1 / 60

COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI – NECESSITA DEL VERBALE

COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI – NECESSITA DEL VERBALE. I compensi agli amministratori. Il quadro RF. Affinché i compensi siano deducibili occorre la delibera assembleare: SS.UU. n. 21933 del 29 agosto 2008

Download Presentation

COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI – NECESSITA DEL VERBALE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI – NECESSITA DEL VERBALE I compensi agli amministratori Il quadro RF • Affinché i compensi siano deducibili occorre la delibera assembleare: SS.UU. n. 21933 del 29 agosto 2008 • Si pone il problema della necessita o meno che la delibera sia antecedente il momento il cui sia stato erogato il primo compenso all’amministratore • Sul punto si ritiene che tale anteriorita’ non sia necessaria ma deve rilevarsi la diversa opinione della CTP Reggio Emilia n. 186/2010

  2. I compensi agli amministratori Il quadro RF CASSAZIONE - ORDINANZA N. 18702 DEL 2010 • "l'art. 62 del T.U.I.R. … non consente di dedurre dall'imponibile il compenso per il lavoro prestato e l'opera svolta dall'amministratore di società di capitali: la posizione di quest'ultimo è infatti equiparabile, sotto il profilo giuridico, a quella dell'imprenditore, non essendo individuabile, in relazione alla sua attività gestoria, la formazione di una volontà imprenditoriale distinta da quella della società, e non ricorrendo quindi l'assoggettamento all'altrui potere direttivo, di controllo e disciplinare, che costituisce il requisito tipico della subordinazione".

  3. LE ULTIME PRESE DI POSIZIONE Interrogazione Parlamentare n. 5-03498 - 30 SETTEMBRE 2010 Cassazione Sent.n. 24957 del 10/12010 I compensi agli amministratori Il quadro RF La deducibilità del compenso presuppone la sua inerenza all’attività d’impresa secondo il principio di cui all’articolo 109, comma 5 del Tuir, inerenza che va valutata caso per caso in relazione alla specifica fattispecie considerata I compensi sono deducibili senza limitazioni non prevedendo la nuova formulazione dell’art. 62 T.U.I.R, il richiamo di un parametro da utilizzare nella valutazione dell'entità, di tali compensi.

  4. COMPENSO AMMINISTRATORE TASSAZIONE PER CASSA I compensi agli amministratori Il quadro RF Gestione in UNICO In aumento RF15 RF40 In diminuzione

  5. INDENNITÀ FINE MANDATO Problematiche fiscali Art. 17, c. 1, lett.c) Tuir I compensi agli amministratori Il quadro RF • LE DIVERSE POSIZIONI • Adc NORMA 125/1995: data • certa anteriore e’ necessaria • per la deduzione • 2) Ris. 211/08 : come sopra • 3) Adc NORMA 180/2011: non • serve data certa anteriore inizio • rapporto poiche tale richiesta • serve solo per tax separata • in capo amministratore TASSAZIONE SEPARATA Indispensabile prevederla Prima dell’inizio del rapporto Indispensabile data certa

  6. Vitto – alloggio e spese di rappresentanza VITTO – ALLOGGIO E SPESE DI RAPPRESENTANZA

  7. Vitto – alloggio e spese di rappresentanza Vitto – Alloggio e spese di rappresentanza Alberghi Ristoranti 100% Rappr.nza 100% Totale (1+2 + altro) Escluse trasferte dip/co.co.co. Art. 95 Alberghi/Ristoranti Solo rappresentanza al 75% Rappr.nza Quota ded. Post scaglioni 1/15 vecchia Rappres. Totale (2+3 + Rec. anni precedenti) Comprende Alberghi/Ristoranti Non rappresentanza Di colonna 1 Comprende Alberghi/Ristoranti Rappresentanza Di colonna 1 Escluse trasferte dip/co.co.co. Art. 95

