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Tiroide - fisiopatologia

All'interno del documento troverete spiegazioni sulla fisiopatologia e dei quadri clinici delle patologie tiroidee.

Simona20
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Tiroide - fisiopatologia

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Presentation Transcript


  1. La tiroide La tiroide normale non è visibile né palpabile. Una tiroide ingrossata si presenta come un rigonfiamento sui due lati della trachea, sotto la cartilagine cricoidea, ovvero come un organo nodulare distinto ed ingrandito (gozzo).

  2. FOLLICOLI TIROIDEI Ft1: cellule follicolari a riposo funzionale Ft2: cellule follicolari secernenti Cpf: cellule parafollicolari

  3. Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide IPOTALAMO TRH IPOFISI T4 T3 TSH TIROIDE T4 - T3 TESSUTI PERIFERICI T4 desiodasi T3

  4. Altri fattori regolatori

  5. TSH Ø Stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei Ø Sostiene il trofismo della ghiandola tiroide

  6. Regolazione della produzione degli ormoni tiroidei

  7. Effetti dello iodio Lo iodio è un atomo indispensabile nella dieta di tutti gli esseri viventi animali. Lo iodio è scarsamente reperibile nella superficie terrestre, perché nel corso di centinaia di milioni di anni è stato dilavato da piogge e glaciazioni e trasportato dalla crosta terrestre verso il mare sotto forma di ioduri e iodati. La fonte principale di iodio in natura è rappresentata dagli alimenti, il cui contenuto di iodio dipende dalla sua concentrazione nel suolo.

  8. Effetti dello iodio L?organismo umano contiene circa 25-50 milligrammi (mg) di iodio, di cui meno di 10-15 mg sono presenti nei follicoli della tiroide e meno di 1 mg negli ormoni tiroidei circolanti. • Per la produzione di T3 e T4 è necessaria la presenza di I-nella dieta (almeno 100 µg/die) • La riserva di tireoglobulina nella colloide sopperisce a carenze di iodio per alcuni mesi • La mancanza transiente di iodio induce la produzione di T3 anziché T4 a livello tiroideo • La mancanza cronica di iodio produce una sindrome ipotiroidea (cretinismo endemico) • L?eccesso di iodio plasmatico inibisce transitoriamente l?utilizzo da parte della tiroide (effetto Wolff-Chaikoff)

  9. Tappe della sintesi degli ormoni tiroidei: 1) intrappolamento dello I nelle cellule follicolari della tiroide; 2) diffusione dello I all?apice della cellula; 3) trasporto dello I nella colloide; 4) ossidazione dello I inorganico ed incorporazione in residui tirosinici nella TG; 5) combinazione di due molecole di DIT (T4) o una DIT ed una MIT (T3); 6) endocitosi TG; 7) rilascio T3 e T4 in circolo; 8) deiodinazione a tirosina libera.

  10. Intrappolamento dello Iodio • Il trasporto è attivo, contro gradiente chimico ed elettrico, per azione di un cotrasportatore Na+-I- localizzato nella membrana basale delle cellule tiroidee • L?intrappolamento dello iodio è associato ad una Na+- K+-ATPasi e necessita energia fornita dalla fosforilazione ossidativa • Sul bordo apicale delle cellule tiroidee è espressa una proteina, la pendrina, che consente il trasporto dello ioduro • Sempre nella membrana apicale, lo ioduro viene ossidato e accoppiato alle tirosine presenti nella molecole di tireoglobulina ad opera di una perossidasi tiroidea (TPO) e funziona in tandem con la DUOX2 (dual ossidasi 2), fornitore di H2O2

  11. Metabolismo periferico desiodativo degli ormoni tiroidei

  12. Conversione periferica della T4 in T3 D1 (desiodasi di tipo 1): espressa soprattutto nel fegato e nel rene D2 (desiodasi tipo 2): espressa soprattutto nel muscolo scheletrico e cardiaco, sistema nervoso centrale, cute, ipofisi, tiroide. D3 (desiodasi tipo 3): toglie un atomo di iodio sull'anello interno di T4 o T3, inattivandole; è espressa soprattutto in placenta, sistema nervoso centrale e fegato fetale . • • •

  13. Metabolismo periferico degli ormoni tiroidei ed esercizio fisico Digiuno Soggetto T4 T4 normale Esercizio strenuo T3 rT3 rT3 T3

