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INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO

INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO. Istituto Francescano di Spiritualità Anno accademico 2010-2011. Testo fondamentale del corso:. Catechismo della Chiesa Cattolica , Città del Vaticano 1992 Catechismo della Chiesa Cattolica. Compendio , Città del Vaticano 2005.

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INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO

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Presentation Transcript


  1. INTRODUZIONE AL CRISTIANESIMO Istituto Francescano di Spiritualità Anno accademico 2010-2011

  2. Testo fondamentale del corso: Catechismo della Chiesa Cattolica, Città del Vaticano 1992 Catechismo della Chiesa Cattolica. Compendio, Città del Vaticano 2005. Tutte e due i testi si possono scaricare da internet: http://www.vatican.va/archive/ccc/index_it.htm

  3. Il Catechismo della Chiesa Cattolica[Francese, Inglese, Italiano, Latino, Lettone, Portoghese, Spagnolo, Tedesco] • Catechismo della Chiesa Cattolica: Compendio[Francese, Inglese, Italiano, Lituano, Portoghese, Rumeno, Russo, Sloveno, Spagnolo, Svedese, Tedesco, Ungherese] • Altra letteratura verrà indicata durante il corso

  4. Premessa Perché fare un corso di introduzione al cristianesimo in un corso di spiritualità? • Siamo già cristiani... • Siamo anche consacrati… Primo motivo: perché nella vita rimane solo quello che cresce: occorre reimparare quello che già si sa; imparare di nuovo quello che già si è. Secondo motivo: perché conoscendo meglio il cristianesimo lo si può comunicare meglio

  5. Premessa • Inoltre… terzo motivo • Oggi c’è una certa confusione sulla essenza del cristianesimo dovuto soprattutto al processo di globalizzazione e di diffusione di varie visioni della vita e della religione attraverso i grandi mezzi di comunicazione: giornali, televisione, internet… E’ facile confondere il cristianesimo con altre religioni (come se non ci fossero differenze sostanziali) o con sue degenerazioni (ad esempio le sette).

  6. INTRODUZIONE 1) Ci domandiamo che cosa sia il cristianesimo e quale sia la sua essenza? E come si fa a capirlo?  Che cosa è il cristianesimo: • E’ una filantropia? • E’ una religione? • Che tipo di religione? Una religione del “libro”? • Quale la sua essenza: una etica, una idea nuova, un sistema di pensiero?

  7. Benedetto XVI, Deus Caritas est • 1. « Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui » (1 Gv 4, 16). Queste parole della Prima Lettera di Giovanni esprimono con singolare chiarezza il centro della fede cristiana: l'immagine cristiana di Dio e anche la conseguente immagine dell'uomo e del suo cammino. Inoltre, in questo stesso versetto, Giovanni ci offre per così dire una formula sintetica dell'esistenza cristiana: « Noi abbiamo riconosciuto l'amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto ». • Abbiamo creduto all'amore di Dio — così il cristiano può esprimere la scelta fondamentale della sua vita. All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. Nel suo Vangelo Giovanni aveva espresso quest'avvenimento con le seguenti parole: « Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui ... abbia la vita eterna » (3, 16). Con la centralità dell'amore, la fede cristiana ha accolto quello che era il nucleo della fede d'Israele e al contempo ha dato a questo nucleo una nuova profondità e ampiezza.

  8. Qualche esempio dalla sacra scrittura • Gv 1: 35Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». 37E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. 38Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa Maestro –, dove dimori?». 39Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

  9. Qualche esempio dalla sacra scrittura • Gv 1: 40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – 42e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

  10. Il cristianesimo si caratterizza non da una dottrina innanzitutto ma da un incontro con un uomo (Gesù) che ci conosce e che ha la capacità di cambiare la vita. L’incontro con Gesù è l’incontro con una Persona che ci rivela Dio e ci rivela a noi stessi • Come dice la Gaudium et spes 22: “In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era figura di quello futuro (28) (Rm5,14) e cioè di Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione.

  11. 2. Come facciamo a sapere che cosa è il cristianesimo? Il cristianesimo lo si conosce attraverso l’annuncio/testimonianza. Il Kerigma cristiano: • “Non è qui, è risorto” (Mt 28,6) • E’ risorto dai morti (Mt 28,7; Rm 6,4) • E’ risorto come aveva detto (Mt 28,2) • E’ risorto per la nostra giusficazione (Rm4,25)

  12. “E’ stato costituito Signore e Messia” (Atti 2,36) • Gesù è Signore (Rm 10,9) • Gesù è il Cristo (Atti 18,5) • “L’unigenito figlio di Dio” (Gv 1,18) • Alla destra del Padre (Atti 7,55) • Il Figlio del Dio vivente (Mt 16,16). • Il Verbo era Dio – Il Verbo si è fatto carne (Gv 1, 14) • “Se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo” (Rm 10,9).

  13. 3. CREDERE all’amore di Dio manifestatosi in Cristo, morto e risorto Che cosa vuol dire la parola “credere”, “avere fede”? Una distinzione importante: • Fides qua creditur: la fede come atto che il credente compie • Ovvero l’atto con il quale si crede • Fides quae creditur: la fede come contenuto • Ovvero la realtà che viene creduta: il contenuto della fede.

  14. 4. La fede (atto e contenuto)e la vita spirituale. • In che rapporto sta la spiritualità con la fede? • Cosa dice l’esperienza spirituale (dei santi) alla comprensione della fede? • San Francesco con la sua vita esprime il mistero dell’umiltà di Dio, dell’incarnazione e della passione e della vita fraterna • Il curato d’Ars (Giovanni Maria Vianney) fa capire di più il sacramento del perdono • Sant’Ignazio di Loyola ha mostrato la radicalità dell’obbedienza di Cristo • Santa Teresa di Lisieux ha mostrato il mistero della sostituzione vicaria di Cristo (che prende su di sé i peccati degli altri) • Come cambia nella nostra vita spirituale in relazione agli articoli del credo? • Cosa sono, in questa prospettiva, le spiritualità: una sola fede e tante spiritualità • Modi di vivere l’unica fede secondo un dono particolare dato dallo Spirito Santo

  15. Il senso della formula del credo come “simbolo apostolico”.  il “credo apostolico” (simbolo di fede) nasce in relazione al rito del battesimo  Il credo niceno costantinopolitano relazione alle eresie che contrastano la fede apostolica Ad esempio: contrasta la negazione della divinità piena o della piena umanità di Gesù

  16.  Credo Apostolico: tradizione orale antica, fissato nei testi nel IV secolo •  Credo niceno – costantinopolitano: • Dal Concilio di Nicea: 325 • Dal Concilio Costantinopolitano I: 381

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