  8. La deducibilità delle perdite su crediti LA DEDUCIBILITÀ DELLE PERDITE SU CREDITI

  9. La deducibilità delle perdite su crediti La deducibilità delle perdite su crediti LA DEDUCIBILITA’ “EFFICACE” DELLA PERDITA SUL CREDITO Cessione del credito e svalutazione Mentre secondo CTP Sassari 67/04 In caso di cessione pro soluto la perdita e’ definitiva quindi sempre deducibile Secondo Cass. 13181/2000 , Ris. 70/08 Servono in entrambi i casi I requisiti di certezza e precisione

  10. La deducibilità delle perdite su crediti GLI ELEMENTI CERTI E PRECISINELLA DIVERSA ACCEZIONE TRA ENTRATE E GIURISPRUDENZA • Ris 16/2009: non sono sempre presenti nemmeno in caso di atto esecutivo con esito negativo

  11. La deducibilità delle perdite su crediti GLI ELEMENTI CERTI E PRECISINELLA DIVERSA ACCEZIONE TRA ENTRATE E GIURISPRUDENZA • Ctr Marche 113/2010: relazioni dei professionisti circa il dissesto del debitore ed inevitabilità della perdita costituiscono elementi certi e precisi • Ctp Reggio Emilia 95/2010: in caso di rinuncia occorre che la stessa sia la conseguenze dell’inevitabilità della perdita, il che e’ dimostrato quando eseguire azioni legali potrebbe essere elemento pregiudizievole circa il proseguimento di rapporti con importante cliente • Ctp Parma 91/2010: inesigibilità può anche derivare da valutazioni dei professionisti di parte creditrice

  12. La deducibilità delle perdite su crediti La deducibilità delle perdite su crediti CARTOLARIZZAZIONE DEL CREDITO Diretta MAP 23.9.10: La transazione costituisce Una riduzione di costo ( e di ricavo) se avviene nell’esercizio, mentre Se avviene oltre l’esercizio Rappresenta una sopravvenienza Attiva o passiva Transazione e remissione: costituiscono atti di liberalità e come tali indeducibili ? Ris. 9/557 del 9.4.80 Interesse economico dell’imprenditore E’ sufficiente per dedurre il costo

  13. La deducibilità delle perdite su crediti La deducibilità delle perdite su crediti SVALUTAZIONE DEL CREDITO Limite art. 106 c. 1 TUIR 0,5% fino al 5% (occorre transito a conto Economico) OIC 15 Va eseguita in via analitica Con riguardo ad ogni singolo credito e solo de residuo può essere eseguita Per masse

  14. La deducibilità delle perdite su crediti La deducibilità delle perdite su crediti PROFILO DEL CREDITORE • Deducibilità della perdita da procedura concorsuale (Cass. 16330/05) può essere imputata nel periodo in cui si ritiene che sussistano i motivi civilistici, ma non in modo arbitrario (Cass. 22135/2010): quindi sostanzialmente o all’inizio della procedura o alla sua conclusione

  15. La deducibilità delle perdite su crediti La deducibilità delle perdite su crediti PERDITE SU CREDITISENTENZA 22135/2010 FALLIMENTO DICHIARATO NEL 2006, PIANO DI RIPARTO APPROVATO NEL 2012, PERDITA 200.000 DEDOTTA NEL C.E. 2010 200.000 MENTRE IN UNICO 2013 SI POTRA ESEGUIRE LA VARIAZIONE DIMINUTIVA ex art. 109 comma 4 lett. a) del Tuir

  16. La deducibilità delle perdite su crediti CESSIONE CONTRATTO DI LEASING CEDENTE ACQUIRENTE VALORE NORMALE DEL BENE AL MOMENTO DI CESSIONE MENO CANONI RESIDUI E RISCATTO ATTUALIZZATI VALORE NORMALE DEL BENE AL MOMENTO DI CESSIONE MENO CANONI RESIDUI E RISCATTO ATTUALIZZATI SOPRAVVENIENZA ATTIVA SURPLUS RICAVO AMMORTAMENTO CON IL RISCATTO SURPLUS DEDUCIBILE IN BASE A DURATA RESIDUA

