1 / 68

Lavoro di Educazione alla Legalità realizzato nelle classi terze Scuola Sec. I°grado I.C. “G.Boccati” di Camerino

Lavoro di Educazione alla Legalità realizzato nelle classi terze Scuola Sec. I°grado I.C. “G.Boccati” di Camerino Dirigente Scolastico: Prof.Franco Sagratini Anno Scolastico 2005/2006.

torie
Download Presentation

Lavoro di Educazione alla Legalità realizzato nelle classi terze Scuola Sec. I°grado I.C. “G.Boccati” di Camerino

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Lavoro di Educazione alla Legalità realizzato nelle classi terze Scuola Sec. I°grado I.C. “G.Boccati” di Camerino Dirigente Scolastico: Prof.Franco Sagratini Anno Scolastico 2005/2006

  2. Attività condotte in applicazione della metodologia del Cooperative learning informale all’interno del gruppo di progetto A( IO E GLI ALTRI ) della rete regionale di scuole LISALABResponsabile del progetto: Prof.ssa Lauretta Corridoni

  3. Argomento generativoLe migrazioni: un problema globale • Gli extracomunitari in Italia • Gli italiani popolo di emigranti • Le migrazioni in Europa • Emigrazione e criminalità

  4. RIFERIMENTO AL PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE ALLA FINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE RELAZIONE CON GLI ALTRI: Nel primo ciclo di istruzione, il ragazzo impara ad interagire con i coetanei ( è il miglior modo per conoscere e conoscersi) e con gli adulti. Egli afferma la capacità di dare e richiedere il riconoscimento per i risultati concreti e socialmente apprezzabili del proprio lavoro; scopre la difficoltà, ma anche la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e disciplina interiore; si pone problemi esistenziali, morali, politici e sociali ai quali avverte la necessità di dare risposte personali… Per questi motivi è chiamato a mantenere sempre aperta la disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione per riorientare via via al meglio i propri convincimenti, comportamenti e scelte.

  5. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO ·        Educazione integrale della persona ·        Orientamento scolastico e professionale ·        Sviluppo dell’identità ·        Prevenzione dei disagi e recupero degli svantaggi

  6. OBIETTIVO FORMATIVO: Conoscere le ragioni storiche, economiche, politiche e sociali del fenomeno migratorio per acquisire consapevolezza delle sue molteplici dinamiche al fine di sviluppare un atteggiamento responsabile e corretto verso gli “altri”, stranieri in Italia.

  7. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO  ITALIANO  CONOSCENZE ABILITA’ • Elementi che servono ad identificare gli appunti e a utilizzarli • Il punto di vista altrui in contesti e testi diversi • Alcuni film come comunicazione che utilizza vari linguaggi e codici • Tecniche e strategie per argomentare • Interventi critici mirati • Elementi caratterizzanti il testo argomentativo • Elementi caratterizzanti il testo letterario narrativo • Principali caratteristiche testuali di quotidiani e periodici • Testi presenti su supporti digitali • Navigazione in Internet • Il testo argomentativo • Manipolazione di testi narrativi • Ipertesto • Approfondimenti sul lessico • Adottare opportune strategie di attenzione e comprensione • Identificare e confrontare opinioni e punti di vista diversi valutandone l’attendibilità • Avviarsi alla selezione di fonti ritenute occasioni di arricchimento personale e culturale • Intervenire nelle discussioni usando argomentazioni per formulare ipotesi, sostenere tesi, persuadere, convincere, fare proposte • Comprendere e interpretare testi di tipologie diverse per i diversi scopi • Ricercare materiali e fonti da utilizzare nello sviluppo di un testo argomentativo • Scrivere testi (tema, commento, recensione, intervista, …) usando un linguaggio e un registro adeguati • Riscrivere testi applicando procedure creative • Organizzare testi pluritematici articolati in forma multimediale • Operare confronti fra parole e testi dal punto di vista linguistico

  8. EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE  CONOSCENZE ABILITA’ • La funzione delle norme e delle regole • I principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione nei servizi • Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo • Amnesty International, Croce Rossa • Statuto dei lavoratori • L’organizzazione del mercato del lavoro • Fattori che determinano lo squilibrio nord-sud del nostro pianeta • Il dialogo tra culture e sensibilità diverse • Riconoscere le azioni, il ruolo e la storia delle organizzazioni mondiali e internazionali di carattere umanitario • Individuare, analizzare, visualizzare ed esporre i collegamenti esistenti tra globalizzazione, flussi migratori e problemi identitari

