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L’autovalutazione della seconda fase di Progettazione Integrata in Sardegna

L’autovalutazione della seconda fase di Progettazione Integrata in Sardegna. Cagliari, 15 Maggio 2007. 1^ parte. Lo Schema di autovalutazione. Il ciclo di vita del Progetto Integrato. L’autovalutazione.

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L’autovalutazione della seconda fase di Progettazione Integrata in Sardegna

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Presentation Transcript


  1. L’autovalutazione della seconda fase di Progettazione Integrata in Sardegna Cagliari, 15 Maggio 2007

  2. 1^ parte Lo Schema di autovalutazione

  3. Il ciclo di vita del Progetto Integrato

  4. L’autovalutazione • È un insieme di attività conoscitive, finalizzate all’apprendimento e al miglioramento, le quali: • sono poste in essere dai soggetti che hanno preso parte alla realizzazione del processo • consentono di esprimere un giudizio valutativo • sono strutturate nell’ambito di una procedura di ricerca e analisi rigorosa • possono essere una utile lezione anche per altri soggetti che affrontano la gestione e il controllo di programmi aventi caratteristiche simili

  5. Vantaggi dell’autovalutazione • Consente agli attori del territorio di elaborare direttamente e in modo strutturato un quadro di riferimento concettuale comune • Facilita lo sviluppo di una filosofia di lavoro orientata verso logiche di eccellenza • Offre un quadro di analisi esaustivo che copre l’intera organizzazione del progetto e concentra l’attenzione non solo sui risultati finali, ma anche sulle organizzazioni, sulle persone, sui processi e sui risultati • Rappresenta un utile strumento per coloro che continueranno ad operare per lo sviluppo locale nel medesimo contesto territoriale, anche se in ruoli e posizioni diverse

  6. Il modello di analisi • La struttura del modello di analisi: • pone in relazione i Risultati conseguiti dal Processo di PI con i fattori che li hanno determinati (Fattori abilitanti) • stimola chi valuta a ripercorrere all’inverso la concatenazione di cause ed effetti

  7. La struttura dello schema di autovalutazione • Ciascun Fattore o Area di risultato è declinato in un certo numero di aspetti • Ciascun aspetto è descritto mediante un elenco di elementi esplicativi che costituiscono stimoli per il giudizio critico valutativo • A ciascun aspetto è associata una tabella di valutazione composta da una scala dei punteggi e da alcuni box di approfondimento

  8. Esempio di Area di Risultato Area di risultato Aspetto Elementi esplicativi Scala dei punteggi Box degli approfondimenti

  9. Esempio di Fattore Area di risultato Fattore 2 – I partner e la rete Valutare in che modo gli aspetti elencati di seguito hanno contribuito al processo di Progettazione Integrata . Aspetto strutture regionali a) Assetti organizzativi e dotazioni delle preposte al coordinamento e gestione dei Progetti Integrati , con particolare riferimento a: • Configurazione organizzativa per il coordinamento del processo di Progettazione Integrata ; • Flussi informativi/decisionali all’interno del gruppo regionale di coordinamento del processo di PI; • Presidio dello scambio di informazioni con gli altri soggetti a diverso titolo coinvolti nel Elementi esplicativi Processo di Progettazione Integrata; • Caratteristiche delle risorse umane impegnate dalla Regione per il coordinamento del Processo di Progettazione Integrata;in termini di numerosità e di profilo professionale; • Dotazione di risorse materiali e strumentali a disposizione del gruppo regionale di coordinamento del processo di Progettazione Integrata. Scala dei punteggi molto ? ? ? il fattore ha contribuito negativamente ? ? ? poco poco ? ? ? il fattore ha contribuito positivamente ? ? ? molto Non pertinente o - 5 - 4 - 3 - 2 - 1 +1 +2 +3 +4 +5 non valutabile Elementi concreti che suffragano la valutazione data : Box degli approfondimenti Punti di forza Punti di debolezza

  10. 2^ parte Il processo di autovalutazione

  11. Gli attori del processo di autovalutazione a) Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), responsabile dell’indirizzo metodologico del processo di autovalutazione b) la Task Force Regionale del Formez (TF), che ha compiti di supporto metodologico e tecnico-operativo c) il Gruppo di Autovalutazione (GdAv), che esprimerà in modo strutturato il giudizio valutativo sul Processo di PI utilizzando lo Schema per l’Autovalutazione

  12. La scelta dei “valutatori” • Il Gruppo di autovalutazione (GdAv), è stato composto, tenendo conto che: • deve rappresentare per quanto possibile le diverse parti • non deve essere eccessivamente numeroso (10-12 persone max) • è importante scegliere i membri considerando anche: • il credito e la fiducia di cui godono • la conoscenza diretta e ampia di quanto accaduto nell’ambito del processo di PI