  17. La deducibilità delle perdite su crediti CESSIONE CONTRATTO DI LEASING IMMOBILE TELEFISCO 2011: LA SOPRAVVENIENZA ATTIVA E’ RIDOTTA DEGLI IMPORTI DEL CANONE NON DEDOTTI ESEMPIO ( LEASING IMMOBILE) Costo del bene € 619.000, costo della locazione € 697.000, riscatto € 31.000 Contratto ceduto a € 560.000, sopravvenienza pari a € 540.000 MENO € 40.000 PER CANONI NON DEDOTTI Cedente € 20.000 ricavo da cessione € 540.000 sopravvenienza DI CUI 40.000 NON TAX QUINDI VARIAZIONE DIMINUTIVA Acquirente € 20.000 deducibili in base a durata residua contratto € 540.000 ammortamento con somma dovuta per riscatto MA PER L’ACQUIRENTE L’IMPORTO DI 540.000 E DA DIVIDERE ANALITICAMENTE TRA 500.000 VALORE FABBRICATO E 40.000 VALORE TERRENO OPPURE FORFETTARIAMENTE CALCOLANDO IL 20% ( O 30%) DI 540.000 ?

  18. La deducibilità delle perdite su crediti L’ESPOSIZIONE NEL MODELLO UNICO 40.000 99

  19. La deducibilità delle perdite su crediti AMMORTAMENTI • Ammortamento avviamento e marchi riallineati con 16%: nel 2010 aliquota 11,12 • Dal 2011 10%, ma riflessi su acconto per 2011 • 2) Ammortamento beni in locazione: a) se impresa svolge attività di locazione • Aliquota del locatario, diversamente aliquota del locatore (ris.26/2004 e 133/2010) • Impresa alfa srl svolge attività di locazione macchine edili. Ha dedotto quota • Ammortamento per acquisto escavatore al 25% (€ 25.000) mentre per la categoria • dell’utilizzatore. L’aliquota è del 20% (€ 20.000) 5.000 5.000

  20. Valutazione delle opere in corso di esecuzione VALUTAZIONE DELLE OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE

  21. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione VALUTAZIONE DELLE OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE PROFILO FISCALE Opere infrannuali articolo 92, comma 6 TUIR: Valutazione al costo (obbligatoria per cui Eventuale valutazione con Percentuale di completamento Determina variazione diminutiva) • Opere ultrannuali articolo 93: • Valutazione percentuale • Di completamento • Non più ammesse svalutazioni • Non più ammessa valutazione • Al costo (commessa • Completata)

  22. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione VALUTAZIONE DELLE OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE PROFILO FISCALE Ris. 260/09 Corrispettivi liquidati Definitivamente e sal Accettazione irrevocabile Della partita consegnata > E’ tale quando committente Assume il rischio di deperimento Della cosa consegnata Sal così definiti costituiscono Costo per il committente E ricavo per appaltatore Mentre acconti non rilevano Ma possono influenzare La determinazione Delle rimanenze

  23. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione VALUTAZIONE DELLE OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE PROFILO FISCALE Ris. 117/2010 L’applicazione del principio di correlazione costi ricavi Comporta che necessariamente i costi correlati Ai componenti positivi (rimanenze di opere in corso) Debbano avere rilevanza fiscale (si ritiene a prescindere dal metodo valutativo utilizzato)

  24. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione VALUTAZIONE DELLE OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE Problema della riserve da maggiorazioni Art.. 93 comma 2 Tuir: si tiene conto delle maggiorazioni di prezzo solo se Esse derivano da legge o clausola contrattuale, in misura non inferiore Al 50% fino a quando esse non saranno definitivamente riconosciute. Quindi nella valutazione delle rimanenze ( civilistica), eseguita Con il metodo cost to cost considerando i costi sostenuti vi possono essere Importi non fiscalmente rilevanti