  9. APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DEL COOPERATIVE LEARNING ·       Sollecitazione dell’interdipendenza positiva (di scopo, di ruolo, di materiale e di valutazione) fra i ragazzi ·       Sviluppo o rafforzamento di abilità sociali di base come: parlare a bassa voce, dare e chiedere aiuto, muoversi senza disturbare… ·       Stimolo alla responsabilità individuale all’interno della coppia di lavoro ·       Potenziamento di competenze di tipo linguistico come: leggere in maniera corretta e significativa, comprendere testi via via più complessi, riassumerli, manipolarli con interventi diversi, schematizzare. ·       Nuovo rapporto dell’insegnante con la classe e diversa modalità di relazione e intervento nei confronti dell’alunno ·       Passaggio dall’intervento diretto (sotto forma di lezione frontale a tutta la classe) all’intervento indiretto (domande e materiali forniti alle coppie di alunni) ·       Sollecitazione per l’insegnante ad una documentazione puntuale del lavoro svolto attraverso osservazioni globali costanti e revisioni.

  10. VALUTAZIONE Punti di forza ·        Occasione per praticare la flessibilità didattica e organizzativa (classi aperte, laboratorialità, uso delle TIC..) ·        Creazione di un clima positivo in classe ·        Aumento della motivazione negli alunni ·        Mutuo aiuto ·        Apprendimento significativo ·        Sviluppo dell’ interdipendenza positiva ·        Occasione di autovalutazione ·        Potenziamento della capacità di ascolto dell’altro ·        Potenziamento di diverse abilità sociali ·        Occasione per far emergere e risolvere alcune conflittualità fra compagni ·        Sviluppo di una maggiore autonomia personale ·        Occasione di sviluppo della creatività personale ·        La condivisione del medesimo compito sembra aver ridotto l’ansia in alcuni alunni più emotivi

  11. Problemi emersi ·        All’interno di alcune coppie uno dei due tendeva ad imporre le sue idee più che ascoltare l’altro e collaborare con lui ·        Un paio di ragazzi si sono mostrati un po’ passivi e il loro contributo è stato limitato ·        L’attività avrebbe avuto bisogno di tempi ancora più distesi e di una maggiore interdisciplinarità per essere sviluppata meglio.

  12. CLASSE III A SCUOLA SEC. I GRADO CAMERINO GRUPPI DI COMPITO IN COOPERATIVE LEARNING INFORMALE:  1.Preparazione di un questionario rivolto ad adulti stranieri, sua distribuzione, elaborazione dati e formulazione conclusioni: IACOBELLI ANDREA – TURCO PIERGIOVANNI LUCARELLI GIULIA – VITALI GIULIA BARTOCCI LORENZO – FATTINNANZI ALESSANDRO 2.Elaborazione dati statistici, preparazione tabelle e grafici: CRIBEIRO GORDILLO ODIEL – FALSI MATTEO 3.Preparazione di un glossario e selezione immagini: BEN SALEM NAORESE – MISICI SONIA 4.Rielaborazione testi di vario tipo (articoli di giornale, testi argomentativi, narrativi..): AMICI ANDREA – PALLOTTI CRISTIANO ANTONINI MARTINA – BORZI FABRIZIO CUCCULELLI JESSICA – OLIVARI DEBORA 5.Produzione creativa di testi espressivi e narrativi: BENTIVOGLIO MANUEL – RAMADORI MARTA PAGANELLI BEATRICE – ZERANI KATIA   Ins. Prof.ssa Corridoni Lauretta

