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Motori di Ricerca presente e futuro prossimo

Motori di Ricerca presente e futuro prossimo. Rilevanza dei Risultati: Prima generazione. Problemi sul Web nel catturare “pagine rilevanti”. Crescita del Web: 110,000 pagine del 1994 ... 8mld pagine del 2005 Crescita proporzionale del numero delle risposte !!.

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Motori di Ricerca presente e futuro prossimo

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Presentation Transcript


  1. Motori di Ricercapresente e futuro prossimo Rilevanza dei Risultati: Prima generazione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  2. Problemi sul Web nel catturare “pagine rilevanti” • Crescita del Web: • 110,000 pagine del 1994 ... 8mld pagine del 2005 • Crescita proporzionale del numero delle risposte !! • Utenti guardano a poche risposte: • 85% guardano solo ai primi 10 risultati. • Concetto di rilevanza difficile da “catturare”: • Dipende dall’utente che formula la interrogazione • Dipende dall’istante di formulazione della interrogazione • Contenuto pagine eterogeneo: lingua, tipo (pdf, doc, jpg,..) • Il motore deve “inferire user need” da vari elementi !! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  3. Assegnamo il “peso” a ogni termine e sommiamo i contributi per ogni pagina Rilevanza derivata dal contenuto • Per ogni occorrenza di una parola si memorizzano: • Luogo • URL: www.pisa.comune.it • Titolo pagina • Testo hyperlink: “Città di Pisa” • Metatag: autore, data,... • Tipo • Dimensione e tipo di carattere • Maiuscolo o minuscolo • Informazioni sulla “frequenza” Paolo Ferragina, Università di Pisa

  4. Ma le Leggi di Zipf e di Luhn ci suggeriscono che dobbiamo pesare molto i termini che sono frequenti in documenti rilevanti ma rari nella intera collezione Frequenza “binaria” o “completa” Paolo Ferragina, Università di Pisa

  5. Infatti • La frequenza nel singolo documento non aiuta… • 10 occorrenze di culla • 10 occorrenze di e • Per ogni coppia <termine,documento> assegnamo un peso che riflette l’importanza del termine in quel documento • Il peso cresce con il “numero di occorrenze” del termine entro quel documento • Il peso cresce con la “rarità” del termine fratutti i documenti della collezione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  6. Un “peso” famoso: tf x idf = tf Frequenza del termine i nel documento j ij æ ö n = ç ÷ idf log dove ni = #documenti che contengono il termine i n = #documenti della collezione è ø i n i Termine ti ha associato un vettore D-dim: [ wi1, wi2, ..., wiD] Documento Dj ha associato un vettore T-dim: [ w1j, w2j, ..., wTj] Paolo Ferragina, Università di Pisa

  7. Come usiamo questi pesi ? • Data una interrogazione sui termini th e tk potremmo: • Sommare whj e wkj per ogni documento dj che li contiene, o utilizzare un’altra funzione dei due valori • Pesare l’importanza di th e tk all’interno della query e quindi calcolare una combinazione lineare di whj e wkj. • Interpretare ogni documento e la query come vettori, e postulare la similarità tra doc-query in base alla loro vicinanza euclidea o tramite altra misura correlata. Paolo Ferragina, Università di Pisa

  8. Documenti come vettori 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 Paolo Ferragina, Università di Pisa

  9. Similarità tra Doc e Interrogazione 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 Paolo Ferragina, Università di Pisa

  10. Documenti come vettori t3 D1 D9 D5 D3 D2 t1 D7 D6 t2 Paolo Ferragina, Università di Pisa

  11. Alcune osservazioni…. • Non c’è una reale base teorica per il modello vettoriale • I termini non sono relamente indipendenti • Siccome Q consiste di pochi termini ti, non la confrontiamo con tutti i docs, ma piuttosto: • Lista invertita per prendere docs Djche li contengono • Estraiamo da ogni Djil peso wij , relativo ai tiche contiene • Combiniamo “in qualche modo” i contributi, per conoscere la “similarità” tra Q e Dj indotta dalle frequenze locali e globali Paolo Ferragina, Università di Pisa