  25. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione VALUTAZIONE DELLE OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE Problema della riserve da maggiorazioni • I claims (maggiorazioni non derivanti da legge o da contratto) vanno • contabilizzati solo se ragionevolmente certi ( OIC 23 par. F II b), ma in tal caso occorre eseguire una variazione diminutiva ? • Contrasto tra Ag. Entrate Circ. 36/1982 e e Cass. 8628/2007 e CTP Genova 243/2010

  26. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE INFRANNUALI COD 99 PER RILEVARE VARIAZIONE DIMINUTIVA RIMANENZE INFRANNUALI VALUTATE ALCORRISPETTIVO MATURATO

  27. Valutazione delle opere in corso di esecuzione Valutazione delle opere in corso di esecuzione OPERE IN CORSO DI ESECUZIONE ULTRANNUALI VARIAZIONE IN AUMENTO PER RILEVARE LE MAGGIORI RIMANENZE DI OPERE ULTRANNUALI VALUTATE AL CRITERIO DELLA COMMESSA COMPLETATA MENTRE FISCALMENTE VANNO VALUTATE ALLA PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO

  28. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 IL MONITORAGGIO DEGLI INTERESSI PASSIVI IN UNICO 2011

  29. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 1)Viene meno la franchigia di deducibilità fissa ( e 10.000 per 2008 e 5.000 per 2009)2) E’ possibile riportare a nuovo l’eccedenza del Rol non utilizzata Le due novità normative del 2010:

  30. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 Le novità interpretative Circ. 38/2010:1)Tutti gli interessi commerciali , ancorché espliciti , sono deducibili senza far riferimento al 30% del ROL2) Nel limite degli interessi attivi capienti dell’esercizio e’ possibile dedurre (prima del ROL) non solo gli interessi passivi di periodo, ma anche quelli pregressi

  31. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 Interessi passivi : un esempio • i.p. c/c € 120.000 • i.p. finanziamento € 300.000 (di cui capitalizzabili = € 20.000) • i.p. leasing € 100.000 • i.p. imm. patrimonio (gestione) € 5.000 • i.p. imm. patrimonio (acquisto) € 10.000 • spese bancarie € 50.000 • interessi passivi acquisto autovetture € 30.000 • interessi passivi acquisto autocarri € 20.000 Interamente deducibile se imm. di gestione

  32. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 GLI INTERESSI INDEDUCIBILI di cui: Interessi passivi indeducibili ex art. 96 TUIR + altri interessi passivi indeducibili

  33. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 Attenzione: diversa compilazione da UNICO10! Anche “virtuali” Caso 1 No recupero pregresso Minore (1+2) e 3 Interessi passivi Interessi pregressi Interessi attivi Eccedenza (se posit.) 1.000 79.000 50.000 30.000 1.000 100.000 30.000 49.000 Dato da 2425 cc STOP franchigia ROL MIN (30% ROL ; RF 118 col. 5)

  34. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 1.000 79.000 50.000 30.000 1.000 100.000 30.000 49.000 Al netto dei riportati 19.000

  35. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 Caso 2 – recupero degli interessi riportati (in parte) Minore (1+2) e 3 Interessi passivi Interessi pregressi Interessi attivi Eccedenza (se posit.) 1.000 79.000 50.000 30.000 1.000 200.000 60.000 19.000 13 11.000

  36. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 Caso 4 – eccedenza ROL Minore (1+2) e 3 Interessi passivi Interessi pregressi Interessi attivi Eccedenza (se posit.) 1.000 2.000 3.000 1.000 100.000 30.000 28.000 Riporto ai periodi d’imposta successivi

  37. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 INDEDUCIBILITA DEI COSTIPER ACQUISTI DA SOGGETTI BLACK LIST • Circ. 51/2010 • Stabilisce che l’indeducibilità dei costi non riguarda solo gli acquisti di beni o servizi, bensì tutti i componenti negativi, compresi quelli derivanti da quote di ammortamento per cespiti acquistati da fornitori black list

