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FAI IL PIENO D’OLIO, nuova vita per l’olio di frittura

FAI IL PIENO D’OLIO, nuova vita per l’olio di frittura. PREMESSE. ENTITA’ DEL PROBLEMA

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FAI IL PIENO D’OLIO, nuova vita per l’olio di frittura

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  1. FAI IL PIENO D’OLIO,nuova vita per l’olio di frittura

  2. PREMESSE ENTITA’ DEL PROBLEMA • L’utilizzo quotidiano di olio di oliva, di semi di soia o di girasole per cucinare comporta in Italia una produzione annuale di circa 1.400.000tonnellate, per un consumo medio pro capite di circa 25 Kg annui. Il residuo non utilizzato è pari a circa il 20%, quindi oltre 280 mila ton di olio vegetale usato, circa 5 Kg a testa, ogni anno vengono restituiti all’ambiente. • Un litro di olio mescolato a un milione di litri d’acqua basta per alterare il gusto e superare i limiti per la potabilità. (fonte Ministero della Sanità)

  3. DOPO L’USO DOVE VA A FINIRE? aumento costi di trattamento • aumento bolletta al cittadino Con impianto di depurazione IMPATTO AMBIENTALE contaminazione falde • IN FOGNATURA Senza depuratore • NEL SUOLO: deposita un film sottilissimo attorno alle particelle di terreno, impedendo l’assunzione delle sostanze nutritive. • IN FALDA: forma sopra di essa uno strato lentiforme che si sposta con la falda stessa verso valle e può raggiungere pozzi di acqua potabile. • NEL MARE: forma un sottile velo che impedisce la penetrazione in profondità dei raggi solari con evidenti danni all’ambiente marino.

  4. PUO’ ESSERE RIUTILIZZATO? L’olio alimentare esausto, dopo un processo di rigenerazione, diventa materia prima e in relazione al grado di purezza e trasparenza raggiunto è riutilizzabile come base per svariati prodotti: • 1 kg di olio vegetale 0,8 kg di base lubrificante rigenerata (l’alternativa al prodotto rigenerato sarebbe olio minerale sintetico derivante da prodotti petroliferi). • olio lubrificante minerale (fino al 20-30%) asfalti e bitumi. • cogenerazione (in genere cementifici, ed altro): circa 20% del residuo • biodiesel per trazione (carburante altamente biodegradabile) • Altri usi industriali (produzione di mastici, collanti e saponi industriali)

  5. COSA DICE L’UE?Dir. 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili • promuove l’utilizzo dei biocarburanti provenienti dai rifiuti poiché non concorrono a deteriorare la biodiversità; • stabilisce che gli incentivi all’uso dei biocarburanti avvantaggino biocarburanti che non incoraggino la distruzione di terreni ricchi di biodiversità; • obbliga i produttori di energia a includere una determinata quota di energia da fonti rinnovabili nella loro produzione (art. 2, lett. l); • impone che nel 2020, in ogni Stato, la quota di energia da fonti rinnovabili in tutte le forme di trasporto sia pari almeno al 10% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti nel medesimo anno (art. 3, c. 4); • prevede che l’energia prodotta da biocarburanti e bioliquidi possa esser computata solo se soddisfa criteridi sostenibilità ambientale (art. 17); • impone che la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra grazie all’uso di biocarburanti sia pari ad almeno il 35% (50% dal 1 gennaio 2017). Ai fini della dimostrazione del rispetto degli obblighi nazionali imposti agli operatori, il contributo dei biocarburanti prodotti a partire dai rifiuti […] è considerato equivalente al doppio di quello di altri biocarburanti (art. 21, c.2).

  6. E LA NORMATIVA ITALIANA? • D.L. 83 del 22/6/2012 (convertito in L. 134 del 7/8/2012), art. 34; • D. Lgs. 28/2011 di recepimento della Dir. 2009/28/CE; • d.lgs. 152/06 così come modificato dal d.lgs. 205/10: • gerarchia dei rifiuti (art. 179) per minimizzarne la quantità prodotta e massimizzare il recupero di materiali ed energie, ossia: a) prevenzione (misure per contenere la quantità di rifiuti prodotta); b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio (misure che permettono al rifiuto di svolgere un ruolo utile); d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia (misure che permettono al rifiuto di svolgere un ruolo utile); e) smaltimento. • raggiungimento di determinati obiettivi nella raccolta differenziata finalizzandola all'effettivo riciclo e recupero di materia (art. 181) Il progetto non si limita ad incrementare la raccolta differenziata raccogliendo un rifiuto oggi non intercettato, ma mira al suo recupero, alla chiusura del ciclo

