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Natura multicomponenziale della memoria Ciò che chiamiamo “ricordo” è il risultato di un

Natura multicomponenziale della memoria Ciò che chiamiamo “ricordo” è il risultato di un insieme di sistemi di memoria differenti ma in interazione tra loro. Il ricordo Nel ricordo si possono distinguere tre aspetti acquisire l’informazione ( codifica )

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Presentation Transcript


  1. Natura multicomponenziale della memoria • Ciò che chiamiamo “ricordo” è il risultato di un • insieme di sistemi di memoria • differenti ma in interazione tra loro

  2. Il ricordo • Nel ricordo si possono distinguere tre aspetti • acquisire l’informazione (codifica) • mantenerla nella memoria (ritenzione) • “ripescarla” cioè riportarla allo stato attivo (recupero)

  3. La codifica e la ritenzione • La codifica si riferisce al modo in cui la nuova informazione viene inserita in un contesto di informazioni precedenti • I codici usati possono essere di vario tipo: per es., visivo o semantico • Camicia è un capo di vestiario? • La parola camicia contiene più vocali o più consonanti? • Camicia è un tipo di insetto? • Da questo punto di vista, se si codifica l’informazione sulla base del significato si ottiene una migliore ritenzione (ripetizione)

  4. Il recupero • Le tracce di memoria sono solo disposizioni o potenzialità • Affinché il recupero avvenga deve essere presente un suggerimento (cue) appropriato che attivi la traccia • La compatibilità tra la traccia quale è stata codificata e le caratteristiche dell’informazione presente al recupero determina il ricordo (principio di specificità di codifica)

  5. Ebbinghaus (1876) • La rievocazione: uso di sillabe senza senso • DAK, MIF, BIP, RUC • Bartlett (1932): l’importanza del significato • Influenza delle differenze culturali • canoa barca; • cacciare foche andare a pescare • Ricordo come ricostruzione in base agli schemi mentali

  6. Oblio • Perdita di informazioni • Il passare del tempo: molto rapido all’inizio (50% dopo un’ora), si stabilizza successivamente • Interferenza con altri eventi

  7. La teoria multiprocesso • Memoria sensoriale • Memoria a breve termine • Memoria a lungo termine

  8. Memoria sensoriale • Memoria iconica ed ecoica • Un esperimento di Sperling (basato sulla tecnica del resoconto parziale) ha dimostrato l’esistenza di un magazzino di memoria sensoriale a brevissimo termine M T S P R C N B Z Q L G

  9. La memoria a breve termine (MBT) è una memoria di lavoro che mantiene ed elabora le informazioni durante l’esecuzione di compiti cognitivi • Tale memoria ha capacità limitata e può mantenere l’informazione solo per un breve periodo di tempo • Memoria visuo-spaziale a breve termine (la cui traccia dura circa 2 secondi) • Memoria uditivo-verbale a breve termine(la cui traccia dura da 2 a 20 secondi)

  10. La memoria a lungo termine spiega i fenomeni di ricordo permanente • Memoria a lungo termine visiva • Studi sul riconoscimento visivo mostrano livelli di riconoscimento molto alti anche parecchio tempo dopo la presentazione degli stimoli • Memoria a lungo termine uditivo-verbale • Riguarda la dimensione semantica del linguaggio ma anche caratteristiche sensoriali come voci e toni

  11. Memoria dichiarativa e memoria procedurale • Distinzione tra “sapere cosa” e “sapere come” (G. Ryle) • La memoria procedurale (“sapere come”) si riferisce alle informazioni di cui facciamo uso nelll’attuare un compito • E’ un tipo di conoscenza non consapevole) • La memoria dichiarativa (o proposizionale)si riferisce alla conoscenza esplicita di fatti, come la definizione di una parola o le circostanze in cui abbiamo conosciuto una persona • E’ un tipo di conoscenza direttamente accessibile alla coscienza

