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BLACKOUT MAGAZINE

BLACKOUT MAGAZINE. ANNO 4 – N° 6 (72) – 11 Novembre 2008 – blackoutbergamo.altervista.org. Ma gli allblacks potrebbero ottenere i tre punti a tavolino, per la posizione irregolare di un avversario Brutto Blackout, Fivebreno è troppo forte

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Presentation Transcript


  1. BLACKOUT MAGAZINE ANNO 4 – N° 6 (72) – 11 Novembre 2008 – blackoutbergamo.altervista.org Ma gli allblacks potrebbero ottenere i tre punti a tavolino, per la posizione irregolare di un avversario Brutto Blackout, Fivebreno è troppo forte Vince una delle favorite: inizio ripresa da incubo e pesante 12-1 finale. Pennacchia in gol GIUSTO VINCERE A TAVOLINO? Al di là dell’indiscutibile verdetto del campo, una spada di Damocle pende sul risultato tra Blackout e Fivebreno: nelle fila ospiti, avrebbe giocato Andrea Matarese, tesserato per il Brembate Sopra, club che milita in Prima Categoria Figc. Il regolamento concede la presenza di giocatori solo fino alla Seconda Categoria: è stata ventilata l’ipotesi di un ricorso, che si dovrebbe concludere con la probabile vittoria a tavolino degli allblacks. Risultato che proietterebbe Spini e compagni al quarto posto solitario, ma soprattutto darebbe il via libera a Cu.ba., visto che il Blackout “B” è la rivale nella corsa per il titolo. Ma domandiamocelo: sarebbe giusto vincere a tavolino una partita strapersa? BLACKOUT BG – FIVEBRENO 1-12 RETE: Pennacchia. BLACKOUT BERGAMO: 12 Zanardi, 2 Letorio, 4 Mostosi, 6 Croci, 10 Pennacchia, 14 Falciano, 8 Galeotti, 9 Spini, 7 Camolese. FIVEBRENO: Stancheris, Locatelli, A. Facheris, Cattaneo, F. Facheris, Gotti, Brugnetti, Matarese, Cefis, Monaco, Rota Martir. TREVIOLO – Lo si era detto dopo la brutta vittoria con Oscura Legione: giocando in questo modo contro una big si va incontro ad una brutta figura. Detto, fatto e il peggiore Blackout dell’anno incappa nella sfida contro la squadra forse più attrezzata del girone, Fivebreno, che fa valere la legge del più forte. Tremenda mazzata, ko più pesante della stagione e allblacks a terra, nonostante una squadra finalmente al completo: manca solo Consonni, diventato ormai portafortuna della squadra, ma al suo posto c’è come da copione per le partite interne Camolese, mentre, tra i pali, il forfait di Sbarra viene dimenticato dal ritorno dell’indimenticato Zanardi, che veste la maglia dei lupi dopo un anno e mezzo, in prestito dalla squadra “B”. Ovvero Cu.Ba., avversaria per il primato dello stesso Fivebreno, con il quale, al momento, occupa il secondo posto (dietro Marigolda) e capace addirittura di battere i rossi di Paladina: ma, purtroppo, Spini e compagni non riescono a fare un regalo ai cugini e, anzi, perdono malamente. Il tutto nonostante un primo tempo discreto, chiuso sul 4-1 per gli ospiti, grazie ad una prestazione tutto sommato accorta in difesa, nonostante l’infortunio lampo di Croci: difficile fare gioco, perché gli avversari sono tecnicamente validi e chiudono ogni varco, con Pennacchia obbligato a fare tutto da solo, senza ZANARDI 6,5 Peccato che il giorno del suo ritorno in prestito coincida con una goleada al passivo: non la meritava. Acciaccato, dà tutto come al solito ed evita un passivo addirittura peggiore con alcune prese degne dei tempi migliori. Con lui come alternativa, si riesce a sopperire all’assenza di una sicurezza come Sbarra. Anche se ha giocato relativamente poco con il Blackout, è una bandiera. LETORIO 6 Si distingue dalla maggior parte dei suoi compagni, perché almeno ci mette la grinta che sarebbe servita agli altri per evitare la disfatta, ma il cappotto impedisce di abbondare nelle valutazioni. Anche se quel tacco con cui lancia Spini nel finale è pura delizia. MOSTOSI 6 Va in bambola ad