  38. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 ESIMENTI I esimente: svolgimento di attività commerciale RIS. 100/2009 chiedeva il radicamento nell’area geografica ma circ. 51/2010 nega che tale requisito sia necessario Ai fini della prova di commercialità possono essere forniti i seguenti documenti (circ. 23/2003) %

  39. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 DOCUMENTAZIONE CIRC. 23/2003 • 1. bilancio; • 2. certificazione del bilancio; • 3. prospetto descrittivo dell'attività esercitata; • 4. contratti di locazione degli immobili adibiti a sede degli uffici e dell'attività; • 5. copia delle fatture delle utenze elettriche e telefoniche relative agli uffici e agli altri immobili utilizzati; • 6. contratti di lavoro dei dipendenti che indicano il luogo di prestazione dell'attività lavorativa e le mansioni svolte; • 7. conti correnti bancari aperti pressi istituti locali; • 8. estratti conto bancari che diano evidenza delle movimentazioni finanziarie relative alle attività esercitate; • 9. copia dei contratti di assicurazione relativi ai dipendenti e agli uffici; • 10. autorizzazioni sanitarie e amministrative relative all'attività e all'uso dei locali.

  40. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 ESIMENTI II esimente: Interesse economico Circ. 47/08 è rilevante il confronto del prezzo > CTR Marche 5.3.2010 e’ sufficiente che l’operazione presenti un profitto Circ. 51/2010: vari sono gli elementi che dimostrano l’interesse economico non solo il confronti tra i prezzi di una fornitura

  41. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 CORRELAZIONE TRA MANCATA INDICAZIONE IN DR E DEDUCIBILITÀ DEL COSTO Circ. 46/09 1) Se si provano le esimenti la deducibilità dei costi è sempre ammessa, se manca indicazione in DR è possibile eseguire ravvedimento 2) Se già avviato il controllo deducibile il costo ma sanzione 10% del costo 3) Se già avviato il controllo e non possibile provare esimenti si applica sanzione per infedele dichiarazione più sanzione 10%

  42. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 ALTERNATIVITÀ TRA DISCIPLINA ARTICOLO 110 E CFC RULE • Se risulta applicabile la disciplina di cui agli articoli 167 (controllo di società black list) e 168 (detenzione di partecipazione di collegamento), non si applica la indeducibilità dei costi, ma limitatamente alle operazioni eseguite proprio con le società cui si applica la disciplina cfc.

  43. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 RAPPORTO TRA ARTICOLO 110 ED ELENCO OPERAZIONI BLACK LIST • Il fatto che sia stata segnalata un’operazione nell’elenco black list non comporta che necessariamente l’operazione rientri nell’articolo 110 del Tuir. • Esempio 1): acquisto da società svizzera che paga imposte cantonali e municipali: elenco si, segnalazione in Unico no • Esempio 2) acquisto di beni da impresa di San Marino:elencosi, segnalazione in Unico no • Esempio 3) Acquisto di servizi da impresa ubicata in Liechtenstein: elenco si, segnalazione in Unico si

  44. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 LA GESTIONE IN UNICO DELLE SPESE CON SOGGETTI BLACK LIST Esempio: a conto economico sono state inserite spese per acquisti da soggetti Black list per l’importo di € 10.000. 10.000 10.000

  45. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 LA PRESUNZIONE DEL D.M. 2.4.08 NELLA DISTRIBUZIONE DI UTILI I PROBLEMI RISOLTI SECONDO CIRCOLARE ASSONIME 20/2010 LA PRESUNZIONE RIGUARDA TUTTE LE RISERVE COMPRESE QUELLE INDISPONIBILI DAL PUNTO DI VISTA CIVILITICO ES. RISERVE 2007 = 30.000 DI CUI 10.000 RISERVA LEGALE. UTILE 2008 = 30.000 CHE I SOCI HANNO DELIBERATO DI DISTRIBUIRE LA CONSEGUENZA E’ CHE SONO DISTRIBUITE FISCALMENTE LE RISERVE 2007 COMPRESA QUELLA LEGALE LA PRESUNZIONE NON SI APPLICA NEI CASI IN CUI ESSA NON SPIEGA EFFICACIA POICHE I SOCI NON SONO PERSONE FISICHE “QUALIFICATE”