  12. Un altro peso: Anchor text Indicizziamo i virtual doc costruiti concatenando gli anchor text dei link che puntano a una determinata pagina Immagine di una tigre Qui trovate una bella immagine di una tigre Ganza pagina con immagini sulle tigri NOTA: Il testo nella vicinanza di un hyperlink è molto descrittivo del contenuto della pagina a cui esso fa riferimento ! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  13. Ricapitolando • Per ogni occorrenza di una parola si memorizzano: • Luogo • Tipo • TF x Idf • I motori di prima generazione usavano questi pesi per inferire la similarità dei documenti con la query • Poi ordinavano le risposte (docs) in accordo a questa Paolo Ferragina, Università di Pisa

  14. Motori di Ricercapresente e futuro prossimo Rilevanza dei Risultati: Seconda generazione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  15. Web Sfruttare gli hyperlink • Problema: Molte pagine contengono le parole in Q ma sono “non rilevanti” oppure includono parole “diverse” dal loro contenuto (spamming). Altre pagine sono sì rilevanti ma non contengono le parole di Q oppure non contengono testo, ma solo p.e. immagini o form. • Hyperlink  Citazione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  16. Analisi degli hyperlink • Due approcci fondamentali • Indipendente dalla interrogazione • Se due pagine contengono le parole di Q, una sarà sempre migliore dell’altra indipendentemente da Q (Pagerankdi Google) • Dipendente dalla interrogazione • Se due pagine contengono le parole di Q, una sarà migliore dell’altra a seconda del contenuto di Q (HITSdi IBM eTeoma) Paolo Ferragina, Università di Pisa

  17. p1 u1 p p2 + q (1-q) pn un u2 u1 PageRank (Google) • Pagina rilevante se: • Molte pagine puntanto a essa (popolare) • Alcune pagine “rilevanti” puntano a essa (élite) I(p1) + I(p2) + ... + I(pn) I(p) = • Calcolato su tutte le pagine e in modo iterativo (~100) Attenti ai Blog ! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  18. Page A 1 Page B 1 1*0.85/2 1*0.85/2 1*0.85 1*0.85 Page C 1 Page D 1 1*0.85 Un esempio: passo iniziale q = 0.15 Paolo Ferragina, Università di Pisa

  19. Esempio: dopo 20 iterazioni q = 0.15 Page A 1.490 Page B 0.783 Page C 1.577 Page D 0.15 Sarebbe necessario, in verità, cambiare +q in +(q/#pagine) questo garantisce che il vettore dei pesi uscenti ha somma 1, e quindi (Teorema) il PageRank è una distribuzione di probabilità Paolo Ferragina, Università di Pisa

  20. HITS (IBM) • A seguito di una interrogazione si cercano dueinsiemi “correlati” di pagine: • Pagine Hub = pagine che contengono una buona lista di link sul soggetto della interrogazione. • Pagine Authority = pagine che occorrono ripetutamente nelle liste contenute dei buoni Hubs. Si tratta di una definizione circolare che quindi richiede una computazione iterativa Paolo Ferragina, Università di Pisa

  21. HITS:Primo passo per risolvere Q Root set base set • Data una interrogazione Q={ browser }, si forma il base set: • Le pagine che contengono browser (root set) • Le pagine collegate da o per quelle del root set Paolo Ferragina, Università di Pisa

  22. z1 y1 z2 x y2 y3 z3 HITS:Secondo passo per risolvere Q • Calcoliamo, per ogni pagina x del base set: • un hub score h(x), inizializzato a 1 • un authority scorea(x), inizializzato a 1 • Per poche iterazioni, ricalcoliamo di ogni nodo x: • a(x) = h(zi) , h(x) = a(yi) • Scaliamo i valori, e iteriamo • Alla fine, restituiamo le pagine con più alto valore di h() come hubs, edi a() come authorities Costoso: Accumulo del base set e calcolo iterativo !! Controindicazioni: Facilmente soggetto a SPAM !! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  23. Un esempio Autorità Hub 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Paolo Ferragina, Università di Pisa