  14. Alterazione della funzione tiroidea in corso di esercizio fisico Ø A differenza di altri assi endocrini l? ?asse ipotalamo- ipofisi-tiroide viene influenzato in modo relativamente marginale dall? ?esercizio fisico Ø Condizioni estreme (ambientali/termiche: sforzo strenuo, diete particolari) possono talora determinare: ? ?sindrome con bassa T3? ? ↓ della T3 circolante ↑ della rT3 circolante

  15. Transporto degli ormoni Tiroidei • T4----TBG (99.06%) • T3----TBG (99.6%) • Altre proteine di trasporto: TBA (Tiroxine Binding Albumin); TTR (Transtiretina o (Tiroxine Binding Prealbumin) Free T4 (0.04%) Free T3 (0.4%)

  16. Meccanismi attraverso cui avviene la trasmissione del segnale ormonale Ormoni steroidei Ormoni peptidici Amine biogeniche Recettore di superficie Recettore intracellulare Secondo messaggero • Organic Anion Transport Proteins (OATP2 e OATP3) MCT8 e MCT10 (carrier di acidimonocarbossilici) • Modificazione proteine Recettore nucleare Regolazione enzimi mRNA sintesi proteine Ormone tiroideo Risposta biologica

  17. Principali effetti biologici degli ormoni tiroidei

  18. Azione degli ormoni tiroidei a livello del muscolo scheletrico Effetti sull?espressione di proteine muscolo-specifiche (catene pesanti miosina): ↑efficienza contrattile Effetti sul metabolismo energetico muscolare: ↑ATPasi

  19. Ormoni tiroidei e metabolismo glucidico Ø Modulazione azione di insulina e catecolamine Ø facilitano l'assorbimento intestinale di glucosio e galattosio Ø favoriscono la captazione di glucosio e galattosio da parte del tessuto adiposo e muscolare Ø a basse concentrazioni stimolano la sintesi del glicogeno Ø ad alte concentrazioni stimolano il catabolismo del glicogeno

  20. Ormoni tiroidei e metabolismo lipidico Azione indiretta Modulazione azione di insulina, catecolamine, glicocorticoidi, glucagone incremento della lipolisi Azione diretta Ø stimolano i processi di sintesi: aumento della sintesi dei trigliceridi Ø stimolano i processi di mobilitazione: riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo sia aumentandone l'eliminazione con le feci sia incrementando la sua conversione in acidi biliari

  21. Ormoni tiroidei e metabolismo proteico incremento del trasporto di Na+ e K+ attraverso le membrane cellulari (azione ATPasi Na + e K + - dipendente) aumentato consumo energetico effetto calorigenico Ø a anabolici (ormoni proteici, enzimi) Ø in eccesso prevalentemente catabolico. livelli fisiologici favoriscono i processi svolgono un'azione di tipo

  22. Malattie della tiroide • • • Malattie con eumetabolismo tessutale Malattie con ipometabolismo tessutale Malattie con ipermetabolismo tessutale

  23. Gozzo

  24. Malattie della tiroide • Malattie con eumetabolismo tessutale: a. Gozzo semplice diffuso e nodulare non tossico (cronico) b. Gozzo diffuso (transitorio): ü Eccesso/carenza di iodio ü Sostanze antitiroidee (ambiente /dieta) ü Pubertà ü Gravidanza ü Menopausa

  25. Malattie con eumetabolismo Definizione di gozzo (Struder & Ramalli, 1982) Il gozzo semplice è definito come un ingrandimento diffuso o nodulare della tiroide che Ø non risulta da un processo infiammatorio o neoplastico Ø si accompagna ad eutiroidismo

  26. Classificazione del gozzo Gozzo diffuso v Gozzo endemico (>5% della popolazione) ÞDa carenza iodica (+ agenti gozzigeni) v Gozzo sporadico (0.4-5% della popolazione) ÞDa fattori genetici predisponenti (+agenti gozzigeni) ?? vGozzo diffuso vGozzo nodulare Multinodulare Uninodulare

  27. Patogenesi del gozzo endemico

  28. GOZZO ENDEMICO Profilassi: Iodinazione 1) Acqua 2) Pane 3) Olio 4) Sale Terapia: Nessuna Medica: Tiroxina Chirurgica: Tiroidectomia

  29. Un gozzo diffuso può evolvere in un ➟ Gozzo nodulare, ➠ Uninodulare, ➠ Multinodulare (noduli poli-monoclonale) di origine

  30. Sintomatologia legata al gozzo •Endocrina: assente (eutiroidismo) •Locale: compressione strutture vicine •(danno estetico)