  46. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 DISTRIBUZIONE UTILI E RISERVE • Non affrontato il problema della distribuzione di utili prodotti ante 2008 ma sottoposti a tassazione in forma rateizzata • Es. Plusvalenza realizzata nel 2007 per 100 con imposte differite su 80 per 22 > utile disponibile 71,4 (22 tax differita e 6,6 tax 2007 al 33%) • Ipotizzando la distribuzione di utili deliberata nel 2011 per 100, • > 71,4 dovrebbero essere prelevati dalla riserva ante 2008 e tassati in capo ai soci al 40% anche se la reale tassazione per 4/5 avviene al 27,5% ??

  47. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 PROSPETTO CAPITALE E RISERVE: Affrancamento del saldo attivo di rivalutazione ESEMPIO: La società Alfa Srl ha rivalutato, optando per il riconoscimento fiscale del maggior valore, il proprio fabbricato ex D.L. 185/2008 decidendo di affrancare il saldo attivo di rivalutazione pari ad euro 400.000. La società dispone di riserve di utili ante 2008 per euro 30.000 e destina l’utile 2009 pari ad euro 13.400 a riserva: Imposta sostitutiva 10% = (400.000 – 40.000) = 360.000 Il capitale sociale, formato con apporti in denaro, è pari a 10.000 euro e l’utile d’esercizio 2010, pari a 9.600 euro, viene accantonato a riserva. 10.000 10.000 utile 2009 euro 13.400. 13.400 403.400 390.000 30.000 30.000 9.600

  48. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 PROSPETTO CAPITALE E RISERVE: Presunzione ex art. 1 co. 2 decreto 02.04.2008 ESEMPIO:Alfa SPA ha rivalutato nel 2008 un immobile con un saldo attivo ( affrancato) pari a € 500.00. Inoltre ha chiuso il bilancio 2008 con una perdita di 23.000 euro che si decide di coprire mediante utilizzo delle riserve. La società dispone di riserve di utili ante 2007 per euro 30.000. 10.000 10.000 ATTENZIONE: UTILIZZO DEL SALDO ATTIVO SOLO A LIVELLO FISCALE 23.000 507.000 530.000 30.000 30.000

  49. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 PROSPETTO CAPITALE E RISERVE: Presunzione ex art. 47 co. 1 TUIR ESEMPIO: La società Alfa Srl decide di restituire ai soci un versamento in conto capitale pari ad euro 40.000. Il bilancio 2009 chiude con un utile di 15.400 euro che si decide di accantonare a riserva. Nel patrimonio netto della società trovano evidenza anche le seguenti voci: a) saldo attivo di rivalutazione non affrancato pari a 200.000 euro; b) riserve di utili ante 2007 per euro 30.000 (dei quali 10.000 vincolati alla riserva legale e 20.000 accantonati a riserva straordinaria). Il capitale sociale, formato con apporti in denaro, è pari a 20.000 euro. L’esercizio 2010, chiede con una perdita pari a 5.400 euro. 20.000 20.000 40.000 4.600 35.400 30.000 15.400 35.400 10.000 30.000 10.000 20.000 DIFFERENZA CON LA PRESUNZIONE DEL D.M.2.4.08 LA PRESUNZIONE NON TOCCA LE RISERVE INDISPONIBILI (CIRC. 26/04) 200.000 200.000 5.400

  50. Il monitoraggio degli interessi passivi in unico 2011 PROSPETTO CAPITALE E RISERVE: SOCI PERSONE FISICHE ED ALTRI ESEMPIO:Riserve utili “vecchi”: € 500.000 Riserve utili “nuovi”: € 700.000 2 soci: persona fisica (50%) e sdc (50%) Distribuzione dividendi: € 700.000 20.000 20.000 1.200.000 700.000 500.000 500.000 350.000 150.000

More Related