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Introduzione al disegno geometrico

Introduzione al disegno geometrico. INTRODUZIONE AL DISEGNO GEOMETRICO. VISTA. Gli strumenti della visione. Noi vediamo perché la luce, che gli oggetti riflettono, proietta l’immagine sulla retina dell’occhio.

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Introduzione al disegno geometrico

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Presentation Transcript


  1. Introduzione al disegno geometrico

  2. INTRODUZIONE AL DISEGNO GEOMETRICO

  3. VISTA Gli strumenti della visione Noi vediamo perché la luce, che gli oggetti riflettono, proietta l’immagine sulla retina dell’occhio. I raggi luminosi, provenienti da una fonte a noi molto lontana, entrano nel globo oculare in modo quasi parallelo e vengono rifratti dalla cornea, dll’umor acqueo e dal cristallino, concentrandosi infine sulla retina. Il cristallino ha il potere di mettere a fuoco automaticamente e in modo rapido e preciso le immagini. Possiamo paragonare, in modo grossolano, l’occhio ad una macchina fotografica, la retina ha la funzione di pellicola, la cornea, l’umor acqueo, il cristallino e l’umor vitreo costruiscono un sistema ottico di lenti naturali che agiscono come l’obiettivo, infine l’iride contraendosi e dilatandosi, permette il passaggio, di una certa quantità, di raggi luminosi, come il diaframma della macchina fotografica. L’immagine formatosi sulla retina viene inviata attraverso impulsi al cervello, il quale attraverso un complesso meccanismo definisce l’oggetto, questa operazione eseguita dal cervello si chiama percezione. PERCEZIONE DELLA LUCE

  4. I COLORI • Michele Kodrič Vedi il lavoro svolto dal collega Michele Kodric “edizione 4 classe 8D”

  5. PERCEZIONE PERCEZIONE VISIVA Come abbiamo visto le immagini formatosi sulla retina vengono inviate sotto forma di stimoli (ovvero informazioni in codici) al cervello. Il sistema nervoso centrale elabora gli stimoli, li riconosce, li classifica, li seleziona, li paragona con gli altri in memoria, riconoscendo così cifre, lettere e forme. In poche parole potremmo dire che la percezione visiva e il processo psicologico che ci permette di capire quello che vediamo, quindi una operazione-comprensione compiuta dal cervello sullo stimolo visivo, quindi percepire significa vedere e comprendere.

  6. COMUNICAZIONE L’immagine percepita dal cervello viene trasformata in espressione, questa può avvenire attraverso la parola (descrizione dell’immagine percepita, ovvero linguaggio verbale) o attraverso il disegno (mediante rappresentazione grafica, ovvero linguaggio visivo). linguaggio visivo linguaggio verbale

  7. LINGUAGGIO VISIVO Diremo che il disegno è l’espressione della percezione visiva, dell’immagine del cervello tradotta in segni grafici, e quindi come la parola è uno strumento di comunicazione. Ma il termine di rappresentazione grafica non è sufficiente descrivere le molteplici funzioni, scopi e obiettivi che si pone il disegno. Infatti ogni ramo usa un linguaggio grafico: disegno artistico, disegno architettonico, disegno professionale, disegno meccanico ecc.. . Ma una volta appreso il codice interpretativo, qualunque disegno può essere letto, superando anche barriere linguistiche e culturali. Quindi il disegno è uno strumento di comunicazione con un emissione di messaggio e sua ricezione. Come il linguaggio verbale che attraverso simboli, codici, grammatica, sintassi ecc., si tramuta in lingua, dandoci la possibilità di espressione; così per l’espressione grafica bisogna acquisire pratica, abilità manuale, scelta di strumenti adeguati, applicazioni di metodi più adatti, allenare la mente a capire il disegno e a conoscerlo nella sua essenza, e a pensarlo in termini visuali. Dunque si disegna con la mente, mentre la mano che usa la matita o il computer non sono che altro espressione grafica.

