravi lesioni legamentose) • Manovre cliniche • Quelle atte ad accertare la presenza di una lassità legamentosa (cassetto anteriore, supinazione forzata, ecc) hanno un valore limitato nei casi acuti e molto più rilevante negli esiti di distorsione • manovre specifiche per la lesione della sindesmosi tibio-peroneale (positive se evocano dolore) • test della spremitura: la mano dell’esaminatore afferra la gamba al terzo medio e la comprime • test della rotazione esterna forzata (o dell’accavallamento): la mano dell’esaminatore  appoggiata sul versante laterale del terzo prossimale della gamba, in modo da stabilizzarla. L’altra mano afferra il bordo mediale dell’avampiede e lo ruota all’esterno

  9. COMPARTIMENTO ANTERIORE • Componenti tendinee e nervo peroniero profondo • recesso capsulare tibio-astragalico anteriore

  10. TENDINI COMPARTIMENTO ANTERIORE Tibiale anteriore Estensore dell’alluce Estensore delle dita

  11. CAPSULA CAPSULA • forma di manicotto • si inserisce alla periferia delle cartilagini articolari anteriormente e posteriormente è sottile per consentire i movimenti di flesso-estensione • lateralmente e medialmente è resistente e rinforzata da robusti legamenti. • membrana sinoviale riveste la superficie interna della capsula fibrosa, si porta in alto tra la tibia e la fibula, formando un recesso.

  12. Tendini compartimento anteriore Posizione paziente: paziente seduto sul lettino con il ginocchio flesso a 45 °. In alternativa, il paziente può stare supino con il piede libero per consentire la manipolazione dell'esaminatore Posizione articolazione: neutra con la superficie plantare del piede sul tavolo Posizione sonda: sul piano assialePunti di repere ecografici: astragalo Strutture valutabili: tibiale anteriore, estensore lungo dell'alluce, estensore comune delle dita • LEGENDA: • a  arteria tibiale anteriore • v  vena tibiale anteriore • ehl  t. estensore lungo dell’alluce • edl  t. estensore lungo delle dita • TA  t. tibiale anteriore

  13. Recesso capsulare tibio-astragalico anteriore Posizione paziente: paziente seduto sul lettino con il ginocchio flesso a 45 ° Posizione articolazione: posizione neutra con la superficie plantare del piede sul tavolo Posizione sonda: longitudinale, sul dorso della caviglia Punti di repere ecografici: testa astragalica, domo astragalico, tibia Strutture valutabili: compartimento anteriore della articolazione tibio-astragalica. • Legenda: • Asterisco cuscinetto adiposo ant. • Freccia vuota recesso ant. articolazione • tibio-tarsica -T tibia -TH  testa astragalica -TD  domo astragalico

  14. COMPARTIMENTO LATERALE • legamento peroneo-astragalico anteriore (PAA) • legamento tibio-peroneale anteriore (TPA) • legamento peroneo-calcaneale (PC) • tendini peronieri

  15. COMPARTIMENTO FUNZIONALE LATERALE stabilizzatori attivi • tendini peronieri stabilizzatori passivi • complesso legamentoso laterale • peroneo-astragalico anteriore (struttura a piastrella, molto spesso e molto robusto, primo oppositore nel trauma in inversione) • peroneo-calcaneare (legamento cordoniforme, totalmente extra-capsulare, molto simile al LCL del ginocchio, una sua lesione indica una diastasi della sotto-astragalica) • peroneo-astragalico posteriore (interessato solo se sono interessati anche gli altri legamenti, origina dalla fossetta posteriore del perone e si inserisce sul tubercolo postero-laterale dell’astragalo che è l’ostacolo alla flessione plantare forzata del piede) • mortaio astragalico • legamento cervicale

  16. LEGAMENTI COLLATERALI LATERALI • Il Legamento Laterale • è costituito da: • L. Peroneo-Astragalico anteriore • L. Peroneo-Astragalico posteriore • L. Peroneo-Calcaneare Il Legamento Peroneo-Astragalico posteriore non può essere studiato con l’ecografia.