inizio ripresa, tra passaggi agli avversari ed errori in marcatura. Serviva più determinazione. CROCI 6 Si fa male subito ed è costretto al cambio. Praticamente ingiudicabile, evita una brutta figura. PENNACCHIA 6 Nel giorno del rientro, si ritrova di fronte avversari alla sua altezza ed è impossibile fare girare una squadra inferiore. Si ostina in ogni modo, ma non può fare tutto da solo, nonostante una punizione-bomba con cui trova il gol della bandiera. FALCIANO 6 Simbolo del blackout (minuscolo) di inizio ripresa: quando causa un gol con l’avversario che gli sfreccia in parte a velocità tripla senza battere ciglio, si capisce che c’è qualcosa che non va. GALEOTTI 6 Combina un paio di guai pure lui, ma almeno ci mette la solita voglia e la velocità, unite però ad una supponenza forse evitabile. Si mangia un gol da non sbagliare. SPINI 6 L’unico tiro in porta su azione manovrata è suo, su assist meraviglia di Letorio, ma se non segna è solo per un doppio miracolo del portiere. Tecnicamente non sarà eccelso, ma si sacrifica più di tanti altri: non è un caso se, con lui in campo, si subiscono solo tre gol in totale. CAMOLESE 6 Non pervenuto e non per colpa sua. Sembra una gara a non passargli una palla, lui prova a farsi vedere in ogni modo, ma non riesce a entrare nel vivo dell’azione. successo. La prima frazione si chiude con una delle uniche note liete di giornata, la punizione bomba con cui Pennacchia bagna il ritorno in squadra, per il secondo gol stagionale. Ma quel che succede a inizio ripresa è da dimenticare: una squadra molle, spaesata, assurdamente svogliata smette di giocare o di provare a farlo, combinando l’impossibile in fatto di errori. Falciano e Mostosi sbagliano in continuazione, ma soprattutto mancano di grinta a fermare gli avversari, Camolese non riesce a entrare nel vivo del gioco, Pennacchia non fa la differenza: il risultato sono sei gol in meno di cinque minuti, che chiudono di fatto ogni discorso. Il finale serve per fare rialzare parzialmente la testa al Blackout: vuoi per il calo avversario, vuoi per la maggiore rabbia agonistica mostrata da Spini, Letorio e Galeotti, non certo tecnicamente superiori ai compagni, ma nell’occasione meno rassegnati, i padroni di casa finiscono per subire due sole altre reti, chiudendo su un 12-1 comunque mortificante, ma costruendo almeno qualche nitida palla-gol: applausi a Letorio che lancia Spini con un tacco da fantacalcio, con il capitano bravo a scagliare la palla con potenza, ma sfortunato nell’imbattersi in un portiere versione saracinesca, che respinge anche il tentativo di tap-in con il sinistro. L’altra palla-gol colossale la spreca Galeotti, come al solito troppo affrettato sotto porta. Cambia poco, la sconfitta è pesante e il Blackout deve riflettere: alla fine dell’andata mancano quattro gare e, derby con Cu.Ba. a parte, sono tutte contro avversarie dietro in classifica. Sulla carta, nove punti sono alla portata: ma sarà necessario il miglior Blackout. 7° GIORNATA - Risultato: Blackout Bergamo – Fivebreno 1-12. Classifica:  Marigolda 16, Cu.Ba., Fivebreno 15, Zfenit 8, Muppet’s, Pianeta Timbri 7, Blackout Bergamo, Il Baretto 6, Ro.Pe.Ca. 4, Fo’ di Strass 3, Oscura Legione 0. Prossima: Lunedì 17 novembre, h 20, Valbrembo: Fo’ di Strass - Blackout Bergamo. Reti: Spini, Croci 3, Mostosi, Consonni, Galeotti, Pennacchia 2, Falciano 1. Presenze: Spini, Letorio, Galeotti, Croci, Falciano 6, Sbarra, Mostosi 4, Pennacchia 3, Consonni, Camolese 2, Zanardi, Barcella 1, Voti: Consonni 6,75, Sbarra 6,63, Spini, Croci 6,5, Galeotti 6,33, Falciano, Letorio 6,25, Pennacchia, 6,17, Mostosi 6,13, Camolese 6. Blackout “B”: Il Baretto - Cu.Ba. 2-10 (F. Barcella 2, M. Barcella 2, Lorenzi 2, Rossi, Vailati, Testa, Scravaglieri)

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