  13. CLASSE III C • SCUOLA SEC. I GRADO CAMERINO • GRUPPI DI COMPITO IN COOPERATIVE LEARNING INFORMALE:  • 1.    Ricerca da vari libri di testo usati a scuola: LORENZO CERRETI – FABIO DE LUSSU • 2.   Ricerca da monografie: FEDERICO MARINOZZI – ILARIA OLIVARI • 3.  Ricerca da Gazzette Ufficiali: NICOLA MANCIA – LEONARDO CHIODI • 4.    Letture da libri di narrativa: MICHELA MORENI – MARGHERITA SANTARELLI • 5.    Letture di brani argomentativi: ANDREA MARCHETTI – ROBERTO BUADU • Realizzazione grafici e cartine: ANDREA ZAMPONI - DANIELA MORONI • Ricerca da internet e da giornali: FEDERICA ORTOLANI – VALENTINA PANDOLFI • MAZZETTI ALESSIA – MATILDE FLORESE • Selezione fotografica: MICHELE BRAGHETTI – NIKITA SYPKO • 9. Interviste: GIUSEPPINA BILLA – JHEB MOHAMED GHERISSI – ROSSANO CAVALIERI • Ins. Prof.ssa Ivana Massetti

  14. L' IMMIGRAZIONE

  15. L’ immigrazione è principalmente un fenomeno storico e sociale. Gli immigrati partono dal proprio paese d’ origine per trovare fortuna in un paese ospitante economicamente più ricco. Le loro ragioni possono essere classificate in due diversi tipi di fattori: fattori di spinta e fattori di attrazione. COS' E' L' IMMIGRAZIONE?

  16. FATTORI DI SPINTA FATTORI DI ATTRAZIONE IMMIGRAZIONE

  17. A causa dei vari problemi che si possono creare in uno stato, i cittadini di quel paese ne risentono profondamente e sono spinti ad andarsene verso un paese che presenta meno problemi e che offre enormi vantaggi per la vita degli individui extracomunitari. • I fattori di spinta sono molti e vari; possono essere • la povertà, • la disoccupazione diffusa, • condizioni politiche o religiose speciali. FATTORI DI SPINTA

  18. Sono gli Stati più sviluppati ad attirare gli immigrati, i quali sono convinti di migliorare le proprie condizioni di vita offrendo la loro “forza di lavoro ”. I fattori di attrazione sono: • l’ opportunità di condurre una vita più agiata, • trovare lavoro, • guadagnare soldi da mandare ai parenti rimasti nel paese d’ origine. FATTORI DI ATTRAZIONE

  19. Il nostro viaggio nel pianeta immigrazione: Questionario tabulazione dati Considerazioni Incontro Dott.ssa Giontella Recensione film “Lamerica”di Gianni Amelio Poesie e racconti

  20. Presenza degli immigrati nelle Marche e in Italia

  21. Dove sono gli immigrati 59% 27% 14%

  22. Percentuale di immigrati sulla popolazione complessiva

  23. livello di istruzione

  24. La realtà multietnica in provincia di MACERATA IMMIGRATI 23.277 MINORI 5.620 ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE 3.200 IMPRENDITORI EXTRACOMUNITARI 1.960 OCCUPATI EXTRACOMUNITARI 5.533

  25. Sempre più classi “multicolori” Classi sempre più multicolori. Nella nostra provincia gli alunni stranieri corrispondono al 7,7% del totale. Negli ultimi quattro anni la loro presenza nei nostri istituti è raddoppiata (alle superiori addirittura triplicata). Quanto a numero di alunni stranieri inseriti alle elementari Macerata è la quarta provincia d’Italia. Le scuole con il maggior numero di studenti stranieri sono : l’Istituto Comprensivo di Porto Recanati e l’Istituto Alberghiero di Cingoli.

  26. QUASI DUEMILA GLI IMPRENDITORI Alla fine del 2004 il numero di imprenditori immigrati presenti in provincia ha toccato quota 1.960. L’imprenditoria extracomunitaria è distribuita su tutto il territorio provinciale, fatta eccezione per alcuni piccolissimi Comuni dell’entroterra. Gli stranieri sono attivi soprattutto nel settore delle costruzioni, del commercio e in ambito manifatturiero.

  27. Nuove coppie

  28. L’ immigrazione agisce in maniere diverse, purtroppo anche in modo illegale. Un dato rilevante è la maggiore tendenza degli immigrati a commettere azioni fuori dalle regolee questo si pensa sia riconducibile a una sostanziale situazione di partenza svantaggiosa a causa di un’ emarginazione sociale. IMMIGRAZIONE: FENOMENO IRREGOLARE?