  7. OLIO VEGETALE: DA RIFIUTO A RISORSA! RACCOLTA IN TANICHETTE DA PARTE DEI CITTADINI PRODUZIONE OLI ESAUSTI CONFERIMENTO IN APPOSITI SERBATOI RIUTILIZZO PER AUTOTRAZIONE RIGENERAZIONE OLI ESAUSTI E PRODUZIONE BIODIESEL

  8. IL RECUPERO DELL’OLIO Semi Miscele 20 – 100% in gasolio. Usi termici Estrazione Metanolo oleosi ( o etanolo) Miscele 20 – 30% in gasolio. Uso in autotrazione Olio vegetale Panelli Biodiesel Esterificazione Oli vegetali esausti da raccolta differenziata Miscele <5% in gasolio. Uso in autotrazione Trattamento Lubrificanti o oli tecnici Glicerina Combustione diretta

  9. ALCUNI CI HANNO GIA’ PENSATO! • ROVIGO: raccolta oli dal 2005 con tanichette fornite dal Comune e 10 punti di raccolta sparsi in città; dal 2008 raccolta finalizzata alla produzione di biodiesel per autotrazione (mezzi della municipalizzata per raccolta rifiuti). Autofinanziato. Filiera corta: raggio di 50 km. • VALENCIA (Spagna): progetto europeo avviato dal comune di Valencia simile a quello di Rovigo ma attivato e sovvenzionato con un contributo della UE (Life). • GRAZ (Austria): programma europeo Civitas/Trendsetter avviato nel 1994; raccolta di oli da ristoranti e utenze domestiche per la produzione di biodiesel utilizzato dall’azienda comunale di trasporto pubblico (135 autobus, tutti a biodiesel); • LA ROCHELLE (Francia): dal 2008, nell’ambito del Progetto europeo Civitas-Success, raccolta di oli da ristoranti per la produzione di biodiesel utilizzato dall’azienda comunale di trasporto pubblico (miscela biodiesel al 30%); • KILMARNOCK (Scozia): da ottobre 2007 la compagnia di trasporti passeggeri Stagecoach sta sperimentando il servizio dei BIOBUS, autobus che utilizzano biodiesel puro prodotto da olio da cucina. Il progetto prevede che i passeggeri possano scambiare olio alimentare esausto con sconti sui biglietti del bus. • S.FRANCISCO (California - USA): tutta la flotta di “US Foodservice”, con 136 trattori stradali e 148 autocarri, utilizza miscela di biodiesel al 5% prodotta con oli vergini ed oli esausti. • CEM Ambiente: raccolta attiva dal 1989 attraverso 340 punti distribuiti sul territorio dei comuni soci (299 ristoranti e gastronomie – 41 piattaforme ecologiche) raccolta media annuale 170 tonnellate; l’olio raccolto è ceduto al CONOE per produzione biodiesel e per uso industriale. Autofinanziato

  10. IL BIODIESEL DA OLIO VEGETALE È ECOLOGICO!Influenza sulle emissioni dell’uso del biodiesel in autotrazione Fonte: Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti (US-EPA)

  11. IL PROGETTO «Fai il pieno d’olio, nuova vita per l’olio di frittura» Chi Regione Lombardia 2 Province 5 Comuni CEM Ambiente Fondazione Idra Assocostieri Oil B. Alpha Trading Scuole Primarie e Medie Brianza Acque Dove 5 Comuni Soci di CEM Ambiente: Bellinzago Lombardo, Cambiago, Cavenago Brianza, Gessate Pozzuolo Martesana Come Contenitori da distribuire agli utenti. Punti di raccolta: piattaforme ecologiche; feste/manifestazioni; giornate a tema c/o GDO e scuole. Campagna di comunicazione c/o scuole e famiglie. Progetti di educazione ambientale Per quanto tempo 1 anno

  12. IL TERRITORIO DELLA SPERIMENTAZIONE 2 Province 5 Comuni 1 depuratore Abitanti 34.000 Utenze 12.000

  13. I 5 comuni individuati hanno tutti i recapiti fognari sull’asta di collettamento al depuratore Brianza Acque di Truccazzano. • Cavenago Brianza (MB) ab. 6807 • Cambiago (MI) ab. 6498 • Gessate (MI) ab. 8690 • Bellinzago Lombardo ab. 3830 • PozzuoloMartesana ab. 7991 Depuratore visite a tema nell’ambito del progetto di educazione ambientale Scuole educazione ambientale, giornate a tema per la raccolta, premio scuola virtuosa GDO: centro Commerciale “La Corte Lombarda” a Bellinzago Lombardo, Esselunga di Gessate spazi pubblicitari 34.000 abitanti 12.000 utenze

  14. DATI RACCOLTA OLI VEGETALI SUI 5 COMUNI SCELTI (kg) Attuale raccolta annua pro-capite: 0,23 kg/ab Obiettivo di raccolta: 1 kg/ab circa 33 ton

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