  24. Motori di Ricercapresente e futuro prossimo Rilevanza dei Risultati: Terza generazione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  25. Nuovi obiettivi • Obiettivo:Integrare dati provenienti dalle sorgenti più disparate – quali, preferenze, click, affinità tra utenti, transazioni– al fine di soddisfare meglio l’interrogazione posta da un utente • Esempio: Su una interrogazione come “San Francisco” il sistema dovrebbe trovare anche gli hotel o i musei, siti per le previsioni del tempo o mappe stradali, intuendo anche quali di questi è più rilevante per l’utente • Tools: Ciò richiede analisi semantica, determinazione del contesto, selezione dinamica di archivi utili, confronto tra sessioni … Nuove nozioni di Rilevanza !!! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  26. Rilevanza per “affinità” Precedenti transazioni: [Collaborative Filtering] • Quali documenti/pagine sono state visitate, anche da altri utenti • Quali prodotti sono stati acquistati, anche da altri utenti • Pagine nei bookmarks dell’utente Contesto corrente: [User behavior] • Storia della presente navigazione • Ricerche già formulate dallo stesso utente Profilo: [Personalization] • Professione dell’utente e informazione demografica • Interessi dell’utente • Esistono dei problemi di privacy !!! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  27. Ricapitolando... • Data una interrogazione Q su più parole • Troviamo le pagine dove occorrono quelle parole • Per ogni pagina determiniamo: • Peso testuale: font, luogo, posizione, vicinanza,… • Peso degli hyperlinks: grafo e anchor-text • Peso dato da altri fattori: preferenze, comportamento,… • Sommiamo “in qualche modo” i pesi • Ordiniamo le pagine in funzione di essi  Risultati !! • Offriamo possibilmente dei suggerimenti, anche semantici Questo è un motore di ricerca moderno!! (siamo alla terza generazione) Paolo Ferragina, Università di Pisa

  28. Archivio Pagine risposte Crawler Web Analizzatore pagine Indicizzatore Risolutore Analizzatore Rilevanza Controllo Testo Utilità Struttura Motore di Ricerca: struttura Query Paolo Ferragina, Università di Pisa

  29. Motori di Ricercapresente e futuro prossimo Valutazione dei Risultati Paolo Ferragina, Università di Pisa

  30. Quanto è “buono” un motore di ricerca? Alcune misure di valutazione: • Costruzione: • Velocità nell’indicizzazione • Spazio occupato dall’indice • Copertura del Web • Modifica: • Frequenza e ampiezza delle modifiche • Interrogazione: • Velocità nel produrre le risposte • “Rilevanza” dei risultati: precisione e completezza Paolo Ferragina, Università di Pisa

  31. Tutti docs Recuperati Rilevanti Scenario generale Paolo Ferragina, Università di Pisa

  32. Approccio classico: Precisione vs. Completezza • Precisione: % documenti recuperati che sono rilevanti • Quanta “spazzatura” abbiamo recuperato Tutti docs Recuperati Rilevanti Paolo Ferragina, Università di Pisa

  33. Approccio classico: Precisione vs. Completezza • Completezza: % docs rilevanti che sono recuperati • Quanta “informazione” abbiamo recuperato Tutti docs Recuperati Rilevanti Paolo Ferragina, Università di Pisa

  34. Precisione vs. Completezza Tutti docs Recuperati Rilevanti Paolo Ferragina, Università di Pisa

  35. recuperati Precisione vs. Completezza Rilevanti Altissima precisione, bassissima completezza Paolo Ferragina, Università di Pisa

  36. recuperati Precisione vs. Completezza Rilevanti Bassissima precisione, bassissima completezza Paolo Ferragina, Università di Pisa

  37. Precisione vs. Completezza Rilevanti Recuperati Alta completezza, bassissima precisione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  38. Precisione vs. Completezza Rilevanti Recuperati Alta completezza e precisione Paolo Ferragina, Università di Pisa

  39. Si misura la Precisione a diversi livelli di Completezza Nota: è una MEDIA su numerose interrogazioni Trade-off precisione x x x x completezza Paolo Ferragina, Università di Pisa

  40. Difficoltà per il web x precisione x x x completezza • Sul Web non conosciamo la “completezza”, quindi guardiamo soltanto ai primi 10100 risultati. Su questi si gioca la “partita” !! Paolo Ferragina, Università di Pisa

  41. Ognuno sceglie il suo Ranking ! http://www.langreiter.com/exec/yahoo-vs-google.html?q=... Paolo Ferragina, Università di Pisa