  29. LE COSCHE MAFIOSE Le bande mafiose, presenti in tutt’ Italia, sfruttano gli immigrati per compiere azioni illegali per i propri interessi. Le mafie, approfittando dei problemi interni del Paese d’ origine degli immigrati, preparano gli extracomunitari a compiere atti illegali; in seguito, li fanno salire sulle navi da trasporto e li portano in Italia per utilizzarli per i loro scopi. Nei loro viaggi, gli immigrati hanno l’ ordine di nascondere e portare ai boss mafiosi vari tipi di stupefacenti, armi ,generi di contrabbando, auto rubate, ecc.

  30. IL FENOMENO DELLA PROSTITUZIONE Oltre agli uomini, gli sfruttatori utilizzano le donne come “mezzi” per fare soldi in maniera illegale. Incoraggiano le immigrate a prostituirsi, ingannandole, e dicendo loro che avranno un futuro migliore. In verità , le sole persone che si arricchiscono sono gli sfruttatori che ricevono l’ intero ricavo delle prostitute, pagandole per questo “servizio”solo pochi spiccioli. Ogni sfruttatore possiede spesso più di una donna prostituita dividendo l’ area in questione in diverse zone, “presidiate” da una o più donne. Se una di loro entra nel “territorio” di un’ altra, rischia di essere malmenata o addirittura uccisa.Se la polizia intercetta un giro d’ affari illegale relativo a questo fenomeno, condanna non solo lo sfruttatore, bensì anche la prostituta. È in discussione il dovere di far pagare anche il cliente.

  31. Tutte le mafie del mondo

  32. Campi di attività delle principali organizzazioni criminali nel mondo Bande russe: business delle armi e della droga, saccheggio di materie prime dai magazzini di Stato. Triadi cinesi: traffico di stupefacenti, di armi, di automobili e di emigranti clandestini. Yakuza giapponese: traffico di droga e armi, prostituzione, usura e gioco d’azzardo. Cartelli colombiani: controllo del 70 % del mercato mondiale della cocaina. Cosa Nostra americana: estorsioni, frodi finanziarie, gioco d’azzardo, acquisizione illecita di gare d’appalto, traffico di droga, prostituzione e usura.

  33. Criminalità organizzata italiana • Cosa Nostra siciliana: traffico di droga, di armi, attività finanziarie, estorsioni, interventi in appalti pubblici. • Camorra: traffico di droga, estorsioni, illeciti finanziari, contrabbando di sigarette, toto e lotto clandestino, appalti pubblici. • ‘Ndrangheta: sequestri di persona, estorsione, traffico di droga. • Sacra Corona Unita: contrabbando di sigarette, traffico di droga, estorsione, usura, gioco d’azzardo, frodi ai danni della CE.

  34. Ora si indaga sul traffico di clandestini E’ il traffico illegale di immigrazione clandestina il nuovo business della mafia internazionale. Secondo le stime più recenti almeno un milione di persone si trasferiscono dai paesi poveri ai paesi ricchi grazie alle grandi organizzazioni criminali.

  35. LE LEGGI ITALIANE IN MATERIA A partire dal 1990 il legislatore italiano ha posto l’attenzione al problema dell’immigrazione.

  36. La prima legge, detta LEGGE MARTELLI (dal nome del ministro proponente), si poneva essenzialmente in un’ottica di ordine pubblico.Anche molte delle successive leggi, in realtà, affrontavano la questione con una logico di “emergenza” e non di valutazione complessiva di un fenomeno che può considerarsi di lunga durata, non solo nel nostro Paese ma in tutti gli Stati economicamente più progrediti.

  37. Il primo provvedimento diretto a realizzare un equilibrio tra l’esigenza di controllare i flussi di immigrati e la necessità di garantire loro i diritti sociali, economici e culturali di cui sono titolari, è la legge 6 marzo 1998 n. 40 (meglio conosciuta come “legge Turco-Napolitano”, dal nome dei ministri proponenti), modificata successivamente dalla legge 30 luglio 2002. n. 189, la cosiddetta legge Bossi-Fini, che ha reso più restrittive le norme sull’immigrazione.

  38. I punti salienti della legge BOSSI-FINI sono: 1)il collegamento di un lavoro certo al permesso di soggiorno; 2)l’effettività del sistema delle espulsioni; 3)un maggiore rigore nei confronti dei trafficanti di uomini; 4)nuove disposizioni per evitare la strumentalizzazione dell’asilo politico.