  31. Malattie con ipometabolismo: ipotiroidismo 1) Ipotiroidismo primitivo A) Congenito (ipoplasia o aplasia,ectopia, disormonogenesi) tiroidectomia 131I B) Iatrogeno C) tionamidi iodio citochine litio amiodarone farmaci Hashimoto Tiroidite silente Hashitossicosi Tiroidite post-partum C) Tiroiditi autoimmuni D) Tiroiditi non autoimmuni De Quervain Riedel

  32. Malattie con ipometabolismo: ipotiroidismo 2) Ipotiroidismo secondario • Ipotalamico (tumori, traumi, processi infiltrativi idiopatico) isolato • Ipofisario tumori post-chirurgico,radiazioni trauma congenito proc. infiltrativo panipop. • Farmaci Somatostatina Dopamina

  33. Ipotiroidismo congenito

  34. Malattie con ipometabolismo: ipotiroidismo congenito L'ipotiroidismo congenito si presenta alla nascita con bassi livelli di ormoni tiroidei circolanti e/o aumentati livelli di tireotropina; può essere permanente o transitorio. Le forme permanenti derivano nell'80-85% dei casi da alterazioni dell'organogenesi tiroidea (disgenesia mutazioni dei geni responsabili del differenziamento delle cellule follicolari tiroidee. tiroidea; TD), causate da La disgenesia tiroidea può manifestarsi con: -totale assenza della ghiandola (agenesia tiroidea, 22-42%dei casi) -localizzazione ectopica (ectopia tiroidea, 35-42%) -diminuzione delle dimensioni (ipoplasia tiroidea, 24-36%). Nel rimanente 20-15% dei casi l'ipotiroidismo congenito è causato da difetti nella sintesi degli ormoni tiroidei.

  35. ETIOLOGIA IPOTIROIDISMO CONGENITO Ipotiroidismo neonatale transitorio • assunzione in gravidanza di farmaci antitiroidei (metimazolo, propiltiouracile) • assunzione in gravidanza di farmaci a base di iodio (amiodarone, mucolitici, disinfettanti)

  36. IPOTIROIDISMO CONGENITO Segni e sintomi • cute e capelli secchi • cute marezzata • ittero prolungato • ipotermia • mixedema • fontanella ant. Ampia • fontanella post. > 0.5 cm • macroglossia • ernia ombelicale •difficoltà suzione • stipsi • torpore • pianto rauco • ipotonia muscolare • scarsa crescita • ritardo maturaz. ossea

  37. Cause genetiche di ipotiroidismo congenito (sia primitivo che secondario)

  38. Ipotiroidismo congenito: Sindrome di Pendred qAutosomica recessiva qGozzo da difetto organificazione iodio con eutiroidismo qSordità con malformazione coclea qMutazione nel gene di pendrina 7q22-31.1, proteina carrier , adibita al trasporto di cloro,bicarbonatoe ioduri

  39. Ipotiroidismo congenito: deficit di trasportatore citoplasmatico di T3

  40. Ipotiroidismo: Resistenza agli ormoni tiroidei ØMutazione puntiforme esone 9 o 10 TRb b ØTramiss. autosomica dominante (eterozigosi dominante neg.) ØGozzo con TSH = o Ý Ý ØNessun sintomo oppure ritardo di crescita, ß ß BMI, ß ß QI, deficit acustico, tachicardia, osteopenia. ØDescritti circa 600 pazienti

  41. Quadri particolari: Cretinismo endemico ØAssociazione epidemiologica con gozzo endemico ØPrevenzione con adeguato apporto iodico ØTipiche manifestazioni cliniche con danni: Uditivi (coclea) Motori (gangli basali) Intellettivi (corteccia cerebrale) Il cretinismo si determina nel II trimestre di gravidanza per carenza di iodioÞ ß T4 e T3 di origine fetale (e materna)

  42. Quadri clinici di cretinismo Cretinismo neurologico: q gozzo q ritardo mentale q sordomutismo da ipoacusia percettiva q paralisi spastica q ipotiroidismo conclamato nel 10% Più frequente Cretinismo mixedematoso q assenza di gozzo qritardo psico-motorio qnon sordomutismo q bassa statura q ipotiroidismo congenito Solo in alcune aree endemiche (Nepal, Cina, Zaire)

  43. ipotiroidismo dell?adulto üViso gonfio, espressione apatica üDiradamento dei capelli e delle sopracciglia üPallore cereo o tonalità giallastra del viso che contrasta con labbra livide

  44. Manifestazioni cliniche dell?ipotiroidismo dell?adulto

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