  8. Codici di comunicazione Conoscere le funzioni dei singoli strumenti necessari per poter disegnare. Conoscere la terminologia della geometria relativa alle figure piane Conoscere le proprietà delle figure Geometriche piane e solide

  9. TECNICHE DI COMUNICAZIONE

  10. Strumenti per il disegno MATITA – essa è prodotta mescolando e cuocendo, assieme, polvere di grafite e argilla. Variando il tempo di cottura e la composizione dei due elementi si hanno diverse gradazione di durezza. Le matite si classificano (con la lettera B) in tenere, (con la lettera HB o F) in semidure o medie, (con la lettera H) in dure e il numero che precede la lettera indica il grado di morbidezza o durezza della matita. Per il disegno geometrico si consiglia l’uso della mina HB e 2H PENNA A CHINA – detto Rapidograph con punte intercambiabili e proprio serbatoio d’inchiostro. Lo spessore delle punte è determinato dalle norme UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) COMPASSO – Si consiglia l’acquisto del balaustrino, compasso con apertura regolata a vite, con i seguenti accessori: allungo e innesto per il Rapidograph. SQUADRE e RIGA – vanno scelte con bordo sagomato per evitare che l’inchiostro a contatto con l’attrezzo possa spandersi e sporcare il foglio. CURVILINEE – set di curvilinee in plastica trasparente e curvilinee in caucciù. GONIOMETRO – attrezzo in plastica trasparente graduato, utile a misurare gli angoli di qualsiasi grandezza.

  11. FORMATI – i disegni vanno sviluppati su fogli standard, secondo quando indicato dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione). Il formato base di un foglio copre la superficie di 1m2 (841x1-189mm) Denominato A0, il lato lungo è uguale alla diagonale del quadrato del lato corto. La serie dei fogli è segnata da una lettera A seguita da un numero che indica quante volte è stato tagliato il formato iniziale A0. SQUADRATURA DEI FOGGLI – è buona norma, prima di accingersi ad eseguire un disegno, squadrare il foglio. Le linee della squadratura vanno eseguite con il rapidograph n° 0,8, lasciando un margine perimetrale di 20mm per il formato A1 e di 10mm per il formato A2 – A3 – A4. RIGUADRO DELLE ISCRIZIONI – per quando riguarda la tabella da inserire in ogni disegno, per i vari dati, essa deve occupare tutta la parte inferiore del foglio escluso i bordi, oppure l’angolo inferiore destro. La linea che delinea la tabella in basso a destra, deve coincidere con la linea della squadratura. La tabella avrà una base di 19 o 20 cm è sarà tracciata con linee grosse, mentre i riquadri principali e loro frazionamenti, con linee sottili. Le informazioni che la tabella dovrà contenere sono: titolo del disegno, data di consegna, nome dell’alunno, nome del professore e numero della tavola. SSCRITTURA – essa può essere fatta con normografo o con lettere trasferibili. I caratteri più usati sono: Courier – Times – Helvetica. IMPAGINAZIONE – significa porre i vari disegni all’interno del foglio secondo alcune finalità. Porre i disegni tra loro troppo vicini tende a confonderli, se troppo lontani diventa difficile individuare le relative corrispondenze. Non esistono regole, ma l’allineamento dei disegni, la loro disposizione simmetrica, una distanza adeguata fra loro, permette una facile percezione dello spazio e rende più leggibile i disegni contenuti nel foglio.

  12. Nozioni sulla geometria intuitiva • LO SPAZIO – non ha limiti e tutte le sue parti sono simili. • IL PUNTO – ente geometrico privo di dimensione. Per indicarlo si adoperano sempre lettre maiuscole. • LA LINEA – entità geometrica descritta da un punto in movimento con una sola dimensione , chiamata lunghezza. Essa può essere Obliqua, Verticale, Orizzontale. • RETTA – essa è formata da una successione di punti che si estendono all’infinito nei due versi e non cambia mai direzione, per indicare la retta si adoperano sempre lettere minuscole. • SEMIRETTA – ciascuna delle due parti, in cui la retta resta divisa da un punto (detto origine), scelto su di essa. • SEGMENTO – parte della retta compresa fra due punti (detti esterni).

  13. PIANO – esso è generato dal movimento di una retta r, lungo un’altra retta s fissa. La retta r si chiama GENERATRICE , mentre la retta s si chiama direttrice. s direttrice r generatrice Esso può essere individuato: • da una retta e un punto fuori di essa – P r A • da tre punti non allineati B C • da due rette parallele. r s

  14. LINGUA

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