  39. Innanzitutto, è bene sapere che gli ingressi per motivi di lavoro sono consentiti agli extracomunitari, cioè ai cittadini che non appartengono all’Unione Europea e agli apolidi (cittadini di nessuno Stato), solo nell’ambito di una programmazione annuale: è il Governo a fissare, ogni anno, il numero degli stranieri non comunitari che possono entrare in Italia.

  40. L’intento è quello di prevenire l’immigrazione clandestina e, nel contempo, aprire le porte a quei lavoratori che possono colmare la mancanza di personale con mansioni specifiche. Tale obiettivo è, purtroppo, ancora lontano: la presenza di clandestini in Italia, come negli altri Paesi europei, è notevole. I criteri con cui si determinano i flussi di ingresso sono dettati, essenzialmente, dalla situazione interna del mercato del lavoro e dagli accordi che l’Italia conclude con alcuni Paesi di provenienza dei lavoratori stranieri.

  41. IL VISTO DI INGRESSO Per poter entrare in territorio italiano il cittadino extracomunitario deve essere in possesso di un passaporto valido e del visto di ingresso. Il visto, che ha una durata di tre mesi, viene rilasciato dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane presenti nello Stato di origine o di stabile residenza dello straniero. Non possono entrare in Italia gli stranieri condannati per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della prostituzione.

  42. CONTRATTO DI SOGGIORNO E PERMESSO DI SOGGIORNO Il permesso di soggiorno è un documento che consente al cittadino extracomunitario di fermarsi per un determinato periodo in Italia. Non va confuso con il visto, che è un’autorizzazione valida per l’ingresso nel Paese e non per sostarvi.

  43. Il permesso di soggiorno va richiesto al questore della provincia in cui lo straniero si trova entro otto giorni lavorativi dal suo ingresso in Italia. La legge Bossi-Fini ha introdotto una distinzione tra contratti di soggiorno e permessi di soggiorno. I contratti di soggiorno riguardano i cittadini stranieri che vengono nel nostro Paese per svolgere un lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro.

  44. Le nuove norme escludono la possibilità che essi entrino in Italia per cercare un’occupazione, poiché il loro ingresso è subordinato all’effettiva esistenza di una possibilità di lavoro sul territorio italiano.

  45. Il datore di lavoro si reca presso lo Sportello unico per l’immigrazione, un ufficio presente in ogni Provincia, al quale comunica il nome o i nomi dei lavoratori extracomunitari che intende assumere, se li conosce già, oppure fa una richiesta generica di una o più persone. Propone le condizioni alle quali intende assumere, che comprendono anche il pagamento, da parte dello stesso datore di lavoro, delle spese di viaggio per il rientro nel Paese di provenienza del lavoratore.

  46. Attraversa un complicato percorso, tali richieste arrivano agli uffici consolari dello Stato in cui risiede il lavoratore straniero, che gli rilasciano il visto d’ingresso. Entro otto giorni dall’entrata in Italia il lavoratore si recherà presso lo Sportello unico per firmare il contratto di lavoro, che può avere durata variabile: stagionale (9 mesi), a tempo determinato (12 mesi) o indeterminato. Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro sarà rilasciato unicamente a seguito della stipula del contratto di soggiorno per lavoro e la durata di quest’ultimo determinerà anche la durata del relativo permesso di soggiorno.

  47. Anche i cittadini stranieri che hanno un impiego fisso, ogni due anni devono chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno dimostrando la permanenza del rapporto di lavoro. Chi perde il lavoro ha sei mesi di tempo per cercarne uno nuovo prima di far ritorno in patria.

  48. Il permesso di soggiorno può essere, invece, richiesto per i seguenti motivi: ·ricongiungimento familiare: il cittadino straniero, in quanto titolare di diritti fondamentali, ha diritto a mantenere o a riacquistare l’unità familiare. Per cui, se lavora regolarmente in Italia può chiedere un permesso di soggiorno per il coniuge, i figli minori e i genitori; ·motivi di studio: le singole università italiane stabiliscono la quota di cittadini stranieri che vi si possono iscrivere; ·attività sportive: ogni anno viene determinato un limite massimo per l’ingresso degli stranieri che vogliono svolgere attività sportive a livello professionistico, o comunque retribuite; ·domanda di asilo politico.

More Related