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L’esperienza della Comunità Terapeutica “La casa di Francesco e Chiara”

L’esperienza della Comunità Terapeutica “La casa di Francesco e Chiara”. Dott. G. D’Arcangelo. La casa di Francesco e Chiara.

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L’esperienza della Comunità Terapeutica “La casa di Francesco e Chiara”

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Presentation Transcript


  1. L’esperienza della Comunità Terapeutica “La casa di Francesco e Chiara” Dott. G. D’Arcangelo

  2. La casa di Francesco e Chiara • Struttura Terapeutica Residenziale, aperta nel settembre 2009, che può ospitare 9 ragazzi dai 12 ai 18 anni, sia maschi che femmine, interessati da patologia psichiatrica in fase sub-acuta. • Accreditata dalla Regione Toscana secondo nuovo accreditamento del luglio 2012 • Supportata da Comitato Tecnico Scientifico composto dai Direttori dei servizi di NPI delle ASL convenzionate, (Empoli, Pistoia, Prato, Firenze) la Presidenza dell'Ente gestore ed i membri dell'equipe di coordinamento della struttura.

  3. Ingressi • Numero richieste di ingresso da inizio attività: 49 • Numero di ingressi:21 • % di richieste a cui è seguito inserimento dall’occupazione dei 9 posti: 30% • % di richieste a cui è seguito inserimento nel 2012 : 23 %

  4. Ingressi

  5. Nuovo accreditamento • Dal 2012 adozione dei requisiti richiesti dalla tabella 12 per l’Accreditamento Regionale. • Particolarmente significativi: - Adozione Buone Pratiche Regionali di pertinenza (ad es: Gestione dolore, prevenzione cadute, STU, rischio nutrizionale…) - Adozione Raccomandazioni Ministeriali di pertinenza (ad es atti violenti contro operatori, prevenzione suicidio, etc - Applicazione dei protocolli terapeutici assistenziali disponibili (disturbi dell’umore depressivi, ADHD, Disturbo della condotta) - Strutturazione sistema gestione rischio clinico e sicurezza paziente (audit, M&M)

  6. Procedura di presa in carico 1) Valutazione richiesta ingresso: viene valutata la richiesta, se le caratteristiche del paziente sono compatibili con il target viene inserita nella lista di attesa (criteri di esclusione: RM, antisocialità, DCA, età…) 2) Conoscenza ospite e famiglia: Presso il servizio inviante si effettua uno o più incontri propedeutici all’ ingresso con il paziente e i familiari. 3) Ingresso in struttura: l’ospite viene accompagnato da familiari e servizi 4) Fase di adattamento e osservazione: nei primi 60-90 giorni l’obiettivo è l’approfondimento della conoscenza dell’ospite e l’inserimento nel gruppo 5) Fase Attivazione Percorso Riabilitativo: Gli ospiti sono titolari di un Progetto Riabilitativo Individualizzato (PRI), rivalutato costantemente nel tempo di permanenza in accordo con i servizi invianti e le famiglie.

  7. Equipe di Lavoro • L’equipe di lavoro è multi disciplinare (educatore professionale, OSS, infermiere, tecnico della riabilitazione psichiatrica, psicologo, medico ) e adotta un modello d’intervento integrato attento agli elementi cognitivi, affettivi e relazionali. Il lavoro dell’equipe deve necessariamente integrarsi con: • la qualità del clima e dell’abitare • con le criticità degli ospiti rispetto ai loro compiti evolutivi • con le dinamiche del gruppo degli ospiti • Con le dinamiche del gruppo ospiti con il gruppo operatori • Con le dinamiche interne del gruppo operatori • con la risposta del sistema famiglia alle perturbazioni vissute L’equipe si riunisce una volta a settimana ed effettua un incontro mensile di supervisione esterna

  8. Modello riabilitativo I Il percorso riabilitativo si articola su tre principali livelli di intervento: psicologico, socioeducativo e farmacologico. • La presa in carico psicologica prevede un setting psicoterapeutico sia individuale che di gruppo a cadenza settimanale • L’intervento socio-educativo : cura di se (igiene personale, regime alimentare adeguato, cura dei propri spazi) potenziamento degli strumenti cognitivi e relazionali; istruzione e formazione attività sportive attività culturali interne (cineforum, lettura…) esterne alla struttura (gite sul territorio, visite ai musei etc), attività ludico-espressive e attività pratiche (lab arte, lab musicale, lab emozioni)

  9. Modello riabilitativo II • L’intervento farmacologico è concordato con il Neuropsichiatra inviante che mantiene la presa in carico del paziente anche durante il percorso riabilitativo in struttura. • L’èquipe inviante effettua periodiche visite in struttura per la verifica dell’andamento clinico e del percorso riabilitativo

  10. Modello riabilitativo III • Presa in carico genitoriale: al momento attuale 1 colloquio mensile. Si intende incrementare con incontri genitori – figlio nella fase di fine percorso • Regolamento ospiti: con conseguenze individuali stabilite su 3 livelli di gravità • Gruppo Confrontiamoci: gli ospiti si riuniscono per discutere con operatori regole e richieste • Gli ospiti effettuano una telefonata settimanale ai genitori e nella fase iniziale un rientro mensile a casa.

  11. Campione • Il campione è composto da 13 soggetti ( 9 maschi e 4 femmine) che sono i soggetti con una permanenza di almeno 9 mesi. • L’età media dei pazienti al momento dell’inserimento è 15 anni e 4 mesi. • Il tempo medio di permanenza in struttura è 16.8 mesi.

  12. Strumenti per monitoraggio andamento clinico La valutazione dell’andamento clinico degli ospiti è stata effettuata attraverso: • la somministrazione della scala BPRS • il monitoraggio degli eventi critici

  13. Risultati • Scala BPRS è stata compilata al momento dell’ingresso e ripetuta dopo un anno o al momento della dimissione. Il tempo medio tra prima e seconda somministrazione è 11 mesi. • Si registrano miglioramenti in tutte le sottoscale con più significative variazioni percentuali per la sottoscala disturbi del pensiero.

  14. Eventi critici • Per evento critico si intende ogni evento che è caratterizzato da uno scompenso clinico o comportamentale e da conseguente necessità di intervento da parte degli operatori per la gestione dello stesso. • Il dato dell’indice mensile di eventi per ospite (numero eventi/ numero ospiti) permette di monitorare l’andamento degli ospiti in struttura. A questo proposito sarebbe importante riuscire a stabilire un valore soglia all’interno del quale comprendere quelli che possono essere considerati gli eventi “fisiologici” per una struttura che ospita anche pazienti con disturbi dirompenti.

  15. Indice mensile eventi per ospite

  16. Conclusioni Dopo 3 anni dall’apertura della struttura è stato possibile fare una valutazione dell’andamento globale che può rappresentare in senso più ampio una prima e parziale verifica dell’efficacia del modello applicato. • I primi dati clinici relativi all’andamento sintomatologico degli ospiti mostrano attraverso i parametri della BPRS elementi confortanti. Si registrano infatti miglioramenti in tutte le scale. • Questo dato di miglioramento è confermato dalla marcata riduzione degli scompensi clinici degli ospiti come evidenziato dall’andamento dell’indice mensile di eventi per ospite. • L’esiguità del campione, il ridotto intervallo di tempo dall’apertura della struttura e la parzialità dei parametri di valutazione a nostra disposizione attualmente, rendono provvisorie le valutazioni, ma auspichiamo che il trend registrato venga mantenuto, in modo da poter confermare e rinforzare i risultati descritti e l’efficacia del modello.

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