  17. ARTICOLAZIONE TIBIO-PERONEALE DISTALE • E’ una articolazione fibrosa (SINDESMOSI) • Si stabilisce tra: • l’incisura fibulare posta sulla faccia laterale dell’estremità distale della tibia • superficie triangolare e convessa sulla faccia mediale dell’estremità distale del perone • Le due faccette sono unite dal legamento interosseo, che continua superiormente con la membrana interossea. • LEGAMENTI SINDESMOSICI ANTERIORI • L. Tibio-Peroneale anteriore • L. Tibio-Peroneale anteriore (fascio accessorio) •  con decorso obliquo in basso e lateralmente uniscono l’incisura fibulare della tibia • lateralea al malleolo

  18. LEGAMENTI SINDESMOTICI POSTERIORI • L. Tibio-Peroneale posteriore • con decorso obliquo in basso e lateralmente unisce l’incisura fibulare della tibia al malleolo laterale • L. Tibio-Peroneale trasverso • banda fibrosa e spessa, posta sotto il L. Peroneale posteriore, • si inserisce posteriormente sul margine inferiore della tibia e sul malleolo laterale • Membrana interossea

  19. TENDINI COMPARIMENTO LATERALE T.Peroneo breve T.Peroneo lungo Retinacolo superiore Guaina sinoviale Retinacolo inferiore

  20. LEGAMENTO PERONEO-ASTRAGALICO ANTERIORE Posizione paziente: paziente seduto sul lettino con il ginocchio flesso a 45 ° Posizione articolazione: inversione avampiede per allungare i legamenti laterali. Un piccolo cuscino sotto il malleolo mediale può aiutare a migliorare il contatto con la sonda Posizione sonda: parallela alla sede da esaminare con il suo margine posteriore sopra il malleolo laterale Punti di repere ecografici: astragalo, malleolo laterale Strutture valutabili: legamento peroneo-astragalico anteriore Legenda: -LM  malleolo laterale -Punta di freccia l. peroneo-astragalico ant.

  21. LEGAMENTO PERONEO-ASTRAGALICO ANTERIORE Per differenziare una rottura del legamento peroneo-astragalico parziale da una completa, eseguire un’ecografia con test del cassetto anteriore. Posizione paziente : prono con il piede che sporge dal bordo del lettino. Posizione articolazione: piede in flessione plantare e inversione Posizione sonda: longitudinale Punti di repere ecografici: astragalo, perone Strutture valutabili: Quando il legamento è strappato, si ha lo spostamento in avanti dell'astragalo rispetto alla tibia • Legenda: • -Test del cassetto anteriore in paziente con strappo del legamento tibioastragalico anteriore. • -Asterischi monconi del legamento • Freccia direzione dello spostamento dell’astragalo • 1 punto di riferimento astragalico • 2punto di riferimento del perone

  22. LEGAMENTO TIBIO-PERONEALE ANTERIORE Posizione paziente: paziente seduto sul lettino con il ginocchio flesso a 45 ° Posizione articolazione: avampiede in inversione Posizione sonda: un piccolo cuscino sotto il malleolo mediale può migliorare il contatto con la sonda, tenere il bordo posteriore della sonda sul malleolo laterale e ruotare verso l'alto il suo margine anteriore Punti di repere ecografici: tibia, malleolo laterale Strutture valutabili: legamento tibio-peroneale anteriore. Legenda: -Punte di freccia legamento tibio-peroneale anteriore -LM malleolo laterale

  23. LEGAMENTO CALCANEO-PERONEALE Posizione paziente: paziente seduto sul lettino con il ginocchio flesso a 45 ° Posizione articolazione: piede dorsi-flesso poggiato sulla faccia mediale Posizione sonda: su un piano coronale obliquo con il bordo superiore sopra la punta del malleolo laterale e il suo margine inferiore leggermente posteriore ad esso,diretto verso il tallone Punti di repere ecografici: malleolo laterale Strutture valutabili: legamento calcaneo-peroneale

  24. TENDINI PERONEI Posizione paziente: paziente seduto sul lettino con il ginocchio flesso a 45 ° Posizione articolazione: neutra Posizione sonda: dietro il malleolo laterale. Questi tendini fanno un arco intorno al malleolo, quindi è necessario inclinare la sonda per mantenere il fascio di US perpendicolare Punti di repere ecografici: malleolo laterale Strutture valutabili: tendine peroneo lungo, tendine peroneo breve

  25. COMPARTIMENTO MEDIALE • complesso deltoideo • componenti tendinee • nervo tibiale

  26. COMPARTIMENTO FUNZIONALE MEDIALE stabilizzatori attivi: • tendine del tibiale posteriore (stabilizza oltre al compartimento mediale anche l’arco plantare-coxa pedis) stabilizzatori passivi: • complesso deltoideo • fascio anteriore • fascio medio • fascio posteriore • mortaio astragalico • legamento interosseo astragalo-calcaneare