  13. Composizione del Gruppo di Autovalutazione • Autorità di Gestione del POR Sardegna • Due rappresentanti del Partenariato Istituzionale • Tre rappresentanti del Partenariato Socioeconomico • Un rappresentante della parte tecnica di un’amministrazione provinciale Un referente tematico del Centro Regionale di Programmazione Il coordinatore tecnico di un Laboratorio Territoriale di Progettazione • Un rappresentante del Nucleo di Valutazione • Un Responsabile di Misura del POR Sardegna

  14. Elaborazione e consegna Dossier indicatori x autovalutazionee Analisi individuale Dossier indicatori e autovalutazione individuale Perfezionamento supporti metodologici Workshop di formazione-informazione Preparazione supporti metodologici Stesura rapporto di autovalutazione Seminario presentaz. risultati autovalutazione Workshop di presentazione del metodo Predisposizione Raccolta sistem. autovalutazioni individuali Costituzione del Gruppo di Autovalutazione Realizzazione dei due incontri di autovalutazione Preparazione e avvio del processo Autovalutazione Divulgazione Fasi del processo di autovalutazione

  15. Impegno del Gruppo di Autovalutazione • Partecipazione al Workshop di presentazione del metodo: 4 ore • Analisi individuale del dossier di dati e indicatori quantitativi a supporto dell’autovalutazione: 3 ore • Autovalutazione individuale: 7 ore • Partecipazione ai due incontri di autovalutazione: 8 ore • Validazione del report di auto valutazione: 3 ore • Totale: 3,5 giorni lavorativi in circa due mesi

  16. Principali scadenze • Costituzione del GdAv: 30/4/07 • Workshop di presentazione del metodo: 15/5/07 • Elaborazione del dossier di dati e indicatori quantitativi a supporto dell’autovalutazione: 30/5/07 • Autovalutazione individuale: 18/6/07 • Raccolta e sistematizzazione delle autovalutazioni individuali: 20/6/07 • Incontri di autovalutazione: 21 e 25/6/07 • Stesura del report di autovalutazione: 10/7/07 • Seminario di presentazione dei risultati dell’autovalutazione: 2^ metà di luglio 2007

  17. L’autovalutazione individuale • In questa fase i membri del Gruppo di Autovalutazione: • esamineranno il Dossier di dati e indicatori quantitativi predisposto dalla Task Force regionale del Formez • sulla base di questi e di altri dati in proprio possesso, effettueranno una prima valutazione individuale, utilizzando lo Schema di autovalutazione per annotare con cura e in modo completo i propri giudizi e gli elementi concreti che suffragano le proprie opinioni • entro l’11 giugno, invieranno le proprie autovalutazioni al seguente indirizzo e-mail: sprintsardegna@formez.it

  18. Gli incontri di autovalutazione Durante gli incontri, la discussione del Gruppo di autovalutazione si svolgerà, per ciascun Risultato o Fattore, secondo le seguenti fasi: • analizzare gli argomenti del box degli approfondimenti assemblati nell’ambito della Raccolta sistematizzata delle autovalutazioni individuali predisposta dalla Task Force • evidenziare gli argomenti ritenuti di maggiore importanza e su cui c’è maggiore consenso • elaborare una versione condivisa dei box degli approfondimenti, discutendo le ragioni alla base di eventuali casi di significativo dissenso allo scopo di conciliare posizioni diverse • completare l’autovalutazione attribuendo i punteggi

  19. Raccomandazioni per gli incontri di autovalutazione • Il clima dovrebbe essere sereno e collaborativo • L’approccio relazionale dei partecipanti dovrebbe essere orientato ad un dialogo aperto e sincero • Il dibattito dovrebbe essere incentrato quanto più possibile su evidenze e fatti concreti piuttosto che su opinioni infondate • Tutti i partecipanti dovrebbero avere l’opportunità di esprimere apertamente il proprio punto di vista • Dovrebbero essere evitati approcci auto-celebrativi e valutazioni eccessivamente positive non suffragate da dati attendibili • Dovrebbero essere evitate situazioni di contrapposizione sterile tra ruoli/istituzioni

  20. 3^ parte Assistenza e supporto metodologico

  21. Il supporto fornito dallaTask Force Regionale • Assistenza alla costituzione del GdAv e al coinvolgimento dei membri che ne fanno parte • Programmazione, predisposizione materiali e gestione del Workshop di presentazione del metodo rivolto ai membri del GdAv • Elaborazione del Dossier di dati e indicatori quantitativi a supporto dell’autovalutazione • Assistenza all’autovalutazione individuale da parte dei membri del GdAv • Raccolta e sistematizzazione delle autovalutazioni individuali • Assistenza agli incontri di autovalutazione • Stesura del Report di autovalutazione • Supporto operativo e predisposizione dei materiali del Seminario di presentazione dei risultati dell’autovalutazione

  22. Per informazioni e assistenza • E- mail: sprintsardegna@formez.it • Tel: 070 67956 221- 267 • Fax: 070 666287

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