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A.S. 2013-2014 Progetto: “Sotto il cielo” Università di Roma Tre I.C. “Via Giuliano da Sangallo”

A.S. 2013-2014 Progetto: “Sotto il cielo” Università di Roma Tre I.C. “Via Giuliano da Sangallo”. Classi 3 C e 3 F. Informazioni sul gruppo/classe. N. partecipanti = 42 (3F=20; 3C=22) N. Totale Ragazzi stranieri = 10 (3F= 5; 3C=5)

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A.S. 2013-2014 Progetto: “Sotto il cielo” Università di Roma Tre I.C. “Via Giuliano da Sangallo”

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Presentation Transcript


  1. A.S. 2013-2014Progetto: “Sotto il cielo”Università di Roma TreI.C. “Via Giuliano da Sangallo” Classi 3 C e 3 F

  2. Informazioni sul gruppo/classe • N. partecipanti = 42 (3F=20; 3C=22) • N. Totale Ragazzi stranieri = 10 (3F= 5; 3C=5) • Paesi di provenienza (numeri) = Romania (1), Polonia (1), Perù (1), Ecuador (2), Albania (1), Brasile (1), Filippine (1), Etiopia (1), Marocco (1). • N. Ragazzi Italiani: 32

  3. Elenco delle attività svolte • Att. con operatori università: 23/01/2014 Lezione presso IPSS “De Amicis” Argomento: universo e distanze cosmiche 05/03/2014 Lezione presso l’I.C. “Via Giuliano da Sangallo” Argomento: costellazioni e miti 08/05/2014 Lezione e attività laboratoriale presso il dipartimento Argomento: movimenti apparenti della sfera celeste e mappamondo parallelo. • Att. Svolte dagli insegnanti a scuola: • 3 F: attività interdisciplinare di ricerca di miti sulle costellazioni provenienti da paesi extraeuropei e produzione di illustrazioni artistiche originali su cartoncino. • 3 C: progettazione e realizzazione di attività laboratoriali sul mappamondo parallelo e di misurazione di ombre in diversi periodi dell’anno e orari della giornata.

  4. Prodotto 1: lupo solitario (mito dei Sioux) Si narra che molte Lune orsono, nella Tribù del Popolo degli Uomini che i Bianchi battezzarono con il nome di SIOUX, vivesse una principessa così bella e radiosa che ogni mattina al suo risveglio ella trovasse una rosa nel suo tepee, proprio accanto al suo viso. Ella era molto corteggiata, ed i più giovani e forti Guerrieri della Tribù facevano a gara per portare a suo padre Orso Saggio i più bei cavalli e le armi più decorate come voleva l’uso per chiedere la mano alla principessa. Da tutte le Tribù vicine ella era conosciuta ed amata e sarebbe stato fortunato colui che avesse avuto il suo Cuore. Alba Radiosa, questo era il nome che la Tribù le aveva dato per la sua radiosità, viveva gaia e felice in attesa di sceglier il suo compagno. Poco distante dall’accampamento, ai limiti della foresta, viveva in una capanna un Guerriero di nome Lupo Solitario. Egli non era bello e nemmeno più giovane, ma il suo cuore batteva per Alba Radiosa, e batteva così forte che quando vedeva la principessa sembrava che i tamburi di guerra tuonassero all’unisono, ed era lui che ogni notte sfidava le ire di Orso Saggio per posare la rosa vicino alla principessa. Una notte calda e afosa, però, la principessa si svegliò proprio mentre lui poneva la rosa accanto a lei. Lei gridò ed Orso Saggio si svegliò e colpì col suo coltello Lupo Solitario al cuore. Ma la Madre Terra, dea dei Sioux, ebbe pietà di Lupo Solitario e lo tramutò in una costellazione: la “COSTELLAZIONE DEL LUPO”. Se si guarda a destra dell’ Orsa Minore la si vedrà, e se ascoltando bene, si udirà anche un ululato lontano nella Foresta, al limitare dell’ Accampamento della Tribù degli uomini… è il lamento di Lupo solitario per il suo amore mai realizzato.

  5. Prodotto 1: lupo solitario (mito dei Sioux)

  6. Prodotto 2: i bambini golosi (mito della tribù Abenaki) Un giorno le donne andarono a raccogliere il mais per sfamare tutti gli abitanti del villaggio. Con loro per aiutarle andò anche un bambino. Il ragazzo trovò molte pannocchie e da queste rubò un'incredibile quantità di chicchi nascondendoli in tubi di bambù, che portò alla nonna senza dirle da dove provenivano, pregandola di fare un dolce di mais per sé e per i suoi compagni. La nonna li accontentò, e i ragazzi mangiarono a sazietà. Le donne nel frattempo si erano accorte dei chicchi di mais mancanti ed i bambini, per nascondere il loro piccolo furto, temendo la punizione dei genitori decisero di fuggire arrampicandosi lungo una liana nodosa che l'uccello mosca aveva fissato in alto nella volta celeste. Quando le donne tornarono al villaggio cercarono i ragazzi ma non li trovarono. Poi una di loro vide la liana e la fila dei bambini intenti ad arrampicarsi e diede l’allarme. Le madri, sconvolte, corsero alla base della liana e tentarono di seguirli, ma il ladro, che era l'ultimo bambino della fila, tagliò la liana non appena giunto a toccare il cielo. La punizione per il ladro e i suoi amici golosi non tardò ad arrivare: tutti i bambini appena sfiorarono il cielo furono trasformati in stelle e da allora costretti a guardare il dolore delle proprie madri.

  7. Prodotto 2: i bambini golosi (mito della tribù Abenaki)

  8. Prodotto 3: la sorella celeste (mito degli indiani shawnee) Un gruppo di giovani sorelle danzavano felicemente in cerchio nel cielo, quando furono viste da un prode cacciatore e mago, Falco Bianco, che ne volle una in moglie. Falco Bianco si travestì da topolino di campagna, andò in cielo e strisciò fino alle sorelle. Decise di prendere la più giovane, la afferrò e la portò via. Falco Bianco era molto gentile con la ragazza, e presto ella si innamorò di lui. Tuttavia, malgrado fosse felice con il marito, desiderava ancora danzare nel cielo con le sorelle. Falco Bianco, allora, le regalò una penna magica di falco bianco che le permise di viaggiare fra la Terra e il cielo in una cesta d’argento, ogni volta che lo avesse voluto. Da allora chi osserva il cielo vede sempre un vuoto nel cerchio di stelle. Questo è il posto riservato alla fanciulla: si riempie solo quando lei viaggia attraverso il cielo per raggiungere le sorelle e danzare con loro.

  9. Prodotto 3: la sorella celeste (mito degli indiani shawnee)

  10. Prodotto 4: foto attività mappamondo parallelo (nel cortile della scuola Sangallo).

  11. Prodotto 4: foto attività mappamondo parallelo (presso Università RomaTre).

  12. Commenti e conclusioni Le attività svolte dalla classe 3F hanno permesso di scoprire come una realtà comune a tutti i popoli del mondo, lo spettacolo della sfera celeste, possa essere interpretata in modo diverso in base alla cultura e alle tradizioni locali. Le attività svolte dalla classe 3C hanno permesso agli alunni di affrontare il difficile problema della geometria del globo, della sua illuminazione da parte del Sole, e dei moti apparenti che noi abitanti del pianeta osserviamo nel corso delle ore del giorno e dei mesi dell’anno. L’approccio laboratoriale ha stimolato gli alunni a formulare ipotesi e verificarle sperimentalmente .

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