  12. Tulving: 2 forme di conoscenza dichiarativa • Nella MLT si può distinguere tra la memoria episodica e la memoria semantica • Memoria episodica • Si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita • Contiene informazioni spazio-temporali che specificano dove e quando si è verificato l’evento Memoria semantica • Si riferisce a conoscenze astratte e generali • Trascende le condizioni temporali e spaziali in cui la traccia si è formata La distinzione tra memoria episodica e memoria semantica si riflette linguisticamente nella distinzione tra ricordare e sapere

  13. La distinzione tra memoria procedurale e dichiarativa è confermata da dati su pazienti neurologici • Vi sono lesioni cerebrali che danneggiano selettivamente la memoria dichiarativa: i pazienti non sono in grado di apprendere nuove conoscenze ma sono in grado di apprendere nuove procedure

  14. La categorizzazione • Attraverso il processo di categorizzazione gli elementi vengono classificati in insiemi o classi • Funzioni della categorizzazione • Semplifica l’analisi dell’input ambientale ai fini del riconoscimento • Permette di rilevare analogie e differenze fra oggetti a diversi livelli di astrazione

  15. La struttura gerarchica delle categorie • Le categorie si strutturano su base gerarchica in funzione dell’inclusione di classe (organizzazione verticale) • I diversi livelli hanno diversa salienza cognitiva • Il livello di base è quello in cui vengono rappresentati gli attributi più distintivi; per es. cane e non dalmata

  16. Prototipi • Il prototipo corrisponde a un membro (anche ideale) della categoria che possiede il valore “medio” sulla maggior parte delle caratteristiche dei membri della categoria • Il prototipo è il miglior esemplare della categoria: funge da punto di riferimento per gli altri esemplari

  17. Legami tra i concetti • principio della diffusione dell’attivazione quando un nodo concettuale viene attivato l’attivazione si propaga agli altri nodi in funzione del tempo e della vicinanza

  18. Esistono anche delle memorie “non coscienti” Il nostro comportamento può essere influenzato da stimoli che sfuggono alla coscienza

  19. Paradigma del priming semantico: la presentazione di un dato stimolo attiva in memoria un gruppo di informazioni semanticamente associate (Collins e Loftus, 1975; Meyer e Schwaneveldt, 1971). • La presentazione della parola “pane” rende veloce il processo dei concetti associati come “burro”.

  20. risposta 200 ms prime 100 ms schermo bianco congruente PANE BURRO schermo bianco PANE PIETRA incongruente

  21. Spiegazione dell’effetto di priming semantico • In generale, subito dopo la presentazione di uno stimolo viene generata una rappresentazione sensoriale di brevissima durata mantenuta nella memoria iconica • A partire da questa rappresentazione viene generata una rappresentazione dello stimolo mantenuta nella memoria a breve termine (consolidamento)

  22. Nell’esperimento di priming subliminale la presentazione dello stimolo prime è brevissima (poche decine di msec) • Una presentazione così breve rende impossibile il consolidamento della rappresentazione sensoriale in una rappresentazione nella memoria a breve termine • Perciò lo stimolo-prime non può diventare cosciente

  23. La generazione della rappresentazione sensoriale, pur breve, permette di attivare nella memoria a lungo termine informazioni concettuali associate allo stimolo-prime

  24. Associazione tra i concetti • principio della propagazione dell’attivazione quando un nodo concettuale viene attivato l’attivazione si propaga agli altri nodi in funzione del tempo e della vicinanza

  25. Memoria BT Memoria sensoriale Memoria LT burro croccante pane fame forno

  26. I quattro cavalieri dell’automatismo (Bargh, 1992). • Intenzionalità: per definizione un processo automatico non è intenzionale. • Consapevolezza: I partecipanti non sono consapevoli dell’effetto del prime sulla successiva valutazione • La percezione subliminale è un processo non consapevole che dà luogo ad effetti non controllabili.

  27. Efficienza: il processo è efficiente e richiede pochi sforzi. • Controllabilità: il processo automatico non è controllabile

  28. Qual è in generale la funzione delle rappresentazioni mentali non coscienti? • Le rappresentazioni non coscienti sono molto veloci mentre i tempi per generare una rappresentazione cosciente sono molto più lunghi • Questo le rende utili in particolari situazioni (per es., quando la percezione e la memoria serve da guida per l’azione)

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