  27. TENDINI COMPARTIMENTO MEDIALE T. Tibiale posteriore T. Flessore lungo dita T. Flessore lungo I°dito A. Tibiale posteriore N. Tibiale posteriore

  28. LEGAMENTI COMPARTIMENTO MEDIALE IlLegamento Deltoideo, molto robusto, di forma triangolare. ORIGINE: malleolo mediale E’ costituito da 4 fasci: L. Tibio-astragalico post INSERZIONE: faccia mediale dell’astragalo L. Tibio-calcaneare INSERZIONE: sustentaculum tali del calcagno L. Tibio-scafoideo INSERZIONE: tuberosità dello scafoide L. Tibio-astragalico ant INSERZIONE: faccia mediale dell’astragalo

  29. T. FLESSORE LUNGO DELLE DITA T. TIBIALE POSTERIORE Posizione paziente: supina Posizione articolazione: piede leggermente ruotato lateralmente. Un piccolo cuscino sotto il malleolo lateralepuò contribuire a migliorare il contatto tra sonda e pelle. Posizione sonda: posizionata dietro il malleolo mediale, trasversalmente rispetto al tibiale posteriore e i tendini del flessore lungo delle dita Punti di repere ecografici: malleolo mediale Strutture valutabili: tendine tibiale posteriore, tendine flessore lungo delle dita, retinacolo dei flessori • LEGENDA: • TP t.tibiale posteriore • FcD  flessore comune delle dita • mm  malleolo mediale • FLA  flessore lungo dell’alluce • Punta di freccia vuota retinacolo dei flessori • Punta di freccia  n. tibiale

  30. COMPLESSO DELTOIDEO Posizione paziente : supino Posizione articolazione: in flessione dorsale Posizione sonda: piano trasversale Punti di repere ecografici: calcagno, astragalo, malleolo mediale Strutture valutabili: legamento tibio-talare Punte di freccia bianche legamento tibio-calcaneale Calc calcagno Freccet. del tibiale posteriore MM malleolo mediale Punte di freccia vuote legamento tibio-astragalico posteriore

  31. COMPARTIMENTO POSTERIORE • Tendine di Achille • Recesso capsulare tibio-astragalico posteriore

  32. TENDINI COMPARTIMENTO POSTERIORE Muscolo Gastrocnemio ORIGINE: con due capi dalla superficie posteriore dei condili mediale e laterale del femore. I due capi sono denominati muscoli gemelli mediale e laterale. AZIONE: flette plantarmente il piede INNERVAZIONE: nervo tibiale (S1-S2) Muscolo Soleo Posto sotto il muscolo gastrocnemio ORIGINE:superficie posteriore della testa e dei 2/3 superiori del perone, linea del muscolo soleo e dal III° medio del margine mediale della tibia. AZIONE: flette plantarmente il piede INNERVAZIONE: rami del nervo tibiale (S1-S2).

  33. TENDINI COMPARTIMENTO POSTERIORE Tendine del m. Gastrocnemio e del m. Soleo si uniscono e formano il tendine più robusto del nostro corpo Tendine d’Achille INSERZIONE: faccia posteriore del calcagno Triangolo di Kager spazio di tessuto cellulo-adiposo della forma di un triangolo delimitato anteriormente dal margine osseo della tibia, inferiormente dal calcagno e posteriormente dal tendine d’Achille stesso Borsa retro-calcaneare Borsa sottocutanea TENDINE BORSE INSERZIONE BORSE

  34. TENDINE D’ACHILLE Posizione paziente: pazienteprono con piedi che sporgono dal lettino Posizione articolazione: piede in flessione dorsale Posizione sonda : sul tendine d’Achille esaminare secondo piani trasversali e longitudinali. Inclinare la sonda su entrambi i lati del tendine per valutare la guaina peritendinea. Punti di repere ecografici: calcagno Strutture valutabili: tendine d’Achille, guaina peritendinea, borsa sottocutanea e retro-calcaneare, triangolo di Kager. a b

  35. TENDINE D’ ACHILLE LEGENDA: - Punta di freccia  Tendine d’Achille - Asterisco  Anisotropia (artefatto) - fhl  flessore lungo dell’alluce

  36. RECESSO CAPSULARE TIBIO-ASTRAGALICO POSTERIORE t. Flessore lungo dell’alluce

  37. Thankyou

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