  42. Motori di Ricercapresente e futuro prossimo Il quadro presente Paolo Ferragina, Università di Pisa

  43. Fino a pochi anni fa... • Yahoo (migliore del 1995) • Inktomi (migliore del 1997) • Altavista (migliore del 1999) • Lycos, Excite, Northern Light,... • In Gennaio 2004, i preferiti sono Google (60 mil), Yahoo e MSN (45 mil ciascuno), AOL (23 mil), AskJeeves (13 mil). Ogni utente visita più motori di ricerca per le sue query. Paolo Ferragina, Università di Pisa

  44. Alcune statistiche recenti... • In Gennaio 2004, 52% utenti indicano nella rilevanza dei risultati la cosa più importante, 33% velocità. Interfaccia non importante. • Yahoo, AOL e EarthLink si appoggiano a Google e poi mixano i suoi risultati con loro tecniche per mantenere una qualche autonomia (Feb 04, Yahoo si divide da Google!) Paolo Ferragina, Università di Pisa

  45. Il motore più famoso ... Paolo Ferragina, Università di Pisa

  46. Cosa non è Google • Indice su tutti i documenti disponibili sul Web • Nessun motore lo è • Credibile in ogni cosa che ci segnala • Non esiste controllo sulla pubblicazione delle pagine • Perfettamente aggiornato • Non riesce a seguire le modifiche giornaliere (milioni di pagine) • Protetto da contenuto offensivo • Dispone di un meccanismo di filtering, ma non sicuro al 100% Paolo Ferragina, Università di Pisa

  47. Cosa è oggi Google • Alcuni dati interessanti(NY Times, Aprile 2003): • Più di 1000 persone • 54,000 server - 100,000 processor - 261,000 dischi • ~4Mld pagine (1/04), 200 milioni query/giorno (30% del totale) • 300 milioni di dollari di fatturato 2002 (750 nel 2003 ?) • “google” è la parola più utile del 2002[American Dialect Society] • Un nuovo scenario di: • Business: tra i pochissimi a fare molti profitti ! • Gestione ed estrazione della conoscenza: non solo Web • Problemi matematici interessanti: • Qualità risposte, Efficienza, Copertura del web • Nuove applicazioni (news,prodotti), Nuovi domini (audio,video) Paolo Ferragina, Università di Pisa

  48. Google:Il modello di business in 2 iniziative • Search services via la Google search appliance • Soluzione hardware+software per un motore di ricerca in ambito intranet o singolo website • Hardware fissato e quindi limitati problemi di sviluppo e mantenimento del software • Per ora disponibile soltanto in USA e Canada (??) • Advertising programs (100.000 sottoscrittori) • AdSense: Un sito può fornire spazio sulla sua pagina; le pubblicità da visualizzare vengono scelte da AdSense in funzione dei contenuti della pagina così da rivolgersi a probabili clienti. Il sito riceve un pagamento in funzione del numero di click sul banner. • AdWords: Una società può scegliere quanto pagare al giorno/mese e indicare le parole chiave che descrivono il suo business. Un banner viene visualizzato da Google all’atto di ricerche per quelle parole chiave, e la società paga in funzione del numero di click ricevuti. Paolo Ferragina, Università di Pisa

  49. Google: altre notizie... • Il nome deriva dalla parola GOOGOL, coniata da un bambino americano di 9 anni per riferirsi al numero 10100 • Un po’ di storia: [1996-97] Esce il primo prototipo (BackRub). [1998-99] Nasce Google, risponde a 10,000 Qpg  3Ml Qpg [2000]1Mld pagine e 60Ml Qpg [2001]2Mld pagine e 100Ml Qpg, ricerche limitabili a 26 linguaggi. Introduce Image e File type search, Usenet dal 1981, Google Catalog. [2002]2,5Mld pagine, ricerche limitabili a 40 linguaggi. Intoduce AdWords, Google news, Web API, Froogle,Google Labs. [2003]3Mld di pagine, più linguaggi supportati. Il programma di business raggiunge i 100,000 sottoscrittori e viene promosso in Italia. Introduce Google AdSense, Local Search. Paolo Ferragina, Università di Pisa

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