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150 anni dell’Unità d’Italia

150 anni dell’Unità d’Italia. La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Ernesto Cesaro ” - Torre Annunziata. Istat sede territoriale per la Campania.

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150 anni dell’Unità d’Italia

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Presentation Transcript


  1. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia:Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Ernesto Cesaro” - Torre Annunziata Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  2. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Ernesto Cesaro” - Torre Annunziata Abbiamo deciso di approfondire sotto l’aspetto statistico il tema dell’Arte Bianca della nostra città per non dimenticare. ‘’LA STORIA DELLA PASTA ‘’ di Torre Annunziata, motivo di grande crescita economica di questa città dal 1700, negli anni successivi all’Unità d’Italia, fino al primo dopoguerra, mette in evidenza le tante differenze e contraddizioni di quelle epoche rispetto alla crisi economica e sociale dell’ oggi. Siamo diventati come un piatto di pasta scotta, eppure sarebbe bello riappropriarci di quell’orgoglio di cui hanno potuto godere i nostri antenati! Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  3. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Nel 1860 i maccheroni come emblema del popolo napoletano, sono protagonisti di un famoso aneddoto. Durante una festa cui partecipava l'ambasciatore piemontese a Parigi, Costantino Nigra, l’imperatrice Eugenia ebbe la trovata di far rappresentare, una gustosa scenetta dal suo ciambellano. Sommariamente truccato alla Cavour l'uomo siede a tavola. Gli vengono apparecchiati piatti evidentemente allusivi alla situazione storica del momento: stracchino e gorgonzola (allusione all'annessione della Lombardia), parmigiano (ducato di Parma) e mortadella di Bologna (Emilia), dopo vengono servite arance siciliane e tutto il buon uomo divora di gusto finché gli servono, per ultimo, un bel piatto di maccheroni che egli invece (su istruzioni dell'imperatrice) rifiuta fermamente: "No, per oggi basta, conservatemi il resto per domani..." La cosa fu subito riferita da Nigra al vero Cavour che, percependo immediatamente l'allusione dell'imperatrice , disposta a cedere la Sicilia, ma non Napoli, rispose: I maccheroni non sono ancora cotti, ma in quanto alle arance che stanno qui sulla mensa, siamo disposti a mangiarle".Poco dopo si era all'Unità d'Italia e Napoli stava per essere annessa al regno, allora Cavour scriveva: "I maccheroni sono cotti e noi li mangeremo". Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  4. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli È difficile dire da quanti anni esista la pasta, sappiamo tuttavia che è più antica di quanto si pensi. A partire dal Cinquecento la pasta valica i confini strettamente italiani per conquistare il mondo, la possiamo trovare prima di tutto in Francia poi in Inghilterra, poi in America ed in fine nel resto del mondo. Tuttavia le primissime indicazioni dell’esistenza della pasta “fatta in casa” risalgono probabilmente al primo millennio a. C. . A partire dal Quattrocento, la pasta non era più un alimento che si faceva in casa: incominciava ad essere disponibile in commercio e tutti i tipi di pasta allora prodotti venivano chiamati vermicelli. Bisognerà attendere gli inizi del Settecento per scoprire che i vermicelli, che cambiavano la loro denominazione in maccheroni, occupavano un posto di primo piano nell’alimentazione . Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  5. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Questo primato spetta a Napoli e alla sua provincia. Nel 1700 ben 60 negozi di pasta sorgevano a Torre Annunziata e nel 1785 ce n’erano 280. La cittadina vide nascere negli anni successivi una lunga serie di pastifici, facilitata anche da opere idrauliche come il canale del Conte Sarno, realizzato nel 1593. La scelta di questa città, nasceva da considerazioni di carattere pratico: il rilievo della zona permetteva un salto sufficiente alle acque per azionare le macchine molitorie ed era possibile, grazie al mare, sia ricevere il grano dalla Puglia, che trasportarne il prodotto finito al vicino e ricco mercato di Napoli. Ci si rese presto conto che grazie al cosiddetto "poker d'assi", ovvero il clima mite della zona, l’assenza di correnti di aria fredda, la vicinanza del mare e la presenza di opere idrauliche, era facile il processo di essiccazione “all’aria” della pasta (che avveniva su tipiche canne di bambù disposte lungo le strade e nei cortili). Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  6. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Un successo a valanga caratterizzò lo sviluppo di questa nuova attività potendosi contare dopo circa un secolo più di 130 pastifici. Agli inizi del Novecento, si raggiunse la ragguardevole cifra di oltre tremila lavoratori direttamente impegnati nella produzione. Ad essi bisognava aggiungere le attività indotte, soprattutto portuali e marinare, che facevano ascendere il numero complessivo di quanti vivevano del lavoro della pasta (compresi i familiari) ad oltre 10 000 persone. Forte in quegli anni fu anche l’incremento demografico. Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  7. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Gli eventi bellici che interruppero il flusso delle esportazioni verso gli Stati Uniti, i maggiori acquirenti mondiali della pasta, determinarono il lento declino prima e la profonda crisi poi. Crisi causata anche dalla miope politica della classe dirigente che trascurò l’importante settore. Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  8. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Fino agli anni settanta, la città aveva una spiccata vocazione industriale dovuta sia all'industria alimentare che, pur in contrazione rispetto al picco del primo dopoguerra, comunque “mantiene” in termini di unità locali ed occupazionali, sia al nascente polo siderurgico. I dati successivi invece, sono eloquenti della profonda crisi che vede solo parte della popolazione attiva riversata nel settore terziario Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  9. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Torre Annunziata diventava dopo l’Unità d’Italia una vera e propria città industriale, conosciuta, grazie ai suoi pastifici, come CITTA’dell’ARTE BIANCA o MANCHESTER DEL SUD! Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  10. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  11. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Pastificio Tipo Istat sede territoriale per la Campania Totale addetti:62 per una produzione giornaliera di 80-90quintali di pasta L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  12. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Pastificio Tipo Istat sede territoriale per la Campania Capopastaio: programma la produzione – risolve tutte le problematiche del ciclo produttivo; Impastapasta: controlla l’esatta quantità di acqua calda aggiunta alla semola e verifica l’impasto; Serrapressa: controlla la torchiatura e viene collaborato da 1 stenditore,se si produce pasta corta,2 se lunga ; Alzacanne: alzano le canne con la pasta disposta dallo stenditore e la portano nei locali per l’essiccazione; Sfilatore: con 2 aiutanti, dopo la prosciugazione della pasta,raccoglie tra le braccia il carico di pasta secca; Tiracanne: sfila la canna con rapidità e senza far spezzare i fili di pasta; Dopo le procedure, la pasta viene predisposta in pacchi di carta blu da mezzo, uno e cinque chili. Per tale operazione sono incaricati il pesatore, l’avvolgitore, gli incollatori e il fardellista. L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione Napoli, 9 – 10 giugno 2011

  13. 150 anni dell’Unità d’Italia La storia dell’arte pastaia: Produzione ed esportazione dal golfo di Napoli Oggi, a Torre Annunziata esiste un’unica azienda superstite depositaria della grande tradizione dell’arte bianca torrese. E’ il “Pastificio Setaro”, che produce ancora con sistemi quasi artigianali nel rispetto della natura e della tradizione. Istat sede territoriale per la Campania L’uso dei dati statistici per l’analisi degli elementi strutturali che hanno favorito o contrastato la coesione ………………….. per non dimenticare !!! Napoli, 9 – 10 giugno 2011

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