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SANNITI VS ROMANI

SANNITI VS ROMANI . I rapporti tra Roma e i Sanniti sono regolati da un'alleanza stipulata nel 354, in cui vengono riconosciuti i territori dell'Italia centrale come facenti parte della città di Roma.

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SANNITI VS ROMANI

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Presentation Transcript


  1. SANNITI VS ROMANI I rapporti tra Roma e i Sanniti sono regolati da un'alleanza stipulata nel 354, in cui vengono riconosciuti i territori dell'Italia centrale come facenti parte della città di Roma. I Sanniti stanziati nella parte interna, spingono, nel 343, i Sidecini, questi chiedono aiuto a Capua, ma attaccata a sua volta, si trova incapace di difendersi e chiede aiuto a Roma. L'alleanza con i Sanniti scricchiola: Roma è disposta ad aiutare Capua solo se le comunità campane effettuano la deditio (resa senza condizioni a Roma), solo così sarebbe legittimata una guerra contro un popolo con cui si ha un'alleanza. Questo rispecchia pienamente la nozione, sempre tenuta presente dai romani, del bellumiustum: la guerra doveva essere legittima per essere fortunata. Inizia in questo modo la guerra tra Romani e Sanniti, il conflitto dura più di 50 anni (dal 343 al 290) in cui vengono combattute tre guerre molto sanguinose per conquistare la supremazia dell'Italia centrale .

  2. Le tattiche di guerra • ROMANI :La tattica usata da Roma fu quella dell'accerchiamento delle città, stringendo alleanze con le altre popolazioni che si trovavano sui territori limitrofi. • SANNITI:I Sanniti, dal canto loro, possono contare su risorse umane inesauribili e di una straoridinaria capacità di resistenza.

  3. PRIMA GUERRA PUNICA (324-341) La prima guerra sannitica è vinta dai Romani: a Suessula, sul Monte Gauro, sconfiggono i sanniti. La prima cosa che fanno i Romani dopo la vittoria è la stipula di un trattato di alleanza con i Sanniti, in cui si riconosce il loro diritto ad attaccare i Sidecini. Ci fu, quindi, un cambiamento di schieramento da parte di Roma, che fa sentire minacciati i Latini, i quali, da un avanzamento sannita in Campania, avrebbero perso la via per Teano. Mappa della prima guerra punica, con i vari spostamenti , tattiche offensive e difensive.

  4. Cause della seconda e terza guerra punica. • Sciolta la Lega Latina, Roma fonda delle colonie: Cales (nel 334) e Fregelle(nel 328) sul Liri. • I Sanniti vedono queste colonie come una lesione dei loro interessi: i territori romani sono al confine con i territori sanniti e molto vicini a Napoli. • Scoppiano la seconda e terza guerra sannita, che ha apparentemente lo scopo di conquistre Napoli, ma che in realtà cercano di stabilire la supremazia sull' Italia centrale. • Gli interessi in gioco sono molto elevati e, nell'ultima fase, si schierano contro Roma anche Etruschi, Umbri e Galli.

  5. Seconda guerra punica La seconda guerra sannitica si protrae per circa 20 anni, vittorie e sconfitte si alternano, Roma registra il più umiliante episodio militare, quello delle Forche Caudine: l'esercito sconfitto deve sfilare nudo e disarmato fra le schiere nemiche passando sotto un giogo di lance. Dopo questa sconfitta, c'è una tregua non dichiarata, in cui i Romani modificano l'ordinamento militare: raddoppio delle legioni da 2 a 4; introduzione del pilum: un'asta lunga circa due metri che viene lanciata contro il nemico. Si stipula un trattato di alleanza che sancisce il riconoscimento da parte dei Sanniti del possesso della Campania di Roma. Immagine seconda guerra punica.

  6. La terza guerra punica I Sanniti sono insoddisfatti dell'epilogo della guerra, quindi, si alleano con Etruschi, Umbri e Galli della riviera adriatica per avere la rinvicita su Roma: scoppia la terza guerra sannitica (dal 298 al 290). Nel 295 Roma vince a Sentino nelle Marche, secondo la leggenda, grazie al sacrificio di Decio Mure, figlio del console Publio, che vota sè stesso e l'esercito nemico agli dei in cambio della vittoria. Nonostante questa vittoria i Sanniti resistono per altri 5 anni, fino al momento in cui sono costretti ad accettare le condizioni di pace di Roma: cedere una parte dei loro territori; sottostare come alleati al predominio politico di Roma. Galli, Etruschi ed Umbri sono costretti a sottostare alle condizione della vincitrice, diventano alleati o socii di Roma.

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